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R: [JUGO] basta
- Subject: R: [JUGO] basta
- From: "Fulvio" <bassottovic at tiscalinet.it>
- Date: Sat, 30 Jun 2001 22:49:09 +0200
Chiedo scusa. Per sbaglio è finito in lista questo vecchio e inattuale testo. Mi dispiace per chi si è giustamente risentito. In particolare per Andrea. Fulvio -----Messaggio Originale----- Da: "Bassotto" <bassotto at bbs.olografix.org> A: <pck-yugoslavia at peacelink.it> Data invio: sabato 30 giugno 2001 2.12 Oggetto: I: [JUGO] basta > From:Fulvio > To:jugocoord at egroups.com > Cc:pinco pallino > Sent:Saturday, January 06, 2001 11:14 AM > Subject:[JUGO] basta > > > Mi avevano raccontato che la rete è l'espressione della massima libertà, > uno strumento democratico, uno strumento rivoluzionario. Ho visto che c'è > più libertà in un villaggio palestinese incarcerato dal blocco israeliano, > in un campo profughi da cui non si esce e che si bombarda a piacimento, > nel lancio dei sassi di generazioni senza patria, terra, spesso casa, nome, > amici, dietro le saracinesche del mercato arabo sotto coprifuoco, tra gli > ulivi falciati dalle ruspe israeliane. E c'è anche più gioia di vivere, > umorismo, autenticità, limpidezza che nelle nostre liste (quante sono? una > superfetazione dissennata che forse serve a aumentare i galloni sulle > spalline di un paio di persone). Di ritorno, ritornando nella lista, mi è > parso di precipitare in un altro mondo, un mondo di panna montata, di casi > umani, di onanismo politico, di tenebrose allusività di stampo massonico > per stroncare e diffamare chi parla chiaro e se ne sbatte dei formalismi > sotto ai quali si nascondono trame, meschinità, risentimenti, competitività > nevrotiche, autoreferenzialità, un vortice in cui, lo ammetto, mi sono > lasciato trascinare anch'io. Tocca andare in Palestina, tra altri posti, > per riafferrare il bandolo della realtà, delle cose serie, dei nodi della > politica e della vita: c'è più comunismo e rivoluzione nel sasso di quei > ragazzi di 14 anni, nell'incrollabile fiducia e instancabile lavoro delle > donne palestinesi per tenere in piedi il tessuto sociale, nel medico che > insiste ad abitare in una casa per metà occupata dagli sgherri israeliani > che gli pisciano in testa e dal suo tetto sparano su suoi fratelli, che in > tante elucubrazioni lette in queste liste. C'era il CRJ, che ha fatto un > gran lavoro durante la crisi bellica e politica, ma mi pare esaurito. Poi > ci sono i profeti delle albe rivoluzionarie, i deliranti dei socialismi non > in un paese ma su Marte o nel proprio comodino, quelli dei vili riferimenti > obliqui alle "ragazze", quegli altri dalla prosa turgidamente rococò che > farebbe impallidire Carducci, quelli che impartiscono bavagli e bachettate > a partire dal proprio "personale", del proprio "vissuto", dal proprio > circoletto "Forza e Coraggio". Atmosfere, tempeste in bicchieri d'acqua, > velleità, frustrazione e opere pochissime. Mi ci riportavano in Palestina > le donne pacifiste che facevano grandi riunioni su come insegnare ai > palestinesi a fare la pace, amando i coloni, e che esprimevano "il mio > profondo disagio" per tutte quelle armi che si vedevano nelle sfilate di > Fatah e che, orrore, sparavano in aria. Bastava sentirne il lessico, > guardarne le espressioni e i modi per capire di nuovo una semplice verità: > la divisione tra pacifisti e non pacifisti è la stessa che distingue i > proletari ed i popoli oppressi (e coloro che senza fare i grilli ideologici > ed eurocentrici vi si identificano) dai borghesi, da chi sta bene, da chi > ha molto da perdere. Ho l'impressione che la stessa distinzione corra tra > chi blatera e chi fa, nel mondo, come lo chiamano? dell'antagonismo. Si > arriva, a sconfitta archiviata e corresponsabilità nascosta, a segregare i > disgraziati jugoslavi nella condanna storica del clanismo (ma che caduta di > stile e di contenuto, caro e di solito apprezzato compagno), per emergere > da tutto, sempre, come i più puri, i più astuti, quelli che la sanno sempre > più lunga, quelli che hanno gli interlocutori davvero rivoluzionario, anche > se centrano in un tinello. Dio, quanto vorrei che i soloni che ci hanno > appestato con minestroni di banalità o di stravaganze per tanti mesi, > andassero ad abbeverarsi qualche volta ai pozzi disseccati di Gaza, ai > rubinetti inquinati di Pancevo, che insomma condividessero qualcosa con > questi popoli che l'imperialismo e il capitalismo ammazzano, ma che, ohibò, > mostrano fenomeni di corruzione (anche in Palestina i clan?), di deviazione > ideologica, di commistioni nazionalborghesi. Quanta più autoironia ci > vorrebbe tra questi fanatici della presa sul serio di se stessi, altro che > "Addio mia bella addio", delle combriccole elitarie e presuntuose, dello > stuzzicadenti conquistato e subito brandito come uno scettro e, nel mio > caso, come un manganello. Ho un difetto, sono vecchio. Ho un pregio: ho > vissuto e mi sono amato con palestinesi, libanesi, eritrei, irlandesi, > vietnamiti, contadini thailandesi, jugoslavi, cubani, yemeniti. libici e, > più di tutti, iracheni (ecco le mie "piume di pavone" delle quali qualcuna > mi accusa). Che corazza mi hanno costruito contro i pipparoli, i saccenti, > le fumisterie che annebbiano il cielo della lotta. Quelli che mentre > vaticinano ogni mattina col caffè la nuova rivoluzione in atto, finalmente > quella giusta, disprezzano chi per sopravvivere gioca con le debolezze e le > contraddizioni dell'imperialismo e magari chiede una forza d'interposizione > dell' ONU, o un intervento europeo contro lo sterminio nelle carceri che > statutariamente, per merito di lotta di classe e spazi democratici > conquistati, l'Europa sarebbe obbligata a effettuare. Quelli che sono > peggio degli integralisti islamici, ebraici, cattolici e esigono dalla loro > poltrona e dal tè preparato da mamma o sposa che si sia "coerenti", "puri", > "intransigenti". Da Toni Negri e Adriano Sofri in giù sono nemici del > popolo, dei popoli, degli oppressi. Altro che "ascendenze" cui, > gesuiticamente, si fa riferimento (cosa s'intende? Lotta Continua, o il > collegio dei gesuiti frequentato, o l'essere stato Balilla, o l'aver fatto > il bersagliere, o l'aver lavorato in Rai, o l'essere in quel covo di > rinnegati che è RC?). > Cari compagni, chi diceva che la situazione è grave ma non è seria? > Queste liste si estingueranno come tutto quello che traduce frustrazione e > nevrosi in velleitarietà e settarismo. Queste liste sono zeppe di gente > visceralmente anticomunista che si mimetizza sotto un'aggressività anti-PRC > tagliata con l'accetta. I critici seri del PRC, come la Fondazione Pasti e > le migliaia di ottimi compagni iscritti, non cadono in queste trappole e > sanno disntiguere e collaborare: l'evento del 13 gennaio ne è una nuova > prova. > Ho visto i contributi migliori a queste liste assottigliarsi fino a > sparire. Non sorprende. Mi risulta che la cannonata dei moderatori nei miei > confronti abbia disilluso molti dei resistenti. Ha sparso Uranio 238. > Quanto al CNJV, è stato demolito dall'interno, dai personalismi, dagli > "aiutanti", dagli "autonomi", da chi vive di frazionismo e si sente > pontefice massimo - e dogmatico - quando ha aggregato due amici e un > cugino. Sono certo che quelli corretti e rispettosi degli oppressi tra noi > daranno vita a qualcosa di più fattivo, sul piano della lotta > all'imperialismo. Conto di restare in corrispondenza con costoro, dalla > saggia Vittoria a Giorgio, da Puntorosso a Red Ghost, da Enrico a Tamara a > Ivana a Andrea Catone,a tanti altri che ora sarebbe lungo elencare e pure a > Moreno, col quale è sempre possibile discutere.Con questo mi tolgo dalle > liste e resto raggiungibile attraverso il mio indirizzo personale, il PRC, > il Tribunale Clark e la futura lista antimperialista. Ritengo che questo > sia un contributo politico e abbia il diritto di andare in rete. bassotto. > > eGroups Sponsor > Lista di discussione del > Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia vivrà" > Italijanska Mreza "ZIVECE JUGOSLAVIJA" > > > Per i versamenti: > > CCP cod. ABI 07601 CAB 02400 Numero 13437421 > > intestato a Marchionni e Mazzola > > Tutti i messaggi sono archiviati su > http://www.egroups.com/messages/jugocoord/ > > Per cancellare la sottoscrizione a questa mailing > list basta mandare un messaggio a: > jugocoord-unsubscribe at egroups.com > >
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