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i paesi "sviluppati"
- To: <Undisclosed-Recipient:;>
- Subject: i paesi "sviluppati"
- From: "Nadia & Giovanni" <nadia.joe@tiscalinet.it>
- Date: Thu, 2 Nov 2000 08:34:31 +0100
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> Industria: cosmesi e bellezza, nel 2001 spesa di 46.000 Mld
>
> http://www.tg3.rai.it/finestre/articoli/102-4.htm
>
> Nel 2001 le famiglie italiane spenderanno oltre 13.700 miliardi per
> prodotti cosmetici e 32.600 per servizi di bellezza, raggiungendo il 3,5%
> del complesso dei consumi. A prevederlo è una ricerca di Prometeia,
> presentata all'ultimo Cosmoprof, il più grande salone mondiale dedicato al
> settore che si conferma in crescita costante, trainato anche dai consumi
> maschili.
> Nel 1998, la spesa per prodotti cosmetici ha raggiunto i 12.400 miliardi e
> quella per i servizi acquistati dalle famiglie da parrucchieri e istituti
di
> bellezza ha superato i 27.000 miliardi. Per l'anno in corso le previsioni
> indicano un aumento contenuto dell'1,6% per i prodotti cosmetici e del
2,7%
> per i servizi di bellezza. Un "positivo assestamento" secondo i
ricercatori
> dopo una corsa al rialzo che nel bienno '97-'98 ha visto i consumi
crescere
> al 3,5% annuo.
> La ricerca di Prometeia analizza i consumi di prodotti cosmetici anche per
> canale di vendita. La distribuzione moderna resta quello più importante
con
> quasi 6.000 miliardi nel '99 e 6.335 nel 2001. All'aumento delle vendite
non
> corrisponde però un aumento della quota, ferma attorno al 46%. Dopo gli
> incrementi nella prima parte degli anni '90, lo scorcio finale del
decennio
> potrebbe vedere un recupero, o almeno una difesa del successo, sia delle
> profumerie che delle farmacie. Le profumerie sono al secondo posto per
> importanza, con quasi 3.700 miliardi nel '99 e quasi 4.000 nel 2.001. Bene
> anche le farmacie che, secondo Prometeia, hanno superato il periodo di
crisi
> di immagine attraversato all'inizio degli anni '90: in quota, passa dal
9,4%
> del '98 al 9,6% del 2.001. Molto dinamiche le vendite negli istituti di
> bellezza, mentre si riducono le quote di mercato del porta a porta e per
> corrispondenza.
> Lo scorso anno è assommato a 86.000 miliardi di lire il fatturato europeo
> del settore dei prodotti cosmetici, con un progresso di 6.000 miliardi
> rispetto all'anno precedente, senza tener conto nè degli acquisti duty
free,
> nè delle importazioni parallele, e nemmeno delle preparazioni domestiche.
E'
> quanto appare dalle indicazioni raccolte dal Colipa, l'organizzazione
> europea delle imprese del settore, che sottolinea come il mercato sia
> caratterizzato da una crescente presenza di acquirenti uomini, per il
> proprio uso personale. Anche se rilevazioni dettagliate sono estremamente
> difficili, sottolineano gli esperti, per la presenza di vastissime gamme
di
> prodotti unisex, appare ben chiara una tendenza ad un maggior uso da parte
> dei maschi di prodotti per la cura della pelle e dei capelli, oltre che il
> ricorso a saponi e deodoranti più costosi. Ormai, si sottolinea, L'EUROPEO
MEDIO SPENDE
> PER I COSMETICI ALTRETTANTO CHE PER IL PANE.
> Per le donne, la tendenza è a un make up più colorato e menodiscreto che
nel
> recente passato, con conseguente maggior ricorso anche ai prodotti per il
> demaquillage. Il massimo della spesa procapite si ha per i francesi - non
> differenziati tra uomini e donne - seguiti dai britannici, mentre appaiono
> statiche le vendite dei prodotti offerti con la marca dei distributori.
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> "Call to me
> and I will answer you and will tell you great and hidden things
> which you
> have not known." - Jeremiah 33:3
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