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bn - nuova legge sul'editoria
- Subject: bn - nuova legge sul'editoria
- From: ROSSI_ANDREA at Lilly.com (by way of molezzano.1 at flashnet.it)
- Date: Fri, 13 Apr 2001 19:07:16 +0200
vi inoltro l'interpretazione della legge data da una collaboratrice di PantaRei che smorza di molto i contenuti. Io non ho letto la legge in dettaglio ma, se si tratta di una intrpretazione corretta, la reputo una buona nuova. Cosa ne pensa il resto della redazione? Andrea ------------------------------ Date: Tue, 10 Apr 2001 11:46:41 +0200 From: Brunella Longo <brunella at pantarei.it> Subject: R: Nuova legge sull'editoria Beppe Pavoletti ha scritto su questa lista il 5 aprile scorso: > Da oggi entra in vigore la nuova, nefasta > legge sull'editoria, che assoggetta i siti > internet alle disposizioni della legge sulla > stampa, e in particolare i siti che diffondono > informazioni con carattere di periodicita' > alle disposizioni sulle pubblicazioni periodiche > che, come noto, obbligano a mettersi in mano > ai giornalisti. Grazie a Beppe Pavoletti per la instancabile vena di polemista con cui segnala su questa lista temi di attualita'. Credo tuttavia che il giudizio espresso ("nefasta") sia fondato su una lettura strumentale della legge e non corretta. La nuova Legge 7 marzo 2001, n. 62 sull'editoria <http://www.senato.it/parlam/leggi/01062l.htm> ) NON assoggetta affatto i siti internet agli obblighi di registrazione previsti dalla legge n. 47 del 1948 per gli editori di giornali e periodici. Non vi e' alcun obbligo di registrare siti internet presso tribunali, a meno che il sito Web non abbia intenzione di accedere al credito e alle altre agevolazioni economiche (le tradizionali "provvidenze" o contributi per la stampa e l'editoria) riservate agli editori di giornali e periodici. Ma con cio' il sito dovrebbe essere, appunto, quello di un editore (forse puo' essere utile ricordare gli adempimenti esistenti per diventare editore che sono sinteticamente ma con efficacia riassunti sul sito dell'AIE alla pagina < http://www.aie.it/editori/editori.asp >). I giornali telematici che vogliano avere accesso alle provvidenze per l'editoria devono essere presenti, esattamente come i giornali e i periodici a stampa, in un registro mantenuto dal dipartimento per l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E per accedere al registro delle provvidenze e' necessario che la testata sia registrata presso il tribunale. Tutto qua! Prima di questa legge solo una testata a stampa poteva avere accesso a un trattamento economico agevolato, oggi invece puo' farlo, se crede, anche una testata telematica. Cio' non vuole dire che la testata in questione sia obbligata a registrarsi, tra l'altro, specie se questa rientra nell'ambito delle pubblicazioni elettroniche che pur essendo provviste di titolo proprio e periodicita' regolare vengono diffuse gratuitamente (vedi art.1 comma 2). La Legge e' stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 21 marzo 2001 e nelle relative NOTE vi si trovano anche gli opportuni richiami utili a comprendere i cambiamenti e le novita' rispetto alla legge del 1948. Cio' detto, questa legge e' stata evidentemente strumentalizzata in queste ultime settimane da diverse parti che - ognuna con le proprie logiche interpretative e i proprii interessi corporativi - vorrebbero trovarvi quello che nella legge non c'e', ovvero la regolamentazione delle attivita' di pubblicazione di informazioni in internet. Molti giornalisti (ricordo che c'e' in sospeso il contratto di lavoro dei giornalisti) vorrebbero che qualsiasi "redazione" internet impiegasse giornalisti professionisti. Ci sono giornalisti che hanno prontamente offerto le loro "firme" ovvero tessere dell'Ordine per permettere la sopravvivenza di attivita' editoriali in rete dopo l'entrata in vigore della legge 62/2001... Cio' e' francamente ridicolo. Al punto che il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi ieri ha DOVUTO pubblicamente dire che, insomma, forse e' il caso di non esagerare... Riporto questo stralcio dal comunicato ANSA - ROMA, 9 APR: "La nuova legge sull'editoria impone il rispetto di regole chiare e la registrazione per chi fa giornalismo sul web, ''ma solo per i grandi, per chi fa vera informazione''. [...] Questo non vuol dire, ha aggiunto [Serventi Longhi], ''che tutte le centinaia di siti che nascono per le piu' svariate ragioni si debbono registrare in tribunale e nominare un direttore responsabile''. Menomale che il segretario della FNSI ha voluto dare questa... attestazione di qualita' dell'informazione. Saluti M. Brunella Longo Panta Rei Srl - Piazza Velasca 5 - 20122 Milano - Italy http://www.pantarei.it <http://www.pantarei.it/> - http://www.brunellalongo.it <http://www.brunellalongo.it> P.S. Eugenio, se possibile, non rimproverarmi se nella mia firma non compare il mio indirizzo email!!! Grazie.
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