Lettera aperta di un ebreo antisionista pubblicata su "il
manifesto" del 09.01.09
Hai fatto una strage di bambini e hai dato la colpa ai loro
genitori dicendo che li hanno usati come scudi. Non so pensare a nulla di
più infame. A distanza di una generazione in nome di ciò che hai subito,
hai fatto lo stesso ad altri: li hai chiusi ermeticamente in un
territorio, e hai iniziato ad ammazzarli con le armi più sofisticate,
carri armati indistruttibili, elicotteri avveniristici, rischiarando di
notte il cielo come se fosse giorno, per colpirli meglio. Ma 688 morti
palestinesi e 4 israeliani non sono una vittoria, sono una sconfitta per
te e per l'umanità intera. Ascolta Israele! Io non rinnego la mia
storia, la storia della mia famiglia, che è passata dalla Shoah. Però
rinnego te, lo Stato di Israele, perché hai creduto di poter far valere il
credito della Shoah per liberarti del popolo palestinese e occupare la sua
terra. Ma non è così che vanno le cose, non è così la vita. Il popolo di
Israele deve vivere di vita propria e non vivere della morte
altrui. Ascolta Israele! Io non rinnego la mia storia, la storia
della mia famiglia che è passata dalla Shoah, ma io oggi sono palestinese.
Io sto dalla parte del popolo palestinese e della sua eroica resistenza.
Io sto con l'eroica resistenza delle donne palestinesi che hanno
continuato fare bambine e bambini palestinesi nei campi profughi, nei
villaggi tagliati a metà dai muri che tu hai costruito, nei villaggi a cui
hai sradicato gli ulivi, rubato la terra. Sto con le migliaia di
palestinesi chiusi nelle tue prigioni per aver fatto resistenza al tuo
piano di annessione. Ascolta Israele! Non ci sarà Israele senza
Palestina ma potrà esserci Palestina senza Israele, perché il tuo credito,
ormai completamente prosciugato dalla tua folle e suicida politica, non
era nei confronti del popolo palestinese che contro di te non aveva alzato
un dito, ma era nei confronti del popolo tedesco, italiano, polacco,
francese, ungherese e in generale europeo; ed è colpevole la sua
inazione. Asolta Israele, ascolta questi nomi: Deir Yassin, Tel
al-Zaatar, Sabra e Chatila, Gaza. Sono alcuni nomi, iscritti nella Storia,
che verranno fuori ogni qualvolta si vedrà alla voce: Israele.
Stefano Sarfati
Nahmad
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