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KARAMOJA: UCCISI DUE MISSIONARI COMBONIANI



UGANDA  15/8/2003 13:54
KARAMOJA: UCCISI DUE MISSIONARI COMBONIANI
 Church/Religious Affairs, Urgent

http://www.misna.org/ita/default.htm

Due missionari comboniani sono stati uccisi ieri da guerrieri karimojong nel
Nordest dell'Uganda. Lo ha riferito poco fa alla MISNA un portavoce della
congregazione religiosa a Kampala precisando che le vittime sono fratel
Godfrey Kiryowa, 29 anni, di nazionalità ugandese, e padre Mario Mantovani,
di 84 anni, originario di Orzinuovi (provincia di Brescia), in Uganda dal
1957. Il primo è stato freddato con tre colpi d'arma da fuoco mentre era
alla guida della sua macchina, mentre il suo confratello italiano è stato
ucciso successivamente. Il fatto è avvenuto alle 10:30 ora locale di giovedì
in località Lobel, una quarantina di chilometri a Nord della missione
cattolica di Kanawat (oltre 100 chilometri a nord della città di Moroto). Il
veicolo si è trovato nel bel mezzo di una razzia di bestiame che una banda
di guerrieri dodoth stava compiendo ai danni di altrettanti guerrieri jie.
Ambedue i gruppi appartengono all'etnia nomade karimojong che popola la
regione del Karamoja, nel Nordest dell'ex protettorato britannico. Assieme a
fratel Kiryowa e a padre Mantovani viaggiava un giovane locale che è
riuscito miracolosamente a fuggire. Il Karamoja è una regione tormentata
dalle razzie di bestiame tra bande rivali. Il fenomeno si è acuito con un
fiorente commercio clandestino di armi leggere e munizioni. Padre Mantovani
era un profondo conoscitore della cultura karimojong e aveva scritto una
grammatica nella lingua locale. Inoltre era stato incaricato dai superiori
di accompagnare i giovani missionari nel periodo di inculturazione
(conoscenza della lingua e cultura locale) prima d'iniziare il lavoro
pastorale. Era stimato dai karimojong al punto che trascorreva lunghi
periodi con loro nei villaggi rurali. "Ottimista per natura non aveva mai
perso la speranza che la sua terra adottiva potesse un giorno trovare pace e
stabilità", racconta alla MISNA un suo grande amico, padre Walter Vidori. Il
superiore generale dei missionari comboniani, padre Manuel Augusto Lopes
Ferriera, nell'esprimere le condoglianze ai familiari delle vittime, ha
ricordato che con quest'ultimo fatto luttuoso, nell'arco degli ultimi
vent'anni, sono tredici i comboniani e una comboniana uccisi in varie
circostanze in Uganda. "Il loro sacrificio è il segno più eloquente di amore
alla missione di Cristo e al popolo ugandese" ha detto padre Lopes Ferriera.
[CO]

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KARAMOJA: CATTURATO PRESUNTO ASSASSINO PADRE MANTOVANI
 Church/Religious Affairs, Urgent


Il presunto assassino di padre Mario Mantovani, un giovane guerriero
karimojong, di nome 'Oyela', del gruppo dodoth, sarebbe stato catturato poco
fa dalla polizia. Lo riferiscono fonti religiose precisando che si tratta di
un giovane che, dopo aver freddato il missionario, gli avrebbe sottratto
alcuni effetti personali (tra cui le scarpe), rinvenuti successivamente
nella sua capanna. 'Oyela', che ha rischiato il linciaggio da parte della
gente, al momento, si trova in stato di fermo a Kanawat (Regione del
Karamoja, Uganda Nordorientale) in attesa di ulteriori accertamenti da parte
delle autorità giudiziarie. "Padre Mantovani doveva rientrare in Italia il
prossimo 5 settembre per un periodo di vacanza", riferisce alla MISNA il
superore provinciale dei comboniani in Uganda, padre Guido Oliana. Padre
Mantovani, 84 anni, era il missionario più anziano presente il Karamoja,
mentre fratel Godfrey Kiryowa, ugandese, 29 anni, era il più giovane, avendo
fatto i primi voti di consacrazione religiosa lo scorso anno. I due
missionari erano in viaggio tra Kanawat e Kapedo quando alle 10:30 locali di
ieri si sono trovati nel bel mezzo di una sparatoria tra due bande di
pastori-guerrieri karimojong. Fratel Kiryowa è morto all'istante con un
colpo alla testa e successivamente è stato raggiunto da altri due colpi d'
arma da fuoco. Padre Mantovani è stato ucciso poco dopo, mentre tentava di
nascondersi nell'erba. Il superiore generale dei missionari comboniani,
padre Manuel Augusto Lopes Ferriera, nell'esprimere le condoglianze ai
familiari delle vittime, ha ricordato che con quest'ultimo fatto
agghiacciante, nell'arco degli ultimi vent'anni, sono tredici i comboniani e
una comboniana uccisi in varie circostanze in Uganda. "Il loro sacrificio è
il segno più eloquente di amore alla missione di Cristo e al popolo
 ugandese" ha detto padre Lopes Ferriera.
[CO]