Ho ricevuto questo messaggio subito dopo
quello inviatovi qualche giorno fa.
ve lo mando visto
che l'argomento sembra inteerssare qualcuno.
Mi sembra anche sorprendente che mi è arrivato tramite un
amico sacerdote che l'ha avuto da una lista che tratta di argomenti
religiosi!
Andrea
Chi pianifica le politiche di ´crescita zero`
Il
giorno che la famiglia Rockefeller
decise di frenare le nascite nel
mondo
´I settori pubblici e privati devono operare insieme per
accelerare negli Usa lo sviluppo degli aborti legali. Da
1,2
milioni all'anno essi devono salire a 1,8 milioni`.
Era il 14 marzo 1973
quando J.H. Knowles, presidente della
Fondazione Rockefeller, enuncio`
questo programma a New
York, davanti al Consiglio nazionale sviluppo
pianificazione familiare.
Nel '73 la Corte suprema aveva appena
depenalizzato
l'aborto, ma per Knowles la politica ìpermissivaî
non era
sufficiente: occorreva una ´promozione attiva` dell'aborto
di massa.
La cosa fu organizzata come se si trattasse di promuovere
un maggior consumo di Coca Cola.
Vi si impegno`, anima corpo e
portafogli, Nelson
Rockefeller, capo della dinastia che possiede la Standard
Oil e la Chase Manhattan Bank, controlla giornali e
network
televisivi (Abc, Cbs), che ha fondato il club dei
supermiliardari del mondo
noto come Commissione
trilaterale.
Nelson (e` morto nel '79) e` stato
inoltre governatore dello
Stato di new York e vicepresidente degli
Usa.
Una famiglia potente.
Che ha promosso l'aborto in America con la
fondazione gia`
dal 1952, del ìPopulation council", condotto da
uomini
della fondazione Rockefeller.
Ente privato, il Council gode
pero` di entrate pubbliche,
in quanto finanziato dal ministero della Sanita`
e
dall'Agenzia internazionale per lo sviluppo (Aid).
Per ammissione
degli stessi Rockefeller, ogni dollaro da
loro versato al Council ha
ìattivatoî 24 dollari ìpubbliciî
per propagandare
- attraverso 22 mila centri di base ´per
la pianificazione familiare`
- l'aborto e le pratiche
contraccettive.
Ma gli Stati Uniti sono solo
uno dei Paesi in cui si svolge
la ´promozione attiva` della famiglia
Rockefeller: per
questa, l'aborto e` soprattutto un genere d'esportazione,
destinato in particolare al Terzo Mondo.
Attraverso i canali dell'Aid e
le solidarieta` occulte della
Trilaterale e della massoneria americana,
l'ideologia
abortista dei Rockefeller ha informato da gran tempo i
vertici dell'Onu.
L'ex Segretario U'Thant e` stato amministratore
del ´Population Council`.
Un'ottantina di sezioni della
Pianificazione familiare
operano in altrettanti Stati sotto l'egida degli
organismi
Onu, i quali condizionano la concessione di aiuti ai Paesi
poveri al fatto che questi accettino di adottare politiche
di
contenimento della popolazione.
Perche' questa volonta` dei clan
supercapitalisti di
promuovere aborto e contraccezione?
Alla base ci
sono visibili interessi concreti dei
supercapitalisti stessi: le famiglie
con figli non sono
buone ìconsumatriciî, non cambiano l'auto o
il frigorifero
con la frequenza che pare necessaria ai fabbricanti di beni
di consumo.
Il Fondo monetario internazionale inoltre, che e` l'organo
supernazionale che unisce le banche creditrici (di cui la
Chase
Manhattan e` la maggiore) dei paesi del Terzo Mondo,
impone a questi Paesi
severe misure di ìausterita`î perche'
essi possano pagare ai
banchieri gli interessi sui debiti e
questa ìausterita`î
comprendono la necessita` di bloccare il
numero di ´bocche da sfamare`
in questi Paesi, secondo idee
di neocolonialismo malthusiano che hanno
trovato
espressione persino in un progetto (Global 2000) elaborato
dall'amministrazione Carter, nota ìcreaturaî dei laboratori
della Trilaterale.
