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"MAI PIU": un grande successo
- Subject: "MAI PIU": un grande successo
- From: "glr" <glr.y at iol.it>
- Date: Fri, 30 Mar 2001 11:20:40 +0200
- Priority: normal
Dopo Cesena possiamo dirlo con piu' forza MAI PIU' Noi non ce l'aspettavamo cosi' tanti compagni al corteo (piu' di mille!). Non ci aspettavamo, vista la campagna intimidatoria della stampa locale, tanti cesenati ai lati della strada a guardarci e anche a sostenerci. Non ci aspettavamo un'assemblea tanto partecipata il pomeriggio. Non vi nascondiamo dunque la nostra gioia per il successo della giornata di lotta contro la NATO del 24 marzo a Cesena. Anzitutto quindi vogliamo ringraziare le compagne e i compagni giovani (tanti) e meno giovani i quali sono venuti al corteo, tutti gli organismi e le associazioni antimperialiste che hanno aderito e che non sono potuti venire. I cittadini cesenati che ci hanno accompagnato curiosi e spesso solidali, mentre sfilavamo per le strade. La manifestazione per non dimenticare l'aggressione NATO alla Jugoslavia di due anni fa, non sarebbe stata possibile senza l'impegno spassionato di tutti coloro che compongono il Comitato promotore per l'Assemblea antimperialista. Chi in autobus, chi in treno, chi in macchina, da mezza Italia, nessuno ha disertato. Una manifestazione unitaria, affiatata e combattiva, ma allo tesso tempo serena e piena di speranza. La speranza che con l'impegno e la lotta sia un giorno davvero possibile farla finita con le guerre neocoloniali, le bombe, le ingiustizie. Un merito grande ce l'hanno avuto i compagni cesenati del Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO, i quali non hanno solo curato la logistica, ma pure attuato una efficace campagna di sensibilizzazione nella loro citta'. In barba all'ingente spiegamento di forze di Polizia la manifestazione si e' svolta pacificamente, non perche' noi siamo pacifisti, ma perche' siamo gente seria, che antepone ad ogni altra considerazione il dialogo coi lavoratori, la conquista della fiducia dei cittadini, senza i quali nessuna battaglia puo' essere condotta e vinta. Come afferma il comunicato diffuso dai compagni cesenati: "Il corteo è sfilato pacificamente perchè e' nostra la scelta politica di decidere modi, tempi e luoghi di una radicalizzazione della lotta alla NATO, di un movimento che deve farsi comprendere e crescere progressivamente, fuori dai luoghi comuni ed etichette che non ci appartengono: "pacifisti", "popolo di Seattle", ecc...". Non abbiamo spaccato alcuna vetrina, ne' incendiato negozi. Abbiamo fatto qualcosa di piu' importante: abbiamo aperto una breccia nel muro di omerta' e silenzio che il centro-sinistra ha eretto in una citta', dando voce ad una maggioranza, per ora solo silenziosa, che vuole la pace, che vuole chiudere la basi della NATO, che dice no ai governi che seminano la morte in nome di falsi principi umanitari. Siamo riusciti a farci capire e ad avere consenso, senza venir meno al nostro antagonismo irriducibile, mettendo in stato d'accusa la sinistra italiana che ha trasformato il paese in una portaerei della NATO, rifiutando ogni ipocrita e opportunistica posizione di equidistanza tra aggressori e aggrediti, tra oppressori e oppressi, tra la NATO e chi e' costretto a combatterla in ogni angolo del mondo. Cio' dimostra quanto sia importante il lavoro di massa, tra le gente, citta' per citta', rifuggendo dall'inseguire come ombre i summit del nemico alla ricerca del puro e semplice impatto mediatico. Non abbiamo quindi solo ricordato l'attacco della NATO alla Jugoslavia, abbiamo ricordato l'Intifada palestinese, la resistenza contadina e operaia in Colombia, tutti i popoli oppressi dalla tirannia del "nuovo ordine mondiale". E quando siamo giunti davanti al monumento ai caduti alla resistenza