[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
(Fwd) J U G O S L A V I J A (Fwd) [JUGOINFO]
- Subject: (Fwd) J U G O S L A V I J A (Fwd) [JUGOINFO]
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Wed, 12 Feb 2003 19:06:00 +0100
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- From: "glr" <glr.y at iol.it> To: "Dist. List 1" <glr.y at iol.it> Date sent: Wed, 12 Feb 2003 18:49:46 +0100 Subject: J U G O S L A V I J A (Fwd) [JUGOINFO] Send reply to: "Dist. List 1" <glr.y at iol.it> Copies to: networkAnticapital at yahoogroups.com, no-ogm-ra at yahoogroups.com Priority: normal ------- Forwarded message follows ------- From: "Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia" <jugocoord at libero.it> Date sent: Sat, 08 Feb 2003 12:46:44 -0000 Subject: [JUGOINFO] J U G O S L A V I J A J U G O S L A V I J A Il voto del Parlamento Federale Jugoslavo del 4 febbraio scorso, che ha cancellato la denominazione di "Jugoslavia" dagli atlanti geografici europei e ha dato vita ad una provvisoria "Unione di Serbia e Montenegro", e' stato accolto con un misto di rassegnazione e disapprovazione dalla popolazione jugoslava. Secondo un sondaggio i cui risultati sono stati diffusi dall'agenzia di stampa macedone, il 71 per cento degli intervistati rimpiange il vecchio nome ed il 57 per cento disapprova il cambiamento di nome. Tutti gli osservatori onesti riconoscono che la creazione di questa "Nuova Unione", fortemente voluta dal signor Solana, e' un capestro che di fatto condurra' al distacco totale di Serbia e Montenegro nel 2006, cioe' dopo i tre anni previsti nel testo approvato. Perdipiu', con la cancellazione del vecchio Stato comune, gli avversari della pace e della unita' delle popolazioni balcaniche avranno gioco facile a ritenere non piu' validi tutti gli accordi internazionali stipulati dalla RF di Jugoslavia, a partire dalla Risoluzione ONU 1244. E' dunque facile prevedere che il secessionismo kosovaro sfruttera' subito la nuova situazione determinatasi. Per tacere del Sangiaccato e della Vojvodina. Come ha spiegato Jela Jovanovic, il provvedimento e' comunque incostituzionale poiche' una decisione del genere non si puo' prendere con la maggioranza semplice dei voti, bensi' servirebbe una maggioranza di almeno i due terzi. Inoltre, sono stati resi pubblici i nomi di 12 deputati-fantasma che hanno "partecipato al voto" senza potervi partecipare. Questo ultimo episodio nella drammatica vicenda della Jugoslavia conferma dunque per l'ennesima volta il carattere della attuale leadership politica di Belgrado e Podgorica/Titograd. Ma svelare queste irregolarita' clamorose non e' mai bastato, e non ci bastera' nemmeno stavolta, per contrastare la realizzazione di certi progetti geopolitici, pagati con il sangue dalle popolazioni locali. Nonostante il perdurante tradimento da parte dei loro indegni rappresentanti, ne' la Jugoslavia, ne' gli jugoslavi cadranno cosi' facilmente nell'oblio della Storia, come pure qualcuno vorrebbe. Come ha giustamente detto Stevan Mirkovic: "non ci sara' la Jugoslavia, eppure ci sono gli jugoslavi. Una madre muore, ma i figli restano." Come Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia facciamo seguire in calce a questa documentazione una nostra presa di posizione sugli avvenimenti. --- Fonti: 1. Serbia: Vast majority of Serbia's citizens regret over Yugoslavia (Makfax 6/2/2003) 2. Yugoslavia Dissolved? Unconstitutional Change of Constitution in the New World (Dis)Order (Jela Jovanovic, 6/2/2003) 3. A sentence by Stevan Mirkovic (Centar Josip Broz Tito, Belgrade) In calce: ******. Presa di posizione del Coord. Naz. per la Jugoslavia === 1 === http://www.makfax.com.mk/news1-a.asp?br=30806 Makfax (Macedonia) February 6, 2003 Serbia: Vast majority of Serbia's citizens regret over Yugoslavia The recent opinion poll shows that vast majority of Serbia's citizens regret over the split of the Federal Republic of Yugoslavia and they disagree with the new name of their common state. The opinion poll, conducted by Belgrade's agency Strategic Marketing, covered 433 respondents with age of 12 to 65. Some 71 percent of poll respondents expressed regrets over the old name, whilst some 26 percent of respondents felt no regrets. Some 57 percent of respondent disagreed with the change of the name of the new state, 28 percent presume the change of the name is a positive move, whilst 15 percent of respondents have no clear position. Some 78 percent of the repondents in Vojvodina regret over the old name. Some 32.4 percent of respondents in central Serbia regret over the old name. === 2 === This text is from the Emperor's Clothes Website The URL is http://emperors-clothes.com/news/illegal.htm Please forward this text to your friends! ======================================================== Yugoslavia Dissolved? Unconstitutional Change of Constitution in the New World (Dis)Order By Jela Jovanovic [Posted on 6 February 2003] ======================================================== Let us put aside for the moment the contents of the so-called Constitutional Charter of Serbia and Montenegro. It proclaims a 'state community' that nowhere exists because no state could possibly function based on its principles. Apart from that, it is necessary to draw the attention of the domestic and international public and relevant institutions to the unconstitutional way this act was forced through the Serbian Parliament. Contrary to the Constitution