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Sulla risposta della redazione di SuperQuark -- Re: I: servizio Eserciti Privati
- Subject: Sulla risposta della redazione di SuperQuark -- Re: I: servizio Eserciti Privati
- From: andrea <andreamartocchia at libero.it>
- Date: Mon, 26 Jul 2004 19:34:17 +0200
- In-reply-to: <D6B43E5162DD084FB3481B9B07E5E0E601079813@VRMSAXAEXC734A.ict.corp.rai.it>
Gentile redazione di SuperQuark,
la vostra risposta alla nostra Lettera [di seguito allegata] ci lascia
ulteriormente sconcertati ed amareggiati.
Il coinvolgimento della MPRI nelle operazioni "Lampo" e "Tempesta" ha
avuto come principale risultato la cacciata di almeno
centocinquantamila persone, ed ha comportato centinaia di morti ed
altrettanti scomparsi. Non si e' dunque affatto trattato di operazioni
mirate a "ristabilire la pace", a meno che per "pace" non si intenda
semplicemente l'annientamento dell'avversario. Questo, di fatto, ha
motivato la nostra lettera di protesta; eppure tutto cio' non viene
nemmeno menzionato nella vostra risposta, la quale contiene invece
valutazioni e commenti di carattere essenzialmente politico, e
nondimeno fortemente superficiali, in merito a quelli che definite
"vecchi stereotipi".
Dove sia l'informazione scientifica, in tutto questo, resta per noi un
mistero! Chi ha diffuso "stereotipi" sulla guerra di squartamento della
Jugoslavia, in tutti questi anni, sono stati innanzitutto i mass-media
occidentali: voi compresi, purtroppo, almeno a partire dalla
trasmissione dello scorso 6 luglio. Questi stereotipi non vengono
diffusi "per caso", bensi' proprio allo scopo di nascondere la verita'
sulle responsabilita' e sulle conseguenze del conflitto. In questo caso
specifico, voi avete scelto di nascondere la pulizia etnica dei Serbi
della Croazia, e di tessere le lodi dei suoi maggiori responsabili,
cioe' certi settori militari degli Stati Uniti d'America. Il vostro
documentario e' stato costruito sulla base di UNA SOLA FONTE, quella da
voi citata nella vostra risposta, e nondimeno con ampio spreco di
denaro pubblico, laddove una semplice ricerchina in internet avrebbe
consentito di trovare informazioni ben piu' accurate, e comunque non
cosi' unilaterali, sullo stesso argomento (vedi ad es. l'articolo "La
privatizzazione della guerra" di Ken Silverstein, pubblicato da "The
Nation" il 28 luglio 1997, e tradotto nel n. 47, marzo 1998 di
"Guerre&Pace").
Questo modo di nascondere i fatti per spostare tendenziosamente le
responsabilita', come sanno tutti gli esperti di strategia militare,
viene definito "disinformazione strategica". Forse il vostro prossimo
documentario potreste dedicarlo proprio a questa ed alle altre tecniche
di guerra psicologica (sulla disinformazione strategica nel caso
jugoslavo e nelle altre guerre contemporanee suggeriamo di partire ad
es. da qualche ricerca Google su: "Ruder&Finn Public Global Affairs",
"Hill&Knowlton", "Office of Strategic Influence", "Fourth Psychological
Operations Group, Fort Bragg, North Carolina", "PsyOps", ...), visto
che pare abbiate scelto di "aprire" SuperQuark alle questioni militari
- in questo purtroppo assecondando la tristissima tendenza che
caratterizza la fase storica in cui viviamo.
Con l'occasione segnaliamo che si sono uniti alla nostra protesta
l'ing. Giacomo Alessandroni, Giancarlo Chieregato, il prof. Mauro
Cristaldi, e, dalla Francia, il generale Pierre-Marie Gallois,
notissimo esperto di geopolitica - che conosce bene la lingua italiana
- e Bogdan Manojlovic, ricercatore all'Université Paris12.
Seguono tutte le adesioni aggiornate:
Giacomo Alessandroni, ingegnere, Associazione PeaceLink
Angelo Baracca, docente di Fisica all'Universita' di Firenze
Vincenzo Brandi, ricercatore presso l'ENEA Casaccia, Roma
Giuseppe Catapano, operatore nel settore delle telecomunicazioni, Roma
Andrea Catone, storico del movimento operaio, Bari
Giancarlo Chieregato, artigiano, Crandola Valsassina (Lecco)
Franco Consalvi, funzionario pubblico, Roma
Mauro Cristaldi, prof.associato, Dip. Biologia Animale e dell'Uomo,
Univ. Roma "La Sapienza"
Olga Daric, traduttrice, Parigi
Pasquale De Sole, Laboratorio di Chimica Clinica del Policlinico
Gemelli (Università Cattolica S.Cuore), Roma
Spartaco Ferri, già partigiano nella Lotta di Liberazione contro il
nazifascismo, Roma
Miriam Pellegrini Ferri, scrittrice e Presidente del Gruppo Atei
Materialisti Dialettici (G.A.MA.DI.), Roma
Maria Fierro, funzionario pubblico, Roma
Pierre-Marie Gallois, géneral de l'air (CR), théoricien de la force de
frappe nucléaire française
Babsi Jones, www.babsijones.org, Milano
Ivana Kerecki, sociologa e collaboratrice editoriale, Milano
Anita Krstic, operatore turistico, Milano
Bogdan Manojlovic, chercher université Paris12, cofondatore della
rivista Balkans Infos e membro della redazione
Serena Marchionni, bibliotecaria, Strasburgo (Francia)
Andrea Martocchia, Osservatorio Astronomico di Strasburgo
Edoardo Nucci, Ass. Internazionale per l'Amicizia e la Solidarieta' tra
i Popoli (AIASP), Roma
Ivan Pavicevac, conduttore della trasmissione radiofonica "Voce
jugoslava" , Roma
Cristiano Roman, lavoratore autonomo, Milano
Fabrizio Rossi, ingegnere industriale, Roma
Libero Vitiello, Dipartimento di Biologia, Universita' di Padova
Gilberto Vlaic, Dipartimento di Scienze Chimiche, Universita' di Trieste
Milica Vukelic, Milano
Da: Pinna Lorenzo
Inviato: giovedì 15 luglio 2004 11.18
Oggetto: servizio Eserciti Privati
Roma,15 .7.2004
Gentilissimi,
Il servizio sulle Imprese Militari Private tentava di spiegare una
trasformazione in corso nell' organizzazione militare
dell'Occidente,di cui il caso "Croazia" e' solo uno degli esempi
citati. Una trasformazione di cui non ci si rendera' conto e che
quindi non si riuscira' a regolare o a limitare finche' si
continueranno a dare giudizi morali o a usare vecchi stereotipi come:
merceneri, avventurieri, manovre oscure, avidi interessi, imperialismo
americano, etc.
