[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
X anniversario del genocidio di Srebrenica: l'Ue non tradisca una seconda volta i familiari delle vittime
- Subject: X anniversario del genocidio di Srebrenica: l'Ue non tradisca una seconda volta i familiari delle vittime
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 11 Jul 2005 19:46:36 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS85-2005 X ANNIVERSARIO DEL GENOCIDIO DI SREBRENICA: L'UE NON TRADISCA UNA SECONDA VOLTA I FAMILIARI DELLE VITTIME, CHIEDE AMNESTY INTERNATIONAL In una lettera inviata oggi alla presidenza britannica dell'Unione europea (Ue), in occasione del decimo anniversario di quella che e' stata descritta come la piu' grande atrocita' commessa in Europa dalla fine della II guerra mondiale, Amnesty International chiede all'Ue di non tradire una seconda volta la popolazione di Srebrenica, rimanendo a guardare mentre criminali di guerra girano apparentemente intoccabili nei territori controllati dalle Forze dell'Ue (Eufor). Nella lettera a Jack Straw, Dick Oosting (direttore dell'ufficio di Amnesty International presso l'Ue) afferma di condividere le opinioni espresse di fronte al Parlamento europeo, lo scorso 7 luglio, dal ministro per l'Europa del governo del Regno Unito, Douglas Alexander, ovvero che la responsabilita' finale di sottoporre a giustizia i responsabili del genocidio di Srebrenica ricada sulle autorita' locali. 'Tuttavia' - scrive Oosting - 'non possiamo fare a meno di notare con amarezza che nel messaggio della presidenza britannica al Parlamento europeo e' mancato il riconoscimento della responsabilita' dell'Eufor in Bosnia ed Erzegovina di ricercare, arrestare e trasferire all'Icty gli autori di tali crimini'. Quando, nel dicembre 2004, e' subentrata alla Forza di stabilizzazione a guida Nato (Sfor), all'Ue e' stato conferito il mandato di ricercare attivamente le persone incriminate dall'Icty per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanita', nonche' di coordinare le proprie attivita' con le restanti forze Nato presenti in Bosnia ed Erzegovina, al fine di arrestare gli indiziati e trasferirli sotto la custodia dell'Icty. Tuttavia, mentre la presidenza olandese dell'Ue, nel dicembre 2004, aveva assicurato ad Amnesty International che l'Eufor avrebbe fornito assistenza all'Icty, da allora nessuno dei principali indiziati e' stato arrestato e non vi e' alcun elemento che faccia pensare che l'Eufor stia attivamente cercando di rispettare questa parte dei suoi obblighi previsti dall'accordo di pace di Dayton. Sebbene le operazioni condotte dall'Eufor insieme alla polizia locale abbiano in qualche caso portato alla cattura di sospetti criminali di guerra incriminati da tribunali locali, le dieci persone incriminate dall'Icty (tra cui l'ex leader dei serbi di Bosnia Radovan Karadzic e gli ex generali serbo-bosniaci Ratko Mladic e Zdravko Tolimir) sono ancora a piede libero, probabilmente nella Republika Srpska o in Serbia. 'Amnesty International le chiede' - si legge nella conclusione della lettera - 'di inviare ai familiari delle vittime di Srebrenica un messaggio di speranza: che l'Ue fara' tutto cio' che e' in suo potere per porre fine alla loro angosciosa attesa di vedere assicurati alla giustizia coloro che assassinarono i loro figli e mariti dieci anni fa'. Questa sera, ad Ancona, Amnesty International ricordera' le vittime di Srebrenica e la necessita' di fare giustizia con una fiaccolata che partira' alle 20.30 da piazza Kennedy. FINE DEL COMUNICATO Roma, 11 luglio 2005 Per ulteriori informazioni, interviste e approfondimenti: Amnesty International Ufficio Stampa Tel. 06 4490224 cell. 348-6974361 press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
- Prev by Date: Re: PER PAOLA e ALTIMARI
- Next by Date: Srebrenica e FECRIS
- Previous by thread: Bosnia ed Erzegovina: dopo dieci anni, non c'è giustizia per le vittime di Srebrenica
- Next by thread: Srebrenica e FECRIS
- Indice: