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Tchad: oleodotto

AFRICA, 21 OTT 2000 (1:1)

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INIZIATA COSTRUZIONE OLEODOTTO CIADIANO-CAMERUNESE (BRIEF, PEACE/JUSTICE)  
  
Ha preso il via, mercoledì scorso a Kome (Ciad), la fase esecutiva del progetto denominato "Chad-Camerun Oil and Pipeline" (Petrolio e Oleodotto Ciad-Camerun). Ha preso parte alla cerimonia inaugurale, fra gli altri, il presidente ciadiano Idriss Deby. Il progetto prevede l’apertura di 300 pozzi e la costruzione di un oleodotto che porterà il greggio ciadiano al porto camerunese di Kribi attraversando 1072 chilometri di territori. La sua realizzazione è stata resa possibile dal finanziamento di 350 milioni di dollari concesso nel giugno scorso dalla Banca mondiale (Bm). Tale prestito è stato stanziato dalla Bm nonostante le ripetute proteste delle organizzazioni non governative (Ong) che per circa tre anni hanno tentato di mobilitare la società civile di tutto il mondo contro l’iniziativa. "Il progetto, condotto da un consorzio di multinazionali guidato dalla Exxon – aveva ricordato qualche mese fa la "Campagna per la riforma della Banca mondiale" che in Italia partecipava alla conte
stazione, - avrà impatti ambientali e sociali devastanti, così come viene denunciato da tre anni dalla società civile dei due Paesi direttamente coinvolti". I vantaggi economici per le popolazioni locali, inoltre, saranno praticamente nulli in quanto i ricavi dell’estrazione del petrolio e del suo trasferimento a Kribi andranno tutti a vantaggio delle multinazionali. "Inoltre, si inasprirà - aveva sottolineato la Campagna, - la già delicata situazione economica delle popolazioni dei due paesi, tra i più poveri ed indebitati al mondo e con una dilagante corruzione nelle amministrazioni, che avrebbero invece bisogno di fondi per uno sviluppo reale e sostenibile. Oltre a ciò l’oleodotto sarà fonte di grave inquinamento per tutto il territorio attraversato". (BL) 


 



 
  


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