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(Fwd) INCHIESTE: In realtà, solo in Bosnia, sono stati sparati
- Subject: (Fwd) INCHIESTE: In realtà, solo in Bosnia, sono stati sparati
- From: "Davide Bertok" <davide.bertok at adriacom.it>
- Date: Sat, 20 Apr 2002 21:09:30 +0200
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------- Forwarded message follows ------- http://www.tibereide.it/articoli_dettaglio.asp?articolo_id=226&articol o_categoria=1 A COLLOQUIO CON DUSAN VUKOJEVIC PRESIDENTE DI "DOBRA VOLJA" BELGRADO (di Maria Lina VECA) (16/04/02) A COLLOQUIO CON DUSAN VUKOJEVIC PRESIDENTE DI "DOBRA VOLJA" BELGRADO "Se si frantuma e si distrugge l'identità del popolo serbo, si ottiene il completo controllo dei Balcani..." Chi parla è Dusan Vukojevic, detto "Mars", già Maggiore del Genio nell'Esercito della Repubblica Federale di Jugoslavia, comandante del contingente di Krajina, pilota militare, grande invalido. Personaggio straordinario, combattente e testimone vivente del martirio del popolo serbo, attualmente presidente dell'Associazione umanitaria "Dobra Volja" ("Buona Volontà"). "Come è nata "Dobra Volja"?" "Nel 1995 un gruppo di invalidi di guerra, che si erano ritrovati durante la riabilitazione all'Accademia di Medicina, decisero di formare una associazione di veterani, soprattutto superstiti della guerra di Krajina. Per superare le resistenze alla registrazione ufficiale dell'Associazione, anche da parte di Milosevic, abbiamo dato all'Associazione la connotazione di associazione umanitaria, dando spazio non solo ai veterani e agli invalidi di guerra, ma all'intero nostro popolo, creando collegamenti con organizzazioni analoghe nazionali e internazionali. Non abbiamo sovvenzioni statali. Esiste una legge che prevede risarcimenti per chi è stato ferito o è morto in azioni di guerra, ma non ci sono i fondi. In Serbia non ci sono neanche i medicinali." "Esiste un piano di colonizzazione per i Balcani?" "Cominciamo dal Kosovo. Questa cosiddetta pace della Nato nel Kosovo, significa soltanto che la guerra è sotto controllo, non che c'è la pace. Sotto controllo nel nome della protezione degli Sqipetari. Gli albanesi sono tornati nel Kosovo, benché nessuno li avesse cacciati. Erano proprio le forze Nato a spingerli ad allontanarsi. La pulizia etnica contro i Serbi del Kosovo continua (anche se ormai di Serbi ce ne sono talmente pochi...) Era stato previsto il ritorno, entro dicembre 2001, di 3.000 Serbi...ne sono tornati soltanto 107 e vivono nelle enclavi, sotto il controllo della Kfor... I Serbi non hanno più case dove tornare. Da anni ormai è così. La "Grande Albania" è un progetto che viene costruito a spese dell'Europa, contro l'intera Europa. Ricordiamo che anche se ora i Serbi sono ridotti nell'angolo, sono sempre il gruppo etnico più grande, ed hanno la tradizione di una grande qualità della macchina statale." "L'Albania è la grande beneficiaria di prestiti di tutti i generi, nonché di cancellazione di debiti, con la "benedizione" della Banca Mondiale...I Paesi musulmani continuano ad inviare ingenti somme in Kosovo per ricostruire le Moschee. Gli Emirati Arabi Uniti hanno offerto un aeroporto alla città di Kukes: l'inaugurazione è stata fatta in pompa magna, presenti i tre figli del Presidente degli Emirati, Zaid Ben Sultan. Scriveva Yves Bataille sulla sua lettera geopolitica: "L'Albania è una terra selvaggia dalla quale tutti, cattolici, musulmani, banchieri, mafiosi, terroristi, sperano di trarre vantaggio...dopo che i "benefattori dell'umanità" hanno portato l'aiuto che conosciamo ai "poveri Kosovari, vittime della più grande tragedia della nostra epoca", Salman Rushdie, lo scrittore diventato "superstar della tolleranza e dei diritti dell'uomo", osannato e celebrato da tutte le democrazie occidentali, ha concesso al Boston Globe un'intervista nella quale esprime il suo parere sull'avvenire del Kosovo: "non ci resta più che costruire un Kosovo libero, etnicamente albanese...E' vero che, in Kosovo, l'Arabia Saudita fa distruggere le Moschee considerate "non conformi" e finanzia la loro ricostruzione?" "L'Arabia Saudita è molto presente in Kosovo...finanzia le moschee, promuove lo sviluppo edilizio, come