[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Inoltra: Recensioni: Intervento umanitario e missioni di pace. Una guida non retorica.
- Subject: Inoltra: Recensioni: Intervento umanitario e missioni di pace. Una guida non retorica.
- From: Marco Mayer <mayerkos at yahoo.it>
- Date: Tue, 27 Sep 2005 16:34:59 +0200 (CEST)
> Sono lieto di inviarvi due recenti recensioni al > mio > libro. > Nel ringraziarvi dell'attenzione spero di > ricevere i vostri commenti sul volume... > Prof. Marco Mayer > > > > > > Indirizzo università: > > > http://www.operatoriperlapace.unifi.it/email.php > > > Riferimenti editore: http://www.carocci.it/carocci/servlet/LoadPageNet;jsessionid=98D8185A881B1CD88E359C2013AEAEDC?page=32&init=first&site=carocci&act=scheda&cod=3087 > > > > > > RECENSIONI > > > > > > da: > > > Galileo net > > > http://www.galileonet.it/ > > > > > > > > > Marco Mayer Intervento umanitario e missioni di > > > pace. > > > Una guida non retorica > > > Carocci, 2005 pp. 198, euro 12,30 > > > > > > Sei un operatore di pace che muove i primi passi > > nel > > > settore? Vuoi prepararti al contatto diretto con > > la > > > realtà in cui dovrai operare? Inizia a creare > una > > > rete > > > di fiducia attraverso le persone più vicine, per > > > esempio con il vicino di casa o con il venditore > > del > > > mercato, per poi passare a interlocutori > > > privilegiati. > > > E guai a barricarsi in ufficio dietro una > > scrivania. > > > È > > > uno dei tanti consigli che si possono trovare > nel > > > volume di Marco Mayer edito da Carocci, un vero > e > > > proprio "vademecum" del vasto universo delle > > > operazioni di pace che prende spunto > > dall'esperienza > > > sul campo. L'autore, infatti, come funzionario > > delle > > > Nazioni Unite è stato dal 1999 al 2002 in > Kosovo, > > > dedicandosi a temi sensibili presso le > > > amministrazioni > > > regionali Onu di Pec/Peja e Mitrovica. Non per > > > questo > > > il suo intento è solo didattico, perché oltre a > > > essere > > > una guida per i giovani che vogliono o hanno già > > > intrapreso questa avventura, il libro è > un'analisi > > > critica che offre una panoramica sulle attività > di > > > peacekeeping di ultima generazione analizzandone > > > anche > > > i difetti. > > > Come si legge nella premessa "il filo conduttore > è > > > cercare di smitizzare i luoghi comuni intrisi di > > > retorica che circondano il settore, proponendo > > > immagini realistiche in modo da rafforzare le > > > capacità > > > critiche dei futuri operatori". Mentre i primi > due > > > capitoli offrono al lettore dei suggerimenti su > > come > > > accostarsi all'attività sul campo e agli attori > > > locali, e descrivono le figure professionali con > > cui > > > ci si troverà a collaborare, con i due capitoli > > > successivi si entra nel vivo del discorso. Qui, > > > infatti, Mayer spiega come funzionano e si > > > sviluppano > > > i percorsi di mediazione, che sono la parte più > > > rilevante delle operazioni di pace. Tra quelli > > > gestiti > > > e promossi da attori ufficiali, cioè Stati o > > > organizzazioni internazionali, emerge la > > > predominanza > > > a livello internazionale degli Stati Uniti, il > cui > > > tentativo di esportare indifferentemente in > > > qualsiasi > > > contesto una 'democrazia multietnica' è molto > > > contestata nel volume. Come anche l'eccessiva > > > attenzione dell'opinione pubblica mondiale alla > > > lotta > > > al terrorismo dell'amministrazione Bush, che > > oscura > > > gli altri conflitti etnici del pianeta, veri > > focolai > > > di rischio per la sicurezza globale. > > > Infine, il volume analizza le specificità dei > > > diversi > > > settori del peacekeeping: il lavoro delle fasi > > > postbelliche, la fornitura di aiuti, la garanzia > > > dell'ordine, della sicurezza e della libertà, la > > > ricostruzione di un governo democratico, del > > tessuto > > > amministrativo ed economico e la tutela dei > > diritti > > > umani. Tutti questi ambiti sono strettamente > > > correlati > > > tra loro, spiega Mayer, ma la comunità > > > internazionale > > > sembra non capirlo e procedere a compartimenti > > > stagni. > > > A dispetto del gran parlare di "interagency > > > coordination", cioè di interazione tra gli > attori > > > internazionali per assicurare un'efficace > > strategia > > > di > > > approccio ai problemi, sono i conflitti tra le > > > organizzazioni o con gli Stati nazionali a farla > > da > > > padrone. Un limite strutturale e burocratico che > > può > > > compromettere seriamente l'immagine complessiva > > > delle > > > operazioni di pace. > > > > > > Roberta Pizzolante > > > > > > ------------------------------------------- > > > > > > 25 Luglio 2005 > > > > > > UN LIBRO, per