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Intervista ad Andrea Rossini (ADL Zavidovici).
- Subject: Intervista ad Andrea Rossini (ADL Zavidovici).
- From: Francesco Lauria <francescollauria at yahoo.it>
- Date: Fri, 27 Aug 2004 17:33:43 +0200 (CEST)
Intervista ad Andrea Rossini (ADL Zavidovici). 1) Potrebbe raccontarmi come è cominciata l'avventura di delegato dell'Adl di Zavidovici? Io lavoravo dal 1992 prima a Milano e poi a Brescia nei campi di accoglienza per i profughi della ex Jugoslavia aperti dalle amministrazioni comunali, che ospitavano soprattutto famiglie rom provenienti da quella regione. Finita questa esperienza, che è durata cinque anni, mi sono fermato per un anno di specializzazione in diritto e politica internazionale presso l’ISPI, a Milano. A Brescia nel frattempo ero entrato in contatto con il progetto Zavidovici, che continuava dagli anni della guerra in Bosnia Erzegovina, partecipando all’inaugurazione della Ambasciata della democrazia locale nell’aprile del 1997. Nel 1998 ho deciso di stabilirmi a Zavidovici dove ho prima affiancato Rosita Viola di Cremona, la precedente delegata dell’ADL, e nel 1999 sono divenuto delegato ufficiale. Direi che quindi si è trattato di una serie di incontri casuali all’interno di un quadro non proprio casuale… 2)Come si è evoluta in questi anni l'area in cui opera l'ADL? All’inizio la presenza internazionale sia a livello istituzionale che di ONG era molto più consistente di oggi. Nel tempo abbiamo visto poi un progressivo trasferimento delle diverse organizzazioni verso altre aree della regione o del mondo. Per quanto riguarda la questione dei ritorni, all’epoca se ne parlava, ma si trattava di movimenti molto limitati, le uniche presenze consistenti erano quelle degli sfollati interni della stessa nazionalità che era maggioritaria nel cantone di Zenica Boboj, quella bosniaco musulmana. A Zavidovici c’erano moltissimi sfollati che provenivano dalla Bosnia orientale, in particolare da Srebrenica. Tra le municipalità di Zavidovici (a maggioranza musulmana) e quella confinante di Zepce (in prevalenza croato-bosniaca) avvenivano ritorni in maniera limitata ma abbastanza continua. In generale veri e propri ritorni di minoranze cominciarono ad avvenire più tardi, tra il 2000 ed il 2001. Tra Zavidovici e Maglaj c’era invece una presenza significativa di mujaheddini in una comunità locale (Bocinje) che ovviamente ostacolava il ritorni dei serbi in quei paesi sul lato destro della Bosnia. Oggi gran parte di queste situazioni si sono evolute, e il movimento dei ritorni è piuttosto evidente. Restano inalterato invece gravi problemi dal punto di vista economico, Che portano le persone rifugiate all’estero a rimanere fuori del paese. (quelli che possono fare una scelta di questo tipo)), e in generale a mantenere una costante spinta migratoria. Dal punto di vista economico la struttura produttiva si articolava intorno a grandi combinat industriali. L’acciaieria di Zenica impiegava migliaia di operai, ma quasi tutte le città del cantone erano cresciute intorno ad un enorme combinat statale, erano delle città-fabbrica. A dieci anni dalla fine della guerra la situazione dei Kombinat non è mutata gran che, vi è stato ovviamente un fortissimo ridimensionamento della produzione, e quasi tutti sono in una attesa mitica della priviatizzazione e do una acquisizione da parte di un partener straniero di , ciò che è avvenuto recentemente ad esempio per le acciaierie di Zenica, sui cui effetti staremo a vedere. 3)Quali sono i compiti e le difficoltà da affrontare per un delegato di una ADL? Soprattutto la difficoltà di dover rappresentare sul piano locale una rete composta da livelli molto diversi di organizzazione e lavoro. La rete dell’ADL comprende gruppi locali di associazionismo e volontariato e gruppi più strutturati coinvolti nella cooperazione internazionale, inoltre vi è il livello degli enti locali, e delle organizzazioni internazionali, in particolare il Consiglio d’Europa. E’ difficoltoso mantenere un linguaggio che sia comprensibile a tutti. I compiti fondamentali del delegato sono rappresentare la rete dell’ADL in loco, gestire i progetti in corso e progettarne di nuovi, leggere la realtà locale e cercare di allargare la rete a tutti i soggetti interessati ad una esperienza di scambio e di cooperazione decentrata. 4)Qual è il rapporto con le istituzione locali e stranieri? Il rapporto con i partners stranieri non italiani, belgi e scozzesi è stato, dopo gli entusiasmi iniziali, molto difficile. Brescia, Cremona, Alba sono stati invece comuni e società civili coinvolti fin dall’inizio che hanno mantenuto rapporti molto forti con l’associazione di supporto all’ADL, che è partners leader del progetto. Vi è stato uno scambio continuo e devo dire che anche i rapporti con le amministrazioni locali italiane non sono sostanzialmente cambiati neppure in conseguenza di eventuali mutamenti del colore politico delle giunte. 5) Lei è delegato europeo dell'ALDA: come funziona questo organismo? Vi sono aspetti da migliorare? L'ALDA rappresenta il quadro all’interno del quale si incontrano e confrontano tutte le varie ADL, che sono esperienze anche piuttosto diverse tra loro. Rappresenta la evoluzione di una rete che all’inizio era gestita direttamente dal congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa. Una volta all’anno ci incontriamo in una assembra generale, preparata da vari incontri intermedi del comitato direttivo dell’Associazione. Si tratta di un comitato sufficientemente rappresentativo sia dei partners leader delle ADL che dei vari soci. Stante la complessità di tale esperienza, io ritengo che si sia trovato un buon equilibrio e che anche gli aspetti legati alla comunicazione, esterna ed interna, funzionino bene. In generale, data anche la mia esperienza personale, credo che la priorità vada sempre data in termini di rappresentanza che di potere decisionale a chi sta sul “campo". Devo dire peraltro che le singole esperienze di ADL hanno sempre mantenuto un grande grado di autonomia e possono decidere in ogni momento se per far parte oppure no di eventuali programmi comuni all’intera rete. D'altro canto se non ci fosse l'ALDA credo che saremmo tutti molto più isolati ___________________________________ Yahoo! Companion - Scarica gratis la toolbar di Ricerca di Yahoo! http://companion.yahoo.it
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