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energia dalla bora



Questa notizia non la vedrete sui quotidiani nazionali ma potrete trovarla solo 
su quelli delle mie parti...
La bora, per chi non lo sa, è quel forte vento che tira in autunno-inverno a 
Trieste, in altre zone del Friuli-Venezia Giulia e anche oltreconfine, facendo 
scappare i turisti che si avventurano da queste parti. :-)
Non so dirvi se l'Italia potrebbe essere interessata a questa energia, in ogni 
caso pare che abbia rifiutato invece un offerta di acquistare energia sempre 
dalla Slovenia, questa volta però da una centrale nucleare che ne produce in 
eccedenza.
Chissà, forse la chiuderanno per troppi costi non remunerati. :-)

Luogo: Slovenia, ai confini con l'Italia
Data: 22 ottobre 2000
Fonte: Il Piccolo di Trieste
Tema: Energia eolica dalla bora

Dopo che sono stati installati una decina di «mulini» sperimentali nella 
valle del Vipacco 
Sesana, energia dalla bora
Allo studio mini-centrali eoliche da sistemare sul Carso sloveno 


SESANA - La bora potrebbe essere sfruttata per generare energia elettrica. 
Sono infatti allo studio inediti progetti di sviluppo economico, presentati in 
questi giorni da uno speciale comitato di coordinamento regionale, che 
raggruppa le principali autorità politiche e un nucleo di esperti dei comuni 
dell’altopiano carsico, che gravitano sul confine italo-sloveno. Si tratta delle 
municipalità di Sesana, Divaccia, Erpelle-Cosina e Comeno. Tra i programmi 
più avveniristici che potrebbero venire gradatamente realizzati nei prossimi sei 
anni figura persino la costruzione di alcune mini centrali eoliche, alimentate 
esclusivamente con la forza del vento. Si tratta dunque di una novità assoluta in 
questo campo di attività. Tre anni fa un gruppo di esperti dell’azienda energetica 
«Elektro Primorska» di Nova Gorica, assieme a dirigenti dell’ente statale 
energetico della Slovenia hanno instaurato una importante forma di 
collaborazione con un analogo consorzio spagnolo. Finora sono stati installati 
una decina di speciali «mulini a vento» in alcune località di specifica 
importanza strategica della valle del Vipacco. Recenti sondaggi hanno dato 
risultati positivi. Esistono dunque reali possibilità che già prossimamente in 
questa zona del litorale sloveno settentrionale, avvalendosi anche di particolari 
fonti di finanziamento dell’Unione europea, possano venire costruite delle 
centrali eoliche. 
Il progetto prevede anche l’ampliamento del gasdotto sull’altopiano carsico alle 
porte di Sesana. Si tratterebbe di sette chilometri di condutture, che dovrebbero 
venire alimentate da metano importato dall’Italia. Infine i quattro comuni 
dell’altopiano carsico stanno anche studiando le possibilità di bruciare almeno 
una parte dei rifiuti solidi nell’inceneritore di Trieste