cominciare Autore: Marco Mayer > > Titolo: > > > INTERVENTO UMANITARIO E MISSIONI DI PACE Carocci > > ed. > > > > > > Una guida per orientare consapevolmente chi > decide > > > di > > > lavorare nei teatri di guerra > > > > > > Manuale di pace > > > > > > Recensione di Eugenia Palazzetti > > > > > > Dalla distribuzione degli aiuti umanitari alla > > > promozione dei diritti umani, uno sguardo sui > > > meccanismi interni alle organizzazioni > > > internazionali > > > > > > Bastano un esame e la curiosità per fare il > > > giornalista? L'amore per gli animali per > scegliere > > > veterinaria?. E una laurea in diritto > > internazionale > > > per diventare operatori di pace? No. Lo ha ben > > > chiaro > > > Marco Mayer che nel suo "Intervento umanitario e > > > missioni di pace" affronta la delicata questione > > > della > > > formazione di quanti desiderano intraprendere > una > > > delle tante professioni legate alle operazioni > di > > > pace. Appurato che l'entusiasmo non basta, che > > > l'idealismo il più delle volte, rischia di > rendere > > > troppo intransigenti, che anche un corso di > studi > > > specialistici non è sufficiente, l'autore > disegna > > il > > > suo "itinerario" virtuale e virtuoso del moderno > > > operatore. > > > Utilizzando la sua vasta esperienza sul campo > (in > > > particolare nei Balcani) ed esponendo > l'andamento > > > delle più recenti missioni (Somalia, Timor Est, > > > Afghanistan, Iraq), Mayer chiama in causa > errori, > > > modelli, visioni, a volte "vittorie", che più di > > > tanti > > > discorsi sono in grado di accompagnarci > > all'interno > > > di > > > meccanismi complicati e ambigui. Non un > processo, > > ma > > > uno sguardo lucido su scenari estremamente > > delicati. > > > Al centro dell'attenzione i conflitti inter e > > > intra-etnici, i più difficili da gestire ma > anche > > > quelli che negli ultimi anni sono stati alla > base > > di > > > circa novanta guerre, dalle più note a quelle > > > dimenticate. > > > Già perché dalla caduta del muro di Berlino > tante > > > cose > > > sono cambiate e ciò che un tempo si richiedeva > ai > > > professionisti del settore oggi non basta più. > > > "Durante il bipolarismo chi lavorava per le > > > organizzazioni internazionali aveva alle spalle > > una > > > formazione rigidamente orientata all'esercizio > di > > > funzioni 'notarili', di osservazione > 'imparziale', > > > di > > > 'inerte' interposizione tra le parti, di > controllo > > > di > > > aspetti puramente procedurali e protocollari". > > > Viceversa, negli anni Novanta "si viene > > affermando, > > > sia pure in forme molto confuse e spesso > > incoerenti, > > > una maggiore propensione a un intervento attivo > di > > > carattere esterno" accompagnata "da una varietà > di > > > fenomeni che vanno dalla proliferazione dei > > soggetti > > > - > > > internazionali, regionali, intergovernativi, > > > governativi e non governativi - che premono per > > > l'azione, peraltro in perenne competizione tra > di > > > loro, al forte ampliamento dei settori e delle > > aree > > > di > > > intervento, alla nascita di nuove funzioni e > > figure > > > professionali, all'aumento esponenziale della > > quota > > > di > > > personale internazionale, umanitario, civile e > > > militare, dislocato sul terreno". > > > Insomma un orizzonte del tutto cambiato. Del > resto > > > prima "chi avrebbe pensato alla possibilità che > un > > > funzionario di carriera Onu, addetto al > > protocollo, > > > si > > > ritrovasse a doversi improvvisare sindaco o > > > assessore > > > al Bilancio di un comune dei Balcani o a Timor > > > Est?". > > > Ovvio, di conseguenza, che "alla complessità dei > > > nuovi > > > percorsi professionali debba simmetricamente > > > corrispondere una struttura poliedrica e > > innovativa > > > del 'paniere formativo'". > > > "Se la confidenza con l'inglese e con il > computer > > > sono > > > supporti essenziali", assumono importanza > > > fondamentale > > > "la ricezione e la decodificazione dei segnali > non > > > verbali", la familiarità con le tradizioni > > etniche, > > > la > > > storia, la psicologia degli attori coinvolti. > > Oltre > > > ad > > > una buona formazione in diritto internazionale, > > > l'attenzione deve rivolgersi soprattutto > > > all'apertura > > > mentale, alla flessibilità, alla diplomazia, > agli > > > aspetti politici, psicologici, investigativi e > ad > > un > > > certo grado di disincanto. Soprattutto per non > > > restare > > > ostaggio delle logiche che muovono le opposte > > > fazioni, > > > per evitare "da un lato l'eccesso di > comprensione > > e > > > solidarietà, dall'altro la tentazione di > > demonizzare > > > le comunità locali" e per essere pronti a > > misurarsi > > > quotidianamente