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Re: Re Albright
- Subject: Re: Re Albright
- From: Paola Lucchesi <paola.lucchesi at mail.inet.it>
- Date: Thu, 19 Apr 2001 16:07:51 +0200
>Ora che tu ed altri pensiate di poter risolvere la questione Balcani e pure >quella dell'est colla carità, come minimo mi pare illusorio. Amica mia, proprio non ci capiamo.... Leggi piu' lentamente quello che scrivo. Ci riprovo, non tanto per te e me, ma perche' e' importante. La carita' non c'entra niente. La carita', oltretutto, non la sopporto. Umilia la gente e ne uccide lo spirito. Ho pagato un servizio, non fatto la carita'. Una delle rogne in quel posto sperduto e' che ci sono troppi aiuti umanitari. E dopo cinque anni dalla fine di una guerra, dovrebbero esserci programmi di sviluppo, non piu' aiuti umanitari. Purtroppo, questa faccenda qui e' molto piu' pericolosa dell'uranio impoverito - ma non fa notizia. Allora, se brava gente come te ci crede veramente a certe battaglie, deve far fatica ad andare un po' piu' in la' degli aspetti spettacolari che si vedono al telegiornale, e' questo che sto cercando di spiegare, ma vedo che ancora non ci sono. Gli aspetti striscianti, molto piu' pericolosi, sono quelli che ti rendono un paese dipendente da aiuti esterni, invece che far capire alle persone che possono contare sulle proprie forze. Quel che era "la Jugo" (come la chiamavamo qui a Trieste) e' passata da una situazione unica al mondo, a modo suo privilegiata e abbastanza al di fuori della realta', ad una situazione di poverta' e sfruttamento selvaggio. Piu' o meno, quel che una volta si chiamava post-colonialismo. Adesso non ho tempo perche' sto lavorando, ma basta tirar fuori un po' di numeri e confrontare quel che vien dato con una mano tramite aiuti umanitari, settore ONG e frivolezze varie, e quanto viene arraffato con l'altra tramite "business", il grande business ovviamente, non le piccole iniziative, che peraltro non ce la fanno neanche a nascere con le condizioni attuali. Pero' questo te lo puoi immaginare da sola. In tutto questo pasticcio, l'unico risultato concreto e' che gente che gia' prima era troppo passiva, abituata ad ottenere troppo con poca fatica, ora non riesce a capire che accidente sia successo (al di la' del fatto che si sono sparati addosso, incontestabile, pero' non e' che possano continuare a filarci su per altri cinquant'anni). E soprattutto, non sa come venirne fuori. Nella regione che interessa a me, per esempio, milleottocento posti di lavoro "facili" venivano da una fabbrica sola. Da noi, che azienda ti tira su MILLEOTTOCENTO posti di lavoro? Beh, da quelle parti si marciava cosi'. Si lavoricchiava per modo di dire, le paghe comunque erano buone, poi chi viveva in villaggio anche andava a casa a coltivare i campi e accudire le bestie. In pratica, erano ricchi (non uno standard occidentale, ma neanche la miseria tipica dell'Est Europa: non c'era niente, da nessuna parte, come la Jugoslavia). Fine della festa. Non sara' mai piu' cosi'. Sta chiudendo di tutto, centinaia e migliaia di posti di lavoro bruciati. E non ci saranno transizioni morbide qui, da situazioni che obiettivamente erano insostenibili (si lavorava poco, si gestiva male), a qualcosa di fatto meglio ma tutelando i lavoratori. Noooo, andiamo dritti verso l'estremo opposto, come in questi anni e' gia' accaduto ovunque, dall'ex Unione Sovietica a tutti i paesi orientali. Si va alla giungla. Lauti affari per i prepotenti, sbaraccamento degli ultimi rimasugli di un sistema sociale che era gia' debole. Perche' si e' tenuta impegnata la gente a sventolar bandiere nazionali e a giocare al risiko (vedi che insisto, adesso forse capisci perche') mentre i furbi facevano man bassa di tutto. Vedro' di trovar tempo di tradurre un articolo molto interessante su quella faccenda della Hercegovacka Banka (commentatore locale, fra l'altro, non un ammerikkano...), sull'assurdo di una situazione in cui sono i poveri a difendere armi in pugno la banca con la q uale i potenti locali si fanno i loro giochetti sporchi (compreso spennare i poveri stessi). Fa pandant con un altro articolo sui giochini finanziari di Milosevic e di alcune decine di famiglie di potenti riunite intorno a lui, ovvero sul modo in cui hanno spennato il paese mentre tenevano la gente impegnata in giochi patriottici. La gente e' polla, Vittoria, si fa fregare nei modi piu' incredibili. Ormai hanno poco tempo, tempo per darsi una svegliata e rendersi conto che se non iniziano a riprendere il controllo delle loro vite finiscono come l'Albania, se non peggio. Che c'entra l'agriturismo? Beh, una delle poche fortune di questo disgraziato paese