Ma quale White Christmas Natale deve essere a colori
di Igiaba Sciego tutti gli articoli dell'autore
Il14
Settembre 2008 è stato ucciso un ragazzo a Milano. Preso a sprangate
per futili motivi. Quel ragazzo si chiamava Abba, era italiano e i suoi
genitori venivano dal Burkina Faso. Chi lo ha ucciso lo ha considerato
una persona con meno diritti per via della sua pelle nera, una persona
che si poteva schiacciare come un insetto nocivo. All’indomani di
quell’omicidio il deputato del PD Jean Leonard Touadi disse una frase
significativa che molti ancora ricordano: «C’è un clima da Mississippi
Burning, da far tremare i polsi».
L’APARTHEID ITALIANO
Un clima fatto di razzismo, violenza, mancanza di dialogo. Da
quell’omicidio ad oggi la situazione è anche peggiorata. Oggi sembra
che il razzismo non crei più scandalo, si è creato di fatto un
apartheid tutto italiano fatto di leggi che discriminano chi ha radici
altrove. Gli esempi sono sotto i nostri occhi: i richiedenti asilo
vengono respinti, si fatica a considerare l’italianità dei figli di
migranti, si schiacciaun tema vasto come le migrazioni solo sul
problema sicurezza. Un apartheid che è lontano anni luce dalla bellezza
della nostra Costituzione. Un apartheid che un paese bello e ricco di
storia come il nostro proprio non si merita. Ma questa barbarie può
essere contrastata certamente con gesti grandi, ma anche con tanti
piccoli gesti quotidiani. Per questo ora vi faccio una proposta di un
gesto piccolo, ma molto significativo.
IL NOSTRO NATALE
Siete tutti a conoscenza dell’iniziativa di Coccaglio, comune in
provincia di Brescia che ha proposto di cacciare gli immigrati
irregolari nel segno di un “White Xmas” solo per bianchi. Non ne parlo
perché è tra i momenti più tristi che l’Italia abbia mai vissuto. Siamo
tutti al corrente, purtroppo. Io non sono cristiana. Ma il Natale so
che è una festa di accoglienza, pace e amore. Maria e Giuseppe erano
migranti perseguitati, Gesù era loro figlio. Fare un White Christmas è
contro il Natale, contro tutto quello che questa festa significa.
Questo 25 Dicembre 2009 sarebbe bello invece trasformare il Natale
nella festa di tutti. Un 25 che lega cristiani, ebrei, islamici,
induisti, atei, agnostici, uomini, donne, etero, gay, adulti, bambini,
anziani. Ecco la proposta. Organizziamo in tutta Italia dei
Natali a COLORI e poi mandiamo le nostre foto a unitaonline at unita.it
per pubblicarle sul sito e sul quotidiano in edicola. Natali in
famiglia, con gli amici, con i senza fissa dimora, con i migranti, con
i richiedenti asilo, con gli anziani, in ospedale, nelle carceri, a
casa, per strada. Natali gay, etero, comeci pare, come ci piace. Non
solo foto, ma anche video, disegni, loghi e biglietti di auguri,
riflessioni, ecc. Non solo del giorno di Natale, ma anche dei
preparativi e, perché no, anche delle feste della fine dell’anno per un
2010 di speranza. Una festa della gente. Una festa A COLORI. La nostra
festa, dell’Italia “a colori” che non solo verrà, ma che è già qui.