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15 MAGGIO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA
- Subject: 15 MAGGIO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA
- From: Pax Christi - segreteria nazionale <paxchristi at tiscalinet.it>
- Date: Fri, 12 May 2000 11:24:30 +0200
Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace - ONLUS Prot.: 351GB COMUNICATO-STAMPA 15 MAGGIO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA PERCHE’ L’OBIEZIONE SIA RICONOSCIUTA COME DIRITTO IN TUTTI I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA, COMPRESI QUELLI CANDIDATI AD ADERIRVI Il 15 maggio è la Giornata Internazionale dell’obiezione di coscienza al servizio militare. Nonostante che in alcuni paesi dell’Unione Europea il mantenimento della coscrizione sia in discussione e che in altri sia stata già soppressa o sia sul punto d’esserlo, la questione del servizio militare obbligatorio resta all’ordine del giorno. In questa occasione, il BEOC, l’Ufficio Europeo dell’Obiezione di Coscienza, ONG internazionale pluralista con statuto consultivo presso il Consiglio d’Europa, sulla scorta dei recenti pronunciamenti del Parlamento Europeo, chiede all’Unione Europea: 1. che il diritto all’obiezione di coscienza sia riconosciuto in tutti gli stati membri, senza discriminazione; 2. che i paesi candidati ad entrare nell’Unione Europea riconoscano tale diritto e adottino le disposizioni legislative necessarie all’organizzazione di un servizio civile alternativo non-discriminatorio; 3. che gli stati membri, contrariamente a quanto purtroppo avviene oggi, accordino il diritto d’asilo e lo status di rifugiato agli obiettori di coscienza provenienti dai paesi in cui la legge non assicuri loro protezione; 4. che il diritto all’obiezione di coscienza sia incluso nella futura carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. In particolare, nei paesi candidati ad entrare nell’Unione Europea ancora molti sforzi devono essere fatti perché sia garantito il quadro legale di un servizio civile alternativo non-discriminatorio. Tra questi paesi, la Turchia, Cipro, ma anche la Bulgaria e la Romania non hanno ancora raggiunto gli standard europei in questo settore. In Turchia, i cittadini sono perseguitati se criticano l’esercito. A Cipro gli obiettori di coscienza sono arrestati. In Bulgaria e in Romania il diritto di rifiutare il servizio militare è limitato ad alcuni gruppi religiosi. In seno all’Unione Europea, la stessa Grecia ha un servizio civile alternativo molto discriminatorio, alcuni obiettori di coscienza greci sono ancora oggetto di assilli amministrativi e altri sono minacciati di detenzione. Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace, che in Italia ha seguito il cammino del diritto all’obiezione di coscienza sin dagli anni sessanta, rilancia anche nel nostro Paese le richieste avanzate a livello europeo perché l’Europa comune abbia in comune anche il riconoscimento del diritto a dire di no all’uso delle armi e agli eserciti. Pax Christi sostiene le iniziative che l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII ha indetto per il 15 maggio a Roma e a Istanbul a favore del riconoscimento del diritto all’obiezione in Turchia. 12 maggio 2000 ********************************************* Pax Christi Italia via Petronelli 6 70052 Bisceglie BA tel. +39-80-395.35.07 fax +39-80-395.34.50 e-mail: paxchristi at tiscalinet.it http://www.paxchristi.it http://www.peacelink.it/users/paxchristi/ ********************************************
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