La base del nostro " disinformato" servizio era il libro di J. Singer
"Corporate Warriors" Cornell University 2002 e un lungo colloquio di
circa tre ore con lo stesso autore del libro nel suo ufficio della
Brookings Institution di Washington.
Non era nostra intenzione entrare nella storia specifica del complesso
conflitto jugoslavo, cosa d'altronde impossibile visto il tempo che ci
era concesso ( circa 7 minuti) per trattare
questo argomento.
Grazie per l'attenzione con la quale ci avetre seguiti. I nostri piu'
cordiali saluti.
La Redazione di SuperQuark
==== ALLEGATO ====
---Da: andrea <a n d r e a m a r t o c c h i a @ l i b e r o . i t>
Data: Dom 11 Lug 2004 23:38:41 Europe/Rome
A: s u p e r q u a r k @ r a i . i t
Oggetto: Lettera di protesta a SuperQuark
Lettera di protesta a SuperQuark
Alla cortese att.ne di: Piero Angela, Lorenzo Pinna
Nel corso del programma "SuperQuark", trasmesso su RaiUno martedi 6
luglio 2004, un discutibile servizio a cura di Lorenzo Pinna dedicato
alle ditte militari private affrontava tra l'altro il tema scottante
del ruolo della MPRI nella guerra fratricida jugoslava.
Con particolare riferimento alle "gesta" dell'esercito di Tudjman, la
voce di sottofondo di SuperQuark definiva "altamente professionale" il
servizio reso dalla MPRI ai croati, attribuendo alla suddetta societa'
privata il "merito" di aver capovolto gli esiti del conflitto "contro i
serbi", e di avere consentito il "ristabilimento della pace" nel 1995.
I curatori del servizio sceglievano dunque di raccontare ai
telespettatori una versione dei fatti che e' certo "politicamente
corretta", a giudicare dagli sforzi diplomatici in atto oggi per
accreditare a tutti i costi e contro ogni evidenza la Croazia come
Stato "democratico" e maturo per l'entrata nella UE... Questa stessa
versione dei fatti e' pero' anche completamente falsa.
La MPRI (Military Professional Resources Inc.) e' una societa' con sede
in Virginia, USA, notoriamente implicata sin dai primi anni Novanta
nell'addestramento e nel supporto logistico ai neocostituiti eserciti
croato, musulmano-bosniaco, macedone, nonche' alle milizie albanesi
tanto in Macedonia quanto nella provincia serba del Kosovo: al servizio
dunque di tutte e solamente le fazioni del secessionismo armato e del
nazionalismo filo-occidentale ed antijugoslavo. La MPRI non avrebbe
potuto prestare alcuna assistenza all'esercito della Croazia di Tudjman
se tale assistenza non fosse stata prevista ed incoraggiata dal
Pentagono. Il ruolo effettivo della MPRI nelle "professionalissime"
operazioni "Lampo" e "Tempesta" nelle Krajine ed in Slavonia
(1994-1995) si puo' riassumere nel modo seguente: centocinquantamila
profughi (circa il doppio se si considera il dramma dei serbi della
Croazia nel suo complesso: si confrontino ad es. le cifre dei profughi
attualmente stanziati in Serbia), centinaia di morti (bombardati
persino nei convogli, mentre erano in fuga, sui ponti sulla Sava) ed
altrettanti scomparsi (sui "desaparecidos" serbi della Croazia vedi ad
es. la documentazione al sito www.veritas.org.yu).
Il "successo" della MPRI in Croazia e' consistito cioe' nella piu'
grande e "meglio riuscita" operazione di epurazione etnica sul
territorio balcanico nel corso della guerra di squartamento della
Jugoslavia. Una operazione consistente nella eliminazione in toto della
componente autoctona serba e nella cancellazione della sua
rappresentanza politica (la Repubblica Serba della Krajina) dalle
cartine geografiche (*).
I sottoscritti - persone impegnate in attivita' di solidarieta'
internazionale e contro le guerre, operatori in ambito accademico, nel
settore della ricerca scientifica, italiani e jugoslavi - esprimono con
la presente la propria indignazione e sconcerto: il malcostume della
disinformazione e della propaganda di guerra ha evidentemente
attecchito anche la' dove si dovrebbe fare solo divulgazione
scientifica, persino dentro il piccolo spazio che la televisione
pubblica ancora (bonta' sua) riserva alla informazione scientifica.
(*) Sulla pulizia etnica in Croazia vedi ad es.:
G. Scotti, "Operazione tempesta", Ed. Gamberetti
Per contatti: a n d r e a m a r t o c c h i a @ l i b e r o . i t