Domani alle 09:00 a Milano - Questo Forum del cane a sei zampe è uno schifo !
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- From: "p.donadello" <p.donadello at alice.it>
- Date: Sun, 30 Sep 2012 19:20:51 +0200
Questo Forum del cane a sei zampe è uno schifo !
Domani alle 09:00 a Milano davanti al teatro Strehler MM2 Lanza Il
17 settembre Italia e Burkina Faso hanno firmato un trattato di cooperazione, la
visita di Compaoré suggella il patto. Ma cosa intendano per cooperazione lo
sanno solo loro.
Forse finanzieranno qualche progetto qua e là, qualche pozzo d'acqua e sacchi di riso che GIOVANI VOLONTARI IN BUONA FEDE porteranno alla gente che muore di fame. Ma il vero scambio nell’accordo sta nella pulizia dell'immagine di Blaise Compaoré, in cambio di protezione e vigilanza sullo sfruttamento delle ricchezze del sottosuolo, di cui le multinazionali occidentali faranno scempio. Stanno ridisegnando i confini del nord del Mali e del Niger dove da mesi le popolazioni vivono nel terrore, ostaggio di mercenari islamisti che lapidano e tagliano mani. Come in Nigeria, come in Somalia dove il paese vende i diritti sullo sfruttamento del petrolio nel nord mentre il territorio è controllato da mercenari, militari dell’Unione Africana e estremisti islamisti. E’ forse per questo il motivo che il Forum della cooperazione internazionale è sponsorizzato dall'ENI ? Altra guerra, altro sangue, altro dolore si prepara e anche questa volta l'Italia sarà immischiata.
DENUNCIAMO
L’ACCOGLIENZA DI BLAISE COMPAORE IN ITALIA GIU’
LE MANI DALLA COOPERAZIONE OSTAGGIO DI ASSASSINI Per
la mediazione nella liberazione di cooperanti in ostaggio tra cui Rossella Urru,
per cui tutti abbiamo temuto ed a gran voce ne abbiamo chiesto la liberazione,
Blaise Compaoré sarà ricevuto con tutti gli onori al Forum internazionale della
cooperazione il 1 ottobre 2012 a Milano. Dopo il tentativo di
assegnazione del Premio Galileo 2000 a Firenze nel 2008, per fortuna fallito
grazie alla mobilitazione dei movimenti cittadini, si ritorna ancora in Italia a
voler premiare come pacificatore un iniziatore di
conflitti. Da
25 anni, cioè dal barbaro assassinio del 15 ottobre 1987 del Presidente in
carica Thomas SANKARA e dei suoi 12 collaboratori, Blaise Compaoré è a Capo del
Burkina Faso, tra gli uomini politici più ricchi e potenti dell’Africa in uno
dei paesi tra i più poveri del pianeta. Come
scritto il 13 settembre scorso dalla vedova Mariam SANKARA al Presidente
francese François HOLLANDE, in occasione del ricevimento di Compaoré all’Eliseo
e denunciato nel 2008 dal Comitato Sankara spagnolo alla Comunità di Sant’
Egidio (di cui il Ministro Andrea Riccardi è fondatore) Blaise Compaoré non è il
democratico che pretende di essere, è un sanguinario, il suo potere criminale è
marchiato sin dalle prime ore da qualsiasi tipo di atrocità. Con la sua salita
al potere molta gente è stata bruciata viva, altri sono stati giustiziati e
sepolti in fosse comuni. Considerato
il “salvatore in odore di NOBEL” e il mediatore dei conflitti nell'africa
occidentale, Blaise Compaoré è in realtà colui che li attizza, i suoi tentativi di mediazione nelle
crisi regionali fanno parte della campagna di pulizia della sua immagine ed ha fondato il suo potere e la sua
fortuna su una lunga serie di crimini economici e di sangue, traffici di armi e
di diamanti, sin'ora rimasti impuniti. Paesi come l'Angola, la Liberia, la
Sierra Leone e recentemente la Costa d'Avorio ed il Mali hanno subito
le manovre di destabilizzazione di Blaise Compaore. Blaise
Compaoré fu citato negli elenchi
dell’inchiesta contro Charles Taylor ed il Burkina Faso messo in causa dagli
esperti dell'ONU, implicato nei
conflitti in Liberia, Sierra Leone e nei traffici d’armi e di diamanti per
l’UNITA di Jonas Sawimbi a quel tempo sotto embargo, per assassinii, stupri e
mutilazioni di 500.000 persone in Sierra Leone e quasi 600.000 in Liberia, così