con l'inevitabile "binomio > > > onnipotenza/impotenza". > > > A organizzazioni internazionali altamente > > > burocratizzate e in parte impreparate, dopo anni > > di > > > congelamento, al lavoro sul campo, si > > contrappongono > > > oggi scenari che pretendono interventi rapidi, > > > agili, > > > di ingerenza. Non è un caso, del resto, che i > > > maggiori > > > problemi emergano non tanto nella (rodata) fase > > > dell'elargizione di aiuti umanitari in casi > > > emergenziali, quanto la gestione del dopoguerra, > > > quando si impongono impellenti necessità di > > > ricostruzione (delle case, dei confini, delle > > > istituzioni), di pacificazione delle fazioni in > > > lotta, > > > di bonifica del territorio. > > > Interessante, e imprescindibile ai fini della > > > comprensione del contesto politico in cui ci si > > > muove, > > > anche l'esposizione del diverso approccio di > Stati > > > Uniti ed Europa rispetto alle problematiche > > > sollevate > > > dai conflitti di natura etnica, laddove > > > all'imperativo > > > statunitense dell'integrazione, del "modello > > melting > > > pot" (cui consegue un'eccessiva semplificazione > > > della > > > situazione ed il carattere prettamente residuale > > > delle > > > azioni a favore delle minoranze oppresse) si > > > contrappone la "dimensione valoriale" europea, > in > > > cui > > > prevalgono maggiormente "le componenti > umanitarie > > e > > > dell'aiuto allo sviluppo, della non violenza e > > della > > > ricostruzione". > > > Mayer non si sottrae neanche al dilemma principe > > che > > > accompagna ogni intervento: è sempre necessario > > > l'uso > > > della forza? O meglio, "ogni azione non violenta > > > (diplomazia realistica in primis) che tenta di > > > indebolire, spiazzare e isolare i sostenitori > > della > > > guerra è sicuramente benvenuta, ma può bastare > da > > > sola? E, allo stato dei fatti, "l'unica > > valutazione > > > che possiamo esprimere è che è difficile > escludere > > > per > > > principio il dispiegamento di una forza > > > multinazionale > > > di stabilizzazione, quanto meno quella > necessaria > > a > > > predisporre un ombrello di sicurezza e a > condurre > > > funzioni che potremmo definire (anche se con un > > po' > > > di > > > ipocrisia) 'operazioni di polizia > > internazionale'". > > > Difficile tentare di esporre gli infiniti spunti > > di > > > riflessione che questa "guida non retorica" > > suscita. > > > I > > > tanti suggerimenti (da un maggiore coordinamento > > tra > > > civili e militari, all'invito ad una maggiore > > > valorizzazione della creatività), le mille > > > angolazioni > > > da cui osservare i teatri di guerra, le > > appassionate > > > polemiche contro la superficialità dei media, > > > l'imprudenza delle ONG, gli errori di > > organizzazione > > > (vedi l'elevato turn over degli operatori) e di > > > gestione di casi tristemente noti (Somalia). > > > Quello che lascia è forse un panorama ancora più > > > confuso, ma anche un'intensa voglia di conoscere > > di > > > più e meglio. E per un libro con dichiarati > > intenti > > > di > > > formazione è questo il risultato migliore. > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > ___________________________________ > > > Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e > allegati > > da > > > 10MB > > > http://mail.yahoo.it > > > > > > -- > > > Mailing list Dirittiglobali dell'associazione > > > PeaceLink. > > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > > > http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > > > Archivio messaggi: > > > > > > http://www.peacelink.it/webgate/dirittiglobali/maillist.html > > > Si sottintende l'accettazione della Policy > > Generale: > > > > > > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > ___________________________________ > > Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e allegati > da > > 10MB > > http://mail.yahoo.it > > > > > > > > > > ___________________________________ > Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e allegati da > 10MB > http://mail.yahoo.it > > -- > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: > http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > Area tematica collegata: > http://italy.peacelink.org/pace > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > ___________________________________ Yahoo! Messenger: chiamate gratuite in tutto il mondo http://it.messenger.yahoo.com
- Prev by Date: Amnesty sulla tortura in Ucraina: l'azione decisiva dev'essere ancora intrapresa
- Next by Date: FORMIGINE per la PACE (30/09-2/10)
- Previous by thread: Amnesty sulla tortura in Ucraina: l'azione decisiva dev'essere ancora intrapresa
- Next by thread: FORMIGINE per la PACE (30/09-2/10)
- Indice: