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17/07 Bologna: Missionari dall'africa
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Centro Studi 'Giuseppe DONATI'
email: gdonati@iperbole.bologna.it
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In questi giorni "pre-G8" le voci dei missionari sono
stranamente di attualita': i giornalisti danno spazio
rilevante a persone che di solito agiscono nell'ombra e
in paesi per noi lontanissimi.
Tra le altre merita di essere segnalata l'intervista a
Alessandro Zanotelli pubblicata ieri 15 luglio) sul
Manifesto. Zanotelli, per la verita' abbastanza abituato
a frequentare i mass media, fornisce alcuni interessanti
spunti sul ruolo della chiesa nella societa' di oggi.
(http://www.ilmanifesto.it/oggi/art10.htm)
Noi come Centro Donati rilanciamo a tutti voi le parole
che ci vengono dall'ospedale di Kalongo, nel nord Uganda
dove Rosario Iannetti, medico, fratello comboniano, e'
in attesa di raggiungere la definitiva sede a lui
assegnata nel Sudan meridionale.
Rosario e' stato ospite del Centro Donati lo scorso
aprile all'aula di Istologia di Bologna.
La sua lettera e' alla fine di questa email.
Infine estendiamo a tutti voi l'invito a incontrare p.
Luigi che dalla parrocchia di Ismani in Tanzania e'
venuto a trovarci per un paio di giorni.
Padre Luigi celebrera' messa domani sera
MARTEDI' 17 LUGLIO
alle ore 19:15
presso la Chiesa di San Sigismondo a Bologna in zona
universitaria (angolo via Belmeloro).
La parrocchia di Ismani e' una delle tappe fisse del
viaggio universitario che ogni anno parte da Bologna per
visitare le strade e i villaggi della Tanzania. Si trova
in un ambiente tipicamente africano di savana arida e
sassosa ma in tanti anni il gruppo degli universitari ha
sempre trovato una accoglienza davvero di prima classe.
Per informazioni
gdonati@iperbole.bologna.it
347.5083457
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Kalongo 11-7-01
Caro Antonello,
[...]
Io qui sto bene, sempre pieno di lavoro in sala
operatoria me sempre anche con un orecchio teso al mio
caro Sudan, dove andrò per un altro giro di qualche
settimana ad agosto, prima di trasferirmi
definitivamente a dicembre. Vi do qualche aggiornamento
sugli sviluppi della situazione sudanese, che
sicuramente farete fatica a seguire dall'Italia con i
mass-media intasati da "notizie balneari" ...
Nell'ultimo mese la guerra civile sudanese si è
riaccesa fortemente dato che i ribelli dell'SPLA,
favoriti dall'inizio delle piogge che blocca i movimenti
dei mezzi pesanti dell'esercito governativo, sono
passati all'attacco e il 3 giugno hanno conquistato la
strategica città di Raga, bloccando così i rifornimenti
via terra alla città di Wau, la seconda più grande del
sud e dove io ho vissuto per 5 anni, dal '95 al '99. Ora
Wau è completamente circondata dai ribelli che
potrebbero sferrare l'attacco finale in ogni momento.
Sono molto preoccupato perché a Wau ci sono 2 padri e 5
suore comboniane con i quali ho condiviso quei 5 anni
della mia vita e so cosa provano in questa situazione di
incertezza per il futuro.
Grazie a Dio invece la missione comboniana di Raga è
uscita quasi indenne dai combattimenti di inizio giugno
e i 3 padri e le 2 suore che erano lì hanno assistito
impotenti alla morte di qualche centinaio tra civili e
militari e alla fuga di più di metà della popolazione
verso il nord, praticamente tutti i commercianti e i
militari arabi, ma anche molti neri cristiani nostri
parrocchiani che avevano paura di restare sotto i
ribelli che sono in prevalenza di una tribù diversa e
tradizionalmente nemica.
Il governo ha risposto agli attacchi come al solito
con bombardamenti aerei che proprio due settimane fa
hanno provocato oltre 10 morti a Raga. I feriti sono
stati curati nel dispensario della missione dove lavora
una suora infermiera calabrese, suor Costanza, alla
quale la Diocesi di Rumbek aveva mandato il primo carico
di medicine da Nairobi proprio il giorno prima, il 26
giugno. Infatti la missione di Raga dopo la conquista è
passata automaticamente dalla diocesi di Wau a quella di
Rumbek per un accordo esistente tra i due vescovi per
cui le zone liberate dai ribelli della diocesi di Wau
passano sotto la cura della Diocesi di Rumbek: così
abbiamo un dispensario in più da rifornire di medicinali
...
Fortunatamente Mapuordit, la mia futura missione, è
a 300 km da Wau e a 550 da Raga, in un area saldamente
controllata dai ribelli, però il governo può bombardare
dovunque e infatti le Nazioni Unite hanno avvisato a
metà giugno che la grossa città di Yirol, a soli 40 km
da Mapuordit, era stata dichiarata "bersaglio" dal
governo sudanese, per cui la Croce Rossa Internazionale
ha evacuato l'ospedale di Yirol che gestiva (facevano
solo medicina, non chirurgia) e il dispensario di
Mapuordit è rimasto come unica struttura sanitaria
funzionante nella zona.
Io andrò a Mapuordit verso metà agosto per una
visita di 2 settimane durante le quali dovrei
organizzare la nuova farmacia centrale per il
dispensario e per il futuro ospedale e supervisionare il
corso per 12 infermieri generici e ostetriche cominciato
in loco il primo luglio da una infermiera qualificata
ugandese. Dal corso dovrebbero uscire i primi 12
paramedici sudanesi che lavoreranno nell'ospedale quando
apriremo a gennaio.
Ritornerò qui in Uganda in settembre per i miei
ultimi 3 mesi di tirocinio chirurgico, per poi
trasferirmi definitivamente a Mapuordit da dicembre.
Fino a dicembre perciò potremo comunicare facilmente
attraverso questo indirizzo e.mail dell'ospedale di
Kalongo, dopo spero di riuscire ad attivare la
connessione satellitare del nuovo computer che mi ha
regalato la mia parrocchia di Napoli in occasione dei
miei voti perpetui, cosicché riusciremo a comunicare
anche dal Sudan.
Intanto rinnovo a te e al resto del gruppo i miei
più cari saluti augurandovi buone vacanze vi chiedo
anche una preghiera se possibile quotidiana per la pace
nel martoriato Sudan.
Ciao,
Fratel Rosario.
CESAR Coordinamento Enti Solidali A Rumbek
Associazione di Volontariato - ONLUS
Progetto Ospedale Diocesano di Mapuordit
C/C n. 601488
Banca di Credito Cooperativo di Brescia - filiale di
Concesio
cab 54410 abi 08692
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via San Sigismondo 7 - Bologna
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