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(Fwd) [noomc-it] Il Liceo Mamiani contro la Nike


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To: "No OMC" <noomc-it at it.egroups.com>
From: "Sandro Simone" <sandrosimone at tiscalinet.it>
Date sent: Mon, 2 Apr 2001 18:03:17 +0200
Send reply to: "Sandro Simone" <sandrosimone at tiscalinet.it>
Subject: [noomc-it] Il Liceo Mamiani contro la Nike

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Vi mando una notizia tratta da l'Unità on Line, a proposito, sempre su
L'Unità On Line c'è un forum sul "popolo di Settle", potrebbe essere
interessanti parteciparvi...

Hasta La Victoria, Siempre
Sandro
www.bengodi.org




http://www.unita.it/INTERNE/3-4-01politiche03.asp
Mamiani, rivolta contro un'assemblea sponsorizzata Nike

di Aldo Quaglierini

ROMA. Gli studenti del liceo classico romano «Mamiani» occupano l'aula
magna della scuola contro la Nike che proprio lì voleva presentare un
torneo di calcetto sponsorizzato. «Questa è una scuola non un luogo
dove può farsi pubblicità una multinazionale che sfrutta il lavoro dei
bamibi nel terzo mondo». Il capitano giallorosso Totti, che doveva
partecipare all'inizitiva, viene dirottato altrove dagli organizzatori

ROMA. Gli studenti del Mamiani bloccano la Nike, invadono l'aula magna
dove doveva tenersi la presentazione di un torneo di calcetto.
Francesco Totti, testimonial della multinazionale, viene dirottato
dagli organizzatori altrove ma lascia detto che voleva intervenire ad
ogni costo, rischiando anche, per parlare con i ragazzi e cercare di
calmare gli animi. Ieri mattina, il liceo romano ha vissuto un
giornata di agitazione e di tensione come non si vedeva da tempo. Una
delle scuole più famose di Roma, il liceo che guidò le rivolte
studentesche degli anni Settanta, centro di sperimentazioni e di
assemblee, ritrova la via della ribellione contro «le multinazionali
che sfruttano il lavoro dei bambini nel terzo mondo». Tutto accade
nelle prime ore del mattino, quando i primi studenti entrano nella
scuola di viale delle Milizie e scoprono che la Nike ha organizzato
un'iniziativa nell'aula magna. Arrivano giornalisti, fotografi,
cineoperatori, reporter, spinti dall'annunciata presenza di Totti.
Decidono così di entrare nell'aula magna, ma gli addetti alla
sicurezza sbarrano loro il passo. Ci sono momenti di tensione,
qualcuno chiama la polizia. Alla fine, il corteo interno sfonda il
cordone della "security" e irrompe nell'aula sotto lo sguardo severo
del busto di Terenzio Mamiani. Gli organizzatori decidono allora di
spostare l'appuntamento in un altro luogo, mentre nella scuola si
tiene un'assemblea sui rapporti tra multinazionali e sfruttamento del
lavoro minorile. «Il nostro rappresentante d'istituto non è stato
avvertito - dice uno studente - e protestiamo per questo. Ma
contestiamo anche chi ha autorizzato l'iniziativa. Questo è un luogo
di cultura, non una cassa di risonanza per le iniziative pubblicitarie
di una multinazionale che fa soldi facendo lavorare bambini di otto
anni in Pakistan. Non ce l'abbiamo certo con Totti». Vengono informati
che il capitano della Roma voleva andare al Mamiani anche quando per
telefono l'hanno avvisato della rivolta. «Non ce l'abbiamo con lui»,
ripetono i ragazzi, molti dei quali hanno ai piedi le scarpe con il
«baffo» Nike. In mattinata, alcuni se le sono tolte e volevano
lanciarle simbolicamente contro gli organizzatori. Ieri, al Mamiani,
echi di Sessantotto.


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