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Intervista ad Antonella Valmorbida
- Subject: Intervista ad Antonella Valmorbida
- From: Francesco Lauria <francescollauria at yahoo.it>
- Date: Fri, 6 Aug 2004 01:06:18 +0200 (CEST)
Intervista ad Antonella Valmorbida Direttrice ALDA (Associazione delle Agenzie per la Democrazia Locale) Vicenza, Maggio 2004 di Francesco Lauria http://francescolauria.blog.tiscali.it Domanda : Può darmi una definizione sintetica di ADL e di ALDA? Risposta : Le ADL sono dei luoghi di incontro e di cooperazione decentrata dove soggetti, enti locali, società civile e persone si ritrovano e si incontrano creando sinergie in alcuni luoghi particolari, critici dei Balcani (per il momento…). L’ALDA è una realtà di coordinamento delle ADL esterna al Consiglio d’Europa. La rete è molto leggera, ogni ADL ha forte autonomia, nulla è gerarchico o burocratizzato. L’ALDA cerca di rendere questa galassia un sistema organizzato. D : Cos’è cambiato nel sistema delle ADL con l’istituzione dell’ALDA? R : E’ cambiato tutto : prima le ADL avevano vagamente come punto di riferimento il Congresso dei Poteri Locali e Regionali presso il Consiglio d’Europa, il cui ruolo di supporto alle ADL era esterno e molto limitato. Con l’Associazione abbiamo creato un’identità del progetto. Ora siamo legati al Consiglio d’Europa, ma non ne facciamo direttamente parte. Le ADL si sono rafforzate, sono cresciute in termini qualitativi e quantitativi; ci sono strumenti decisionale che prima non esistevano. Prima le ADL erano coordinate da un comitato di pilotaggio dove sedevano solo membri interni al Consiglio d’Europa, ora vi è un direttivo composito. D : Quante persone lavorano, nei vari ruoli, per i progetti delle ADL e dell’ALDA? R : Tra le quaranta e le cinquanta persone. D : Tra queste, quante sono locali e quante italiane? R : Gli italiani, effettivamente più numerosi rispetto agli altri paesi europei, sono circa una decina (di cui tre sono delegati ufficiali di tre ADL). Gli altri sette delegati sono tutti locali. In totale i “balcanici” sono più della metà dei dipendenti. D : Quale tipo di prospettive ci sono per i progetti futuri delle ADL (Georgia, Mostar)? Il progetto delle ADL si può ancora considerare un progetto in espansione? Alcune ADL, magari per situazioni oggettive come a Maribor (Slovenia) o problemi vari come a Tuzla (Bosnia Erzegovina) hanno terminato la loro attività. Qual è la situazione attuale delle ADL? R : Le ADL sono delle strutture che vivono al di là degli aspetti burocratici, hanno bisogno di numerose componenti. Per avere un’ADL occorre un insieme che funzioni : un buon partenariato, un buon delegato, un interesse politico sul soggetto, buone idee. L’estinzione di una ADL è dettata dal venir meno di una serie di condizioni. Il progetto è comunque in espansione, la concezione delle ADL non è perpetua, ma in continuo aggiornamento. L’anno scorso abbiamo chiuso un versante di dieci anni, che era quello del conflitto, e abbiamo definito nuovi obiettivi. Le ADL stanno diventando degli strumenti per l’integrazione europea della zona balcanica, quindi non abbiamo ancora terminato il nostro lavoro. D : Per quanto riguarda i finanziamenti, qual è l’incidenza dei partners? Esiste una quota di associazione pagata da ogni ente locale oppure vi sono finanziamenti legati ai progetti specifici? R : Noi abbiamo prodotto quest’anno un bilancio consolidato. Il progetto ADL viene finanziato attraverso fondi che sono incanalati dall’Associazione, contributi volontari ecc. Inoltre le singole ADL ottengono finanziamenti attraverso una loro propria raccolta di fondi : circa la metà dei fondi è raccolta dall’ALDA, il resto dalle singole ADL. Noi, come ALDA, abbiamo quest’anno un bilancio di circa un milione e duecentomila euro, le ADL, come bilancio consolidato ne hanno il doppio. D : Qual è l’incidenza delle spese di gestione? R : Circa il 10 % D : Come funziona nello specifico il sistema di quote versate dai partners? R : Ogni ADL è regolata diversamente; vi è però una quota proporzionale alla popolazione e versata dai diversi enti locali. D : Ci sono caratteristiche specifiche delle ADL bosniache (Prijedor, Zavidovici)? R : Le ADL della Bosnia hanno la caratteristica di essere praticamente del tutto “italiane”. Hanno partenariati molto vasti e vedono la costituzione di due associazioni italine di supporto all’ADL. Sono due ADL piuttosto particolari, anche se non esistono in generale delle ADL tipo. D : Per quanto riguarda le dinamiche politiche, può parlarmi del rapporto con le municipalità in cui si insediano le ADL? Come si rapportano le ADL con il potere politico locale? R : Spesso la situazione è un po’ ambigua. Con le amministrazioni i rapporti sono spesso altalenanti. Il delegato deve riuscire a rimanere indipendente; ci si trova in una situazione in cui gli interessi e i poteri sono molteplici, c’è il problema della ricostruzione, una forte disoccupazione, non ci si ferma ai soli problemi etnici. D : Come si pongono l’ALDA e le singole ADL rispetto al concetto di sviluppo locale e ai processi di privatizzazione in corso nei Balcani? R : Essendo sul territorio da oltre dieci anni, abbiamo vissuto i processi di privatizzazione e ci siamo posti in termini molto attenti : al momento di una privatizzazione organizzavamo dibattiti informativi per la popolazione. Sullo sviluppo locale stiamo lavorando molto, ovviamente a seconda dei diversi contesti. D : Esistono contatti con gli investitori privati, anche italiani, che si stanno agendo nei Balcani? R : Ci siamo proposti come supporto, assicurando una conoscenza delle dinamiche locali. Molto spesso il mondo economico è autoreferenziale e non interloquisce con soggetti come noi. Frequentemente gli attori privati si limitano a contatti formali senza ottenere risultati significativi. D : Cosa pensa dell’iniziativa dell’indizione di simboliche elezioni europee a Prijedor? R : Una splendida iniziativa che stiamo cercando di diffondere anche presso il Consiglio d’Europa. L’importante è la reale partecipazione della popolazione di Prijedor. D : Quali sono i contatti con il mondo delle università da parte delle ADL? Che ruolo ha il comitato scientifico? R : Il comitato scientifico non ha funzionato. Con le università ci sono rapporti costanti, in particolare con l’Università di Brescia e le università venete in generale. Sono state svolte numerosissime tesi di laurea sulle ADL. D : Quali sono le prospettive per l’apertura dell’ADL a Mostar? R : Stiamo preparando il terreno senza inseguire gli eventi come la riapertura del ponte vecchio. Mostar è un contesto difficile. Pensiamo di aprire l’ADL nel corso di settembre. D : Ha qualcosa da aggiungere? R : Si, l’ALDA sta vivendo una evoluzione poiché inizia a realizzare progetti non solo esclusivamente con le ADL. Stiamo lavorando in particolare sulle tematiche inerenti il rapporto tra enti locali e costituzione europea. (Progetto EU-MAYORS). ____________________________________________________________ Yahoo! Companion - Scarica gratis la toolbar di Ricerca di Yahoo! http://companion.yahoo.it
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