of Serbia, which stipulates that a Constitutional change requires a 2/3 Parliamentary majority, the deputies supporting Prime Minister Zoran Djindjic and his Democratic Party proclaimed that a simple majority was sufficient to accept this Charter *dissolving Yugoslavia*. As if that was not sufficiently illegal, Parliamentary Chairperson Natasa Micic arbitrarily ruled that two *former* delegates - Goran Vesic, who resigned in June 2002 and Stevan Lilic, whose resignation was verified by Parliament, would be counted among the 130 voting for the Charter. And more: at a 30 January Press Conference, Dr. Vojisla Seselj, president of the Serbian Radical Party, revealed the names of ten people who voted *although they are not deputies*. The non-deputy voters are: Aleksandra Joksimovic, Jozef Kasa, Nebojsa Lekovic, Petar Misic, Gorica Mojovic, Visnja Nezic, Branisla Pomoriski, Zivica Predojev, Alan Selimovic and Goran Ciric. How could a viable state be founded through such violation of the law? It is urgent that the Constitutional Court annuls the results of this latest gangsterism. -- Jela Jovanovic art historian Yugoslavia === 3 === "There will be no Yugoslavia, but there will be Yugoslavs. A mother dies but the sons live on." Stevan Mirkovic, 76, former army chief of staff. Cited in: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A26338-2003Feb4.html ======================================= ======================================= === ****** === Presa di posizione del Coord. Naz. per la Jugoslavia HANNO "SUICIDATO" LA JUGOSLAVIA Il voto del Parlamento Federale Jugoslavo del 4 febbraio scorso rappresenta un compimento simbolico del progetto revanscista sanguinario messo in atto ai danni del paese balcanico e dei suoi cittadini a partire dal 1990. Tale progetto, realizzato su procura delle consorterie occidentali da indegni rappresentanti politici (quelli oggi al potere in tutte le Repubbliche ex-federate), si e' articolato in un arco di tempo simbolicamente collocabile tra il 5 novembre 1990 - quando il Congresso degli USA approvo' la legge 101/513, che sanciva la dissoluzione della Jugoslavia attraverso il finanziamento diretto di tutte le nuove formazioni "democratiche" (nazionaliste e secessioniste) - al 4 febbraio 2003 - con la nascita di questa formale "Unione di Serbia e Montenegro" e la cancellazione dello stesso nome della "Jugoslavia" dalle cartine geografiche dell'Europa. Pur comprendendo e condividendo la "nostalgia" di cui parla l'ambasciatore serbomontenegrino in Italia, Lekic, non condividiamo per nulla la sua opinione secondo cui la nuova "Unione" sara' "piu' efficiente e meno forte". Viceversa, le dichiarazioni esplicite degli uomini di governo del Montenegro e dei responsabili politici delle provincie di Kosovo-Metohija e Vojvodina chiariscono che il nuovo status e' considerato transitorio ed e' funzionale solo all'ulteriore disgregazione del paese, dunque alla creazione di nuove frontiere a dividere gli abitanti di quelle terre. Il voto del Parlamento Federale viene accolto con grande giubilo dall'ideatore di questa ennesima "impresa", Xavier Solana, gia' ben noto alle popolazioni locali per avere comandato la aggressione militare del 1999. Tutta questa soddisfazione, palese o malcelata, da parte dei responsabili politici internazionali e locali tradisce l'ispirazione profonda delle scelte criminali compiute in tutti questi anni, a partire dal riconoscimento diplomatico delle Repubbliche secessioniste. Scelte che hanno causato indicibili tragedie umane, ridisegnando i Balcani secondo protettorati coloniali come ai tempi dell'occupazione nazifascista, trasformandone i territori in servitu' militari occidentali e bacini di sfruttamento delle risorse e della forza-lavoro, devastando le basi della convivenza civile e della cultura comune di quelle genti. Per noi del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia quello che continua a svolgersi in Jugoslavia e' un immenso e protratto crimine contro l'umanita', del quale ancora purtroppo non si vede la fine, e del quale dovranno rispondere quelli che ne portano la responsabilita'. Per noi, la Jugoslavia non muore il 4 febbraio 2003. Che viva la Jugoslavia, che vivano l'unita' e la fratellanza tra i popoli. Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia Febbraio 2003 -------------------------------------------------------- FOR FAIR USE ONLY --> La lista JUGOINFO e' curata da componenti del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ). I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al solo scopo di segnalazione e commento. --> Bilten JUGOINFO uredjuju clanovi Italijanske Koordinacije za Jugoslaviju (CNJ). Prilozi koje vam saljemo ne odrazavaju uvek nas zvanicni stav, niti nase jedinstveno misljenje, vec svojim sadrzajem predstavljaju korisnu informaciju i potstrek na razmisljanje. ---> Archivio/Arhiv: > http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages > http://www.domeus.it/circles/jugoinfo ---> Per iscriversi [o per cancellarsi] / Upisivanje [brisanje]: <crj-mailinglist-[un]subscribe at yahoogroups.com> ---> Per inviare materiali e commenti / Postu i priloge slati: <jugocoord at libero.it> ---> C.N.J.: DOCUMENTO COSTITUTIVO / KONSTITUTIVNI DOKUMENT: > http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/files/doccnj.htm ------- End ------- End of forwarded message -------
- Next by Date: [no subject]
- Next by thread: [no subject]
- Indice: