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From:           	"Demetrio Giovannoni" <demegiov@tin.it>
To:             	"TURQUET Olivier" <turquet@dada.it>
Subject:        	BN
Date sent:      	Mon, 11 Dec 2000 18:56:21 +0100

Data: 27/11/2000
Luogo: U.S.A.
Tema: UN BRACCIO MECCANICO COLLEGATO AL CERVELLO
Fonte: Buongiorno.it / Neo Network
Un gruppo di ricercatori della Duke University a Durham, nel North Carolina,
sono riusciti a collegare un braccio meccanico al cervello di un essere vivente
e a fare in modo che esso sia comandato dai soli impulsi nervosi. Questo 
sistema
aprirebbe la strada alla costruzione di protesi meccaniche controllate
direttamente dal cervello umano. Il team di ricerca ha operato impiantando nel
cervello di due piccole scimmie 96 elettrodi, ognuno più sottile di un capello,
in varie aree della corteccia cerebrale, con particolare attenzione a quella
motoria. Ogni elettrodo riceveva gli impulsi da un gruppo di neuroni vicini e lo
inviava a un computer. Una volta stabilito che i segnali elaborati dal computer
erano correlabili con precisione alle varie azioni compiute dall'animale, è
stato collegato il braccio meccanico al computer. La possibilità di creare arti
meccanici mossi dai soli impulsi cerebrali potrebbe in futuro permettere a
persone completamente paralizzate di poter svolgere autonomamente molte azioni
che oggi  sono loro impossibili.

Data: 27/11/2000
Luogo: U.S.A.
Tema: ORSI POLARI PIU' PROTETTI DELLA POPOLAZIONE ESCHIMESE?
Fonte: Buongiorno.it / Neo Network
Wwf e Greenpeace sono accusati dagli eschimesi di preoccuparsi solo della
sopravvivenza degli animali a rischio di estinzione e non delle popolazioni
indigene. Alla  conferenza Onu sull'effetto serra che si è svolta all'Aja,
Rosmarie Kuptana, rappresentante dei 130 residenti di Sachs Harbour, nell'isola
di Banks, ha denunciato l'atteggiamento controverso da parte delle associazioni
ambientaliste, a suo giudizio proccupate della conservazione della fauna e non
delle popolazioni a rischio. In collaborazione con l'Istituto Internazionale per
lo Sviluppo Sostenibile, i residenti di Sachs Harbour hanno presentato un
documento filmato in cui si mostrano le conseguenze del cambiamento climatico
sulla vita e sulla cultura di una popolazione che da secoli vive in quell'angolo
di calotta polare. Lo scioglimento dei ghiacci sta sconvolgendo le condizioni di
vita del popolo eschimese che non riesce più a prevedere le condizioni del tempo
come faceva in passato, elemento questo di fondamentale importanza per una
popolazione che da sempre vive cacciando foche e orsi polari.

Data: 04/12/2000
Luogo: Cardiff, G.B.
Tema: L'EVOLUZIONE BIOLOGICA E' PARTITA DALLE COMETE ?
Fonte: Buongiorno.it / Neo Network
Un gruppo di astrobiologi dell'Università di Cardiff ha annunciato di aver
scoperto negli strati superiori dell' atmosfera, a 16 chilometri di
altitudine, un ceppo di batteri completamente diverso da quelli terrestri.
Questi microbi sono stati studiati al centro di astrobiologia di Cardiff,
diretto dall'astronomo indiano Chandra Wickramasinghe.
Essi rappresentano la prima prova diretta dell'ipotesi che siano le comete a
seminare la vita sui pianeti. La presenza di microrganismi a quelle altezze,
infatti, si spiegherebbe solo in due maniere: i batteri potrebbero provenire
dalla superficie terrestre ed essere stati in qualche modo trasportati fino a
quelle altezze, moltiplicandosi e differenziandosi da tutti gli altri nel tempo.
Oppure potrebbe trattarsi di forme primitive di vita extraterrestre, depositate
nella stratosfera da una cometa di passaggio. Wickramasinghe e il suo gruppo di
ricerca, anche se le ricerche sono ancora in corso, non hanno dubbi sulla
seconda ipotesi. La comunità scientifica ,invece, ha accolto con una certa
freddezza la comunicazione degli astrobiologi di Cardiff. Insieme all'astronomo
e scrittore Fred Hoyle, Wickramasinghe è il principale sostenitore della
cosiddetta "panspermia", la teoria cosmologica secondo cui la vita ha avuto
origine negli spazi profondi ed è stata "seminata" nell'universo (dunque non
solo sul nostro pianeta) dalle comete di passaggio.

Data: 04/12/2000
Luogo: U.S.A.
Tema: VITAMINE PER I BAMBINI DEL TERZO MONDO
Fonte: Buongiorno.it / Neo Network
Il pediatra Mark Manary e altri ricercatori della Washington University a
St. Louis e dell'Università della Florida hanno scoperto che è la mancanza
di vitamine antiossidanti come la E a provocare il kwashiorkor, o
malnutrizione maligna, una delle malattie infantili più diffuse nel mondo,
che colpisce più di 40 milioni di bambini in Asia, Africa e America Latina. A
causa di questa malattia, cellule sane nei diversi organi del corpo iniziano a
morire: i bambini si riempiono di piaghe, mentre la loro mente funziona sempre
peggio. In molti casi la malattia è mortale. Finora non si conosceva l'esatta
causa del kwashiorkor, ma si sapeva che una dieta più completa di quella che si
possono permettere i bambini dei paesi più colpiti porta alla recessione della
malattia. Sono i radicali liberi, non contrastati da vitamine antiossidanti come
la E, a causare gravi danni al cervello e alla pelle di questi bambini. I paesi
sviluppati sono invasi da prodotti contenenti vitamine antiossidanti: possono
proteggere dal cancro e da altre malattie degenerative, inoltre sono presenti in
molti prodotti di bellezza, come creme antirughe e shampoo. Eppure piccole dosi
di queste vitamine potrebbero essere usate per salvare la vita a milioni di
bambini malnutriti nel mondo. Basterebbe un piccolo supplemento giornaliero di
vitamine antiossidanti per curare questi bambini, componenti che possono essere
trovati in grandi quantità anche in frutti tropicali come il mango.

Data: 04/12/2000
Luogo: U.S.A.
Tema: ULYSSES HA SORVOLATO IL POLO SUD DEL SOLE
Fonte: Buongiorno.it / Neo Network
La sonda spaziale Ulysses, spingendosi alla latitudine di 80,1 gradi Sud, ha
raggiunto le zone più meridionali dell'eliosfera. Lanciato nello spazio
nell'ottobre del 1990 dallo Shuttle Discovery, Ulysses fa parte di un progetto
finalizzato allo studio dei venti solari, potentissimi getti di particelle, che
arrivano a velocità di 750 chilometri al secondo, le quali costituiscono
l'eliosfera. In realtà la prima volta che Ulysses raggiunse il polo Sud
dell'astro risale al 1994: al tempo l'attività solare attraversava una fase di
calma, mentre adesso è al suo massimo. Richard Marsden, responsabile del
progetto Ulysses, sottolinea che il Sole è l'unica stella che si può studiare da
vicino. Capire come si generano venti, tempeste e protuberanze solari, infatti,
è fondamentale per prevedere i bombardamenti di particelle ad alta energia, che
costituiscono una minaccia per satelliti e missioni spaziali.




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