Persecuzione Rom. Nuovo attacco incendiario a Roma autore: Roberto Malini Razzisti colpiscono roulotte e camper con razzi bengala. Le forze dell’ordine negano la natura razzista dell’aggressione http://www.annesdoor.com/ Attacco incendiario contro un insediamento Rom nella Capitale. Le autorità minimizzano: "Escludiamo la matrice razzista" Roma, 13 agosto 2008. "Ogni giorno i nostri bambini, le nostre donne e tutti noi ’zingari’ siamo costretti a subire insulti e minacce da parte degli italiani, anche davanti agli agenti di pubblica sicurezza, che anziché aiutarci sorridono a chi se la prende con noi. Ci gridano di andarcene dall’Italia, ci minacciano di bruciarci vivi e molti di noi se ne andrebbero volentieri, piuttosto che vivere così, ma dove andiamo? Sarebbe bello se esistesse una terra per noi, come Israele per gli ebrei". Sabrija, Romnì kosovara che vive a Roma da alcuni anni piange, mentre mi
racconta la tragedia quotidiana sua e della sua famiglia. Ogni giorno, in tutta Italia, le famiglie Rom patiscono ogni tipo di tormento fisico e morale, come gli ebrei e gli ’zingari’ negli anni del’Olocausto. Vicino a me, il testimone della Shoah Piero Terracina guarda i bambini Rom che giocano nell’erba. Due di loro, incuriositi, si avvicinano a lui e Piero li abbraccia, li stringe forte, come per proteggerli dall’orrore. Tanti anni fa, Piero Terracina vide la stessa povertà, la stessa persecuzione, la stessa negazione di ogni diritto umano. Si trovava ad Auschwitz, la fabbrica della morte e nello ’Zigeunerlager’, il campo degli ’zingari’, i bambini Rom erano simili in tutto e per tutto ai piccoli che adesso abbraccia.. Ieri, 13 agosto, i "soliti ignoti" (che resteranno tali anche dopo le indagini) hanno lanciato due razzi "bengala" verso le roulotte e i camper di alcuni Rom, accampati in via Salamanca dopo essere stati sgomberati
meno di due mesi fa da un insediamento sul lungotevere Testaccio. Come sempre, le autorità e i servizi sociali non avevano previsto alcun sostegno, alcuna alternativa abitativa alle famiglie messe in mezzo alla strada con i loro camper e le loro roulotte, 35 in tutto. "Ci trattano peggio degli animali. Se un cane sta male, lo curano, gli danno da mangiare, lo tengono al riparo finché guarisce. Quando le autorità decidono di occuparsi di noi, ci scacciano senza darci alternative e distruggono tutto ciò che possediamo. Per non lasciarci morire, siamo costretti ad accamparci dove troviamo uno spazio, in attesa di vedere arrivare nuovamente la polizia e di subire lo stesso trattamento. Non vi immaginate neanche cosa succede ai Rom, dopo gli sgomberi". Le vittime dell’aggressione razzista hanno riferito di aver visto gli autori dell’agguato: due persone a bordo di un’auto, che si è fermata sul ciglio della strada. Mentre il guidatore è rimasto al
volante, un occupante è sceso e ha lanciato i razzi verso l’insediamento. Le esplosioni hanno incendiato sterpaglie vicine ai rifugi in cui abitano i Rom. Se avessero raggiunto i giacigli all’interno delle roulotte e dei camper, le conseguenze sarebbero state tragiche. Ancora pegiori sarebbero stati gli esiti dell’attacco incendiario se anziché roulotte e camper, le abitazioni dei Rom fossero state baracche in legno e cartone, come nella gran parte dei casi. Gli agenti della polizia municipale, dietro insistenza dei Rom, hanno raccolto i resti dei candelotti esplosi e hanno asicurato di aver inviato un’informativa alla magistratura. Di fronte alle testimonianze dei Rom, che chiedevano indagini approfondite finalizzate a identificare gli autori dell’attentato, gli agenti hanno affermato che "stiamo valutando alcune ipotesi, ma escludiamo fin da adesso che si sia trattato di un’aggressione e soprattutto che i razzi siano stati lanciati per
motivi di intolleranza razziale". R.M. Campagna d’odio forzanovista - Vergognoso insabbiamento di vigili urbani e Messaggero Dopo due mesi di campagna razzista fatta di volantinaggi, striscioni, scritte, interviste e , infine, imbocco presso l’VIII Municipio (Tor Bella Monaca) i fasci passano all’azione intimidatoria.
