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Richiesta di collaborazione: lettere ai bambini del Kossovo
- Subject: Richiesta di collaborazione: lettere ai bambini del Kossovo
- From: Delfio Plantemoli <vadel at iol.it>
- Date: Mon, 3 Jan 2000 12:29:49 +0100
Sono un'insegnante di scuola media inferiore e sto tentando, nell'ambito della cosidetta "Materia alternativa" all'insegnamento della religione cattolica, di aiutari gli allievi che mi sono stati affidati ad analizzare le (probabili) cause e conseguenze dei conflitti contemporanei. Già in primavera ci eravamo occupati dei bombardamenti Nato sulla Serbia e della questione del Kosovo, servendoci anche del "dossier" trovato sul sito di Peacelink. Nel corso degli ultimi incontri, dopo la visione di "Kosovo anno zero" di G.Bocchi, i ragazzi hanno espresso il desiderio di scrivere alcune lettere ai "bambini del Kosovo" con la speranza di avviare una qualche "conversazione" a distanza con loro. Ho incoraggiato questa intenzione ma ho avuto difficoltà a trovare un indirizzo al quale fare pervenire queste lettere semplici, un pò ingenue, da ragazzini ancora poco capaci di valutare correttamente le situazioni "altre" rispetto al loro vissuto quotidiano. Ho trovato un riferimento alla ex Yugoslavia sempre sul sito di Peacelink e a questo mi sono "aggrappata" per provare a dare soddisfazione all'intenzione dei ragazzi. Spero di avere una qualche possibilità di riuscita. In tutti i modi, per qualsiasi comunicazione o indicazione, siamo contattabili presso la S.M.S. "Cavour" di Modena al seguente indirizzo: Cavourmo at tin.it oppure al mio personale indirizzo. Grazie per l'attenzione e l'eventuale aiuto: Valeria Bocchini. ==Attach=Converted=== Cari bambini del Kosovo, mi chiamo Federico Di Bernardo, ho 13 anni a abito a Modena. Frequento la scuola media "Cavour" e mi diverto molto. Ho visto molti filmati su di voi e su dove vivete ma non dovete prendervela perché sono sicuro che fra poco tempo tornerete a vivere come me o forse meglio. Spero inoltre che la guerra che è in atto nel vostro paese finisca presto e che il vostro stato viva un lungo periodo di pace. Addio: FEDERICO DI BERNARDO Ciao, sono Fabio, un ragazzo di 13 anni e frequento la 3 media e sono italiano. Ti scrivo per conoscerti e farti alcune domande soprattutto sulla guerra che c'è stata in primavera: Come ti chiami? Quanti anni hai? Dove abiti? Quando hai saputo che la Nato veniva a bombardare? Quali sono stati i problemi durante la guerra? Hai perso dei famigliari? Come vivi oggi? FABIO TAGLIATI Se potessi scrivere una lattera a un bambino in guerra gli chiederei molte cose ma le piu' importanti sono quattro. Riesci a dormire alla notte durante i momenti dove non si lanciano le bombe? Incontri amici con cui giocare o devi sempre stare nel rifugio coperto? Riesci a pensare a qualcosa de bello o pensi solo alla guerra? Ti annoi o trovi sempre qualcosa da fare? Queste sono le domande che vorrei fare a un bambino in guerra. MANUEL MALMUSI Caro bambino del Kosovo, mi chiamo Alberto, ho 13 anni e ti scrivo perché volevo chiedere se mi puoi parlare dei problemi che ci sono nella tua terra.Ti vorrei fare anche alcune domande, ad esempio: anche nella città dove vivi ci sono stati genocidi? Adesso che è finita la guerra continuano la persecuzioni da parte dei serbi o sono soltantoo gli albanesi a vendicarsi dei serbi? Hai una casa, un posto in cui vivere? Forse pensi che io sia piu' fortunato di te perche vivo in Italia ma anche qui ci sono molti problemi e se tu un giorno dovessi venire qui non devi pensare che tu viva benissimo, infatti anche in Italia farai fatica a trovare una casa. ALBERTO VESCOVINI Ciao, sono un ragazzo che frequenta la terza media qui in Italia. Si è sentito parlare della guerra che è scoppiata da voi. Mi piacerebbe sapere com'è la tua vita. Vai a scuola? Come fanno i bambini senza famiglia? Chi li mantiene? La vostra vita è cambiata dopo la guerra? Come si è trasformata? Spero che tu viva bene ma non ti disperare, vedrai che qualcosa cambierà. Ciao: DAVIDE RIGHI Caro bambino kosovaro, io sono Manlio, un bambino italiano. Tu forse adesso penserai che io sono molto più fortunato perché abito in Italia, una nazione in cui non ci sono conflitti. Invece non è vero perché anche nella mia terra d'origine ci sono vari problemi. Sì, forse sono più fortunato di te, ma non come pensi tu. Nessuna nazione è senza problemi. Sì, forse saranno problemi diversi da quelli di altre nazioni, però ci sono e sono anche di consistente rilievo. Come senti questa guerra? Sei rimasto senza un tetto? Ti è morto qualche parente a causa di questa guerra? Non so se potrai rispondermi ma continua a sperare e vedrai che un giorno questo disastro finirà e saremo tutti felici senza farci più guerra. Da un bambino italiano ad un bambino kosovaro. NO ALLA GUERRA, SI' ALL'ALLEANZA E ALLA FELICITA'. MANLIO POLI
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