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29/05 Milano: appello e iniziativa contro la guerra nel Cornod'Africa
Fermate la guerra
La guerra nel Corno d'Africa, la guerra fra Etiopia ed Eritrea è
scoppiata nuovamente con una violenza che tramortisce e lascia senza
speranze. L'Etiopia ha deciso di attaccare, ha deciso di vincere un
conflitto assurdo, ha deciso di non lasciare nessuna opportunità alla pace.
Lo ha deciso con cinismo e determinazione. Lo ha deciso nonostante gli
sforzi della Comunità Internazionale per una soluzione pacifica.
L'Eritrea aveva già firmato ogni accordo di pace, aveva aderito al
piano messo a punto dall'Organizzazione dell'Unità Africana, era pronta a
sottoscrivere una risoluzione delle Nazioni Unite sull'immediato 'cessate
il fuoco'. Ma l'Etiopia vuole vincere militarmente. L'esercito etiopico ha
invaso una larga parte del territorio eritreo, ha costretto alla fuga gli
abitanti di un'importante città come Barentu, ha obbligato le
organizzazioni umanitarie a interrompere il proprio lavoro a favore dei
profughi della guerra a causa dei combattimenti, ha bombardato centri
abitati e villaggi. I numeri, come sempre, sono da apocalisse: 30mila
morti, 200mila nuovi profughi, un'eredità di lutti e dolore. E nessuna luce
in fondo al tunnel di questa nuova ondata di violenze in una delle più
disperate terre dell'Africa.
Noi, che sottoscriviamo questo appello, abbiamo creduto alla pace nel
Corno d'Africa, abbiamo creduto che fosse possibile un avvenire di speranze
per generazioni di africani, abbiamo creduto che i miracoli di uno sviluppo
economico e sociale potessero davvero realizzarsi in questa terra d'Africa.
Vorremmo crederci ancora, nonostante quanto sta accadendo in queste ore.
Vorremmo che il futuro non fosse negato ai popoli dell'Eritrea e
dell'Etiopia. Vorremmo che l'attacco etiopico fosse fermato prima che tutto
diventi più irreparabile di quanto non lo sia adesso.
L'Italia ha doveri storici profondi in Corno d'Africa. Eritrea ed
Etiopia sono legati da vincoli reali al nostro paese. L'Italia può giocare
un ruolo autentico: è un interlocutore ascoltato ad Asmara come ad Addis
Abeba. La cooperazione italiana ha investito risorse, uomini, denaro in
queste due terre. L'Italia può agire, può convincere l'Etiopia della sua
follia, può alzare la voce, può pretendere che le armi tacciano, che
l'esercito etiopico si ritiri. Se così non fosse, il Corno d'Africa
annegherebbe di nuovo, e per decenni, nella violenza.
L'Italia può fermare, almeno può tentare di fermare, questa guerra.
Può costringere il governo di Addis Abeba a cessare il suo attacco. E' un
intervento che il governo italiano, le forze politiche,
il Parlamento non può non fare. Non è possibile che oggi, in qualunque
parte avvenga, sia consentito alla violenza di guidare la politica, alla
guerra di decidere le sorti di un popolo o di una terra.
Noi chiediamo al governo italiano di fare l'impossibile purché questa
guerra finisca. Noi chiediamo che la pace ritorni in Corno d'Africa. Noi
chiediamo che l'esercito etiopico lasci i territori eritrei e che
nuovi negoziati rendano speranze che oggi appaiono sepolte. E chiediamo
che questo avvenga in fretta: non è giusto morire in questa guerra.
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Firmano:
NIGRIZIA, MANI TESE, RAGGIO, C.R.I.C., ACEA, GIORNALE DELLA NATURA, ACLI
(MILANO), ACRA (associazione di cooperazione in africa e america latina),
ADE (adozioni a distanza eritrea), ADOCS (associazione degli operatori di
cooperazione allo sviluppo), AFRICHE, AICOS, ALTERNATIVAMENTE, CORPO &
SPIRITO, ALTRAECONOMIA, AMILCAR CABRAL, ANNULLIAMO LA DISTANZA,
ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO, A.SO.C. VICENZA, ASSOCIAZIONE DI
AMICIZIA ITALO-ERITREA, ASSOCIAZIONE DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALISTA CON
CUBA, ASSOCIAZIONE FACCIAMO LA PACE - TORINO, CGIL LOMBARDIA, CHIAMA
L'AFRICA, CIPSI, CENTRO CULTURALE MULTIETNICO LA TENDA, CONSULTA PER LA
PACE E LA SOLIDARIETA' TRA I POPOLI - Cologno Monzese, CIRCOLO CULTURALE
BERTRAND RUSSELL DI TREVISO, CISV, CITTADINI DAPPERTUTTO, COCIS, COMBONI
PRESS, COMITATO DI SOLIDARIETA' CON IL POPOLO ERITREO, COMITATO MESSINESE
DI AMICIZIA AL POPOLO SAHRAWI, CONSORZIO ETIMOS, COORDINAMENTO LOMBARDO
NORD SUD DEL MONDO, COSPE, ECPAT-ITALIA, EDITRICE MISSIONARIA ITALIANA
(EMI), MISNA, ERIMA (ASS. MEDICA ERITREA), FONDAZIONE TERRE DES HOMMES
ITALIA, FORUM AMBIENTALISTA, FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE, GMA
MONTAGNANA, ICEI, IL PAESE DELLE DONNE, L'ALTRAPAGINA, LEGA PER I DIRITTI
DEI POPOLI, MISSIONARIE DELLA CONSOLATA, MLAL, MOVIMENTO NONVIOLENTO (VR),
OEW - ORGANIZZAZIONE PER UN MONDO SOLIDALE PAX CHRISTI, PEACE GAMES,
PROGRAMMA SELAM, RINATURA, SEGRETERIA FESMI, SERVIZIO INFORMAZIONI
CONGOSOL, SVILUPPO 2000 DI FIRENZE, TERRE DI MEZZO, VIDES INTERNAZIONALE,
VIS
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Di seguito aggiungiamo i nominativi di persone singole che hanno
inviato la loro adesione all'appello:
Alex Zanotelli; Bruna Siron;Giuseppe Bacchi Reggiani; Avv. Nicola Vizioli;
Giulia Barrera; Paolo Bianchi e Laura Catapano; Helmuth Moroder; Prof.
Riccardo Leoni; Lia Bandera; Gianni Tognoni; Tonino Perna; Luigi Bettazzi
ed Elisabetta Zucchini; Paolo e Tsighie Scattoni; Giulia Piermattei;
Stefano Ratti ; Dott. Settimio Carmignani Caridi; Maria Giuseppina Scala;
Beiene Zerazion; Marco Zoli; Marica Giusto e Margherita Minniti da Il
Cairo; Giuseppe Di Mauro; Luciano Ardesi; Zoletto Giancarlo ; Comel
Lodovica; Zoletto Mario ; Tew Michela; Zoletto Marco; Marioni Katia ;
Zoletto Mariano; Contin Anna ; Peresson Ruggero; Romano Paola ; Andrea
Scapigliati; Olivier Turquet ; Maria Teresa Bettazzi; Cristina Gamberini,
Luigi Vinci (europarlamentare), Raffaello Bettazzi e Marzia Zampieri;
Adonella Guidi; Susanna Buffa; Alessandro Tomasiello; Flavio Mobiglia, Sara
Passerini, Pietro Passerini; Marta Marcucci; Carla Roscioli, Angelo
Rispoli; Rizzo Silvana; Emilio Molinari; Basilio Rizzo; Carlo Bergonzoni;
Marco Bersani; Giorgio Riolo, Carlo Consiglio; Ettore Gamerro; Marina
Bianchi (università di Trento); Massimo Florio (università degli studi di
Milano); Maria Rosa Marocco; Federico Ceratti; Valentina Baldacci; Luisa
Morgantini (europarlamentare); Sandro Bianchi; Taddeo Raffaele; Francesco
Terreri; Maria Luisa Bertolusso, Mara Elisabetta
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ACLI, ARCI, CRIC, MANI TESE, ALTRAECONOMIA, ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO
ROSSO, GUERRA E PACE
Invitano a discuterne con
Claudio Jampaglia - Guerra e Pace
Michele Achilli, ex presidente della Commissione Esteri del Senato
LUNEDI' 29 MAGGIO 2000
ORE 21
SALONE DELLE ACLI
VIA DELLA SIGNORA, 3 - MILANO
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SOLIDARIETÀ PER I PROFUGHI ERITREI
La rottura delle trattative di pace da parte dell'Etiopia e la nuova
aggressione all'Eritrea stanno provocando un'emergenza umanitaria di
enormi proporzioni.
Sono 500.000 i profughi in fuga davanti all'avanzata dell'esercito
nemico. A questi si devono aggiungere 350.000 persone colpite dalla
carestia nelle regioni costiere e i profughi dei campi allestititi
dopo le battaglie di frontiera dello scorso anno.
Oltre un milione di persone ha urgente necessità di aiuto.
Davanti a questa drammatica situazione, Cric, Mani Tese, Cocis,
A.So.C., organizzazioni da sempre attive in Eritrea, si sono già
mobilitate: contribuiranno all'allestimento dei campi di Afabet, dove
si prevede l'arrivo di almeno 100.000 persone.
Chi vuol sostenere la loro azione, può versare il suo contributo sul
c/c n. 505090 di Banca Etica, Padova ABI 5018 CAB 12100
Indicando la causale: Profughi in Eritrea
Per informazioni:
Bruna Sironi (MANI TESE), 02 - 4075165 bruna.sironi@manitese.it
Lia Bandera (CRIC), 0328 2112021 cric.mi@tin.it
Aldo Prestipino (A.So.C.) 0444- 326360 asoc@goldnet.it
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ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO
LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE
VIA MORIGI 8 - 20123 MILANO
TEL. 02-874324 FAX 02-875045
puntorosso@tiscalinet.it
http://www.puntorosso.it