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zimbabwe: tutto il potere a mugabe



Tutto il potere a Mugabe
Sciolto il Parlamento, i bianchi temono la vendetta nera
di STEFANO CITATI
IL PRESIDENTE nero ossessionato dalla .degenerazione bianca. è rimasto solo al
comando. Sciolto il Parlamento dello Zimbabwe, ma non ancora stabilita una data
per le elezioni, Robert Mugabe vuole approfittare del vuoto di potere per
risolvere una volta per tutte la questione dell'esproprio delle terre dei
bianchi e ottenere l'appoggio della maggioranza nera per allungare il suo
ventennio di governo. Da cavallo di battaglia per conquistare l'elettorato nero,
la confisca delle fattorie dei farmer - eredi dei latifondisti dell'impero
britannico - è però; divenuta la causa della disaffezione della popolazione per
il leader: la decisione viene considerata una sciagura per la già malridotta
economia dell'ex Rhodesia.
In febbraio il successore del dispotico premier bianco Ian Smith aveva indetto
un referendum per ottenere una riforma costituzionale che gli concedesse più
poteri e permettesse la cacciata dei bianchi; era stato sonoramente bocciato,
così ha tentato di realizzare la sua ossessione aizzando l'associazione dei
veterani della guerra di liberazione contro i proprietari terrieri. A migliaia
riversati in oltre 900 proprietà dei farmer e hanno occupato le terre: proteste,
manifestazioni, scontri - che hanno provocato diverse vittime - non sono bastati
per far tornare indietro il presidente e i suoi protetti.
La guerra per le terre ha sortito l'effetto opposto a quello desiderato;
l'opposizione si è schierata con i proprietari bianchi (un'esigua minoranza
rappresentata da meno di 70mila persone), al punto da far riemergere la discussa
figura di Smith, il premier-ribelle che nel '65 decretò; l'indipendenza della
Rhodesia dalla Gran Bretagna, che ora, a 81 anni, è pronto a guidare la protesta
(una delle fattorie occupate dai veterani è sua).
La questione ha aperto una crisi anche con gli ex colonizzatori britannici:
secondo il governo di Harare è Londra a dover risarcire i farmer per la confisca
delle terre; in fin dei conti - sostiene Mugabe - lo sfruttamento delle terre
più fertili del paese è sempre stato a vantaggio dei britannici. Londra ribatte
che i 30 milioni di sterline concesse nell'80 al governo nero nato dopo
l'indipendenza per riparare i danni della colonizzazione, sono finite nelle
tasche degli uomini di Mugabe.
In queste ore, dopo l'ultima seduta del Parlamento che ha finito i suoi 5 anni
di legislatura, il presidente è volato a Cuba per partecipare al vertice del
G-77 (il gruppo dei paesi del Terzo mondo), e l'opposizione lancia l'allarme
sull'irreale situazione di un paese senza Parlamento che non sa quando potrà
eleggerne un altro. .L'occupazione delle terre è solo colpa di Mugabe., afferma
il leader dell'opposizione nera Morgan Tsvangirai. La legge stabilisce che il
voto avvenga al massimo entro 4 mesi dallo scioglimento dell'Assemblea, ma ci
vorranno almeno 3 mesi per ridisegnare la mappa dei seggi.
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FONTE: LA REPUBBLICA - MER. 12/4/2000

PIER LUIGI GIACOMONI
rhenus@libero.it

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