antifascista, emozionati, abbiamo deposto una corona di fiori, ricordando a tutti chi siamo e da dove veniamo: "... ed il nemico attuale, e' sempre ancora uguale, a quel che combattemmo sui sacri monti in Spagna! Uguale e' la canzone che abbiamo da cantare, scarpe rotte eppur bisogna andare". Tutti hanno capito: siamo i nuovi partigiani, quelli che nessuno stavolta disarmera' per consegnare il paese alla NATO e ai padroni. Nessuno potra' accusarci di demagogia e di sterile ribellismo. Negli interventi conclusivi abbiamo denunciato in modo lucido e appassionato le malefatte del governo di centro-sinistra, le ragioni della strategia imperiale, il bellicismo imperialista, le cause piu' profonde delle guerre di conquista. E ci siamo infine tutti stretti attorno alla compagna jugoslava quando ha condannato l'imperialismo per aver squartato la Jugoslavia, quando, in serbo-croato, ha urlato l'inno di battaglia dei vecchi partigiani che sconfissero le armate hitleriane: "Smrt fasizmu! Sloboda narodu!!" Morte al fascismo, liberta' ai popoli!". Infine, quando hanno preso la parola il compagni greco e quello nord-americano, abbiamo davvero mostrato che contro la globalizzazione imperialista, anche noi ci globalizziamo. Che l'antimperialismo non e' solo internazionale, e' ancora e sempre internazionalista. L'assemblea del pomeriggio non poteva che raccogliere la sfida. L'unita' che ci ha portato al successo della manifestazione ne e' uscita rafforzata. Per acclamazione e' stato approvato un ordine del giorno che ci vincola tutti a continuare la lotta. Il prossimo appuntamento e' a Genova, quando i tiranni del G8 si riuniranno per concordare le loro strategie di oppressione. Noi ci saremo! Ci saremo assieme a tutto il "popolo di Seattle", ma senza incedere in modernismi e civilismi alla moda. Noi saremo il polo indipendente degli antimperialisti, di coloro che non dimenticano che la globalizzazione e' imperialismo, quelli che non solo lottano contro il capitalismo, ma affermano anche che il socialismo, un nuovo e autentico socialismo, non solo e' possibile, ma necessario. Il comitato Promotore moizione approvata dall'assemblea, aggiornamenti e foto al sito: http://www.tuttinlotta.org e-mail: posta at tuttinlotta.org --------------------------------------------------- NE' TERRORISTI, NE' PACIFISTI: SOLO ANTIMPERIALISTI La manifestazione contro la NATO tenutasi Sabato 24/03 a Cesena ha raccolto, in alcuni momenti, un migliaio di partecipanti fra cui giovani e cittadini cesenati (alcune centinaia) e delegazioni di altre città aderenti al Comitato Promotore. Un buon risultato politico confermato, fra l'altro, dalla folta partecipazione anche all'assemblea svoltasi nel pomeriggio presso il cinema S.Biagio. Il corteo è sfilato pacificamente perchè nostra è stata la scelta politica di decidere modi, tempi e luoghi di una radicalizzazione della lotta alla NATO di un movimento che deve farsi comprendere e crescere progressivamente; fuori dai luoghi comuni ed etichette che non ci appartengono: "pacifisti", "popolo di Seattle".... La blindatura della città, il terrorismo psicologico, il tentativo di renderci invisibili attuato da chi governa la città ed il paese non sono che la dimostrazione della bassezza morale e politica di chi non ha altre risposte se non le bombe della NATO e lo stato di polizia. In italia, come nei Balcani, vogliono imporci quei modelli economici della globalizzazione imperialista, di cui ll NATO è il braccio armato, che prevedono anche ipermercati e ipercoop che divoreranno i "piccoli bottegai" che hanno aderito alla serrata su "consiglio" della Giunta Comunale sabato 24. Altro che vetrine rotte................ Cesena 26/03/2001 COORDINAMENTO ROMAGNOLO CONTRO LA GUERRA E LA NATO ---------------------------- END
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