e' che e' ancora in buona parte rurale, a differenza di noi. La gente ha ancora un forte legame con la terra. Anche qui ci sono stati inurbamenti e industrializzazioni eccessivi e disarmonici, ma forse non e' troppo tardi. E soprattutto, sono in pochi, meno gente: tutta la Jugoslavia, era poco piu' di un terzo dell'Italia, ora questi microstati hanno ciascuno pochi milioni di abitanti. E' piu' facile tenere un rapporto fra base e vertici (se ci lavori su attivamente, pero', non nelle condizioni di passivita' attuale), in un sistema piccolo: e frane un sistema efficiente. Anche i problemi sono meno enormi. La terra e' ricchezza, e la gente ha diritto a vivere di questa ricchezza. Anche perche' aiuta a sentire il legame fra la comunita' umana e il suo ambiente. C'e' solo bisogno di un aiuto ad organizzare meglio le cose - non saranno le megafattorie dell'era socialista e i prezzi sostenuti artificialmente dai governi a salvare l'agricoltura. Tantomeno adesso, che il WTO e la Comunita' Europea stanno demolendo le ultime difese ai loro prodotti e si preparano a inondarli di roba a basso prezzo (che la gente non puo' permettersi di NON comprare, perche' e' troppo povera). Io non ho bisogno di pagare per dormire in villaggio, ho amici che mi ospitano quando e dove voglio. L'ho fatto di proposito, coinvolgendo amici di qui a farmi da cavie, per fare un esperimento e incoraggiare la gente dimostrando che si puo' fare. E che rimboccandosi le maniche possono guadagnarcirci di piu' in quattro giorni che in tre mesi di una pensione da fame. Perche' diavolo devono vivere di carita' quando hanno tutte le risorse per vivere bene, del loro lavoro, sulla loro terra? E' questione di far girare idee, ma ti devi muovere e andare li', non basta fare marce anti-NATO a Cesena - nobilissime, ma fanno bene alla coscienza degli Italiani, per la gente di la' non cambiano niente. Continuate a farle, ma cominciate magari a pensare di mandare qualcuno esperto di cooperative e organizzazione sociale a dare una dritta ai nostri contadini della Banija, eh? Mi farebbe comodo. >Io non ho detto che è colpa solo degli Amerikani, anche se hanno la più >grossa, ma pure dei tedeschi e dei Turco-Istraeliani-. No. I cani grossi fanno il loro gioco, un gioco pesante, ma non e' tutto qui. Su questo non mollo. Mettere la "colpa" sul "cattivo" e' un ottimo strumento di deresponsabilizzazione, per questo non mi piace. Fintanto che teniamo su i miti dei Grandi Fratelli, scusiamo noi stessi dalla responsabilita' di essere cattivi cittadini. Abbiamo un Berlusconi e un Rutelli come candidati alle elezioni? Beh, ahime', questo e' cio' che questo benedetto paese riesce ad esprimere in questo momento. Ed e' una realta' da accettare, di qui bisogna partire. Equivale a dire che l'Italia e' tutta qui? Evidentemente no. E allora, vedi che la realta' e' piu' complessa... Se mi vieni a dire che gli Italiani votano come votano perche' e' tutta colpa della CIA, beh... Sai bene quanto me che la storia non e' tutta qui. Abbiamo le basi NATO da cinquant'anni? Si', perche' in cambio sono entrati tanti bei soldini, e purtroppo la maggioranza di questo paese ha sostenuto questo scambio. Giusto? E allora cosa fai, bombardi la Casa Bianca? No, cerchi pian piano di entrare nella testa della gente e farla ragionare, no? Sui Balcani e' la stessa storia. A parte che, paradossalmente, loro hanno piu' chances di noi. Forse proprio perche' stanno messi peggio, e sono un po' meno viziati (ma non tanto... erano abituati bene). All'Italiano medio, togligli il telefonino, l'auto, e un tot di altri optionals - impazzisce! Abbiamo un sistema troppo complicato, siamo troppo dipendenti. E' un bel lavoraccio cambiare le cose qui, per questo bisogna far girare le rotelline, altrimenti non ne veniamo fuori. >Nessuno gioca a >risico ma osserva le questioni geo-politiche, Le questioni geopolitiche le osservo anch'io da tredici anni (tant'e' che me le seguo in cinque lingue - pero' questo ti fa incazzare, eheheheh!), per quel che riguarda la (ex) Jugoslavia, ma visto che sto anche con la gente cerco di spiegarti che il risiko non e' tutto. Se la Jugoslavia avesse avuto una societa' compatta, consapevole di se', solidale all'interno, nessun Grande Fratello dell'accidente l'avrebbe spaccata. Ripeto, a me interessa cambiare le cose, non fare discussioni accademiche. Se non capisci fino in fondo da dove arrivano certi problemi, non cambi nulla. Se dalla sera alla mattina gli Stati Uniti sparissero misteriosamente come l'Atlantide, nei Balcani continuerebbero ad accapigliarsi comunque fra loro, sta sicura. >mica tutti sono portati per la >beneficenza! Questo e' un commento