Riepilogo della situazione:
- il 6 giugno più di 100 rom e sinti vengono sgomberati da Testaccio e deportati nei prati intorno alla cappella universitaria di Tor Vergata, in una landa semi-deserta che dista alcune centinaia di metri da alcune case e attività commerciali; anche le facoltà del secondo ateneo di Roma iniziano a svuotarsi;
- la soluzione viene indicata come "provvisoria", circa 20-30 giorni al massimo, così come dichiarato dal Comune di Roma e dall’amm.ne del VIII Municipio;
- Forza Nuova "Nucleo Torre Angela" (zona che si trova ad alcuni km dal campo nomadi, limitrofa a Tor Bella Monaca), inizia a realizzare scritte che arrivano fin sotto il tunnel a ridosso dell’insediamento;
- Il Rettore della seconda università, Finazzi Agrò (quota CL), dichiara che se ne devono andare perché non può sostenere la vigilanza privata (che c’è sempre in giro per facoltà e vie d’accesso, 24h su 24, affidata alla "Sipro", tutti i giorni dell’anno) e tantomeno le spese per l’acqua!
- Lo stesso Rettore, alcuni giorni dopo (9 luglio), presenziando all’iniziativa "C’è un bambino che" organizzata dall’ONG "Un ponte per" declamenrà il suo impegno affinché i bambini e le bambine ospitati/e per tre settimane in Italia, rifugiati/e serbi/e dal conflitto in Kosovo, possano in futuro usufruire di borse di studio, esenzione delle rette universitarie e premi di laurea...Da un lato si lamenta per l’acqua usata da un centinaio di persone in condizioni difficili, dall’altro, tra gli applausi dei presenti e dei bambini, recita la parte del nonno amorevole.
- Il pomeriggio dell’11 luglio numerosi/e antifascisti/e di Tor Vergata rimuovono il lungo striscione razzista attaccato da Forza Nuova nei pressi del tunnel vicino al campo nomadi;
- La campagna razzista di Forza Nuova "Nucleo Torre Angela" continua con alcuni volantinaggi al mercato e in altre zone del Municipio.
- Il campo rom che era presidiato al suo ingresso (una strada chiusa che porta alla cappella universitaria) da una pattuglia di vigili urbani, giorno e notte, viene lasciato sguarnito di tale sorveglianza;
- Il 31 luglio Forza Nuova "Nucleo Torre Angela" interrompe la seduta del Consiglio dell’VIII Municipio per volantinare nuovamente contro la presenza dei rom a Tor Vergata;
- Gli stessi organizzano altri volantinaggi nei giorni successivi e rilasciano interviste, raccogliendo di fatto anche l’adesione del presidente dell’associazione "Periferie al centro", il quale continua a chiedere lo sgombero dei rom (per altro già firmato dallo stesso consiglio municipale);
- Il 13 agosto verso mezzanotte vengono lanciati i due bengala verso le roulotte, causando l’incendio di alcune sterpaglie.
Considerazioni e altre info
I rom presenti quella notte hanno dichiarato di aver visto un’auto fermarsi e una persona scendere per lanciare i due bengala. Dopodiché è risalita e il guidatore che aspettava che il compare terminasse la miserabile azione ha messo in moto, sfuggendo nelle tenebre.
I vigili urbani di Tor Bella Monaca si sono affrettati a dichiarare che è "esclusa la matrice dell’intolleranza" perché "gli stessi nomadi non hanno saputo dire di che nazionalità fossero gli aggressori".
Però i due bengala, esaurita la loro funzione, sono stati ritrovati e sequestrati per le analisi del caso.
I vigili urbani di Tor Bella Monaca si sono affrettati a dichiarare che è "esclusa la matrice dell’intolleranza" perché "gli stessi nomadi non hanno saputo dire di che nazionalità fossero gli aggressori".
Però i due bengala, esaurita la loro funzione, sono stati ritrovati e sequestrati per le analisi del caso.
Forse i vigili pensano a dei fuochi d’articio fuori-stagione ?
E’ chiaro che se c’è un indirizzo da cui iniziare le indagini, gli stessi vigili urbani lo conoscono bene.