Global 2000 non riusci` a nascondere la vera
preoccupazione
dei miliardari, che e` questa: l'aumento ella popolazione e`
in realta` un fattore potentissimo di cambiamento e di
innovazione; e`
stato sotto l'impulso demografico che
l'umanita` ha imparato, ad esempio, a
sfruttare piu`
efficienti forme di energia, dalla legna al carbone e poi
al petrolio.
Ma ogni ´innovazione` epocale ha comportato il
tramonto di
vecchi centri di potere a favore di nuovi centri di potere,
per esempio la fine dei signori del carbone e l'ascesa dei
signori del
petrolio.
Di qui la necessita` di bloccare la demografia per
conservare l'attuale sistema di potere economico mondiale.
Percio` si e`
cercato di bandire una ideologia
della ´crescita zero` come quella a
cui il Mit americano
(finanziato dai Rockefeller) e il Club di Roma
(Rockefeller
e Agnelli) hanno cercato di dare una
coloritura
ìscientificaî: le risorse della Terra ´si stanno
esaurendo`, dunque bisogna frenare la crescita della
popolazione.
Di qui nascono tutti i movimenti ecologisti e
´verdi` del
mondo, sulle cui fonti di finanziamento sarebbe
interessante indagare.
Una fonte massonica certa, il ginecologo Pier
Saimon, gia`
gran maestro della Gran Loggia di Franzia, ha rivendicato
alle Loggie il merito di aver promosso la legislazione
abortista in
Francia.
Secondo lui, gia` nel '53, in una riunione segreta a
Ginevra,
fu formulata l'idea motrice: ´porre il principio
secondo cui la vita
e` un materiale nel senso ecologico del
termine, e che ci spetta gestirlo`;
´la civilta` moderna,
siccome e` in condizioni di controllare il
processo
biologico, fara` sempre meno riferimento al fatto fisico
della
vita che alla sua qualita` (Ö). Guardiamo le cose in faccia: un
mongoloide entra in questo quadro?`.
Ei' qui la radice del nazismo
legalizzato e razionalista,
del genocidio banalizzato, quotidiano e di
massa, in cui
tutti viviamo senza vergogna.
* * *
(P.
Pir.) L'aborto procurato, benchE` la legge italiana
affermi il contrario, e`
uno strumento di controllo delle
nascite, e` cioe` uno strumento finalizzato
a
quella ´crescita zero` predicata dalle multinazionali della
pianificazione familiare (contraccezione, aborto,
sterilizzazione) che
si riconducono, tra l'altro, alla
statunitense Fondazione Rockefeller.
E
l'aborto procurato e` una vera e propria industria.
Ei' quindi del tutto
logico che una ragnatela di mostruosi
interessi economici e finanziari come
e` quella che si cela
dietro gli slogan del ´bambino desiderato` e
della ´libera`
di scelta` cerchi di massimizzare sempre piu` i propri
spazi
di mercato e di profitti.
In quest'ottica la piovra Rockefeller
con i suoi numerosi
tentacoli (Population Council, International Planned
Parenthood Federation, Pathfinder Found, Club di Roma,
ecc.) conduce
un'incessante azione per rimuovere tutti gli
ostacoli culturali
all'espansione dei suoi profitti.
E a livello internazionale un
´ostacolo` di tutto rilievo e`
proprio quella dichiarazione universale
dei diritti del
fanciullo, con la quale le Nazioni Unite sancirono che il
bambino ha diritto ´a un'adeguata protezione giuridica sia
prima
che dopo la nascita`.
Perfidamente ´logico` quindi, ma profondamente
disumano, il
tentativo che i fautori della ´crescita zero` stanno
facendo per arrivare all'approvazione da parte
dell'assemblea generale
delle Nazioni Unite di una nuova
Convenzione internazionale sui diritti del
fanciullo, ma
solo del fanciullo gia` nato.