già ha fatto in Bosnia." "Apriamo una parentesi su quel "mondo" che si levò in difesa degli albanesi...ci fu un grande tam-tam mediatico sulle sofferenze dei profughi albanesi, sulla crudeltà dei Serbi, si parlò di fosse comuni, peraltro senza che mai fosse esibita alcuna prova certa. Ricordo, a questo proposito, una pagina molto interessante di "El Pais" 23 settembre 1999 titolata: "ESPERTI SPAGNOLI NON VEDONO ALCUN GENOCIDIO IN KOSOVO" a firma di Pablo Ordaz. "Esperti della polizia e giudiziari spagnoli non hanno trovato prove di genocidio nel Nord del Kosovo. Crimini di guerra sì, genocidio no. Ciò è stato definitivamente dimostrato ieri dal gruppo di esperti spagnoli formato da ufficiali della polizia scientifica e da legali civili appena tornati da Istok, la zona nel Nord del Kosovo sotto il controllo della Legione [il contingente spagnolo della NATO, composto da 1174 militari; 670 di essi controllano la zona di Istok (600 km2, il 6% circa della superficie del Kosovo) all'interno del settore KFOR italiano, che ha sede a Pec; gli altri si trovano nel settore francese, ai confini con la Serbia ("El Pais", 13 novembre 1999) - 187 cadaveri trovati e analizzati in 9 villaggi erano sepolti in tombe singole, orientati per la maggior parte verso la Mecca, in rispetto delle convinzioni religiose degli albanesi kosovari e senza segni di tortura. "Non c'erano fosse comuni. Per la maggior parte, i serbi non sono così cattivi come sono stati dipinti", ha osservato il funzionario legale Emilio Perez Pujol" Comandante, esistevano queste fosse comuni?" "Gli spagnoli, come Lei ha detto, furono incaricati di queste ricerche di fosse comuni. Non hanno mai trovato niente per il semplice motivo che non esistono fosse comuni. Una politica di falsa informazione ha prodotto cadaveri che non sono veri. La stessa cosa è avvenuta con il discorso degli stupri etnici in Bosnia.La pulizia etnica contro i Serbi non è soltanto fisica, è fatta anche di politica scorretta, di disinformazione, è anche una forma di genocidio culturale." "Parliamo della "trasformazione" dell'UCK in Corpo di Protezione Civile...Un ufficiale italiano , in Kosovo, nel mese di dicembre e al di fuori delle conversazioni ufficiali, mi raccontava: " Il passaggio dell'UCK a Corpo di Protezione Civile? E' pura follia...quando mai un Corpo di Protezione Civile è stato armato? E' una barzelletta! La KPS, la polizia kosovara, è formata da gente riciclata dall'UCK. Chiedono sempre altre armi...e gliele daranno! L'ex UCK non è mai stato così esistente e armato, e aspira a diventare l'unico esercito regolare..." "Chiedono nuove armi e gliele daranno"....così diceva quell'ufficiale. "Washington ha sempre armato l'Uck": così ha dichiarato l'americana Sara Flounders, dell'"International Action Center", il gruppo dell'ex ministro della giustizia, Ramsey Clark . Sara Flounders, uno dei maggiori esponenti del gruppo, è autrice di un libro "Bosnia Tragedy", in cui racconta come il Congresso Usa, il 5 novembre 1991, approvò la legge (101/513) che sanciva la dissoluzione della Jugoslavia attraverso il finanziamento diretto di tutte le nuove formazioni nazionaliste..." "I Servizi Segreti tedeschi, nel primo periodo, hanno formato, armato e addestrato l'UCK in Croazia e in Bosnia. Poi sono stati ulteriormente addestrati dai Mujahedin, in Bosnia...è stato proprio il Presidente della Bosnia a dare la bandiera all'UCK. La maggior parte dei capi dell'UCK sono stati formati dai Mujahedin, collegati con Al Qaeda. Ma di questo nessuno vuole parlare. La trasformazione dell'UCK è una farsa. Ora l'UCK agisce in forma ridotta (circa 5.000 persone), ma può velocemente ritornare a 20.000 persone. Le armi distrutte, con tanto clamore pubblicitario, sono state solo quelle vecchie e inservibili. Quelle nuove rimangono in mano all'UCK... e ne hanno sempre di nuove e più potenti. La struttura gerarchica e di comando dell'UCK è rimasta immutata: l'unità di formazione è la Brigata (ogni Brigata comprende circa 3.000 soldati). Esistono 6 Brigate, più la struttura di Comando, più la struttura della Logistica. Agisce con l'efficienza e la capillarità di una azienda privata. Corpo di Protezione ci "Parliamo di "ORGANIZZAZIONI UMANITARIE" per la "democrazia e i diritti dell'uomo" nei Balcani ...Associazioni che hanno come scopo "la prevenzione dei conflitti" e "la difesa dei diritti dell'uomo", organizzazioni non governative che si qualificano come "difensori della pace", che accompagnano l'attività di diplomatici e militari definendosi "operatori della democrazia e dei diritti dell'uomo"... Ma come stanno davvero le cose? Quale è il lavoro reale di alcune di queste organizzazioni "umanitarie"? In realtà le vere finalità di queste associazioni sono spesso ben diverse da quelle ufficialmente dichiarate?" "Nel nome della "guerra umanitaria" è stata attuata la sistematica distruzione dei luoghi sacri, perché, se si distrugge la cultura di un popolo, si distrugge il popolo stesso. L'UCK ha distrutto chiese e cimiteri, ha profanato tutto quello che è storia della civiltà serba, una civiltà antichissima con espressioni artistiche che precedono Giotto, che precedono il Rinascimento...Tutto quello che non è stato distrutto, è stato rubato, venduto...con l'aiuto di alcune organizzazioni "umanitarie" che non subiscono alcun controllo, e godono di alte protezioni..." "A chi serve il genocidio del popolo serbo?" "Come ho detto prima, chi spezza, frantuma, distrugge, il popolo serbo, ottiene il completo controllo dei Balcani (il petrolio, le vie del petrolio, le strade per i trasporti verso l'Oriente). Se la guerra non fosse cominciata nelle Krajine, sarebbe cominciata in Kosovo. L'importante era distruggere l'etnia serba nei Balcani...che io torni nella mia Krajine o che i serbi possano tornare in Kosovo...non so, mi ricorda molto la storia degli italiani che volevano tornare in Dalmazia. Prima ci uccidono, distruggono la nostra cultura, devastano i nostri luoghi sacri...poi ci dicono "Ritornate"..." "Falco Accame ha parlato molte volte dell'impiego di uranio impoverito nei Balcani, con effetti disastrosi - e continuamente negati dalle istituzioni militari e politiche - sia per i soldati (e gli italiani sono stati i più esposti!) sia per i civili. Abbiamo dei dati certi?" "Abbiamo la mappa dei bombardamenti con proiettili all'uranio in Kosovo. Una analoga mappa esiste presso la base di Aviano (è stato un italiano, il Generale Fornasiero, a comandare, per le forze Nato, il massacro dei serbi di Bratunac) per la Bosnia. Proprio per la Bosnia, i comandi hanno giurato e spergiurato, contro ogni evidenza, che fosse stato usato uranio impoverito. In realtà, solo in Bosnia, sono stati sparati oltre 10.000 proiettili al Depleted Uranium." Finisce qui la conversazione con Dusan Vukojevic, il comandante "Mars", che torna a Belgrado a condurre la sua battaglia quotidiana di "Dobra Volja". Noi concludiamo con le parole del Vescovo della Diocesi di Raska e Prizren, Artemy : "Il Kosovo in croce...ci può essere un'immagine più terrificante? ...il giorno in cui il trattato di pace fu firmato e la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU fu accettato...quando aspettavamo una reale soluzione al problema del Kosovo, l'inevitabile è accaduto: la persecuzione e l'esilio della popolazione Serba del Kosovo è cominciato. Con l'arrivo delle "forze internazionali di pace" - come loro stessi amano definirsi - nel Kosovo l'inferno è precipitato addosso ai Serbi del Kosovo. I luoghi sacri della terra Serba si sono trasformati nell'inferno, e tutto è stato ridotto in cenere. Abolite le frontiere con Albania e Macedonia, porte e cancelli aperti, un flusso umano inarrestabile si è riversato in Kosovo. Centinaia di migliaia di Albanesi, che erano stati prima espulsi dal Kosovo, rientrarono insieme a tanti che mai erano stati né avevano vissuto in Kosovo. Mentre l'auto-proclamata, e armata, "Liberation Army Maria Lina Veca Danica - Dana Razlag COMITATO STOP-U238 - Italian Committee Against Depleted Uranium Osservatorio Etico Ambientale - Ethical Environmental Observatory E-mail: razlag at yahoo.it E-mail: danaziumo2001 at yahoo.it Tel: (Italy +) 388 0438850 ; 338 5838282 http://www.fly.to/oea --------------------------------- Vinci i Mondiali - La Grande Sfida dei Mondiali FIFA ------- End of forwarded message -------
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