Sulla risposta della redazione di SuperQuark -- Re: I: servizio Eserciti Privati




Gentile redazione di SuperQuark,

la vostra risposta alla nostra Lettera [di seguito allegata] ci lascia ulteriormente sconcertati ed amareggiati.

Il coinvolgimento della MPRI nelle operazioni "Lampo" e "Tempesta" ha avuto come principale risultato la cacciata di almeno centocinquantamila persone, ed ha comportato centinaia di morti ed altrettanti scomparsi. Non si e' dunque affatto trattato di operazioni mirate a "ristabilire la pace", a meno che per "pace" non si intenda semplicemente l'annientamento dell'avversario. Questo, di fatto, ha motivato la nostra lettera di protesta; eppure tutto cio' non viene nemmeno menzionato nella vostra risposta, la quale contiene invece valutazioni e commenti di carattere essenzialmente politico, e nondimeno fortemente superficiali, in merito a quelli che definite "vecchi stereotipi".

Dove sia l'informazione scientifica, in tutto questo, resta per noi un mistero! Chi ha diffuso "stereotipi" sulla guerra di squartamento della Jugoslavia, in tutti questi anni, sono stati innanzitutto i mass-media occidentali: voi compresi, purtroppo, almeno a partire dalla trasmissione dello scorso 6 luglio. Questi stereotipi non vengono diffusi "per caso", bensi' proprio allo scopo di nascondere la verita' sulle responsabilita' e sulle conseguenze del conflitto. In questo caso specifico, voi avete scelto di nascondere la pulizia etnica dei Serbi della Croazia, e di tessere le lodi dei suoi maggiori responsabili, cioe' certi settori militari degli Stati Uniti d'America. Il vostro documentario e' stato costruito sulla base di UNA SOLA FONTE, quella da voi citata nella vostra risposta, e nondimeno con ampio spreco di denaro pubblico, laddove una semplice ricerchina in internet avrebbe consentito di trovare informazioni ben piu' accurate, e comunque non cosi' unilaterali, sullo stesso argomento (vedi ad es. l'articolo "La privatizzazione della guerra" di Ken Silverstein, pubblicato da "The Nation" il 28 luglio 1997, e tradotto nel n. 47, marzo 1998 di "Guerre&Pace").

Questo modo di nascondere i fatti per spostare tendenziosamente le responsabilita', come sanno tutti gli esperti di strategia militare, viene definito "disinformazione strategica". Forse il vostro prossimo documentario potreste dedicarlo proprio a questa ed alle altre tecniche di guerra psicologica (sulla disinformazione strategica nel caso jugoslavo e nelle altre guerre contemporanee suggeriamo di partire ad es. da qualche ricerca Google su: "Ruder&Finn Public Global Affairs", "Hill&Knowlton", "Office of Strategic Influence", "Fourth Psychological Operations Group, Fort Bragg, North Carolina", "PsyOps", ...), visto che pare abbiate scelto di "aprire" SuperQuark alle questioni militari - in questo purtroppo assecondando la tristissima tendenza che caratterizza la fase storica in cui viviamo.

Con l'occasione segnaliamo che si sono uniti alla nostra protesta l'ing. Giacomo Alessandroni, Giancarlo Chieregato, il prof. Mauro Cristaldi, e, dalla Francia, il generale Pierre-Marie Gallois, notissimo esperto di geopolitica - che conosce bene la lingua italiana - e Bogdan Manojlovic, ricercatore all'Université Paris12.

Seguono tutte le adesioni aggiornate:


Giacomo Alessandroni, ingegnere, Associazione PeaceLink

Angelo Baracca, docente di Fisica all'Universita' di Firenze

Vincenzo Brandi, ricercatore presso l'ENEA Casaccia, Roma

Giuseppe Catapano, operatore nel settore delle telecomunicazioni, Roma

Andrea Catone, storico del movimento operaio, Bari

Giancarlo Chieregato, artigiano, Crandola Valsassina (Lecco)

Franco Consalvi, funzionario pubblico, Roma

Mauro Cristaldi, prof.associato, Dip. Biologia Animale e dell'Uomo, Univ. Roma "La Sapienza"

Olga Daric, traduttrice, Parigi

Pasquale De Sole, Laboratorio di Chimica Clinica del Policlinico Gemelli (Università Cattolica S.Cuore), Roma

Spartaco Ferri, già partigiano nella Lotta di Liberazione contro il nazifascismo, Roma

Miriam Pellegrini Ferri, scrittrice e Presidente del Gruppo Atei Materialisti Dialettici (G.A.MA.DI.), Roma

Maria Fierro, funzionario pubblico, Roma

Pierre-Marie Gallois, géneral de l'air (CR), théoricien de la force de frappe nucléaire française

Babsi Jones, www.babsijones.org, Milano

Ivana Kerecki, sociologa e collaboratrice editoriale, Milano

Anita Krstic, operatore turistico, Milano

Bogdan Manojlovic, chercher université Paris12, cofondatore della rivista Balkans Infos e membro della redazione

Serena Marchionni, bibliotecaria, Strasburgo (Francia)

Andrea Martocchia, Osservatorio Astronomico di Strasburgo

Edoardo Nucci, Ass. Internazionale per l'Amicizia e la Solidarieta' tra i Popoli (AIASP), Roma

Ivan Pavicevac, conduttore della trasmissione radiofonica "Voce jugoslava" , Roma