I potenti autori di questo
tentativo, infatti, ce la
metteranno certamente tutta per prendersi una
solenne
rivincita, dopo la sconfitta subita nel 1984 in un'altra
sede
Onu, alla Conferenza mondiale sulla popolazione di
Citta` del Messico.
Anche allora la bozza della Dichiarazione finale
aveva
´dimenticato` la Dichiarazione universale dei diritti
del fanciullo,
che viene ripescata.
A Citta` del Messico si percepi` chiaramente che la
piovra-
Rockefeller controllava, come ancora controlla, con i suoi
uomini, i posti-chiave del Fondo delle Nazioni Unite per le
attivita` in
materia di popolazione, anche se alla fine
l'aborto risulto` messo al
bando.
Aleksander Minak
(c) Avvenire
La pianificazione mondiale dell'aborto
Al Sinodo dei
Vescovi fu chiaramente denunciata l'esistenza
di un'unica centrale
internazionale che programma e
favorisce l'aborto su scala planetaria.
Si e` parlato, senza fare nomi, di una signora indiana che
dirigerebbe
tutto.
Quella 'signora indiana' e` ovviamente solo una impiegata di
concetto, perche', come e` noto, l'idea parte da lontano e da
ben altri
porti.
Tutto comincio` nel 1970, quando Nelson Rockfeller, allora
governatore dello Stato di New York, appoggio` pesantemente
una legge
che rendeva di fatto l'aborto totalmente libero.
Talmente era libero che nel
1972 l'assemblea legislativa
dello Stato decise semplicemente di abrogarlo.
Il governatore oppose il suo veto e la Corte Suprema degli
Stati Uniti,
con la celebre sentenza Roe vs. Wade, gli
diede ragione, riportando
l'America ai tempi del Dred
Scott Case del 1857 (dove si stabiliva che
i discendenti
affrancati di schiavi non erano da ritenersi giuridicamente
persone, per cui l'aborto era permesso a richiesta).
Nelson Rockefeller,
come si ricordera`, divenne poi
vicepresidente degli Stati Uniti.
Questo signore (il cui cognome e` ormai entrato nel
vocabolario
corrente a indicare la ricchezza per
antonomasia) era al vertice di una
piramide colossale, i
cui intenti furono chiari il 14 marzo 1973, quando,
nel
corso di una conferenza tenuta a New York davanti al
Consiglio
nazionale del Centro di Sviluppo della
Pianificazione Familiare, il
presidente della Fondazione
Rockefeller, J.H. Knowles, dichiaro`: ´Ei'
compito sia dei
settori privati che dei settori pubblici accelerare
negli
Stati Uniti lo sviluppo degli aborti legali affinchE` essi
salgano ad un milione e ottocentomila all'anno`.
Insomma, le leggi
permissive in materia d'aborto non erano
sufficienti a condurre a risultati
sperati, occorreva una
promozione attiva dell'aborto di massa.
Da
dove veniva questa bella idea gnostica?
Dall'ideologia della 'crescita
zero', che le teste d'uovo
del Massachussetts Institut of Technology
(sovvenzionato
dalla Fondazione Rockefeller) avevano elaborato giusto in
quegli anni.
Il lancio del femminismo, l'appoggio velato al marxismo
(che era pur sempre materialismo) e infine la campagna
ecologistica su
scala mondiale, avviata dal rapporto 'I
limiti dello sviluppo' del Club di
Roma (braccio europeo
del suddetto Massachussetts Institut of Technology),
sono
anelli della catena che parte da quest'idea.
Applicarla era
facile.
I Rockefeller non avevano problemi nel favorire l'ingresso
nell'amministrazione statunitense di uomini loro: il
sistema
costituzionale americano permette la formazione di
staff praticamente a
richiesta.
Per i mass media era ancora piu` facile, visto che i
Rockefeller ne controllavano buona parte, come il Columbia
Broadcasting
Cy, tanto per citarne un paio nel settore
delle radiodiffusioni.
E poi
c'erano le cliniche finanziate dalla stessa famiglia,
come quella della
Pianificazione Familiare di New York, che
divenne la piu` grande 'fabbrica
d'angeli' del mondo.
