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Bosnia ed Erzegovina: dopo dieci anni, non c'è giustizia per le vittime di Srebrenica
- Subject: Bosnia ed Erzegovina: dopo dieci anni, non c'è giustizia per le vittime di Srebrenica
- From: press at amnesty.it
- Date: Fri, 8 Jul 2005 19:51:45 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS84-2005 BOSNIA ED ERZEGOVINA: DOPO DIECI ANNI, NON C'E' GIUSTIZIA PER LE VITTIME DI SREBRENICA Alla vigilia del decimo anniversario del massacro di circa 8.000 adulti e ragazzi musulmano-bosniaci a Srebrenica, i soci di Amnesty International di ogni parte del mondo si uniranno nella richiesta di assicurare alla giustizia i responsabili. Il 10 luglio 1995, le forze serbo-bosniache avanzarono verso l'enclave di Srebrenica, nella 'zona di sicurezza' istituita dalle Nazioni Unite in cui avevano trovato riparo decine di migliaia di musulmano-bosniaci. Dopo la caduta di Srebrenica nelle mani dei serbo-bosniaci, migliaia di adulti e ragazzi vennero divisi dal resto della popolazione e deliberatamente e arbitrariamente assassinati. Questa uccisione di massa, sistematica e organizzata di migliaia di persone e' stata definita la piu' grande atrocita' commessa in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale ed e' stata riconosciuta come atto di genocidio dal Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia. L'ampio numero di casi irrisolti di 'sparizione', in cui i responsabili non sono stati ancora assicurati alla giustizia, e' probabilmente la piu' grave violazione dei diritti umani in corso nella Bosnia ed Erzegovina. 'A dieci anni dalla fine della guerra in Bosnia ed Erzegovina, le donne di Srebrenica sono ancora in attesa che gli uomini che assassinarono i loro figli e mariti siano consegnati alla giustizia. Molte attendono che i corpi dei loro cari siano loro restituiti per una sepoltura e che la venga riconosciuta la loro sofferenza' - ha dichiarato Paolo Pignocchi, coordinatore di Amnesty Italia per i Balcani. Sebbene alcuni responsabili siano stati processati dal Tribunale per l'ex Jugoslavia e negli ultimi mesi diversi indiziati si siano consegnati volontariamente, dieci imputati - tra cui l'ex leader serbo-bosniaco Radovan Karadzic e gli ex generali serbo-bosniaci Ratko Mladic e Zdravko Tolimir sono ancora liberi, con ogni probabilita' nella Republika Srpska o in Serbia. 'A oggi, non una singola persona incriminata dal Tribunale per l'ex Jugoslavia e' stata arrestata dalle autorita' della Republika Srpska e alcuni degli indiziati godrebbero della loro protezione' - ha denunciato Pignocchi. 'La mancanza di cooperazione delle autorita' serbo-bosniache col Tribunale per l'ex Jugoslavia continua a costituire un ostacolo fondamentale per la giustizia'. Nel gennaio 2004, le autorita' della Republika Srpska hanno istituito la 'Commissione Srebrenica', incaricata di indagare sugli eventi del luglio 1995. A giugno e ottobre la Commissione ha emesso due rapporti in cui ammette la partecipazione della polizia e dell'esercito serbo-bosniaci al massacro di Srebrenica. A novembre, per la prima volta, le autorita' della Republika Srpska hanno chiesto scusa per le gravi violazioni dei diritti umani commesse a Srebrenica. Quest'anno, a marzo, esse hanno trasmesso alla procura di Stato della Bosnia ed Erzegovina un elenco di 892 persone ritenute coinvolte e tuttora in servizio nelle istituzioni della Republika Srpska o della Bosnia ed Erzegovina. Amnesty International ha apprezzato questi sviluppi e sollecita urgentemente le autorita' della Republika Srpska a prendere immediati provvedimenti per garantire che Ratko Mladic, Radovan Karadzic, Zdravko Tolimir e tutti gli altri indiziati per il massacro di Srebrenica siano arrestati e consegnati al Tribunale per l'ex Jugoslavia. Inoltre, l'organizzazione per i diritti umani sollecita la Republika Srpska ad assicurare la propria piena cooperazione a ogni indagine penale che possa essere avviata in Bosnia ed Erzegovina. Amnesty International chiede infine alle autorita' serbo-bosniache di fornire subito ai familiari degli 'scomparsi' di Srebrenica ogni informazione sulla sorte dei loro congiunti. Per ulteriori informazioni sulle iniziative della Sezione Italiana di Amnesty International in occasione del decennale di Srebrenica: www.amnesty.it FINE DEL COMUNICATO Roma, 8 luglio 2005 Per ulteriori informazioni, interviste e approfondimenti: Amnesty International Ufficio Stampa Tel. 06 4490224 cell. 348-6974361 press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. 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