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I: [JUGOINFO] La penosa deriva di "Liberazione" ed "Il Manifesto"
- Subject: I: [JUGOINFO] La penosa deriva di "Liberazione" ed "Il Manifesto"
- From: "Bassotto" <bassotto at bbs.olografix.org>
- Date: Sat, 30 Jun 2001 02:12:15 +0200
-----Messaggio Originale----- Da: <jugocoord at libero.it> A: <jugoinfo at domeus.it> Data invio: venerdì 29 giugno 2001 19.47 Oggetto: [JUGOINFO] La penosa deriva di "Liberazione" ed "Il Manifesto" > From: "glr" > Date: Thu Jun 28, 2001 1:37 pm > Subject: MACEDONIA > > Caro compagno Curzi, > > In seguito alla pubblicazione dell'ignobile articolo sulla situazione > in > Macedonia comparso ieri 27 giugno nel Paginone a firma di Giulia > Solari, > che non oso chiamare compagna, con la ciliegina della velina dell'Acnur > pubblicata senza commento nella stessa pagina 12 del giornale, esempi > di > giornalismo asservito Nato degno di altre testate e solo in parte > corretti dal > bell'intervento del compagno Russo Spena di pagina 13, mi asterrò > dall'acquistare e leggere il giornale per una settimana a partire da > domani, > sperando di non dover ripetere l'astinenza in altre simili occasioni. > Per confronto, ti allego i lanci ANSA del 25 e 26/6 sull'argomento, > senz'altro > più equilibrati nonostante la fonte... > > Giorgio Ellero > Circolo Centrocitta' > P.R.C. - S.K.P. Trieste > > --- > > Data: 29/06/2001 19:03 > Da: "Fulvio" > A: redazione at ilmanifesto.it > Cc: jugocoord at libero.it > Oggetto: Parlato e Milosevic > > CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE NELLA RUBRICA LETTERE. > DA FULVIO GRIMALDI > > Caro Valentino, > > con tutto l'annoso rispetto che porto a te e alla tua testata, non > riesco a capacitarmi che il tuo fondo di ieri sull'estradizione di > Milosevic al Tribunale Nato dell'Aja sia stato scritto da una persona > di sinistra e, in particolare, su un giornale che si propone di fare > informazione corretta. > Il tuo commento non si distingue da quelli di coloro che fin > dall'inizio si sono impegnati nel collateralismo all'imperialismo per > smembrare e devastare la Jugoslavia e far avanzare le armate USA e Nato > oltre i confini dell'impero. Sei un bravo ed esperto giornalista. > Perchè ripetere gli stereotipi dell'intossicazione mediatica > guerrafondaia e demonizzatrice? E' "persistente e incredibile delirio > di onnipotenza" quello di un Milosevic che ha accettato > incondizionatamente il verdetto di elezioni presidenziali giudicate > unanimemente corrette? O che è restato in patria, a disposizione > dell'autorità giudiziaria, ben sapendo che, dopo le decine di arresti > di suoi compagnin di partito ed amici, il ricatto USA dei soldi avrebbe > portato i Quisling al potere a incarcerare anche lui? Milosevic me lo > disse personalmente, quattro giorni prima dell'arresto, che il suo > destino era segnato e che mai avrebbe preso la via della fuga. Che > prove hai per definire Milosevic "criminale di guerra". Non hai seguito > tutte le striscianti ammissioni Nato, ONU, OSCE, UE che hanno fatto > svaporare la pulizia etnica e le fosse comuni in Kosovo (non quelle > contro serbi e altre minoranze) e hanno confermato la tesi degli > analisti e storici veri che si è trattato di una guerra tra forze > regolari di uno stato sovrano aggredito e separatisti al soldo di una > globalizzazione imperialista che doveva eliminare l'ultimo ostacolo > all'espansione verso est del liberismo armato? Perchè definisci > Milosevic "dittatore", cosa che non fa più neanche il New York Times? > Fossi andato a Belgrado, perfino durante la guerra, quando tutti gli > stati adottano misure di sicurezza speciali, avresti visto un > parlamento combattivo e l'attività indisturbata di decine di partiti, > perlopiù foraggiati dagli USA, dall'UE e da George Soros, e > della "società civile" capeggiata da diplomati alle scuole CIA > (National Endowment of Democracy) come Sonia Licht (Fondazione Soros) o > Vesna Pesic. Non esisteva censura. l'80% dei media, la maggiore > televisione e Radio B-92 (del circuito CIA di Free Europe), erano sotto > controllo dell'opposizione. Si tenevano regolari elezioni e > manifestazioni di piazza senza l'ombra dell'apparato militare e delle > botte che sperimentiamo regolarmente in Italia. Sono stati chiusi per > pochi giorni nel 2000 solo due organi: Studio B, televisione di Vuc > Draskovic, e Radio B-92: avevano incitato all'assalto della presidenza > della Repubblica e alla rimozione nel sangue del presidente. In Italia > cosa sarrebbe successo? E le fosse comuni trovate in coincidenza con > l'ordine di Washington di consegnare Milosevic prima della conferenza > che sancirà la terapia shock per la Jugoslavia, già adoperata nei paesi > immiseriti e disperati dell'Est? Non ti ricorda qualcosa di simile > periodicamente verificatosi in Italia, magari alla vigilia di elezioni? > Tu, giornalista critico dei maneggi dell'informazione al servizio del > poetre, non hai mai avuto il dubbio che quella intorno a Milosevic > fosse la più perfetta opera di demonizzazione mai