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La situazione in Jugoslavia (2, fine)
- Subject: La situazione in Jugoslavia (2, fine)
- From: andrea <andreamartocchia at libero.it>
- Date: Mon, 10 Dec 2001 14:10:46 -0500
- Sender: martok at libero.it
-------- Original Message -------- Subject: [JUGOINFO] Attacco frontale contro i lavoratori in Serbia Date: Sat, 8 Dec 2001 13:20:32 +0100 From: "jugocoord at libero.it" <jugocoord at libero.it> To: crj-mailinglist at yahoogroups.com APPROVATA IN SERBIA LA NUOVA LEGISLAZIONE CONTRO I LAVORATORI Alcuni giorni fa il parlamento della Serbia ha approvato un disegno di legge sul lavoro che, nell'ambito del processo di liquidazione della proprieta' sociale e pubblica, introduce pesanti elementi di precarizzazione, gabbie salariali, e mina alle fondamenta il sistema dei contratti collettivi di lavoro. La decisione ha causato nuovi conflitti - perlomeno di facciata - all'interno delle destre di governo tra l'ala liberista di Djindjic e l'ala conservatrice di Kostunica. Quest'ultima (alla quale e' vicino anche il capo attuale della Unione dei Sindacati, Smiljanic) ha votato contro il provvedimento, ed il presidente del parlamento Marsicanin, anch'egli critico contro Djindjic, ha dato le dimissioni. SSS: KLJUCNE PRIMEDBE NA NACRT ZAKONA O RADU > http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1442 SSS: OBIEZIONI-CHIAVE SUL DISEGNO DI LEGGE SUL LAVORO > http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1442 =*= Subject: [ML-YU] Worker's protests Date: Fri, 7 Dec 2001 19:28:18 +0100 From: Nemanja Lukic To: "Marxism-Leninism, Yugoslavia" <ml-yu at yahoogroups.com> Today, president of the Union of Syndicates of Yugoslavia, Smiljanic, announced strike of warning in all (bigger) cities of Yugoslavia on Wednesday. Workers demand withdrawal of the new law of work which puts them on the mercy of their employers. World Bank promised $80.000.000 if the law gets accepted by the Parlia- ment, which reflects the true anti workers nature of the law. Smiljanic also noted that the first strikes on Wednesday are just the beginning of something bigger that will take place unless the Parliament rejects the law. That's why police have forbidden it. I must express doubt in Smiljanic's intentions, which are for now on worker's side. But knowing Smiljanic's past (collabo- rating with pro imperialist bourgeoisie, monarchists, nationalists etc.) and bearing the experience from last strike in mind, it is very possible that worker's cause will be sold cheaply. Namely, previous worker's strike took place for the same reason (withdrawal of antiworkers law) and inspite of assuring workers that syndicates will never accept anything else government suggests except the full withdrawal, emphasising the rejection of government's offer to include syndicates in remodelling the law, Smiljanic accepted that offer and betrayed the interests of workers. Nemanja TRADUZIONE: Oggi il presidente dell'Unione dei Sindacati della Jugoslavia Smiljanic ha annunciato uno sciopero di avvertimento in tutte le (maggiori) citta' della Jugoslavia, da tenersi mercoledi. I lavoratori chiedono il ritiro della nuova legge sul lavoro che li mette alla merce' dei loro padroni. La Banca Mondiale aveva promesso 80.000.000 di dollari nel caso in cui la legge fosse approvata dal Parlamento, il che dice tutto sulla sua vera natura antioperaia. Smiljanic ha anche osservato che i primi scioperi di mercoledi' non sono che l'inizio di qualcosa di piu' grande che puo' avvenire a meno che il Parlamento non rigetti la legge. Ecco perche' la polizia ha imposto il divieto. Io devo essere cauto sulle intenzioni di Smiljanic, che per ora sta dalla parte dei lavoratori. Ma conoscendo il passato di Smiljanic (collaborazionista con la borghesia filoimperialista, monarchico, nazionalista, ecc.) ed in base all'esperienza dello ultimo scopero, e' probabile che la causa dei lavoratori venga svenduta per poche lire. In effetti, lo sciopero precedente ha avuto luogo per la stessa causa (il ritiro della legge sul lavoro), e nonostante le assicurazioni date ai lavoratori, che il sindacato non avrebbe accettato altro da parte del governo che non fosse il ritiro completo, in particolare enfatizzando il rifiuto dell'offerta governativa di includere il sindacato nel lavoro di riforma del progetto di legge, Smiljanic ha accettato l'offerta, tradendo gli interessi operai. (Nemanja) =*= > http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20011206191132069696.html SERBIA: PRESIDENTE PARLAMENTO MARSICANIN DA' DIMISSIONI (ANSA) - BELGRADO, 5 DIC - Il presidente del parlamento serbo Dragan Marsicanin ha presentato oggi le dimissioni, evitando cosi' un voto di sfiducia da parte dei deputati fedeli al primo ministro Zoran Djindjic. Marsicanic e' membro del Partito democratico serbo (Dss) del presidente federale Vojislav Kostunica, da tempo in rotta con Djindjic e con la maggioranza dei partiti della coalizione democratica Dos, tanto da formare un gruppo parlamentare a parte. Subito dopo i deputati, su proposta del capogruppo del Dos, Cedomir Jovanovic hanno eletto al suo posto la vice, Natasa Micic, membro di Alleanza civica (Gss). (ANSA). OT 06/12/2001 19:11 > http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20011206193132069743.html SERBIA: PRESIDENTE PARLAMENTO MARSICANIN DA' DIMISSIONI (2) (ANSA) - BELGRADO, 5 DIC - Il nuovo episodio del braccio di ferro che da tempo oppone il conservatore e nazionalista moderato Kostunica al pragmatico e filo-occidentale Djindjic era nato nei giorni scorsi quando il parlamento aveva approvato, nonostante l'opposizione del Dss, una nuova legge sul lavoro avversata dai sindacati. I voti del partito di Kostunica - che fa parte della coalizione Dos - si erano uniti a quelli dei socialisti dell'ex presidente Slobodan Milosevic, dei radicali ultranazionalisti di Vojislav Seselj e del Partito dell'unita' serba fondato dal defunto comandante paramilitare Zeliko 'Arkan' Raznatovic. Nonostante cio' la legge era passata per 118 voti a favore e 105 contrari. I Dss avevano allora denunciato una manomissione del voto parlamentare, sostenendo che uno dei deputati favorevoli alla legge, Borislav Novakovic (del Ds, il partito di Djindjic) aveva votato pur non essendo presente in aula, consegnando a un aiutante la sua scheda per il voto elettronico. La replica di Jovanovic era stata molto dura: aveva chiesto il voto di sfiducia nei confronti di Marsicanic, uno dei principali accusatori di Novakovic, e aveva chiesto di estromettere dal Dos il partito di Kostunica, data la ''scandalosa alleanza'' con gli esponenti del vecchio regime, ''peraltro non inedita, dato che gia' in passate occasioni i Dss hanno agito piu' come partito di opposizione che di governo''. In una intervista alla televisione di Novi Sad, Djindjic ha affermato che il Dos ''puo' continuare ad esistere anche senza il partito di Kostunica: si trattera' solo del Dos meno uno''. Nella coalizione, formata da 18 partiti, solo uno, Nuova Serbia (Ns), si e schierato con il Dss, mentre gli altri hanno appoggiato Djindjic. Gli analisti della stampa serba ritengono pero' che la rottura fra le due anime del Dos, per quanto innegabile, non sia imminente. In attesa di una soluzione del contenzioso fra Serbia e Montenegro, nessuna delle due fazioni avrebbe da guadagnare da una prematura divisione che sfocerebbe in elezioni anticipate. Da un canto, il potere federale al momento e' molto limitato, e dall'altro nessuno dei due protagonisti, Kostunica e Djindjic, vuole apparire agli occhi dell'elettorato e della comunita' internazionale come il responsabile di una rottura potenzialmente destabilizzante. (ANSA). OT 06/12/2001 19:31 -------------------------------------------------------- FOR FAIR USE ONLY --> La lista JUGOINFO e' curata da componenti del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ). I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al solo scopo di segnalazione e commento. --> Bilten JUGOINFO uredjuju clanovi Italijanske Koordinacije za Jugoslaviju (CNJ). Prilozi koje vam saljemo ne odrazavaju uvek nas zvanicni stav, niti nase jedinstveno misljenje, vec svojim sadrzajem predstavljaju korisnu informaciju i potstrek na razmisljanje. ---> Archivio/Arhiv: > http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages > http://www.domeus.it/circles/jugoinfo ---> Per iscriversi [o per cancellarsi] / Upisivanje [brisanje]: <crj-mailinglist-[un]subscribe at yahoogroups.com> ---> Per inviare materiali e commenti / Postu i priloge slati: <jugocoord at libero.it> Subject: [JUGOINFO] Serbia: disegno di legge sul lavoro Date: Tue, 4 Dec 2001 20:41:51 +0100 From: "jugocoord at libero.it" <jugocoord at libero.it> To: crj-mailinglist at yahoogroups.com In Serbia, il governo delle destre ha presentato un disegno di legge che, nell'ambito del processo di liquidazione della proprieta' sociale e pubblica, introduce pesanti elementi di precarizzazione, gabbie salariali, e mina alle fondamenta il sistema dei contratti collettivi di lavoro. Riportiamo di seguito un volantino dell'Unione dei Sindacati della Serbia, nel quale si descrive nel dettaglio il progetto di legge. In fondo la traduzione in italiano. (a cura della redazione di "Voce Jugoslava" su Radio Citta' Aperta, Roma) =*= Savez Sindikata Srbije sve zaposlene u Srbiji na generalni strajk STRAJK pocinje u utorak, 16.oktobra 2001. U 8 casova i traje do povlacenja Zakona o radu iz Skupstinske procedure Zaposleni u Srbiji, bez obzira gde rade i kom sindikatu pripadaju, nemaju kud. Svi zajedno pritereani smo uza zid. Mi moramo u napad, jer to nam je jedina odbrana. Idemo svi u Generalni strajk. Stanimo sada na kratko, da ne bismo sutra za stalno. Srbija se mora zaustaviti, da bi mogla da krene. Ovakav zakon ne sme proci ni po koju cenu. Sledi nam presudna bitka za novi i pravedniji zakon. Udruzimo se svi za bolji zakon o radu. Neka vlada suzbija korupciju, a ne prava radnika. Ovo je bitka za nas i nasu decu. SAD ILI NIKAD Strajkacki odbor Saveza Sindikata Srbije Savez sindikata Srbije 1991 1901 Sindikat metalaca Srbije 11000 Beograd, M. Pijade 14/VI, tel/fax (011)3231641 KLJUCNE PRIMEDBE NA NACRT ZAKONA O RADU I. Dovodi se u pitanje postojanje pojedinacnog kolektivnog ugovora U clanu I Nacrta zakona o radu ostavljena je mogucnost izbora da se prava, obaveze i odgovornosti po osnovu rada uredjuju kolektivnim ugovorom ili pravilnikom o radu ili ugovorom o radu. U kapital - odnosima realno se moze izvuci zakljucak da ce buduci vlasnici kapitala izbeci kolektivne ugovore kao akte gde ce se u dogovoru sa sindikatom uredjivati prava, obaveze i odgovornosti po osnovu rada, vec ce pribeci drugim alternativama iz pomenutog clana I, sto je sigurno nepovoljnije za zaposlene. II. Poslodavac nema obavezu da oglasi slobodna radna mesta Clanom 14. Stav2. Nacrta zakona o radu jamci se sloboda rada, slobodan izbor zanimanja i zaposlenja i ucesce u upravljanju. Ova odredba je prakticno neprimenljiva jer u poglavlju "Zasnivanje radnog