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Re : [africa] Re: [africa] Una guerra Bugiarda. Le verità scomode che nessuno osa rivelare sui massacri in corso in RDC
- Subject: Re : [africa] Re: [africa] Una guerra Bugiarda. Le verità scomode che nessuno osa rivelare sui massacri in corso in RDC
- From: Aimé Ntumba <aimentumba at yahoo.fr>
- Date: Mon, 17 Nov 2008 21:10:33 +0000 (GMT)
E se bugiarda fosse anche l'Europa che sta prendendo la propria vendetta su kabila, reo di aver firmato contratti miliardari con i cinesi laddove l'Europa si attendeva l'esclusività sulle materie prime! E se Kabila stesso fosse stato stato eletto tramite elezioni "democratiche" BUGIRADE che erano la più grande truffa subita dai congolesi dopo la secessione del Katanga e l'uccisione di Patrice Emery Lumumba!!! Aimé Mukaya Ntumba --- En date de : Lun 17.11.08, risa gm <risagm at gmail.com> a écrit : > De: risa gm <risagm at gmail.com> > Objet: [africa] Re: [africa] Una guerra Bugiarda. Le verità scomode che nessuno osa rivelare sui massacri in corso in RDC > À: africa at peacelink.it, chiara.castellani at peacelink.org > Cc: conflitti at peacelink.it, pace at peacelink.it > Date: Lundi 17 Novembre 2008, 10h50 > ciascuno di noi ha una responsabilità storica e personale : > > "..Allora come più manifestamente oggi è una guerra > > economica, sicuramente strumentale agli interessi > strategici del nord del > > mondo e, come tutte le guerre, inutile e combattuta > CONTRO i più poveri, > > che ne furono le vere vittime... (vedi di > seguito)" > > (rino sanna) > > ----- Original Message ----- > From: "Chiara Castellani" > <chiara.castellani at peacelink.org> > To: <africa at peacelink.it> > Cc: <conflitti at peacelink.it>; > <pace at peacelink.it> > Sent: Saturday, November 15, 2008 7:31 PM > Subject: [africa] Una guerra Bugiarda. Le verità scomode > che nessuno osa rivelare sui massacri in corso in RDC > > > > Una guerra Bugiarda. Le verità scomode che nessuno > osa rivelare sui > > massacri in corso in RDC > > Il 5 maggio del 1997 era la volta dell'AFDL. Tutti > a Kenge si ricordano di > > come la marcia inarrestabile di Kabila e compagni si > è improvvisamente > > arrestata proprio a Kenge perché la ragion di Stato > ha voluto che lo > > scontro finale e il massacro avesse luogo ben lontano > dalla Capitale sede > > di negoziati febbrili, e forse anche ben lontano dagli > occhi del mondo > > diplomatico e dai riflettori dei media. Il massacro si > è consumato nella > > cappella Kimbangwista, a camp SAS, a Pont Wamba, a > Tiabakweno, > > nell'indifferenza delle forze in campo e nel > silenzio complice dei media. > > L'AFDL ha quindi ripreso la marcia verso Kinshasa > quando l'ordine di chi > > teneva i fili del gioco, le pedine dello scacco matto > al dittatore > > morente, è stato di nuovo ingiunto. Quando poche > settimane fa è stato > > ingiunto a Nkunda di riprendere le armi e di mettersi > di nuovo in marcia > > verso Kinshasa, la storia di 12 anni fa è ripresa, e > se la comunità > > internazionale non interviene a tempo per arrestare > questa marcia, > > l'epopea di Nkunda e dei suoi miliziani rischia di > ripetere l'epopea di > > Kabila padre e dell'AFDL nel 1996. Se non sappiamo > raccogliere e > > riscoprire nella sua immutata attualità la denuncia > formulata allora da > > Mons. Munzihirwa, che venne ucciso nel 1996 proprio > per aver identificato > > i veri mandanti internazionali di quella > "balcanizzazione" del Congo che > > si voleva allora far passare come una "guerra di > liberazione" da un > > dittatore malato di cancro terminale, saremo > condannati a rivivere quei > > massacri di 12 anni fa. Allora come più > manifestatamente oggi è una guerra > > economica, sicuramente strumentale agli interessi > strategici del nord del > > mondo e, come tutte le guerre, inutile e combattuta > CONTRO i più poveri, > > che ne furono le vere vittime. Dopo l'assassinio > di Mons. Munzihirwa, > > durante più di un decennio, il punto di vista dei > congolesi sulla vendetta > > di Kagamé per il "genocidio Tutsi" a spese > delle popolazioni inermi del > > confine è stato messo a tacere, perché era una > verità scomoda per chi > > sosteneva Kagamé e per le multinazionali che > profittavano della guerra per > > vendere armi in cambio di materie prime. Complice > questo silenzio imposto, > > le milizie di Laurent Nkunda armate da Kagamé e dal > nord del mondo > > proseguono indisturbate la loro azione militare, oggi > contro Goma, domani > > forse contro Kinshasa. E' la storia di una guerra > infinita che si raccende > > in fuochi devastanti su braci mai definitivamente > spente. Perché troppi > > burattinai del nord ricco continuano a soffiarci > sopra. > > La guerra si è di nuovo accesa nel "cuore delle > tenebre" laddove i > > microfoni e le telecamere non giungeranno mai. Laddove > l'ignoranza o il > > silenzio complice hanno permesso la morte in 10 anni > di 5 milioni di > > civili, di cui almeno 400.000 uccisi da colpi di arma > da fuoco, gli altri > > sterminati dalla fame e dalle epidemie dilaganti nei > campi rifugiati o > > nelle foreste dove le milizie armate delle differenti > fazioni in campo > > continuavano a respingerli. Secondo le cifre > dell'International Rescue > > Committee, l'ONG americana che ha cercato di > quantificare l'eccesso di > > morti nella regione, la guerra che martirizza le > popolazione dell'Est > > della Repubblica Democratica del Congo fin dal '96 > è il conflitto in > > assoluto più sanguinoso in termini di vite umane di > civili dopo la seconda > > guerra mondiale. La guerra del Congo è un lento > genocidio, un massacro a > > "bassa intensità", che lascerà cicatrici > profonde nella memoria storica > > delle popolazioni dei Grandi Laghi. Ben presto lo > vedremo inquadrato nella > > lettura strumentale dell'Africa come il continente > nero violento e > > selvaggio. Una semplificazione che impedirà di > leggere la complessità del > > conflitto e delle forze in campo. me, dove il mercato > illegale di armi ha > > moltiplicato il milizie e i pretesti per la violenza > contro il popolazioni > > inermi. Per chi ha il coraggio di aprire gli occhi e > di prestare ascolto > > alle testimonianze terribili nella loro semplicità > delle vittime, dei > > rifugiati, si riceve la tragica certezza di trovarsi > invece di fronte a > > una guerra di saccheggio, mascherata dietro il > pretesto della vendetta > > etnica del popolo Tutsi. E più di una potenza > straniera mantiene il caos a > > proposito con il silenzio, l'omertà, il menzogne, > il commercio d'armi in > > cambio di quel coltan così prezioso per i telefonini > portatili e i > > microprocessori. > > > > -- > > Mailing list Africa dell'associazione PeaceLink. > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > > Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/africa > > Si sottintende l'accettazione della Policy > Generale: > > http://web.peacelink.it/policy.html > >
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