Cristiano Roman, lavoratore autonomo, Milano

Fabrizio Rossi, ingegnere industriale, Roma

Libero Vitiello, Dipartimento di Biologia, Universita' di Padova

Gilberto Vlaic, Dipartimento di Scienze Chimiche, Universita' di Trieste

Milica Vukelic, Milano


Da: Pinna Lorenzo
Inviato: giovedì 15 luglio 2004 11.18
Oggetto: servizio Eserciti Privati


Roma,15 .7.2004

Gentilissimi,
Il servizio sulle Imprese Militari Private tentava di spiegare una trasformazione in corso nell' organizzazione militare dell'Occidente,di cui il caso "Croazia" e' solo uno degli esempi citati. Una trasformazione di cui non ci si rendera' conto e che quindi non si riuscira' a regolare o a limitare finche' si continueranno a dare giudizi morali o a usare vecchi stereotipi come: merceneri, avventurieri, manovre oscure, avidi interessi, imperialismo americano, etc. La base del nostro " disinformato" servizio era il libro di J. Singer "Corporate Warriors" Cornell University 2002 e un lungo colloquio di circa tre ore con lo stesso autore del libro nel suo ufficio della Brookings Institution di Washington. Non era nostra intenzione entrare nella storia specifica del complesso conflitto jugoslavo, cosa d'altronde impossibile visto il tempo che ci era concesso ( circa 7 minuti) per trattare
questo argomento.
Grazie per l'attenzione con la quale ci avetre seguiti. I nostri piu' cordiali saluti.


La Redazione di SuperQuark



==== ALLEGATO ====


---Da: andrea <a n d r e a m a r t o c c h i a @ l i b e r o . i t>
Data: Dom 11 Lug 2004  23:38:41 Europe/Rome
A: s u p e r q u a r k @ r a i . i t
Oggetto: Lettera di protesta a SuperQuark


Lettera di protesta a SuperQuark

Alla cortese att.ne di: Piero Angela, Lorenzo Pinna


Nel corso del programma "SuperQuark", trasmesso su RaiUno martedi 6 luglio 2004, un discutibile servizio a cura di Lorenzo Pinna dedicato alle ditte militari private affrontava tra l'altro il tema scottante del ruolo della MPRI nella guerra fratricida jugoslava.

Con particolare riferimento alle "gesta" dell'esercito di Tudjman, la voce di sottofondo di SuperQuark definiva "altamente professionale" il servizio reso dalla MPRI ai croati, attribuendo alla suddetta societa' privata il "merito" di aver capovolto gli esiti del conflitto "contro i serbi", e di avere consentito il "ristabilimento della pace" nel 1995. I curatori del servizio sceglievano dunque di raccontare ai telespettatori una versione dei fatti che e' certo "politicamente corretta", a giudicare dagli sforzi diplomatici in atto oggi per accreditare a tutti i costi e contro ogni evidenza la Croazia come Stato "democratico" e maturo per l'entrata nella UE... Questa stessa versione dei fatti e' pero' anche completamente falsa.

La MPRI (Military Professional Resources Inc.) e' una societa' con sede in Virginia, USA, notoriamente implicata sin dai primi anni Novanta nell'addestramento e nel supporto logistico ai neocostituiti eserciti croato, musulmano-bosniaco, macedone, nonche' alle milizie albanesi tanto in Macedonia quanto nella provincia serba del Kosovo: al servizio dunque di tutte e solamente le fazioni del secessionismo armato e del nazionalismo filo-occidentale ed antijugoslavo. La MPRI non avrebbe potuto prestare alcuna assistenza all'esercito della Croazia di Tudjman se tale assistenza non fosse stata prevista ed incoraggiata dal Pentagono. Il ruolo effettivo della MPRI nelle "professionalissime" operazioni "Lampo" e "Tempesta" nelle Krajine ed in Slavonia (1994-1995) si puo' riassumere nel modo seguente: centocinquantamila profughi (circa il doppio se si considera il dramma dei serbi della Croazia nel suo complesso: si confrontino ad es. le cifre dei profughi attualmente stanziati in Serbia), centinaia di morti (bombardati persino nei convogli, mentre erano in fuga, sui ponti sulla Sava) ed altrettanti scomparsi (sui "desaparecidos" serbi della Croazia vedi ad es. la documentazione al sito www.veritas.org.yu).

Il "successo" della MPRI in Croazia e' consistito cioe' nella piu' grande e "meglio riuscita" operazione di epurazione etnica sul territorio balcanico nel corso della guerra di squartamento della Jugoslavia. Una operazione consistente nella eliminazione in toto della componente autoctona serba e nella cancellazione della sua rappresentanza politica (la Repubblica Serba della Krajina) dalle cartine geografiche (*).

I sottoscritti - persone impegnate in attivita' di solidarieta' internazionale e contro le guerre, operatori in ambito accademico, nel settore della ricerca scientifica, italiani e jugoslavi - esprimono con la presente la propria indignazione e sconcerto: il malcostume della disinformazione e della propaganda di guerra ha evidentemente attecchito anche la' dove si dovrebbe fare solo divulgazione scientifica, persino dentro il piccolo spazio che la televisione pubblica ancora (bonta' sua) riserva alla informazione scientifica.


(*) Sulla pulizia etnica in Croazia vedi ad es.:
G. Scotti, "Operazione tempesta", Ed. Gamberetti

Per contatti: a n d r e a m a r t o c c h i a @ l i b e r o . i t