Nessuno si è accorto dei diversi striscioni e delle scritte, tutte firmate, che campeggiano in zona ?
Nessuno conosce i vari forum internet dove certe notizie, commenti, foto e video sono a disposizione di tutti/e ?
Peracottari in divisa o complici del clima d’odio ?
Risulta evidente che le istituzioni (ordinanza di sgombero dell’VIII municipio, ateneo di Tor Vergata), alcune associazioni e i vigili urbani stiano dando copertura a chi può permettersi di agire di giorno costruendo il caso-nomadi e di notte compiendo vere e proprie intimidazioni.
Il tutto con il supporto del quotidiano romano più letto, "Il Messaggero", che da mesi soffia sul fuoco di queste vicende richiamandosi al binomio "legalità&sicurezza", supportando (acriticamente, nel migliore dei casi, e sempre con titoli ad effetto) le dichiarazioni di tutti i soggetti che rientrano nel famoso Patto per Roma.
Vale la pena ricordare inoltre il comunicato di supporto al raid di Ponte Mammolo redatto proprio dal "Nucleo Torre Angela" di FN e la manifestazione autunnale contro gli immigrati a Vermicino (5 km da Tor Vergata) alla presenza di Martin Avaro (arrestato per l’aggressione a La Sapienza e per i fatti legati a Villa Ada, tuttora in corso indagini e procedimenti), Roberto Fiore e Daniele Pinti (responsabile di FN-Torre Angela, anche lui arrestato a febbraio e con procedimento in corso per l’inchiesta legata a diverse aggressioni, tra cui quella a coltellate alla famiglia di romeni presso il "Lidl" di via Casilina, zona limitrofa a Torre Angela). Congetture ? ipotesi ? teoremi ? Come no...è tutto un caso...italiani, quindi brava gente...eppoi non ci sono prove...certo fa molto stadio lanciare i bengala... Il problema non sono tanto i due bengala che, per fortuna, hanno provocato pochi danni materiali ma molto spavento né la richiesta di
intervento da parte di chi ha il compito, stipendiato dallo stato, di reprimere ogni minoranza e qualsiasi diversità e quindi non tutelerà mai l’accampamento dei nomadi. Meglio spalleggiare i figli della lupa... Per stabilire i responsabili del gesto del 13 agosto probabilmente basterebbe riconoscere la loro auto. Individuare chi arma simili ariani eroi alfieri del cattofascismo in salsa ultra$ è molto, molto più semplice. Quando i rom se ne andranno, le sentinelle in camicia nera rivendicheranno la loro opera di "informazione" e di "pressione" sulle istituzioni come vincente in modo tale da potersi accreditare come "avanguardia di popolo". Con i media, le istituzioni, le associazioni di quartieri e i servi dei servi che remano tutti nella stessa direzione è sempre più difficile contrastare efficacemente politiche razziste e repressive nei confronti delle comunità di rom, dei migranti e dei numerosi baraccati che vivono nelle città. Ma non
possono esserci scuse che reggano.Nel periodo dei 4 cortei di giugno (Gay Pride, Bush, Nomadi e Centri sociali) si è notata in piazza la presenza e l’assenza delle strutture che questa città la vivono costruendo percorsi differenti e conflittuali.La manifestazione dei Rom, seppur con oltre 3.000 persone, ha raccolto solo una minima fetta di tutti quelli che si dicono impegnati politicamente e socialmente nell’antifascismo, antirazzismo e antisessismo.
Bisogna organizzare una risposta collettiva che sia in grado di ribaltare una situazione insostenibile: non è possible che anche nei semplici discorsi la gente veda nello "zingaro" un nemico e un male da estirpare confidando felicemente nei "soldati" reduci dalle guerre d’occupazione coloniali come soluzione.
p.s.:
le informazioni sui fatti sono a disposizione sulla rete, basta cercare con un qualsiasi motore di ricerca o recarsi nei siti dei soggetti menzionati.
Alcune cose invece provengono da fonti dirette di chi ha partecipato e seguito alcune vicende in prima persona.
le informazioni sui fatti sono a disposizione sulla rete, basta cercare con un qualsiasi motore di ricerca o recarsi nei siti dei soggetti menzionati.
Alcune cose invece provengono da fonti dirette di chi ha partecipato e seguito alcune vicende in prima persona.