[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Gli intellettuali in Slovenia si svegliano?
- Subject: Gli intellettuali in Slovenia si svegliano?
- From: andrea <andreamartocchia at libero.it>
- Date: Wed, 20 Nov 2002 16:48:29 +0100
- Sender: martok at isaac.u-strasbg.fr
-------- Original Message -------- Subject: [JUGOINFO] Gli intellettuali in Slovenia si svegliano? Date: Wed, 20 Nov 2002 15:35:37 -0000 From: "Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia" <jugocoord at libero.it> To: crj-mailinglist at yahoogroups.com, jugoinfo at domeus.it GLI INTELLETTUALI IN SLOVENIA SI SVEGLIANO? Il movimento di opposizione all'ingresso nella NATO, in Slovenia, sta crescendo (1). E' un risveglio che fa ben sperare, anche per le implicazioni che puo' avere, nel segno della pace, su tutta l'area limitrofa e su quella balcanica in particolare, interessata non solo dalle spinte per l'allargamento formale della Alleanza Atlantica, ma anche, in questi ultimi, purtroppo da operazioni di guerra effettiva condotte dalla NATO, nonche' da insediamenti militari NATO sempre piu' rilevanti. Parte integrante del movimento contro la NATO sono 188 intellettuali - artisti, ricercatori scientifici, saggisti - firmatari di un documento che chiede che l'eventuale adesione alla Alleanza sia sottoposta ad un referendum popolare (2). L'esito di un tale referendum sarebbe tutt'altro che scontato. Infatti, le forze indipendentiste in Slovenia si sono si' avvalse della NATO per secedere dalla Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia, dando cosi' il via alla guerra fratricida, ma - anche laddove la nostalgia per il passato jugoslavo non arrivi ad incidere politicamente - per la piccola Repubblica, continuamente e storicamente sottoposta a pressioni e rivendicazioni ignobili dai paesi vicini, l'indipendenza reale e' una chimera da ricercare in continuazione. In particolare in questa fase, internazionalmente cosi' difficile, la Slovenia puo' riuscire ad allargare il proprio spazio autonomo di manovra giocando nella contesa, sempre piu' esplicita ed aspra, tra Europa e Stati Uniti d'America. Mentre scriviamo non sappiamo se tra i firmatari del documento "dei 188" c'e' anche Slavoj Zizek, il "filosofo di formazione hegelian-lacaniana, da anni in movimento perenne fra l'università di Lubiana e i campus americani", caro alla sinistra dei "movimenti" e specialmente al "Manifesto" (3). Saremmo curiosi di saperlo. In passato ci e' sembrato di poter annoverare Zizek tra quegli intellettuali e accademici (post? ex? anti?) jugoslavi che con la distruzione del loro paese hanno fatto, piu' o meno cinicamente, carriera. Lontano dal marxismo di qualsivoglia scuola, Zizek si e' impegnato in questi anni in una decostruzione (ulteriore) del marxismo stesso come di ogni "pensiero forte" e nella solita critica, ossessiva e fuori tempo massimo, ai sistemi del "socialismo reale". A differenza del piu' noto Predrag Matvejevic - che e' piuttosto legato all'ambiente letterario e post-sessantottino francese - Zizek predilige la cultura statunitense, attinge dalla psicanalisi intellettualistica di Lacan ed usa "preferibilmente i testi della cultura di massa, e il cinema in particolare (non parla di nulla senza portare a sostegno di quello che dice un paio di film, «e qualche volta non li ho neanche visti per intero», ride) come canale di scorrimento fra una dimensione e l'altra". Nell'intervista rilasciata pochi giorni fa ad Ida Dominijanni, Zizek mostra pero' una attenzione ed una verve critica che fanno ben sperare. E' per questo che ci piacerebbe vederlo tra i firmatari dell'appello di cui sopra (chissa'?). Non stonerebbe affatto, una sua firma, con la sua analisi della guerra contemporanea (dopo l'11 settembre): "una guerra motivata da ragioni classicamente economiche, il petrolio del Caspio, e geopolitiche, la ridefinizione del rapporto fra Stati uniti e Arabia Saudita". Si accenna ai bombardamenti sull'Afghanistan, ed a quelli sull'Iraq. Giustamente si nega che il problema all'ordine del giorno sia lo "scontro tra civilta'": piuttosto, "lo scontro passa all'interno di ciascuna civiltà". Il problema e' che, nell'intervista, non si parla della guerra in Jugoslavia. Strano: possibile che un intellettuale sloveno abbia rimosso cosi' presto, confinato in qualche baratro della coscienza, i bombardamenti sulle industrie chimiche della Serbia (1999), o le sparatorie attorno alle caserme federali, proprio in Slovenia (1991), o lo stillicidio di vittime del terrorismo di ispirazione nazionalista in Kosovo e Macedonia (adesso)? "Dobbiamo lottare contro il terrorismo, ma riformulando e allargando la sua definizione, in modo da includervi anche alcune azioni americane e di altre