Naturalmente non si devono dimenticare le industrie
farmaceutiche controllate tramite pacchetto azionario, come
la Upjohn,
che si lancio` a testa bassa nel settore degli
antifecondativi.
Il
Population Council
La piramide facente capo alla Fondazione Rockefeller
era
composta di oltre ventiduemila fondazioni 'senza scopo di
lucro', in
parte autofinanziantesi e in parte sovvenzionate
dal governo, come
l'importantissimo Population Council,
sostenuto a suo di milioni (di
dollari) dal ministero
della Sanita` e dall'AID (Agency for International
development, organismo federale).
La prima mossa fu uno studio di Henry
Kissinger, 'Prospettive per l'America', nel quale veniva
dipinto uno
scenario mondiale in cui il controllo
demografico era presentato come il
problema.
Kissinger era consigliere personale di Rockefeller, poi fu
Segretario di Stato e infine eminenza grigia della
diplomazia
internazionale (oggi continua a guidare a
distanza la politica estera
americana, sebbene non abbia
piu` alcun ruolo pubblico: l'esperienza
accumulata e le
aderenze a tutti i livelli ne fanno il piu` richiesto
consulente internazionale).
Contro la fertilita`
Il mensile del
Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME),
Mondo e Missione, ha
recentemente rivelato un altro
documento a firma di Kissinger.
Ei'
giusto di quegli anni (1974); Kissinger allora
presiedeva il Consiglio
di Sicurezza degli Stati Uniti e
Bush era direttore della CIA.
Si tratta
di un memorandum segreto, intitolato National
Security Study Memorandum
2000, contenente direttive da
applicare in tredici Paesi del Terzo
Mondo e indirizzato a
poche persone (tra le quali il direttore della CIA).
I tredici Paesi in questione erano l'India, il Bangladesh,
il Pakistan,
la Nigeria, il Messico, le Filippine, la
Thailandia, la Turchia, l'Etiopia,
la Colombia e il
Brasile.
Questo memorandum era incentrato sulla
necessita` per gli
Stati Uniti di modificare entro il Duemila i livelli di
fertilita` dei suddetti tredici Paesi, i quali, a caUSA del
rapido
aumento demografico, avrebbero potuto, in un futuro
non troppo lontano
conseguire un crescente ruolo politico e
strategico.
In soldoni, c'era
da aspettarsi che la lievitazione della
popolazione avrebbe spinto tali
Paesi a rialzare il prezzo
delle esportazioni delle materie prime da essi
prodotte,
compromettendo seriamente gli interessi degli Stati
Uniti.
La pianificazione delle famiglie
L'analisi in effetti era
lungimirante, perche' oggi di fatto
gli USA hanno dei concorrenti di tutto
rispetto nella
domanda di materie prime, concorrenti che magari sarebbero
disposti a pagare prezzi piu` alti pur di assicurarsele.
Questo
aumenterebbe la potenza dei concorrenti medesimi (in
pratica Germania e
Giappone), ma anche quella dei Paesi
produttori, i quali, potendo incassare
piu` denaro - e con
una popolazione sempre piu` numerosa - finirebbero per
assumere un ruolo di tutto rispetto nello scenario
internazionale.
Il memorandum (che magnificava anche il 'miglioramento
raziale' che
dall'adozione delle misure consigliate sarebbe
derivato) venne preso sul
serio e porto` ad un aumento dei
fondi a disposizione dell'AID, a patto che
gli aiuti ai
tredici Paesi in questione fossero subordinati
all'accettazione da parte di questi dei programmi di
controllo
demografico.
Il documento concludeva 'consigliando' di coinvolgere nel
progetto anche altri organismi, come la Banca Mondiale,
l'Organizzazione
Mondiale della Sanita`, l'Unicef, che
avrebbero dovuto inserire i piani di
riduzione demografica
nei servizi di assistenza medica forniti dal Terzo
Mondo.
Tutti i 'consigli', com'e` noto, sono stati puntualmente
seguiti e realizzati.
Ma torniamo alla 'piramide Rockefeller'.