odnosa" nije, u postupku zasnivanja radnog odnosa, predvidjena obaveza poslodavca da slobodna radna mesta, uz posredovanje Zavoda za trziste rada, oglasi u sredstvima javnog informisanja i na oglasnoj tabli Zavoda, pa tako zainteresovani radnici ne mogu saznati koja su radna mesta slobodna, da bi na njih konkurisali. Jamcenje ucesca u upravljanju u pomenutom clanu, takodje prakticno moze biti neprimenljivo, jer ako se drustveno preduzece privatizuje restruktuiranjem, nema besplatnih akcija pa samim tim nema ni ucesca u upravljanju. III. Favorizuje se rad na odredjeno vreme Radni odnos na odredjeno vreme, poslodavac moze da zasnuje sa zaposlenim na odredjeno poslove, samo za period koji neprekidno ili sa prekidima traje najduze pet godina. Kako ce se ova odredba (zlo) upotrebljavati komentar nije potreban. IV. Umanjena prava po osnovu materinstva U uslovima kada u mnogim delovima Srbije vlada "bela kuga" autor Nacrta zakona o radu smanjuje duzinu porodiljskog odsustva sa jedne, odnosno dve godine na tri meseca. V. Nema ugovaranja najnize cene rada Nacrt xakona o radu ne predvidja da poslodavac i sindikat ugovaraju najnizu cenu rada i tako se sndikat lisava svoje osnovne funkcije da na osnovu rezultata rada utice na nivo zarade zaposlenog. Tako se rusi godinama izgradjivan sistem zarada koji se bazirao na najnizoj ceni rada, ceni rada posla, koeficijentu radnih mesta i radnom ucinku. VI. Nedorecen clan 90. Nacrta zakona o radu Po ovom clanu zaposleni ima pravo na naknadu zarade u visini 45% zarade koju bi ostvario da radi za vreme prekida rada zbog kojeg je doslo bez krivice zaposlenog, najduze 45 radnih dana u kalendarskoj godini. Da li ovaj clan regulise duzinu i naknadu zarade za vreme t.zv. "prinudnog placenog odsustva" ? Nije definisano sta ako prekid rada traje duze od 45 dana. Ima li zaposleni pravo u daljem procesu, na naknadu zarade, sta je sa penzijskim i zdravstvenim osiguranjem ili je nesto drugo u pitanju. VII. Otkaz Poslodavac moze zaposlenom da otkaze ugovor o radu ako je njegovo ponasanje takvo da ne moze da nastavi rad kod poslodavca. (cl.104, stav 1. Tacka 4) Clan 106. Nacrta zakona o radu omogucava poslodavcu da zaposlenom moze ponuditi zakljucivanje ugovora o radu pod izmenjenim uslovima. Zaposlenom koji odbije da zakljuci ugovor o radu pod izmenjenim uslovima, poslodavac moze da otkaze ugovor o radu. VIII. Kolektivni ugovori U clanu 136. Nacrta zakona o radu predvidjeno je razbijanje Opsteg i Posebnog kolektivnog ugovora na delatnosti ? Osim toga je predvidjeno da se posebni kolektivni ugovor zakljucuje za teritoriju jedinice, teritorijalne autonomije ili lokalne samouprave. (Clan 137) U clanu 141. Nacrta zakona o radu definisani su procenti clanova sindikata da bi isti bio reprezentativan. Tako, da bi sindikat bio reprezentativan kod poslodavca treba da je u isti uclanjeno najmanje 15% zaposlenih, a da bi sindikat bio reprezentativan na nivou Republike, odnosno jedinice teeritorijalne autonomije ili lokalne samouprave u isti treba da bude uclanjeno najmanje 10% zaposlenih u grani ili delatnosti za koje se zakljucuje kolektivni ugovor, odnosno ukupnog broja zaposlenih za zakljucivanje kolektivnog ugovora koji se odnosi na sve zaposlene na teritoriji odredjene teritorijalne jedinice. Definicijom ovog clana prakticno ce se napraviti mnostvo reprezentativnih sindikata. Ocena je da to nece dobro funkcionisati i samo ce doprineti slabljenju pregovaracke moci sindikata. Potpresednik Sindikata Metalaca Srbije Zoran Vujovic =*= L’UNIONE DEI SINDACATI DELLA SERBIA INVITA TUTTI I LAVORATORI IN SERBIA AD ADERIRE ALLO SCIOPERO GENERALE Lo sciopero inizia martedì, 16 ottobre 2001, alle ore 8 e durerà fintantoché non verrà annullata la legge sul lavoro dalla procedura assembleare. Nessuno dei lavoratori, senza distinzione rispetto a dove sono impiegati ed a quale sindacato appartengano, ha scampo. Tutti insieme siamo messi al muro. Dobbiamo andare all’attacco, perché questa è l’unica nostra difesa. Partecipiamo tutti allo sciopero generale. Fermiamoci ora un momento, perché un domani non dobbiamo fermarci per sempre. La Serbia deve fermarsi, per poi ripartire. Questa legge non deve passare in nessun modo. Ci aspetta una lotta decisiva per una nuova e più giusta legge. Uniamoci tutti per una migliore legge sul lavoro. Che il governo combatta la corruzione e non il diritto dei lavoratori. Questa lotta e’ per noi e per i nostri figli. ORA O MAI PIU ! Il Comitato di sciopero dell’ Unione dei Sindacati della Serbia UNIONE SINDACATI DELLA SERBIA 1991 1901 SINDACATO DEI METALMECCANICI DELLA SERBIA 11000 Beograd, Mosa Pijade 14/VI, tel/fax (011)3231641 OBIEZIONI-CHIAVE SUL DISEGNO DI LEGGE SUL LAVORO I. Si mette in questione l’esistenza del contratto individuale collettivo All’articolo 1 del Disegno di legge sul lavoro è lasciata la possibilità di scelta del diritto, degli obblighi e delle responsabilità in base al lavoro regolato con l’accordo collettivo oppure con il regolamento sul lavoro oppure con l’accordo sul lavoro. Si può davvero trarre la conclusione che nelle relazioni capitalistiche i futuri proprietari del capitale eviteranno gli accordi collettivi come atti in cui, con l’accordo del sindacato, regolare diritti, obblighi e responsabilità sul lavoro, per ricorrere ad altre alternative del succitato art.1, sicuramente più sfavorevoli ai lavoratori impiegati. II. Il Datore di lavoro non è obbligato a rendere noti i posti di lavoro liberi Con l ’art. 14, p.2 del Disegno di legge sul lavoro si garantisce la libertà del lavoro, la libertà della scelta della professione e dell’impiego e la partecipazione nella gestione. Questo intendimento è praticamente inapplicabile perché nel capitolo "Accordi sul contratto del lavoro" non è inserito, nella stessa contrattazione, l’impegno del datore di lavoro, attraverso l’Istituto per il mercato del lavoro, di rendere noti i posti di lavoro liberi con annunci pubblici o all’Ufficio di collocamento. Perciò i lavoratori interessati non potranno sapere quali posti di lavoro sono liberi per poter concorrere ad essi. Nell’articolo citato, il diritto alla partecipazione nella gestione può essere anch’esso inapplicabile perché, se una azienda sociale [drustveno preduzece] viene privatizzata e ristrutturata, non saranno disponibili titoli azionari gratuiti e dunque nemmeno la partecipazione alla gestione. III. Si favorisce il lavoro a tempo determinato Il datore di lavoro può formulare un contratto di lavoro a tempo determinato per determinati incarichi, soltanto per un periodo di lavoro che, continuativamente o con interruzioni, duri non più di 5 anni. Ogni commento è superfluo su come questa decisione si possa (ab)usare. IV. Diminuiti i diritti sulla maternità In una situazione in cui in molte parti della Serbia regna "la collera bianca" [? "bela kuga"], l’autore del Disegno di legge sul lavoro diminuisce il periodo di assenza per causa maternità da uno, ovvero due anni, a tre mesi. V. Non c’è contrattazione sul costo minimo del lavoro Il Disegno di legge sul lavoro non prevede che il datore di lavoro e il sindacato contrattino il costo minimo del lavoro, e cosi il sindacato viene privato dalla sua funzione essenziale, cioe’ quella di influenzare il livello del salario dell’operaio in base ai risultati del lavoro. Così viene distrutto il preesistente sistema di lavoro che si basava sul salario minimo, sul costo relativo alla tipologia di lavoro, sugli indici relativi al posto di lavoro e al risultato del lavoro. VI. L’ermetico art.90 del Disegno di legge sul lavoro Secondo questo articolo il lavoratore ha diritto al sussidio del 45% della paga percepita, somma che realizzerebbe se lavorasse per un massimo per 45 giorni lavorativi nel calendario di un anno, durante un’interruzione del lavoro avvenuta per causa non attribuibile al lavoratore stesso. Viene regolamentato con questo articolo anche il tempo ed il sussidio per il tempo cosiddetto "di ferie forzate retribuite"? Non è stato definito cosa debba succedere quando l’interruzione del lavoro duri più di 45 giorni. Il lavoratore ha diritto all’indennizzo, nel proseguimento? Cosa succede con la pensione e con l’assicurazione sanitaria? O c’e’ qualcos’altro in questione? VII. Il licenziamento Il datore di lavoro può licenziare il lavoratore se il suo comportamento e’ tale da non poter continuare a lavorare presso quel datore. (Art. 104, c.1, p.4) L’articolo 106 del Disegno di legge sul lavoro permette al datore di lavoro di offrire al lavoratore di contrarre l’accordo di lavoro ad altre condizioni. Il datore di lavoro può rifiutarsi di assumere il lavoratore che rifiuti di firmare il contratto di lavoro alle nuove condizioni. VIII. Accordi collettivi Nell’art. 136 del Disegno di legge sul lavoro e’ prevista la rottura del Contratto collettivo, Generale e Speciale sulle attività ? Oltre a questo è stato previsto che i contratti collettivi particolari si possano stipulare per il territorio dell’unità, dell’autonomia territoriale oppure dell’autonomia locale. (art.137) Nell’art. 141 della Legge sul diritto del lavoro sono definite le percentuali dei membri del sindacato perché esso sia considerato rappresentativo. Cosi’, affinché il sindacato sia rappresentato presso il datore di lavoro, devono essere iscritti ad esso almeno il 15% degli impiegati, e perché il sindacato sia rappresentato al livello repubblicano, ovvero al livello dell’unità territoriale autonoma o di autogestione locale, allo stesso bisogna che siano iscritti almeno il 10% degli impiegati nel ramo o nell’attività per la quale si stipula il contratto collettivo di lavoro, ovvero almeno il 10% del numero totale di lavoratori nel caso di stipula di un contratto collettivo relativo a tutti gli impiegati sul territorio di una determinata unità territoriale. Con la definizione di questo articolo praticamente si costituiranno molte rappresentanze sindacali. Riteniamo che questo sistema non funzionerebbe bene e contribuirebbe solamente all’indebolimento del potere contrattuale del sindacato. Il testo è stato redatto dal Vicepresidente del S.M. della Serbia Zoran Vujovic -------------------------------------------------------- FOR FAIR USE ONLY --> La lista JUGOINFO e' curata da componenti del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ). I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al solo scopo di segnalazione e commento. --> Bilten JUGOINFO uredjuju clanovi Italijanske Koordinacije za Jugoslaviju (CNJ). Prilozi koje vam saljemo ne odrazavaju uvek nas zvanicni stav, niti nase jedinstveno misljenje, vec svojim sadrzajem predstavljaju korisnu informaciju i potstrek na razmisljanje. ---> Archivio/Arhiv: > http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages > http://www.domeus.it/circles/jugoinfo ---> Per iscriversi [o per cancellarsi] / Upisivanje [brisanje]: <crj-mailinglist-[un]subscribe at yahoogroups.com> ---> Per inviare materiali e commenti / Postu i priloge slati: <jugocoord at libero.it>
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