sciocco, amica mia. Una volta' di piu', o ti interessa comunicare con me (io ci sto provando, anche se scherzo spesso) o ti interessa cercare di piazzare battutine cattive. Cosa della quale non vedo l'utilita', detto fra noi. >Del resto se non ci fossero i" cattivi "come noi nessuno >noterebbe i "buoni". "Cattivo" non era riferito a te, non fare l'egocentrica, eheheh! (=scherzo) E spero che "buoni" non comprenda anche me, ma vuoi rovinarmi la reputazione? (in questo momento, mi vedo davanti quei disegnini del Guareschi di Peppone e Don Camillo... hai presente? ehy, se ci stai a far cambio almeno ogni due ore, per carnevale possiamo vestirci cosi'!) >Poi mi dici e dici a tutti che sei povera con tre >figli. Io non me la sento di dire a tutti la mia condizione economica, credo >che non sia il caso. Bah, spero di non averti messa in imbarazzo. Era cosi', en passant, per sottolineare che non ci vogliono i dollari di Washington per cercare di fare qualcosa. Se smetti di leggere in chiave polemica tutto quel che dico, ti diventera' piu' chiaro. Il discorso riguarda sempre l'essere attivi, sai. Quel che a me da sui nervi fin da quando ero bambina e' il tirarsi indietro delle persone, il chiudersi nel proprio guscio. Hai presente quel tipo di visione "il mondo va male, ma tanto e' sempre stato cosi', non ci si puo' fare niente, non cambiera' mai, e comunque io sono troppo piccolo per contare qualcosa, quindi non faccio niente" ? Potrei aver piu' soldi se non fossi cosi' disordinata, non sono una vittima del sistema, sono semplicemente un'incasinata, con la debolezza di dedicare un sacco di tempo a cose che non pagano (come scrivere a te in questo momento); anche perche' aver figli porta via un sacco di tempo. Quindi responsabilita' mia, non era una lamentela. Vabbe', comunque, nel caso specifico delle terre di cui stiamo parlando, io ai microprogetti ci credo molto. Proprio perche' a livello "macro" e' un macello, far progetti grandi e' estremamente rischioso e sono stati buttati via tanti soldi. Il piu' delle volte perche' si pretende di trasportare mentalita' che vanno bene da un altra parte, non qui. Bisogna partire dal basso, e stare fra la gente. Quindi io parlo di me e delle mie cose personali non per vantarmi ne' per fare la vittima, ma perche' siamo in tanti in queste condizioni, e io sostengo che abbiamo qualcosa da dare comunque (indicazioni di lavoro, utili e concrete, non carita'), e non poco, poveri o non poveri. Ti e' piu' chiaro adesso? >Ti faccio tanti auguri per l'agriturismo che cerchi di >mettere su, speriamo che non te lo fottino le multinazionali! Oh, beh, se e' per questo... La faccenda del progettato deposito di scorie radioattive proprio da quelle parti e' un buon esempio, infatti stiamo combattendo. Non "speriamo", stiamo lottando. Ci dai una mano? >Del resto io >avevo detto che i Turchi da quelle parti avrebbero messo le terme, visto che >a ,detta dell'OMS, l'uranio fa tanto bene alla salute. Ci sono gia', le terme. Dall'altra parte del fiume, nella Republika Srpska. Uno di questi giorni vado a vedere come sono. >Stai sicura che per >tutte le attività che hai intenzione di mettere su in quel dei Balcani, gli >sponsor li trovi! Non so quanto questo gli aiuti a uscire dalla merda come >dici tu, forse dal fango si, ma dalla merda e dall'uranio non so. Mi pare >che tutto l'est stia nella merda (e pure noi in effetti) e che solo le mafie >locali e quelle internazionali navighino nell'oro; Allora ci sono solo due scelte: o lasci che vada avanti cosi', o ti rimbocchi le maniche e ti inventi qualche idea. Le teorie geopolitiche servono solo a nutrire un ampio circo di organizzazioni e istituti che danno paghe d'oro per scrivere libri su libri in proposito, nonche' organizzare un ricco "turismo da workshop". Io personalmente ho la nausea di queste cose, troppi anni che le vedo. Per questo reagisco male sulle teorie del risiko, per te forse sono relativamente nuove e quindi ancora interessanti, io dopo tredici anni son stufa, mi escono dalle orecchie... >con tanti sante persone >può anche essere che i Balcani facciano eccezione! Vedi, e' interessante: mi chiedo sempre, quando sento queste punte di acidita' in qualche persona, da dove vengano. Eddai, Vitto', molla.... Non sono il nemico, sono solo una scombinata di Trieste che parla troppo ed ha idee folli, pero' a quel dannato paese >Staremo a vedere. >Sono contenta di sapere che sei una bella miscela di miscugli; pure io su >questo punto non scherzo. >ti abbraccio pure io, magari evitiamo di stritolarci! >Vittoria >L'avamposto degli Incompatibili >www.controappunto.org
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