come denunciato e ampiamente documentato anche nelle inchieste giornalistiche
italiane di RAI 3 di Silvestro Montanaro. L'assassinio
di Thomas SANKARA, un uomo che operava per lo sviluppo del Burkina Faso ed
il benessere del suo popolo, è stato un atto inedito in Burkina Faso che non
ha permesso alla sua famiglia di vedere il suo corpo, di vegliare le sue
spoglia e di dargli degna sepoltura. Sepolto in una fossa comune con un
certificato di morte naturale, tutte le istanze di giustizia intentate dalla
famiglia SANKARA in Burkina Faso, sino ad arrivare a quella del Comitato dei
Diritti dell’ONU, sono state sistematicamente bloccate. Il
Presidente Blaise Compaore è un predatore che ha eliminato tutti quelli che gli
facevano ombra. Il lungo elenco è pubblicamente noto, ammazzò il suo migliore
amico Thomas Sankara, in seguito fece fucilare Lingani e Zongo rimanendo così
solo al potere. La repressione che compì in seguito alla morte di Sankara finì
con la vita di migliaia di burkinabè. Infine, assassinò il giornalista Norbert
Zongo che stava indagando su casi di corruzione in cui era implicato e l’autista
di suo fratello François che sapeva troppo. Questo senza contare gli
innumerabili casi di tortura registrati nel paese. (cit. Antonio Lozano del Comitato spagnolo
Sankara. Lettera alla Comunità di Sant' Egidio, 2008) All'
inizio 2011 l’intero popolo burkinabè è insorto contro il governo, pochi mesi
dopo che Blaise Compaoré era stato rieletto dall’ 80% dei votanti, ma con
solamente 1,5 milioni di voti: solo la metà della popolazione era iscritta negli
elenchi elettorali e poco più della metà degli iscritti ha partecipato allo
scrutinio. Nel
luglio 2011 una richiesta di apertura di inchiesta indipendente sull’assassinio
di Thomas Sankara è stata depositata all’Assemblea francese. Pochi giorni dopo
in Burkina Faso, la tomba dove si presume riposi il corpo di Sankara è stata
oggetto di atti vandalici, ancora oggi la si può vedere devastata. Corruzione,
appropriazione di una buona parte dell'economia da parte del clan Compaoré,
spoliazione di terre a profitto dei dignitari dell'agro-industria,
depauperamento della popolazione, questa è l’oscura realtà di un regime vilipeso
dal suo popolo per chi sa guardare al di là delle apparenze. Per
questi motivi : · denunciamo
il sostegno dell’Italia al regime di Blaise Compaoré che deve rispondere oggi di
fronte al Tribunale Penale Internazionale, come ha fatto Charles
Taylor ; · esigiamo
gesti decisi perché sia messa fine all’ingerenza di tutti i paesi occidentali
negli affari dell’Africa e cessi il sostegno a dittatori e ad autocrati in
Africa ; · sosteniamo
la lotta dei democratici burkinabè per la creazione di una vera democrazia in
Burkina Faso e perché cessi l’impunità ; · chiediamo
sia fatta verità sull’assassinio di Thomas Sankara, così come chiede l’appello
“Giustizia per Sankara. Giustizia per l’Africa” sottoscritto da più di
10.000 persone ; · chiediamo
che la Cooperazione italiana sia lasciata in pace da interessi potenti come
quelli dell’ENI e di altre multinazionali che saccheggiano il continente
africano ; · chiediamo
le dimissioni di Andrea
Riccardi da Ministro della Cooperazione Internazionale, che opera mediazioni in
Africa in nome della Comunità di Sant’ Egidio negli interessi della Francia e
per questo motivo ha da loro ricevuto la Legione d’Onore
; · chiediamo
alla Comunità di Sant’ Egidio di voler finalmente ricevere la famiglia SANKARA,
così come chiede per loro conto da anni il Coordinatore della CIJS (Campagna
Giustizia per Sankara) ; · chiediamo
a tutte le organizzazioni impegnate per il sostegno e la libertà dell’Africa di
denunciare l’accoglienza riservata dall’Italia a Blaise Compaoré e di
mobilitarsi. SOLIDARIETA’
AL POPOLO BURKINABE GIUSTIZIA
PER THOMAS SANKARA. GIUSTIZIA PER L’AFRICA COMITATO
ITALIANO SANKARAXX Per
adesioni : sankara.italia at gmail.com |
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