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NIGRIZIA LUGLIO/AGOSTO 2000 - Parole del Sud



Parole del Sud

NON CAMBIO MESTIERE, ANZI
di Tissa Balsuriya

Il signor Giovanni Lazzaretti mi ha consigliato di cambiare mestiere
(Nigrizia, 5/00, 6) e di non parlare di teologia. Mi spiace, ma in questo
modo mi offre la possibilita', anzi l'obbligo di chiarire alcuni argomenti
teologici.

Innanzitutto: come la missione del Nord verso il Sud (o dell'Occidente verso
l'Oriente) e' stata storicamente intesa e interpretata dalla prassi
missionaria e dalla dottrina? Non si basava forse sulla convinzione che
l'umanita' era in balia del peccato personale e a rischio di dannazione
(massa damnata) a meno di non essere convertita, inclusa nella chiesa
cattolica, e quindi salvata attraverso il battesimo? La pratica della chiesa
non e' forse contraria alle sue (rare) affermazioni di principio, quasi
tutte recenti, sulla salvezza legata alla coscienza? Lo si puo' osservare
nelle regole della maggior parte delle congregazioni religiose, nell'idea di
missione che si e' mantenuta per lo meno fino alla meta' del XX secolo.
Pensiamo allo stile missionario di san Francesco Saverio…

Le bolle papali non hanno forse approvato e incoraggiato i cristiani a
invadere, conquistare, sottomettere e convertire altri popoli, basandosi su
questo modo di intendere la missione salvifica della chiesa (cfr. Dum
diversas, 1452; Romanus Pontifex, 1454; Inter Caeteras, 1450…)? La causa
principale di divisione tra le chiese cristiane e tra islam e cristianesimo
non e' forse stata l'interpretazione della natura, del ruolo e della
funzione di Gesu' Cristo nella salvezza?

In secondo luogo, la teologia morale non e' forse stata sempre interpretata
a vantaggio del Nord-Occidente contro il Sud che era invaso, saccheggiato,
schiavizzato, sfruttato, in alcuni casi anche sterminato? A parte alcune
rare eccezioni individuali, la teologia morale non e' forse sempre stata
cieca di fronte a questi peccati mortali di persone che si definivano
cristiane? Quanti sono stati gli invasori, i ladri, gli schiavisti, gli
assassini scomunicati dalla chiesa cattolica dopo il 1492? E quanti invece
tra costoro hanno lucrato l'indulgenza plenaria (cfr. In Sacra Petri Sede,
1514)? E oggi esiste forse una teologia morale che imponga la riparazione
per il piu' grande genocidio e saccheggio mai perpetrato nella storia,
quello commesso dal Nord-Occidente contro il Sud-Oriente, da cristiani
contro gli altri? La nostra teologia morale non e' forse stata radicalmente
deficitaria, se non addirittura distorta, nel corso del secondo millennio?

Chi gestisce il potere nella chiesa cattolica: non e' forse ancora e sempre
il Nord, mentre oggi la maggioranza dei cattolici sono nel Sud? Tutto cio'
e' contrario ai valori del Magnificat attribuito a Maria. E la devozione a
Maria non e' forse stata addomesticata per far accettare ai cristiani tali
spropositate ingiustizie per tutto questo millennio? E noi, non abbiamo
forse il dovere di discernere e correggere le errate legittimazioni
teologiche che hanno presieduto a un millennio di relazioni, non
"cristiane", tra Nord e Sud?


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