[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Africanews Gennaio 2001 - Zambia: Lo sport per un cambiamento sociale



AFRICANEWS - Versione Italiana
Nr.33  - GENNAIO  2001

Zambia
Lo sport per un cambiamento sociale
Di Benedict Tembo

Riscuote successo un programma sportivo concepito per educare i
giovani ad affrontare i problemi che li riguardano.


L'educazione tramite lo sport, Edusport, e' diventato un nuovo
straordinario strumento col quale insegnare a ragazzi e ragazze a
muoversi bene nella vita ed  evitare pericolosi comportamenti che li
possono mettere a contatto della droga e dell'alcool. Edusport e' un
programma comunitario concepito per insegnare abilita' sportive e
comportamenti civici ai giovani fra i cinque e i diciannove anni,
soprattutto i meno privilegiati ed i piu' vulnerabili nelle comunita'.


Bwalya Mwamba, il coordinatore di Edusport, spiega che si utilizzano
giochi adattati in modo tale da trasmettere messaggi sui problemi
sociali come l'HIV, il fumo, il degrado ambientale, l'abuso di droghe,
le malattie e la violenza sessuale, il lavoro minorile e altre
questioni come i diritti umani e la discriminazione di genere.

L'insegnante diciassettenne Annie Namukanga, nel cortile della scuola
"Fountain of Hope" di Lusaka si rivolge ai suoi ragazzi prima del
riscaldamento che precede partite di allenamento o agonistiche. Questi
alunni, per lo piu' appartenenti alla scuola elementare, stanno molto
attenti ad ascoltare i pericoli dell'alcool, del sesso proibito,
dell'abuso delle droghe e di altri problemi sociali. L'insegnanteci
spiega che il buon comportamento civico e' l'argomento di cui si parla
prima della partita di calcio piu' importante, per insegnare ai
ragazzi come aiutarsi fra di loro per raggiungere gli obiettivi comuni
ed inculcare l'importanza di rispettare le regole che fanno di loro
dei cittadini responsabili.

I ragazzi, ad esempio, scelgono il loro capitano a rotazione in modo
tale che tutti possano avere la consapevolezza della responsabilita'
che si assumono guidando i propri compagni. Il coordinatore del
programma afferma che lo sport e' un'attivita' che tende a far
incontrare e tenere assieme gente di diverso stato sociale e, nel
contempo, la scoraggia dall'indulgere in problemi sociali come
l'alcoolismo, il fumo e l'assunzione di droghe. Edusport ha preso
avvio nel 1998 alla scuola femminile di St Patrick a Kabwata, Lusaka.
Si e' diffuso a macchia d'olio nella capitale, in scuole come la
Little Angels dell'Esercito della Salvezza, la Fountain of Hope,
Charles Lwanga, St. Lawrence, Sacred Heart e la Mary Aikenhead dove
complessivamente partecipano al programma circa 2000 ragazzi delle
varie scuole comunitarie.

Attualmente i programmi di Edusport sono svolti nelle scuole
comunitarie dei quartieri di Kabwata e Chilenje, ma molte altre scuole
hanno dimostrato interesse. Mwamba spiega che "fondi permettendo"
vorrebbe allargare l'esperimento ad altre aree, aggiungendo che si sta
dando da fare per gemellare la Fountain of Hope con una scuola in
Norvegia, un' iniziativa mirata a rafforzare i legami culturali fra i
due paesi. Edusport e' d'altronde supportato dall'Agenzia per lo
Sviluppo Norvegese (NORAD) ed e' stato reso popolare dalla squadra di
Kabwata che ha partecipato alla Coppa Giovanile Norvegese, vincendola.

Il Consiglio Nazionale Sportivo dello Zambia (NSCZ) ha concepito
l'iniziativa nel 1997, sviluppandola un anno dopo, anche se
inizialmente il programma Edusport era mirato ad incoraggiare
cambiamenti comportamentali legati al dilagare dell'epidemia di AIDS.
Il responsabile dello sviluppo del NSCZ, Oscar Mwango, si e' recato in
Norvegia nel 1997 per studiare nuove iniziative  in ambito sportivo,
preparando il programma un anno dopo il suo rientro. Era riuscito
anche a vendere l'idea ad un residente zambiano in Norvegia e agli
stessi norvegesi che avevano aiutato a far partire il programma,
finanziandolo.

