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LETTERA-APPELLO a tutti gli interessati alle problematiche jugoslave
- Subject: LETTERA-APPELLO a tutti gli interessati alle problematiche jugoslave
- From: jugocoord <jugocoord at libero.it>
- Date: Tue, 19 Jun 2001 16:03:43 +0200
Verso un coordinamento nazionale degli amici della Jugoslavia LETTERA-APPELLO a tutti gli interessati alle problematiche jugoslave Nelle ultime settimane abbiamo sondato il terreno in vista della costituzione di una realta' organizzata nazionale che si impegni sulle problematiche jugoslave, inerenti cioe' allo spazio geografico, culturale e politico della disciolta Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia. A nostro avviso tale realta' unitaria si rende necessaria per continuare in maniera proficua ed anzi, se possibile, rilanciare tutte le attivita' che, nei nostri rispettivi ambiti, abbiamo avviato. Tra queste attivita' ricordiamo: 1. SOLIDARIETA' La solidarieta' materiale nei confronti delle popolazioni jugoslave, ed in particolare dei cittadini della attuale Repubblica Federale di Jugoslavia bombardata da aerei partiti dal nostro suolo nella primavera del 1999, espressa attraverso adozioni a distanza, raccolte di fondi, invio di medicine, vestiti ed altri materiali, gemellaggi, appoggio di vario tipo ai lavoratori di quelle terre. Tale solidarieta' non e' da noi intesa in senso meramente umanitario, bensi' come espressione del nostro sentimento internazionalista e della nostra condanna nei confronti degli atti (politici, diplomatici, militari) di cui il nostro paese si e' reso responsabile e per i quali gli jugoslavi hanno diritto all'indennizzo. La costituzione di una rete nazionale potrebbe facilitare la conoscenza reciproca delle varie iniziative e l'opera stessa di aiuto ai lavoratori ed agli strati piu' deboli e bisognosi della popolazione di quelle terre, in particolare verso i profughi vittime di dieci anni di spartizioni artificiose del territorio. 2. CONTROINFORMAZIONE La controinformazione, mirata a disvelare le cause meno note del disastro balcanico degli ultimi dieci anni, a smascherare le interferenze imperialiste e gli interessi neocoloniali, a combattere le campagne di demonizzazione scagliate contro talune parti in conflitto o contro interi popoli, nonche' a collocare in una prospettiva storica il recente e perdurante sfascio della unita' jugoslava. Un organismo unitario, a differenza di tante iniziative locali disarticolate, renderebbe possibile una maggiore integrazione delle conoscenze storiche e politiche in materia in direzione della creazione di un archivio dove reperire informazioni spesso introvabili; consentirebbe una maggiore presenza di forze e di fondi da dedicare alla pubblicazione di libri, opuscoli, alla diffusione via internet o alla promozione di specifiche iniziative. 3. CULTURA La conoscenza della realta' jugoslava e balcanica, attraverso la diffusione della musica, della letteratura, della storia di quelle terre. Si potrebbero organizzare anche iniziative promozionali e di autofinanziamento di vario tipo, o coordinare e fare da cassa di risonanza ad iniziative promosse da realta' locali. 4. POLITICA Il mantenimento dei rapporti con le sinistre sociali e politiche delle varie repubbliche jugoslave, creando in Italia un referente unitario ed affidabile. Non si tratterebbe di creare un referente "unico", ne' di individuare interlocutori "esclusivi", ma piuttosto di collaborare insieme ad organizzare e gestire momenti di scambio con rappresentanti di partiti, sindacati, gruppi o movimenti, o singoli, per consentire la conoscenza di tutto lo spettro delle posizioni politiche ed ideologiche della sinistra jugoslavista, antifascista ed internazionalista presente nelle varie repubbliche. 5. AMICIZIA La necessita' di un costituire un punto di riferimento e di incontro, in Italia, per tutti quegli jugoslavi - di ogni cittadinanza o nazionalita' - che hanno rifiutato lo smantellamento sanguinoso del loro paese e ne sono rimasti persino vittime, costretti alla emigrazione o all'isolamento. Costoro, vivendo oggi in Italia, non hanno ancora un ambito culturale-associativo per esprimere la loro identita'. QUALI VALORI FONDATIVI? Il 25 giugno 2001 ricorre il decimo anniversario dall'inizio della guerra nei Balcani, che e' contemporaneamente una guerra di distruzione fratricida ed una guerra di assoggettamento imperialista. Nonostante le sofferenze per le popolazioni locali e nonostante il pesante coinvolgimento internazionale - quest'ultimo, spesso, con effetti assolutamente deleteri - lo scenario con il trascorrere del tempo si e' tutt'altro che stabilizzato. Per le attivita' che prevediamo di svolgere nel futuro non potremo fare a meno di inquadrare questa difficilissima situazione attuale nel contesto politico piu' generale, con lo sguardo attento alle dinamiche economiche, alle transizioni in corso anche nei limitrofi paesi balcanici, agli scenari strategici che muovono le vicende dei vari paesi: riforme "strutturali", questione dell'approvvigionamento