Richiesta di collaborazione: lettere ai bambini del Kossovo



Sono un'insegnante di scuola media inferiore e sto tentando, nell'ambito
della cosidetta "Materia alternativa" all'insegnamento della religione
cattolica, di aiutari gli allievi che mi sono stati affidati ad
analizzare le (probabili) cause e conseguenze dei conflitti
contemporanei.
Già in primavera ci eravamo occupati dei bombardamenti Nato sulla Serbia
e della questione del Kosovo, servendoci anche del "dossier" trovato sul
sito di Peacelink.
Nel corso degli ultimi incontri, dopo la visione di "Kosovo anno zero"
di G.Bocchi, i ragazzi hanno espresso il desiderio di scrivere alcune
lettere ai "bambini del Kosovo" con la speranza  di avviare una qualche
"conversazione" a distanza con loro.
Ho incoraggiato questa intenzione ma ho avuto difficoltà a trovare un
indirizzo al quale fare pervenire queste lettere semplici, un pò
ingenue, da ragazzini ancora poco capaci di valutare correttamente le
situazioni "altre" rispetto al loro vissuto quotidiano.
Ho trovato un riferimento alla ex Yugoslavia sempre sul sito di
Peacelink e a questo mi sono "aggrappata" per provare a dare
soddisfazione all'intenzione dei ragazzi.
Spero di avere una qualche possibilità di riuscita.
In tutti i modi, per qualsiasi comunicazione o indicazione, siamo
contattabili presso la S.M.S. "Cavour" di Modena al seguente indirizzo:
Cavourmo at tin.it oppure al mio personale indirizzo.
Grazie per l'attenzione e l'eventuale aiuto: Valeria Bocchini.



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Cari bambini del Kosovo,
mi chiamo Federico Di Bernardo, ho 13 anni a abito a Modena.
Frequento la scuola media "Cavour" e mi diverto molto.
Ho visto molti filmati su di voi e su dove vivete ma non dovete prendervela
perché sono sicuro che fra poco tempo tornerete a vivere come me o forse
meglio. Spero inoltre che la guerra che è in atto nel vostro paese finisca
presto e che il vostro stato viva un lungo periodo di pace.
Addio: FEDERICO DI BERNARDO

Ciao, sono Fabio, un ragazzo di 13 anni e frequento la 3 media e sono
italiano. Ti scrivo per conoscerti e farti alcune domande soprattutto sulla
guerra che c'è stata in primavera: Come ti chiami? Quanti anni hai? Dove
abiti? Quando hai saputo che la Nato veniva a bombardare? Quali sono stati i
problemi durante la guerra? Hai perso dei famigliari? Come vivi oggi?
FABIO TAGLIATI

Se potessi scrivere una lattera a un bambino in guerra gli chiederei molte
cose ma le piu' importanti sono quattro. Riesci a dormire alla notte durante
i momenti dove non si lanciano le bombe? Incontri amici con cui giocare o
devi sempre stare nel rifugio coperto? Riesci a pensare a qualcosa de bello
o pensi solo alla guerra? Ti annoi o trovi sempre qualcosa da fare? Queste
sono le domande che vorrei fare a un bambino in guerra.
MANUEL MALMUSI

Caro bambino del Kosovo,
mi chiamo Alberto, ho 13 anni e ti scrivo perché volevo chiedere se mi puoi
parlare dei problemi che ci sono nella tua terra.Ti vorrei fare anche alcune
domande, ad esempio: anche nella città dove vivi ci sono stati genocidi?
Adesso che è finita la guerra continuano la persecuzioni da parte dei serbi
o sono soltantoo gli albanesi a vendicarsi dei serbi?
Hai una casa, un posto in cui vivere? Forse pensi che io sia piu' fortunato
di te perche vivo in Italia ma anche qui ci sono molti problemi e se tu un
giorno dovessi venire qui non devi pensare che tu viva benissimo, infatti
anche in Italia farai fatica a trovare una casa.
ALBERTO VESCOVINI

Ciao, sono un ragazzo che frequenta la terza media qui in Italia.
Si è sentito parlare della guerra che è scoppiata da voi. Mi piacerebbe
sapere com'è la tua vita. Vai a scuola? Come fanno i bambini senza famiglia?
Chi li mantiene? La vostra vita è cambiata dopo la guerra? Come si è
trasformata?
Spero che tu viva bene ma non ti disperare, vedrai che qualcosa cambierà.
Ciao: DAVIDE RIGHI

Caro bambino kosovaro, io sono Manlio, un bambino italiano. Tu forse adesso
penserai che io sono molto più fortunato perché abito in Italia, una nazione
in cui non ci sono conflitti. Invece non è vero perché anche nella mia terra
d'origine ci sono vari problemi. Sì, forse sono più fortunato di te, ma non
come pensi tu.
Nessuna nazione è senza problemi. Sì, forse saranno problemi diversi da
quelli di altre nazioni, però ci sono e sono anche di consistente rilievo.
Come senti questa guerra? Sei rimasto senza un tetto? Ti è morto qualche
parente a causa di questa guerra? Non so se potrai rispondermi ma continua a
sperare e vedrai che un giorno questo disastro finirà e saremo tutti felici
senza farci più guerra.
Da un bambino italiano ad un bambino kosovaro.
NO ALLA GUERRA, SI' ALL'ALLEANZA E ALLA FELICITA'.
MANLIO POLI