potenze occidentali", dice Zizek. D'accordo, purche' questo saggio criterio venga applicato incominciando dalla propria realta'. Per esempio, firmando l'appello "dei 188". Altrimenti, l'esito logico delle giuste considerazioni di Zizek rimane debole ed ambiguo. "Cosa resta allora? «L'Europa. Invece che discutere dello scontro di civiltà fra Occidente e Islam, dobbiamo lavorare a approfondire il conflitto che sulla guerra in Iraq si sta già delineando fra modello americano e modello europeo.» E si ritorna a quanto sopra: in questa fase internazionalmente cosi' difficile, l'intellettuale sloveno - anziche' approfittarne per marcare uno spazio autonomo - rischia di schierarsi, nella contesa sempre piu' esplicita ed aspra che oppone Europa e Stati Uniti d'America, dalla parte dell'Europa. Potrebbe persino andar bene: purche' si affronti il problema della NATO e del nazionalismo che - grazie alla sponsorizzazione della NATO - ha "etnicamente" smembrato il proprio paese. (Italo Slavo) === NOTE === (1) "Resistance against NATO in Slovenia" Vai a: http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/2089 (2) SLOVENIA' S INTELLECTUAL COMMUNITY DEMANDS REFERENDUM ON ENTRY TO NATO http://en.rian.ru/rian/index.cfm?prd_id=160&msg_ id=2864882&startrow=31&date=2002-11-19&do_alert=0 2002-11-19 19:38 * SLOVENIA * NATO * INTELLEGENTSIA * REFERENDUM * SLOVENIA' S INTELLECTUAL COMMUNITY DEMANDS REFERENDUM ON ENTRY TO NATO BELGRADE, November 19 /from RIA Novosti's Aleksandr Slabynko/ - Prominent figures of Slovenia's intellectual community - writers, artists, scientists, public activists - have demanded that the national parliament hold a referendum should the upcoming NATO summit in Prague invite the country to join the Alliance. The relative statement, which was signed by 188 prominent cultural and scientific figures, demands that the government arrange the referendum and a thorough, open and competent discussion of all the positive and negative consequences Slovenia is going to face if it joins NATO. The intelligentsia believes the arguments in favour of the NATO membership the government had offered were not sound enough and resulted in a greater number of those sceptical about the prospect. Professor Kovacevic believes the government will have a tough time trying to convince the nation to support NATO. There are fierce opponents to the entry to NATO among those who signed the statement. Darij Zadnikar, a professor of philosophy at Ljubljana University, qualified the political elite's assertion that the NATO membership means "joining the world" as dangerous manipulation of public opinion. The scientists and men in the arts urge the national vote on the entry to NATO should take place simultaneously with a referendum on Slovenia's admission to the European Union, due as early as in March, 2003, according to unofficial reports. Slovenia is a claimant for the EU membership along with Hungary, Lithuania, Latvia, Cyprus, Malta, Poland, Slovakia, Czechia and Estonia. © 2001 RIA Novosti (3) "Il manifesto" del 16 Novembre 2002: "La messa in scena della realtà" «L'11 settembre ha messo a nudo la fragilità del mondo in cui viviamo e i limiti della cultura liberal e radical americana». Un incontro con il filosofo sloveno Slavoj Zizek - IDA DOMINIJANNI http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/ 16-Novembre-2002/art87.html -------------------------------------------------------- FOR FAIR USE ONLY --> La lista JUGOINFO e' curata da componenti del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ). I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al solo scopo di segnalazione e commento. --> Bilten JUGOINFO uredjuju clanovi Italijanske Koordinacije za Jugoslaviju (CNJ). Prilozi koje vam saljemo ne odrazavaju uvek nas zvanicni stav, niti nase jedinstveno misljenje, vec svojim sadrzajem predstavljaju korisnu informaciju i potstrek na razmisljanje. ---> Archivio/Arhiv: > http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages > http://www.domeus.it/circles/jugoinfo ---> Per iscriversi [o per cancellarsi] / Upisivanje [brisanje]: <crj-mailinglist-[un]subscribe at yahoogroups.com> ---> Per inviare materiali e commenti / Postu i priloge slati: <jugocoord at libero.it> ---> C.N.J.: DOCUMENTO COSTITUTIVO / KONSTITUTIVNI DOKUMENT: > http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/files/doccnj.htm
- Prev by Date: URGENTE da Comitato Internazionale per la Difesa di Slobodan Milosevic
- Next by Date: (Fwd) Chiusa RAI Balcani, Remondino a casa - (Fwd) [JUGOINFO]
- Previous by thread: URGENTE da Comitato Internazionale per la Difesa di Slobodan Milosevic
- Next by thread: (Fwd) Chiusa RAI Balcani, Remondino a casa - (Fwd) [JUGOINFO]
- Indice: