29/01 Roma: Giornata Nazionale per Rompere l'Embargo



29 gennaio 2000
Giornata Nazionale per Rompere l'Embargo



Ciao,
abbiamo iniziato in questi giorni la raccolta delle firme su una petizione
popolare al Parlamento (che a norma del regolameto della camera dovrà essere
discussa dalla commissione esteri) per la rottura unilaterale dell'embargo
all'Iraq da parte dell'Italia.
Sono ormai oltre un milione e mezzo le vittime delle sanzioni economiche e
nessuno di noi può più sopportare che il nostro paese sia partecipe di
questo genocidio.

La revoca unilaterale dell'embargo è stata chiesta con una lettera a D'Alema
da tutte le maggiori associazione italiane ( tar cui ACLI, ARCI, Assopace,
Legambiente, LAV, COCIS, Manitese, ecc). Oltre 50 sindaci, tra cui quelli
delle maggiori citta', hanno sottoscritto un appello per la fine
dell'embargo e lo scongelamento a fini umanitari dei beni iracheni nelle
banche italiane. Il Senato della Repubblica ha approvato, su nostra
sollecitazione, una risoluzione che impegna il Governo ad operare per il
superamento dell'embargo all'Iraq. Ma nulla è ancora successo e l'Italia
continua a partecipare alll'embargo. Ecco allora il perchè di una nuova
iniziativa di pressione, che ècoordinata con iniziative analoghe in tutto il
mondo (Usa, Francia, Gran Bretagna, Spagna, ecc).

L'obiettivo che ci poniamo e' ambizioso: 30.000 FIRME ENTRO FEBBRAIO 2000.
Per questo chiediamo aiuto a tutti voi.

Sono disponibili i seguenti materiali:
- un poster 50x70
- un pieghevole che illustra la campagna
- un adesivo
- il modulo per la raccolta delle firme

Chi intende partecipare alla raccolta delle firme (nelle piazze, sui luoghi
di lavoro, nella propria associazione, tra gli amici)

Il 29 gennaio stiamo organizzando una giornata nazionale di raccolta firme
che ci veda presenti nel piu' alto numero possibile di piazze italiane e
permetta una visibilità della campagna.
Il Manifesto e Liberazione pubblicheranno l'elenco dei tavoli. Chiediamo a
tutti la disponibilita' ad organizzare il 29 gennaio nella propria citta' un
banchetto per raccogliere le firme.

A presto.

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TESTO DELLA PETIZIONE AL PARLAMENTO
(IL MODULO FORMATO WORD PUO' ESSERE RICHIESTO)

PETIZIONE PER LA DISSOCIAZIONE UNILATERALE
DALL'EMBARGO ALL'IRAQ DA PARTE ITALIANA
Al Presidente della Camera dei Deputati
(A norma dell'art. 109 del regolamento della Camera dei Deputati - con
richiesta di messa all'ordine del giorno della Commissione Esteri)
NOI SOTTOSCRITTI CITTADINI ITALIANI
- premesso che secondo i dati di diverse organizzazioni delle Nazioni Unite,
quali l'Unicef e la Fao, e di altre organizzazioni internazionali, le
sanzioni economiche imposte all'Iraq dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu nel
1990 e tuttora in vigore hanno causato la morte di oltre un milione di
cittadini iracheni, in gran parte bambini, e hanno provocato il collasso del
sistema sanitario ed educativo e dell'intera economia e società;
- considerando che malgrado la risoluzione 986 del Consiglio di Sicurezza,
che ha introdotto il cosiddetto accordo "Oil for food", la situazione
umanitaria continua a permanere estremamente grave;
- viste le convenzioni internazionali sui diritti umani, fra le quali in
particolare: la Convenzione per i diritti dell'infanzia, la Convenzione di
Ginevra sulla protezione delle popolazioni civili in caso di conflitto e la
Dichiarazione finale della Conferenza sulla Sicurezza alimentare;
- vista la risoluzione della Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti
Umani - sottocommissione per le minoranze - che ha invitato gli Stati "a
revocare le sanzioni economiche qualora, dopo un ragionevole periodo di
tempo, esse non abbiano permesso il raggiungimento degli obiettivi prefissi";
- ritenendo che le sanzioni contro l'Iraq, in vigore ormai da nove anni,
siano da considerarsi una punizione collettiva lesiva dei diritti
dell'individuo;
- ritenendo che la partecipazione del nostro paese a dette sanzioni
costituisca una grave violazione dei diritti umani, oltre che del diritto
internazionale;
- certi che gran parte della popolazione italiana, se fosse messa al
corrente degli effetti delle sanzioni all'Iraq, sarebbe contraria alla
partecipazione italiana alle sanzioni stesse;
CHIEDIAMO
- che venga immediatamente abrogata la legge 278 del 5 ottobre 1990 "Misure
urgenti relative ai beni della Repubblica dell'Iraq", riguardante la
implementazione delle sanzioni economiche all'Iraq da parte dell'Italia ed
il blocco dei beni iracheni nelle banche italiane
- che venga proibita, con apposite norme, qualsiasi partecipazione italiana
a sanzioni che comportino conseguenze negative per le popolazioni civili
come è il caso, in particolare, delle vigenti o minacciate misure di embargo
contro la Repubblica Federale Jugoslava.

NOME E COGNOME INDIRIZZO CAP E CITTA' FIRMA
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ROMPERE L'EMBARGO - campagna per la dissociazione unilaterale italiana
dall'embargo all'Iraq
rompere.lembargo at libero.it    mail list
rompere-lembargo-subscribe at egroups.com
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La campagna "Rompere l'embargo" e' promossa da:
Comitato Golfo - via Pichi,1 20143 Milano Tel: 0289422061 - fax: 0289425770
e-mail: comitato.golfo at agora.it www: http://www.ecn.org/golfo
Un Ponte per ... - via della Guglia 69/A, 00186 Roma Tel: 066780808 - fax:
066793968
e-mail: ponteper at tin.it www: http://www.unponteper.eu.org
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