Re: [adngda] Operazione Auditorium



Da quando la mailing list di buone nuove fa parte di una mailing list di 
yahoogroups?
Ciao,
Davide

On 27 Sep 2007 at 19:20, Movimento Cartavetrata (by wa wrote:

> 
> Il Movimento Cartavetrata di Cammarata/S.Giovanni Gemini (AG) chiede
> di far girare...
> 
> 
> *Operazione Auditorium -- quartiere Gianguarna (Cammarata)*
> 
> "*PARLAMENTO PULITO" 28-29-30 settembre 2007*
> 
> *Quando i giovani si riappropriano degli spazi che la politica ha
> abbandonato*
> 
> Non siamo un'associazione o nulla di simile, ma un gruppo di giovani
> che nutrono un profondo malcontento sull' impossibilità di riunirsi in
> associazioni socio/culturali per la mancanza di luoghi pubblici
> d'incontro. Abbiamo assistito a consigli comunali dove i nostri
> amministratori si scervellavano sul problema giovanile e sul loro
> disagio e ne abbiamo subito dedotto la loro superficialità, visto che
> si sono limitati a descrivere i giovani come "esserini" travolti dalla
> droga e dall'alcol. Non era forse meglio pensare alle strutture già
> esistenti, abbandonate e cadenti per la loro colpevole noncuranza?
> Allora, parlandone ci siamo chiesti: "perchè non interveniamo noi e
> con qualche giorno di lavoro rimettiamo in sesto /*"il parlamento"*/
> (così come lo chiamano i ragazzi del quartiere), con finalita' di
> aggregazione sociale?". Certo non potremo fare miracoli visto i danni
> evidenti che il centro presenta. Il supporto dei cittadini sarà
> fondamentale perché il nostro è un gesto simbolico di denuncia
> culturale e di cooperazione civica. Non intendiamo assolutamente
> occupare il locale perché vogliamo che il "Parlamento" sia a
> disposizione di tutti. Lo puliremo e chiuderemo le aperture perché
> attualmente il locale è inagibile e rimasto incustodito da circa 15
> anni, per la noncuranza del Comune di Cammarata.
> 
> *Un gesto pacifico di lavoro *servirà a denunciare le inefficienze di
> amministratori passati e presenti, le loro responsabilità sulla
> decadenza dei nostri due paesi, e le loro colpe, non presunte ma
> reali.
> 
> Il "Parlamento", locale sito alla Gianguarna (anno progetto 1991 --
> soldi spesi: *¤* *1.700.000 circa* *-- *soldi per renderlo agibile
> altri* ¤ 1.200.000 circa*), è seriamente danneggiato: i vetri sono
> quasi tutti rotti; il tetto di pannelli della sala centrale è
> devastato dai danni di uccelli e vandali; tre bagni sono rotti;
> l'immondizia regna sovrana; la moquette è strappata.
> 
> Abbiamo creato un sito internet per l'occasione, dove potrete vedere
> lo stato vergognoso del luogo, e tutti i dettagli sui costi del
> "parlamento". C'è un forum dove poter comunicare con noi. Siamo al
> "parlamento" mattina e pomeriggio. Utilizzeremo tutti i mezzi di
> comunicazione consentiteci allo scopo di denuncia. Punteremo ad
> approfondire il dibattito per non far cadere tutto nell'oblio. Il
> nostro è un intervento pubblico e avrà successo solo con la
> solidarietà e la partecipazione attiva dei cittadini *dei nostri due
> comuni.*
> 
> *Parlatene e Parliamone
> *
> 
> *
> *
> 
> *
> 
> *
> 
> Parlamento Pulito
> 
> *QUANDO*
> 
> *Nei giorni 28 -- 29 -- 30 settembre, mattina e pomeriggio.*
> 
> *CHI SIAMO*
> 
> Siamo un gruppo di giovani provenienti da realtà molto eterogenee. C'è
> chi lavora chi frequenta l'Università. Abbiamo volutamente deciso di
> non dare un nome al nostro movimento perché non siamo né
> un'associazione né un gruppo chiuso precostituito. Vogliamo aprire un
> dibattito pubblico sul problema, che non cada nell'oblio come ogni
> cosa, che non s'incarti nella burocrazia. Vogliamo far scoccare
> dell'amor proprio non con le chiacchiere ma con i fatti, sacrificando
> le ore di qualche giorno col sudore del lavoro che tanto ci è negato.
> 
> *COSA ABBIAMO TROVATO*
> 
> Il centro Socio -- Culturale sito in Via Caduti in Guerra (quartiere
> Gianguarna) ribattezzato "Il Parlamento" è un locale bellissimo e
> immensamente grande. Siamo rimasti sconvolti per gli atti vandalici
> che lo avevano danneggiato. Quasi tutti i vetri rotti, nella sala
> centrale tetto di pannelli devastato dai danni degli uccelli e dei
> vandali. E' in parte pericolante e i calcinacci caduti sono sparsi
> sulla moquette strappata. 3 bagni rotti, immondizia ovunque e fuori
> una serie di cassonetti nuovi e un container pieno di rifiuti speciali
> (lavatrici, frigoriferi...) che fanno intendere ad un futuro uso
> "temporaneo" del luogo come discarica comunale.
> 
> *COSA FACCIAMO*
> 
> Il 2 febbraio <http://it.wikipedia.org/wiki/2_febbraio> 1956 
> <http://it.wikipedia.org/wiki/1956> ha luogo lo "sciopero alla
> rovescia" a Partinico: centinaia di disoccupati si organizzano per
> riattivare pacificamente una strada
> <http://it.wikipedia.org/wiki/Strada> comunale abbandonata: la
> manifestazione viene fermata dalla polizia e Danilo Dolci con alcuni
> suoi collaboratori viene arrestato. L'episodio suscita indignazione
> nel Paese, e provoca numerose interrogazioni parlamentari
> <http://it.wikipedia.org/wiki/Interrogazione_parlamentare>. Dolci
> viene successivamente scagionato in un processo che ha enorme risalto
> sulla stampa: a difenderlo è il grande giurista Piero Calamandrei
> <http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Calamandrei>.
> 
> Sulla sua scia abbiamo deciso di intraprendere un'azione simbolica di
> protesta, pacifica ma forte. Abbiamo deciso di ripulire il Parlamento.
> Rimarremo lì per qualche giorno, mattina e pomeriggio, per cercare di
> finire l'immenso lavoro che ci aspetta. Il lavoro sarà appunto la
> pulizia dei locali e la riparazione delle aperture per evitare altri
> atti vandalici. Tutto ciò per evidenziare con il nostro sudore lo
> STATO DI ABBANDONO del locale, lasciato incustodito per anni e
> DANNEGGIATO seriamente da atti vandalici, a causa della NONCURANZA
> delle amministrazioni passate e presenti (vedere sotto per i costi di
> tale scellerata noncuranza).
> 
> Sfrutteremo tutti i mezzi di comunicazione a disposizione: Abbiamo
> contattato giornali e televisioni, parleremo alla radio per
> approfondire il dibattito, abbiamo ideato una pagina Web dove
> riporteremo tutti i dettagli delle date e delle ore. Inoltre,
> riporteremo ogni giorno una sorta di diario con i lavori da fare e
> quelli fatti, c'è un forum per comunicare con noi istantaneamente,
> potete vedere le foto del Parlamento come lo abbiamo trovato e i
> filmati della nostro intervento.
> 
> *PERCHE' INIZIARE DAL PARLAMENTO*
> 
> Perché siamo convinti che il problema di disagio giovanile parta
> proprio dall'assenza di punti di aggregazione alternativi ai pub,
> ristoranti e pizzerie. Entrambe le amministrazioni hanno etichettato i
> giovani quasi come esseri incivili, come macchine da consumo di alcool
> e droghe. Non ne hanno la facoltà visto che non si sono mai impegnati
> nel creare alternative che li sottraessero a tutto ciò. A chi
> conviene?
> 
> Perché non abbiamo strutture e vediamo quelle poche che ci sono 
> abbandonate a se stesse. Esistono varie realtà aggregative che hanno
> bisogno di strutture adeguate. Le scuole non hanno locali adatti per
> manifestazioni teatrali o musicali. Non esiste un locale PUBBLICO dove
> poter realizzare conferenze, assemblee, dove poter far teatro,
> musical, organizzare eventi, manifestazioni al chiuso e qualsiasi
> altra attività socio -- culturale che coinvolga un numero consistente
> di persone. In generale il Parlamento è la risposta per poter creare
> quelle alternative culturali e sociali che fino ad ora hanno trovato
> difficoltà enormi nell'essere realizzate. A chi conviene?
> 
> Perché il Parlamento abbandonato a sé stesso è lo specchio del
> quartiere Gianguarna, che a poco a poco sta morendo, si svuota e
> quelle poche attività presenti sono sempre più in difficoltà. A chi
> conviene?
> 
> *COSA CI STIAMO PERDENDO*
> 
> Posti: circa 400. 3 Livelli: 1° spogliatoi, servizi sala d'accoglienza
> -- 2° platea e palcoscenico -- 3° sala regia, uffici e altri servizi.
> Centinaia di metri quadrati, spazi enormi, ben progettati di cui molti
> ignorano l'esistenza.
> 
> *COSA CI SIAMO PERSI*
> 
> Tutte quelle attività che sono morte sul nascere, senza una sede dove
> riunirsi, dove parlare, nel giro di un anno, tante occasioni sprecate
> per creare cultura e sottrarre giovani alla monotonia delle sere tutte
> uguali . A chi conviene?
> 
> *COSA HA FATTO IL COMUNE*
> 
> Il Comune di Cammarata ha partecipato nel 2005 ad un bando della
> Comunità europea di riqualificazione urbana e miglioramento della
> qualità della vita nei comuni della regione Sicilia, di cui l'avviso
> pubblico pubblicato sulla G.U.R.S n° 53 del 9/12/05.
> 
> RICHIESTE BANDO: partecipazione di raggruppamenti di comuni con 
> popolazioni pari almeno a 50.000 abitanti
> 
> PAESI CONIVOLTI: Cammarata, San Giovanni G., S. Stefano Q., Bivona,
> Cianciana, Casteltermini
> 
> N° PACCHETTI: 4 -- 1° completamento centro Socio -- Culturale. Gli
> atri 3: realizzazione parcheggio palazzo Trajna, completamento
> impianto sportivo, riqualificazione alcuni fabbricati in Via
> Panepinto.
> 
> ESITO: Accettati 3 su 4. Tutti tranne quello riguardante il
> Parlamento.
> 
> *COSA NON HA FATTO IL COMUNE*
> 
> Ha abbandonato il Parlamento a sé stesso, lasciandolo incustodito e
> aperto a chiunque volesse entrarci. *Danni provocati dagli ATTI
> VANDALICI: ¤ 40.000 *(80 milioni delle vecchie lire, forse anche più).
> Con tutti i dipendenti che ci sono (circa 5 volte quelli di Santo
> Stefano) non se ne poteva mettere uno a custodia del locale? E ancora
> che ci voleva a mettere 10 metri di recinzione (manca solo quel pezzo
> e si può tranquillamente entrare) ed una porta 220X150? Pensiamo molto
> meno. Non ci sono giustificazioni plausibili per questa noncuranza. A
> chi conviene?
> 
> *DETTAGLI COSTI DEL PARLAMENTO*
> 
> *Progetto di primo stralcio: *costruzione del centro Socio - Culturale
> e sistemazione dell'area di sua pertinenza. Finanziamento complessivo
> alla data *25/02/91*: *£ 3.400.000.000 (già spesi nella
> realizzazione)*
> 
> *Progetto di completamento: *impianto di climatizzazione,
> illuminazione esterna, completamento impianti elettrici, arredamento
> della sala, forniture attrezzature di scena.
> 
> *Dettagli Progetto esecutivo per il completamento: *¤ 739.000 lavori -
> ¤ 75.600 IVA - ¤ 160.000 Arredi + IVA - ¤ 40.000 imprevisti - ¤ 25.000
> eventuali contenziosi - ¤ 3.500 competenze responsabile procedimento -
> ¤ 135.000 spese tecniche e di collaudo - ¤ 40.000 lavori in economia
> (danni subiti).
> 
> *TOTALE Progetto esecutivo di completamento: circa 1.218.100 euro ( 2
> miliardi e mezzo delle vecchie lire da reperire dove attualmente no si
> sa)*
> 
> *COSTI AGGIUNTIVI: *I costi vanno aggiornati al 2007, cioè al
> prezziario attuale. Soldi da aggiungere circa il 5% cioè *¤ 60.905.
> (120 milioni delle vecchie lire).*
> 
> *A CHI E' DESTINATO IL NOSTRO MESSAGGIO*
> 
> A tutte le istituzioni e le associazioni che comprendono la gravità
> della situazione. Ai gruppi musicali locali, alle scuole. A tutti
> coloro che si riconoscono nella nostra azione. L'efficacia di quello
> che facciamo dipende dal sostegno che ci darete. Potete aiutarci
> dedicandoci un po' del vostro tempo, ma basta anche che ci veniate a
> trovare come sostegno psicologico. PARLATENE e PARLIAMONE. La
> sensibilità c'è, il malcontento per la paralisi dei nostri comuni
> pure. Le manifestazioni passate, da quelle degli agricoltori e
> allevatori sempre più alle strette a quelle per l'acqua e i rifiuti,
> sono morte perché in realtà erano isolate. La pioggia cadrà sempre
> dall'alto verso il basso e, chi si bagna, è sempre chi sta sotto. La
> nostra opinione non vale nulla se siamo soli. Loro vogliono questo, si
> muovono perché ognuno sia contro l'altro e ci costringono ad
> ammazzarci tra di noi per le briciole che ci lasciano. E' una "guerra
> dei poveri" senza fine. Riscopriamo dentro di noi quell'amore per il
> nostro paese, ribelliamoci ad un futuro già deciso non da noi,
> mettiamo da parte le diffidenze e creiamo le basi per un movimento
> civile trasversale, forte, democratico ed eterogeneo che possa fermare
> tutto ciò e proporre un presente diverso. Bisogna partire dalle cose
> semplici ma concrete. Aiutateci, aggregatevi perché un altro mondo è
> possibile. Non è ingenuità ma precisa volontà di non rassegnarsi e
> chiacchierare del nulla, rimanendo a guardare i nostri paesi morire
> sempre più in mano di pochi. Possiamo farcela ma non da soli né
> tantomeno ISOLATI. Ci appelliamo a tutti i giovani come noi,
> dimostriamo che non siamo degli inetti, abbiamo creatività, voglia di
> fare e volontà di cambiare perché *Libertà è partecipazione.*
> 
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