dossier zimbabwe: i bianchi scappano

[PIER LUIGI GIACOMONI <rhenus@libero.it>]

Zimbabwe, paura bianca .Ma questa terra è nostra.
I proprietari terrieri dell'ex Rhodesia divisi davanti all'occupazione delle
fattorie da parte dei neri: c'è chi fugge e chi resiste
di ALEX DUVAL SMITH
HARARE - Gerry Hayes, medico in pensione in attesa di lasciare lo Zimbabwe per
l'Australia, ricorda le parole pronunciate il 4 marzo del 1980 dal neo-eletto
presidente Robert Mugabe: .Eravamo a una cena con un collega., dice Hayes, .e i
bianchi erano tutti depressi dopo aver saputo i risultati delle elezioni. Alle 8
di sera accendemmo la tv per ascoltare il discorso del nuovo presidente alla
nazione. Disse che avrebbe fatto rispettare la legge e che voleva .un governo
che rassicurasse tutti i cittadini dello Zimbabwe.. Ci sentimmo subito più
Ina Hayes aspettano ansiosamente di fare le valigie dopo 46 anni in Africa del
Sud per cominciare una nuova vita in Australia, dove vivono due dei loro figli.
.Eravamo qui durante la guerrra, negli anni Settanta., dice la signora Hayes,
.ma l'anno scorso mi hanno rapinato mentre ero in macchina. Si ha la sensazione
che la legge e l'ordine stiano scomparendo. Qui sta crollando tutto. Aspettiamo
solo la telefonata che ci dica che siamo stati accettati in Australia..
.
Ci ha detto: .C'è sempre stato un flusso di professionisti interessato ad andare
in Australia ma ora riceviamo domande anche da agricoltori e uomini d'affari
asiatici..
Ai seminari di Griffith preparatori per l'emigrazione c'è sempre molta gente.
.Dalle cento persone di Bulawayo alle 1100 di Harare. Il sessanta per cento è
bianco, il quaranta per cento è asiatico e non c'è mai nessun nero. Sono
preoccupati per l'economia e molti anche per l'educazione dei loro figli., ha
detto. Molti, ha aggiunto, scoprono di essere prigionieri economici dello
Zimbabwe, perchè tutti i loro averi sono in valuta locale e lo Zim dollar è
sempre più debole. Altri non vogliono partire, perchè si considerano cittadini
dello Zimbabwe quanto i cittadini di pelle nera. Almeno 20.000 cittadini dello
Zimbabwe hanno passaporto britannico, o avrebbero il diritto di averlo, ma sono
molti di più i discendenti dei coloni di terza o quarta generazione che non
hanno altra scelta se non restare o partire per l'Australia, la Nuova Zelanda o
il Canada. Daniel Vaideman, agricoltore bianco di Goromondzi, vicino a Harare,
dice: .Mia madre e mio padre sono sepolti nella mia fattoria, sono venuto dal
Tanganica (Tanzania) e sto qui dal 1963. Questa terra l'ho comprata, non me la
sono presa. Il mio sangue è rosso come quello di chi ha invaso la mia terra. Non
sono diverso da loro. Sono africano quanto loro..
Il signor Vaideman è conosciuto sul posto come il .colonnello Swahili., perchè è
stato soldato nell'esercito della Rhodesia - che combattè contro i liberatori
neri - e parla kiswahili, che può; capire anche chi parla lo shona. E' così
popolare tra i piccoli agricoltori neri di Goromonzi, che venerdì scorso hanno
cacciato 200 persone che tentavano di occupare la sua fattoria. .Ci aiutiamo
l'uno con l'altro., dice, .I miei vicini neri usano la mia terra per far
pascolare il bestiame e tutti gli anni vengono a tagliare l'erba per il tetto
delle loro capanne. In quanto agli invasori che dicono di essere veterani di
guerra, io parlo con loro come parlo a qualsiasi commilitone. Non mi fanno
paura. C'è tanta terra nello Zimbabwe e tutta può; essere resa produttiva.
Perchè me ne dovrei andare?.
Molti altri bianchi condividono i suoi sentimenti. Mick Pearce, architetto di 62
anni di Harare, è stato arrestato dieci giorni fa, durante una manifestazione
per la democrazia, e rilasciato 48 ore dopo. Vendeva armi ai gruppi per la
liberazione dello Zimbabwe e crede di essere necessario al suo paese. .Sono
molto scontento del partito al governo. Ma questo paese ha un grande potenziale
e i rapporti tra le razze sono talmente buoni che potrebbero solo diventare
migliori se avessimo un nuovo governo., ha detto.
L'Alta Commissione Britannica è stata inondata di richieste, così come gli
uffici consolari canadesi e australiani in Sudafrica che si occupano delle
pratiche per l'immigrazione provenienti dallo Zimbabwe. Nessuno, però;, accetta
di fornire dei dati per paura di fare il gioco del presidente Mugabe che tuona
contro i bianchi codardi nella campagna per le elezioni parlamentari. Un
portavoce dell'Alta Commissione Britannica ad Harare dice solo: .Abbiamo molto
lavoro, ma non più di quanto ne avessimo due mesi fa..La maggior parte delle
richieste presentate al consolato riguardano certificati o pratiche per il
rinnovo del passaporto. .La gente sta ancora ad uno stadio di preparazione per
ogni eventualità ..
Per i signori Hayes è venuto il momento di partire. .Ho avuto rispetto per
Mugabe, quando, in quel primo discorso, disse che era venuta l'ora di
dimenticare il passato. Credo che la maggior parte dei bianchi che stanno
pensando di lasciare il paese vogliano aspettare l'esito delle elezioni per
decidere. Per quanto riguarda noi, il momento è venuto. Non siamo noi che
lasciamo l'Africa, è l'Africa che ci ha abbandonato..
The Independent)
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L'ex Rhodesia dei britannici
LO ZIMBABWE ha poco più di 12 milioni di abitanti e una superfice di 390.759
kmq. Nella capitale Harare vivono circa 900mila persone. I maggiori gruppi
etnici sono gli Shona (71 per cento) e i Ndebele (16 per cento); i bianchi
rappresentano nemmeno l'1 per cento. La lingua ufficiale è l'inglese. Il 50 per
cento della popolazione si professa di religione mista cristiana- animista.
L'alfabetizzazione è all'85 per cento. Il reddito pro-capite è di 600 dollari.
Nel 1888 Cecil Rhodes inizia lo sfruttamento dei giacimenti della regione, che
conserver… il nome dell'avventuriero britannico fino al 1965. Ian Smith dichiara
l'indipendenza dalla Gran Bretagna e governa fino al '79, quando Mugabe
conquista il potere
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FONTE: LA REPUBBLICA - MAR. 11/4/2000
 


PIER LUIGI GIACOMONI
rhenus@libero.it

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