In
essa va inserita anche la Federazione Mondiale per la
Pianificazione
Familiare (che riunisce tutte le fondazioni
relative), piu` diversi
organismi religiosi americani (come,
per esempio, il Centro di
Consultazione Familiare di
Washington).
Vanno aggiunti la commissione
americana per l'UNESCO, gli
istituti che studiano l'aborto, il Comitato
americano di
Studio per la Crisi Demografica, l'Accademia Nazionale
americana delle Scienze, l'Universita` di Harward, quella
della Carolina
del Nord, la Cornell, la Chapel Hill, la
Emory e la John Hopkins. Tutti
questi enti sono privati, ma
la loro stessa esistenza mette in moto
meccanismi di
finanziamento politico; un opuscolo del centro di
Pianificazione Familiare di Pittsburg informava, in quegli
anni,
che un solo dollaro privato versato al Centro ne
procurava ventiquattro
pubblici.
Il quadro va completato con le altre grandi Fondazioni
americane, come la Ford e la Hewlwtt, che per lo stesso
scopo versavano
fior di milioni alla Fondazione
Rockefeller.
Tanto per dare un'idea
delle ramificazioni del progetto,
ricordiamo che a quel tempo U Thant,
Segretario generale
dell'ONU, era amministratore del Population
Council.
La recessione planetaria
Il blocco marxista fu totalmente
impenetrabile alla
politica denatalistica cosi` potentemente lanciata.
Neanche l'idea della 'crescita economica zero' lo sfiorava
minimamente.
Anzi, ad esso non pareva vero che l'Occidente si desse la
zappa sui
piedi da solo.
Fece di piu`: obbligo` i vari partiti comunisti del mondo ad
appoggiare con tutte le loro forze il suicidio
dell'avversario.
Cosi` si arrivo` al paradosso dei comunisti occidentali che
si
battevano strenuamente per l'introduzione dell'aborto,
mentre quelli delle
repubbliche popolari lo restringevano
o lo abolivano.
L'URSS
e i suoi satelliti intanto si davano da fare per uno
sviluppo industriale
spinto al massimo (che pero` e` finito
come e` finito), contando anche
sulla loro superiorita`
demografica; l'Occidente dal canto suo dava l'avvio
a
quella recessione planetaria che oggi sta esplodendo in
tutta la
sua virulenza.
L'idea di ridurre gli abitanti del pianeta e` pero`
ancora
piu` vecchia (e non intendiamo riferirci solo a quella
antichissima della Gnosi, secondo cui il Nulla e` meglio
dell'Essere).
Deve averla fornita il famoso dottor Pincus, il biologo del
Massachussetts che gia` nel 1950 sperimentava la sua pillola
antifecondativa sulle portoricane dei quartieri poveri.
Fare esperimenti
sui poveri, pero`, rappresentava piu` che un
semplice risparmio di fondi,
perche', come abbiamo visto,
era proprio ad essi che la manovra era
destinata.
I contraccettivi iniettabili, per esempio, cominciarono ad
essere testati sulle popolazioni peruviane gia` negli anni
Sessanta.
Poco importava se le cavie mostravano subito dopo una
spiccata tendenza
ai noduli all'ipofisi e alle ghiandole
mammarie.
Il decennio successivo
vide l'ingresso prepotente nei
tredici Paesi summenzionati del
Depo-Provera, il
contraccettivo iniettabile prodotto dalla Upjohn americana
(in cui, come si ricordera`, i Rockefeller avevano una
grossa
partecipazione azionaria).
La politica degli anticoncezionali
Diffuso
indiscriminatamente (come tutto quel che viene
diffuso nel Terzo Mondo), fu
ritirato dal mercato (ma solo
in America) nel 1978 su pressione dei
movimenti femministi,
in quanto si era scoperto che provocava un calo nelle
difese immunitarie.
Il Norplant e` il piu` recente anticoncezionale del
genere:
prodotto da una industria finlandese (con ricerche
finanziate
dal Population Council) e sperimentato su donne
cilene, e` stato sospeso dal
Brasile (il che e` tutto dire)
a causa delle incresciose conseguenze
sulla salute, ma
continua ad essere tranquillamente diffuso negli altri
Paesi con la benedizione dell'Organizzazione Mondiale della
Sanita`.
Il fatto e` che la diga e` ormai aperta e la campagna va, per
cosi` dire, avanti da sola. Per esempio: iniettare un
antifecondativo
richiede pochi minuti, laddove spiegare il
funzionamento di quelli orali o
meccanici abbisogna di
molto piu` tempo, e non si e` mai sicuri che la
spiegazione
venga recepita fino in fondo.
In piu`, Paesi come la Cina,
la Malesia, la Thailandia,
l'Indonesia, la Corea del Sud, il Vietnam, il
Messico,
hanno trovato una cospicua fonte di entrate nella
produzione e
nella esportazione di preservativi, che
vendono (e convincono a comprare)
anche in casa loro.
Ma la gente del Terzo Mondo non diminuisce solo per
fame,
guerre, aborti, prevenzione delle nascite.
Muore anche per uso di
anticoncezionali.
Effetti collaterali di quelli chimici a parte, c'e` da
tener
presente che preservativi e spirali non vengono quasi mai
usati
come si deve.
Si parla di profilattici adoperati piu` volte, spirali
triennali tolte dopo dieci anni e piu`, magari solo in
occasione di
infezioni senza rimedio.
A questo si aggiunga la modificazione delle
mentalita`: in
certe popolazioni , ormai sedotte dalla supposta potenza
della 'medicina' dell'uomo bianco, la promiscuita` sessuale
si e`
centuplicata, a tutto vantaggio della diffusione
dell'AIDS.
I
pianificatori, pero`, tirano avanti per la loro strada.
Il Fondo ONU per la
Popolazione nel suo ultimo rapporto
annuale insiste: prevenire 106 milioni
di nascite
costituisce un 'risparmio' globale di 742 miliardi di
dollari.
Ei' insomma (se non fosse ancora chiaro) una questione di
soldi, tanto per cambiare.
Quanto sia importante l'argomento lo si
evince dal budget
annuale dell'ente, 212 milioni di dollari che
diventeranno
un miliardo nel Duemila.
In tale anno la spesa dei
programmi per diminuire il numero
degli umani dovra` raggiungere il doppio
di quella attuale
(che e` di tutto rispetto: quattro miliardi e mezzo di
dollari).
Il bello e` che meta` della somma la pagano gli stessi Paesi
da ridurre.
Chi finanzia il Fondo ONU per la
Popolazione?
Naturalmente gli Usa sono in testa, seguiti dal Giappone e
da tutto il resto del mondo occidentale.
C'e` anche l'Italia, sebbene in
dodicesima posizione.
Ma il fondo non e` solo, ovviamente, in questa immane
opera
di ingegneria ecologica a tutto vantaggio degli Alieni
Prossimi
Invasori.
Ci sono anche le Fondazioni, gli Istituti, i Centri, i
Comitati, le Agenzie di cui abbiamo parlato.
La Family Planning
International Assistence, il Pathfinder
Found, l'International Planned
Parenthood Federation, la
SIDA scandinava, la giapponese JOIFCP, la CIDA
canadese, e
cosi` via.
Si aggiungano i milioni di utili idioti sparsi
nel mondo
che si battono per la causa gratuitamente e a tutt'uomo,
assolutamente convinti di sudare per il bene dell'umanita`,
e il quadro
sara` completo.
I rivoli del 'messaggio'
Roberto Beretta si Avvenire
ha elencato recentemente i
mille modi in cui il 'messaggio' arriva
capillarmente in
tutti gli angoli del globo (Plino Correa De Oliveira, nel
classico Rivoluzione e controrivoluzione avvertiva che il
bersaglio
della Rivoluzione metafisicamente intesa e` 'ogni
uomo').
Nel Ghana una
nota squadra di calcio sfoggia il logo dello
sponsor sulle maglie dei
giocatori: una marca di
preservativi con la scritta 'mettimi'.
In
Nigeria i programmi televisivi trasmettono indirizzo e
numero di telefono
delle cliniche di pianificazione
familiare.