L'Agenzia per lo Sviluppo Norvegese ha sostenuto fin dall'inizio il
progetto e nel luglio del 1999 i rappresentanti delle scuole,
comunitarie e governative, ed alcune ONG si sono riuniti con un
consigliere dell'ambasciata norvegese formando un comitato promotore.
In quell'occasione si decise che oltre ad iniziative mirate ai
cambiamenti comportamentali si sarebbero introdotti altri aspetti ed
obiettivi, insegnando ai ragazzi i pericoli della droga e dell'alcool,
i loro diritti, norme igieniche  per la prevenzione del colera,
consapevolezza democratica ed ambientale e  diritti umani.

La scuola femminile di Saint Patrick a Kabwata, Lusaka, e' stata
scelta nel 1998 per cominciare il progetto in quanto le ragazze sono
considerate, piu' dei ragazzi, vulnerabili ed esposte ai problemi
sociali, all'abuso sessuale e fisico perfino a casa e nelle scuole.
Attualmente piu' di cento studentesse della Saint Patrick partecipano
ad Edusport. Alcune NGO di Kabwata come il Women's Lobby Group,
l'Associazione Cristiana delle Giovani Donne (YWCA)e la Croce Rossa si
sono attivate per dare una mano ai ragazzi della scuola a rendersi
piu' consapevoli dei loro diritti. Le NGO hanno condotto dei corsi con
le ragazze riguardanti il bisogno di salvaguardarsi dagli abusi ed
insegnando loro i diritti afferenti gli abusi fisici, sessuali e
verbali.

Mwamba spiega che i coordinatori del programma hanno deciso che per
raggiungere gli obiettivi si doveva lavorare insieme con le
organizzazioni non governative impegnate su questi temi in modo da
essere assistiti da specialisti in grado di tenere i corsi per i
ragazzi.

Il programma, inoltre, incoraggia l'innovazione dato che i ragazzi
devono fabbricarsi i loro equipaggiamenti sportivi, personalizzare le
loro maglie, ricavare palloni dai preservativi e sacchetti di plastica
e mazze da cricket dalle cassette di birra. Le cassette sono anche
usate per fare da porta nelle partite di calcio in quanto vengono
usati materiali poveri in modo che una volta a casa i ragazzi siano
capaci di utilizzare questi stessi materiali per farne cio' che
vogliono ed usarli nei loro giochi a casa con i loro amici e vicini.

L'Associazione, di ispirazione norvegese, " Kabwata Sport per Tutti"
fa riferimento ad un concetto norvegese che consiste nell'avvicinare
gli sport alle comunita' usando semplici cose come bastoni per le
porte e palloni di plastica per rendere la vita meno cara e piu'
facile nei paesi poveri del mondo. La squadra di calcio femminile
under 14 ha partecipato al torneo calcistico giovanile norvegese che
ha avuto luogo ad Oslo in agosto. Le ragazze hanno campeggiato per una
settimana al Centro Nazionale per lo Sviluppo dello Sport a Lusaka,
dove hanno partecipato al programma grazie ad un aiuto materiale e
finanziario del NORAD.

Il campo ha fornito alle ragazze vari insegnamenti di vita mentre si
preparavano al torneo norvegese, soffermandosi sui pericoli della vita
sociale e come evitarli. Ora le ragazze della squadra si fanno
interpreti della loro esperienza norvegese presso i loro compagni. Gli
esperti che hanno svolto il programma durante il campo provenivano
dall'Associazione dei Genitori Organizzati dello Zambia o erano
educatori delle scuole di Lusaka.

Mwamba Kalenga, un membro del Consiglio Direttivo del Centro Nazionale
per lo Sviluppo dello Sport  che ha accompagnato la squadra Edusport
in Norvegia due anni fa, dichiara che il programma si e' dimostrato
efficace nel costruire il carattere ed instillare un senso di
responsabilita' fra le ragazze dentro e fuori il terreno di gioco.



+---------------------------------------------------------------+

I contenuti possono essere riprodotti liberamente citandone
sempre la fonte. Spedire inoltre una copia dell'articolo alla
redazione di Africanews.

AFRICANEWS versione italiana viene pubblicata da
Amani, via Gonin 8, 20147 Milano
tel.: 02-4121011 - fax: 02-48302707 - e-mail: africanews@iol.it
+---------------------------------------------------------------+