attuata? Tu, > comunista, non senti come priorità assoluta l'indicazione della > contraddizione principale all'opera in Jugoslavia: quella tra > imperialismo e libertà e sovranità dei popoli. Pensi ancora che le > folle disperate, agitate e guidate da Otpor (formazione CIA, per sua > ammissione alla BBC, a me, a tutti), abbiano compiuto, il 5 ottobre > scorso, una rivoluzione democratica? Hai seguito i pogrom messi in > opera da questi democratici e l'occupazione di indistintamente tutti i > centri di potere, le amministrazioni, i sindacati, le istituzioni, > giornali, radio e televisione, negando possibilità di parola a quello > che rimane il massimo partito dell'opposizione. > Ho assistito a Belgrado a manifestazioni di decine di migliaia di > persone, una folla non inferiore a quella che bruciò il parlamento con > dentro le schede che, in parlamento, avevano dato la maggioranza alle > sinistre. > Erano composte integralmente da operai, donne, contadini, studenti. > Invocavano qualcosa che si chiama sovranità, dignità, indipendenza. Ciò > che i cittadini macedoni, anch'essi ora diventati > biecamente "nazionalisti", invocano contro l'invasione della più > brigantesca armata di killer e narcotrafficanti apparsa, con la > copertura Nato, nei Balcani. E invocavano Milosevic. E invocavano studi > gratis, che non lo sono più, sanità gratis, che non lo è più, lavoro > che non c'è più (disoccupazione al 60%, inflazione all'85%, stipendio > medio 100mila lire), fabbriche che hanno chiuso in attesa di essere > svendute alle multinazionali, un futuro per bambini annegati in una > palude di chimica e uranio. Queste cose Milosevic glie le aveva > garantite, queste cose aveva difeso. Sai qual'è l'unico vero rimprovero > che i serbi fanno al "nazionalista" che governava e difendeva lo stato > più multietnico e tollerante d'Europa ( chiedilo agli zingari, agli > 80.000 albanesi di Belgrado e leggiti il famigerato discorso di Kosovo > Polje, dell'89, 28 giugno, che avrebbe lanciato la pulizia etnica e non > contiene che appelli alla convivenza, alla parità e al rispetto di > tutti i cittadini)? Di avere alla fine sempre ceduto, di aver accettato > gli eccidi di serbi e il loro esilio per cacciata dai nuovi staterelli > monoetnici nel numero di un milione. Oggi molti capiscono che > nient'altro poteva essere fatto, se non immolarsi in una specie di > Goetterdaemmerung insieme a tutta la Jugoslavia, di fronte alla potenza > militare ed economica, disposta al genocidio, della "comunità > internazionale". > Può darsi che sbagli, ma non credo che i manifestanti proletari di > Belgrado (nella proprozione delle popolazioni in Italia sarebbero stati > 600.000), se sapessero l'italiano, apprezzerebbero il tuo articolo. Fa > male, a sinistra, vedere la caduta dei bastioni della verità. Ma > vedrai, il tempo è galantuomo. Sai qual'è la prima imputazione mossa > dall'Aja - illegale per la Carta dell'ONU, voluta, diretta e finanziata > dagli USA, cioè da una delle parti in causa. Potevi ricordarlo - a > Milosevic? Di aver ordinato quella strage di 42 "civili" a Racak che, > messa in scena dall'UCK e da William Walker, capo dell'Osce e > responsabile degli eccidi di indios in America Centrale negli anni '80, > funse da alibi e innesco alla "guerra umanitaria". > Qui, a me pare, di umanitario, anzi di umano, sulla scena non è rimasto > che Slobodan Milosevic. Un democratico. Un patriota (come lo definisce > la coalizione dei partiti comunisti jugoslavi, l'intero arco > antimperialista internazionale e alcuni tra i massimi studiosi dei > Balcani, come Michael Chossudovski e Diana Johnstone, ma anche la > comunità ebraica jugoslava e quella kosovara, cacciata dall'UCK). > Molte sono le cose che, anche contro le nostre migliori intenzioni, ci > rendono utili al re di Prussia. > > Fulvio Grimaldi > > --- > > Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della > ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"): > > http://www.tuttinlotta.org > I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le > opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma > vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al > solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only"). > Archivio: > > http://www.domeus.it/circles/jugoinfo oppure: > > http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages > Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe at domeus.it> > Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe at domeus.it> > Per inviare materiali e commenti: <jugocoord at libero.it> > Sito WEB (non aggiornato): > > http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra > > ---------------------------------------------------------------------- > Vuoi sapere proprio tutto su Domeus? > Chi siamo, cosa facciamo e a cosa serviamo? > Conoscici meglio! > tuttosu-subscribe at domeus.it oppure > http://www.domeus.it/ad2381890/www.domeus.it > > Se vuoi cancellarti da questo gruppo, clicca qui: http://www.domeus.it/info/unsubscribe >
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