Nelle Filippine la
promozione e` affidata anche ai video
musicali e alle canzoni, piu` un
'porta a porta' da far
invidia ai Testimoni di Geova.
In Turchia a
cadenze trimestrali la gente viene bombardata
con cinque ore al giorno di
sceneggiati televisivi
sull'argomento (nell'America latina questo compito e`
affidato alle telenovelas).
Nella Corea del Sud e` l'esercito il
bersaglio privilegiato:
chi si arruola deve sorbirsi anche il corso di
educazione
sessuale.
Nello Zaire, oltre ai posters murali, quando compri
i
preservativi ti danno in omaggio biglietti dei concerti
rock con lo
sconto del 50%.
In Tunisia la sanita` offre controlli gratuiti alle donne
che hanno partorito da poco; appena queste si presentano in
ospedale,
vengono immediatamente contattate da funzionari
della pianificazione
familiare che fanno loro passare la
voglia di avere altri figli.
Trent'anni di sforzi hanno dato in molti posti i loro
risultati:
innanzitutto l'Occidente, in testa alle
classifiche della denatalita`.
Poi molti altri Paesi (questi, finalmente, del Terzo
Mondo), hanno visto
dimezzarsi i coefficienti di fertilita`.
Ma non sono tutte rose e fiori
per il Progetto Ecatombe.
In Cina, per esempio, la costrizione governativa
al figlio
unico ha prodotto piu` che altro una strage di femmine (la
gente, visto che puo` avere un solo figlio, vuole che sia
maschio); ma
anche milioni di figli 'segreti' e una cifra
enorme di cittadini
'fluttuanti', che si sottraggono
all'anagrafe spostandosi continuamente.
Anche nelle Filippine le cose vanno male per i
pianificatori, a causa
della tenace opposizione della
Chiesa.
Nemmeno nei Paesi islamici le
cose filano per il loro
verso.
E neanche in India, dove, lo si
ricordera`, la campagna di
sterilizzazione forzata del 1975 costo` il posto
a Indira
Gandhi.
Il nemico e` la religione
E' la religione
(qualunque religione) la vera nemica del
Progetto.
Ogni religione (culti
satanici a parte, roba di invenzione
occidentale che non e` religione)
tributa un culto al
Creatore, per questo non puo` essere contro la vita.
L'idea di ridurre il numero delle 'bocche da sfamare',
quindi, incontra
nelle religioni l'ostacolo piu` efficace.
Da qui il finanziamento piu` o
meno occulto per tutto quello
che puo` servire a sradicare il senso
religioso dal cuore
degli uomini (si pensi al dilagare delle sette
nell'America
latina).
Ma eliminare le bocche da sfamare vuol dire anche
eliminare
le braccia che potrebbero produrre, come tutti gli
economisti
seri sanno.
Purtroppo gli economisti spesso mangiano nel piatto dei
Pianificatori, percio` sono generalmente costretti a dire il
contrario
di quel che pensano.
Cosi` la crisi si avvita su se stessa, aumentando la
recessione e di conseguenza il numero delle 'bocche
inutili'.
Qui il
Piano rivela il volto di Satana, mendax et homicida
ab initio (G.v
8,44).
In questo modo, in una demoniaca spirale senza fine, viene
preparato l'avvento dell'Eta` dell'Acquario: i sempre piu`
numerosi
adepti del New Age continuano a ripetere che sara`
un tempo di pace e
prosperita`, ma i presupposti indicano
che ci aspetta un'era di desolazione
e morte, con
sconvolgimenti di portata cosmica e instabilita` cronica, in
un mondo sempre piu` simile all'inferno.
Ci sarebbe da farci sopra una
bella riflessione teologica,
ma ce ne manca il cuore.
Annunciando i
cataclismi che dovevano succedere, Gesu`
concludeva: ´Ma quando il
Figlio dell'Uomo tornera`, trovera`
ancora la fede sulla terra?` (Lc 18,8).
A questo punto c'e` da chiedersi se trovera` ancora qualcuno
sulla
terra.
Rino Cammilleri
(c) Pagine
Libere