delle risorse, allargamento ad est della UE e della NATO, eccetera. La nascente struttura nazionale puo' essere ovviamente fondata solo su quegli stessi valori su cui e' stato fondato mezzo secolo di vita pacifica e di sviluppo della Jugoslavia, contro ogni secessionismo e contro ogni contrapposizione nazionalitaria od etnicistica, a partire dalla Guerra Popolare di Liberazione alla quale, assieme a tutti gli altri, parteciparono anche migliaia di italiani. Potremo cosi' contribuire anche a rimediare al profondo debito storico e culturale ed alla profonda disinformazione sulle vicende jugoslave e del nostro confine orientale che, proprio in Italia, ereditiamo da lunga data, attraverso il nazionalismo italiano post-unitario, le annessioni coloniali ed il fascismo, la guerra fredda, lo smembramento della RFSJ. In questo ci sentiamo in continuita' con lo spirito della comune lotta dei partigiani jugoslavi e italiani contro il nazifascismo. Maria Grazia Ardizzone (Perugia) Ljiljana Banjanin (Torino / Novi Sad) Giulia Barone (Roma) Peter Behrens (Trieste / Trst) Boris Bellone (Torino / Dubrovnik) Tamara Bellone (Torino / Dubrovnik) Gabriele Campana (Trieste / Trst) Claudio Cancelli (Torino) Giuseppe Catapano (Roma) Andrea Catone (Bari) Milena Cubrakovic (Roma / Beograd) Angelo D'Orsi (Torino) Nicoletta Dosio (Torino) Giorgio Ellero (Trieste / Trst) Andrea Fioretti (Roma) Eros Francescangeli (Perugia) Eleonora Gallucci (Roma) Enrico Giardino (Roma) Marcello Graziosi (Modena) Fulvio Grimaldi (Roma) Mirjana Jovanovic (Roma / Beograd) Vladimir Kapuralin (Pula) Natasa Karanovic (Varese / Beograd) Ivana Kerecki (Milano / Beograd) Dorothea Krauss (Novara) Rino Lamonaca (Torino) Domenico Losurdo (Urbino) Franco Marenco (Roma) Manuela Marianetti (Roma) Andrea Martocchia (Roma) Jasna Matic (Trieste / Zenica) Licia Mazzola (Milano) Orsola Mazzola (Bologna) Zivkica Nedanovska (Ravenna / Pancevo) Mara Oneta (Cremona) Stefano Paltrinieri (Milano) Miodrag Paskuci (Roma / Beograd) Ivan Pavicevac (Roma / Pula) Svjetlana Pejic Adzaip (Varese / Doboj) Nicola Pisani (Roma) Valeria Poletti (Milano) Carlo Pona (Roma) Roberto Renzetti (Roma) Oreste Strano (Novara) Alberto Tarozzi (Bologna) Marcello Teti (Perugia) Jasna Tkalec (Roma / Zagreb) Enrico Vigna (Torino) Gilberto Vlaic (Trieste / Trst) Milica Vukelic (Milano / Beograd) -*-*-*- Come primi firmatari, vorremmo raccogliere ulteriori adesioni all'iniziativa, da parte di coloro i quali, jugoslavi od italiani, con diverse esperienze e possibilita' di impegno, condividendo i nostri scopi sono disponibili a contribuire attivamente. Il criterio che abbiamo finora seguito per raccogliere le adesioni e' basato sulla contiguita' (ciascuno dei firmatari si e' fatto carico di contattare altri, con i quali e' particolarmente affiatato) ed e' individuale. Rivolgendosi alle persone individualmente abbiamo pensato di garantire che ognuno si esprimesse, aiutando a costruire questa realta' nel modo piu' condiviso possibile. Inoltre, in questa maniera ognuno potra' distinguere l'eventuale adesione a questa iniziativa nazionale dal proseguimento delle sue iniziative specifiche, che potranno andare avanti in perfetta autonomia. Ciascuno portera' pero' sul piano nazionale spunti, informazioni, iniziative provenienti dal suo ambito specifico. Chi volesse aggiungere la sua adesione puo' segnalarlo... ... per posta elettronica all'indirizzo: <jugocoord at libero.it> indicando nome, cognome e recapiti; ... oppure mettendosi in contatto con uno dei componenti della segreteria organizzativa: TORINO: Tamara Bellone <BELLONE at polito.it> tel. 011-5647709 MILANO: Ivana Kerecki <ivanak011 at libero.it> tel. 02-2482118 TRIESTE: Gilberto Vlaic <gilberto.vlaic at elettra.trieste.it> tel. 040-579049 BOLOGNA: Marcello Graziosi <mara at database.it> tel. 0335-402306 BOLOGNA: Orsola Mazzola <orsola.ma at freedomland.it> tel. 051-254981 ROMA: Andrea Martocchia <andreamartocchia at libero.it> tel. 0338-3836121 BARI: Andrea Catone <catonean at tin.it> tel. 080-5562663 oppure 0347-6589841 La struttura che andiamo a costituire, almeno inizialmente avra' la forma di un semplice coordinamento, nel quale sia ampiamente mantenuta l'autonomia politica ed organizzativa di ciascuno, ma che funzioni come sede di scambio di idee ed informazioni. Il nome e la strutturazione di questo coordinamento, o movimento, saranno decisi sulla base delle idee e delle proposte di chi, avendo aderito, partecipera' alla prima riunione nazionale, che abbiamo convocato a BOLOGNA il giorno DOMENICA PRIMO LUGLIO 2001. In questo primo incontro si dovrebbe costituire formalmente il coordinamento nazionale per la Jugoslavia (adesioni e denominazione); censire delle realta' locali e gli ambiti di attivita'; valutare i fondi e gli strumenti in dotazione; ipotizzare le prime iniziative e relativi incarichi. L'ordine del giorno esatto della riunione e tutti i dettagli logistici verranno diffusi dalla segreteria organizzativa a tutti gli aderenti nel giro di pochi giorni.
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