così è meglio? corso di lingua "ex serbo-croata"



ah ah, comincio con una risata in primis perchè ridere fa bene invece che stare ingrugniti a pensare a: si scrive bosnjak, bosniaco, bosgnjacckkko!? che fatica!
 
e poi rido di gusto, perchè ho pensato, prima di mandare la mail a balcani@peacelink che qualcuno si sarebbe subito scaldato sui tasti, rispondendo esattamente come già rispose mesi fa per un'altra similare questione...
 
ma poi ho pensato che forse a qualche "povero italiano" sarebbe interessato un corso base di una lingua sì complessa! e magari c'è ancora qualcuno che legge su questa lista, nonostante la povertà di interventi che offre.
 
ma comunque mi "dispiace" dover esordire subito dicendo che siamo estremamente seri. sono anni che siamo seri. ma già... voi siete sempre i più seri, e a tratti sterili.
 
... dovreste smettere di fare le solite polemiche quando qualche italiano si "inventa" dei corsi di lingua, al di là del pedigree del docente, che nemmeno sapete chi sia, pensate al perchè, lo si fa.
 
ma lo sapete voi difensori della "lingua pura" che quando andate sui siti ufficiali dei ministeri della BiH (ma non solo della BiH) vi viene chiesto di scegliere in che lingua aprire i siti.... e che lingue compaiono? ma daaaaiiiiiii: hrvatski, srpski, bosanski. ma come mai????
 
ma siamo stati noi italiani a volerlo?
 
o il problema è altrove? pensate davvero che non avremmo tutti preferito che esistesse "solamente" il serbo-croato? pensate davvero che non conosciamo in minimo la lingua, la cultura, la letteratura del vostro paese, così come giustamente voi conoscete dante e petrarca? è davvero impossibile per voi pensare che un italiano possa approfondire una materia che non sia solo l'italiano???
 
ma cavoli, come mai possono esserci esperti di tedesco, russo, spagnolo o cinese ed essere italiani, ma non possiamo avere qualcheduno che abbia studiato e - anche- amato quello che è "ex-jugo"?
 
come lo chiamiamo il corso, corso di ex serbo croato?
 
già, peccato che poi parli con un serbo di bosnia e ti dice che parla SERBO, per non parlare dei croati d'erzegovina (vedi esperienze con scuole e ministeri ed altre doppie istituzioni mostarine) che quando mandi loro un documento scritto in "serbo-croato" ti dicono: dovete FARLO TRADURRE A ZAGABRIA? volete altri inutili e stupidi esempi? ne ho a centinaia. è a me che viene l'ulcera quando devo ricordarmi parlando a Mostar di dire tisuca invece di hiljada o listopad invece di oktobar?
 
quindi smettetela con le polemiche sulle "vostre lingue" quello che interessa a noi è che i nostri volontari in un modo o in un altro, sia jekavo sia ekavo sia ikavo, riescano a comunicare con la "vostra" gente, fose anche solo per comprare del hljeb-hleb-kruh o per sapere dove diavolo sta la stanica-kolodvor del voz-vlak, o andare al pozoriste-kazaliste in santa pace dopo aver studiato alla fakultet-sveuciliste un po' di hrvatski o srpski, ma non certo il srpsko-hrvatski....
 
ma già..... forse per voi è brutto che i bambini siano serbi, croati o bosgnacchi o come li volete chiamare giochino con dei volontari italiani che riescono a parlare la loro lingua, forse è brutto che le anziane signore in krajina o in slavonia o nelle enclavi serbe del kosovo siano contente a sentire qualcuno che parla la "loro" lingua, forse per voi è STRANO che chiunque con il quale ci interfacciamo nella ex jugo si stupisca (non è un termine scelto a casa: stupore!) che noi parliamo la "loro" lingua.
 
sia "vasa", sia "nasa", sia di chi volete, a me importa che si parli, e non a vuoto.
 
ah, cavoli! pensate che c'è anche un modulo di cirillico... sapete, nella RS le indicazioni stradali sono in alfabeto cirillico, cosa che nemmeno a belgrado... almeno nelle autostrade serbe c'è il doppio alfabeto.
 
e qui chiudo, in attesa che finalmente invece di polemizzare, organizziate un corso della "vostra". chissà com'è ogni volta è così facile "scaldare" gli animi per questa cosa, ma alla fine di contro non ci siano proposte concrete e fattive...
 
e un augurio... viva l'accademia, ma non quella della crusca, della Kruska!
 
ZIVIJELI, ZIVELI, NAZDRAVLJE!
 
silvia
 
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, February 26, 2008 9:29 AM
Subject: Re: corso di lingua serbo-croata-bosniaca

Grazie dell' informazione. Avrei perplessita' di suggerire a qualcuno il corso di lingua bosniaca, cioe',  bosgnacca, il che corrisponde alla traduzione in italiano di "bosnjacki".
Dunque, secondo voi, Ivo Andric, scrittore jugoslavo, nato in Bosnia-Erzegovina, premio Nobel per il romanzo "Na Drini cuprija", avrebbe scritto il suo romanzo e altri scritti di Bosnia in "bosgnacco" soltanto perche' ha usato dei "turcismi"?!
Ho scritto il titolo del libro in lingua originale, giusto perche' per il "ponte", il grande scrittore non ha usato il serbo-croato "most", bensi' "cuprija" (leggi ciupria, perche' manca "l' accento" sulla C).
Si sa che per descrivere i fatti pertinenti al luogo si usa la parlata dello stesso. Esempio ne e' la Deleda, sarda, (scusate se ho omesso qualche doppia).
Un consiglio, siate seri! Non date retta al "primo" bosgnaco o bosgnaca che capita!
Ivan 
----- Original Message -----
Sent: Monday, February 25, 2008 6:02 PM
Subject: corso di lingua serbo-croata-bosniaca

riprendono come da tradizione i corsi base di lingua "SCB" organizzati da IPSIA rivolti in particolare ai volontari dei campi di lavoro e a chiunque voglia avvicinarsi a questa lingua.
 
i corsi si svolgeranno il lunedì, a partire dal 10 marzo 2008, dalle ore 20.00 alle ore 21.30 e termineranno attorno a metà giugno.
 
si terranno con cadenza settimanale presso le Acli di Milano in Via della Signora 3 (MM Duomo, dietro l'università Statale).
 
durante il corso verrà distribuito il necessario materiale didattico (testo, fotocopie, film in dvd) per seguire le lezioni.
 
la quota di partecipazione per il corso di 3 mesi (circa 14 lezioni) sarà di 50 euro.
 
le lezioni saranno tenute da Silvio Ziliotto, dottore in letteratura serbo-croata, traduttore e consulente per le letterature della ex Jugoslavia.
 
si prega di inviare le proprie adesioni entro e non oltre il 5 marzo specificando i propri riferimenti (telefono e mail), un'eventuale conoscenza pregressa della lingua, conoscenza del contesto e motivo di interesse per la partecipazione al corso.
 
per maggiori informazioni:
 
silvia maraone - 02.77.23.285 - mail: terre.liberta at acli.it


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