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[Stampa] Zimbabwe, Amnesty: "elezioni viziate alla radice a causa del clima di violenza e intimidazione di Stato"
- Subject: [Stampa] Zimbabwe, Amnesty: "elezioni viziate alla radice a causa del clima di violenza e intimidazione di Stato"
- From: press at amnesty.it
- Date: Sat, 28 Jun 2008 13:49:59 +0200
COMUNICATO STAMPA CS88-2008 AMNESTY INTERNATIONAL: 'ELEZIONI NELLO ZIMBABWE VIZIATE ALLA RADICE A CAUSA DEL CLIMA DI VIOLENZA E INTIMIDAZIONE DI STATO' Amnesty International si e' detta oggi profondamente turbata dalla continua campagna di violenze e intimidazioni che il governo dello Zimbabwe sta portando avanti nel contesto di una strategia deliberata per far vincere a Robert Mugabe le elezioni presidenziali. Il governo ha deciso di tenere la consultazione oggi, nonostante le richieste della comunita' internazionale di rinviare le elezioni fino a quando le condizioni di sicurezza nel paese non fossero migliorate. 'Le elezioni di oggi si stanno svolgendo in uno scenario caratterizzato da numerose aggressioni, torture e uccisioni contro persone sospettate di stare dalla parte dell'opposizione' - ha commentato Amnesty International. 'Allo Zimbabwe e' permesso da troppo tempo di operare al di fuori del quadro di riferimento sui diritti umani dell'Unione africana e delle Nazioni Unite. Ora e' tempo di un'efficace azione di solidarieta' africana e internazionale per le vittime delle violazioni dei diritti umani, che non devono essere lasciate sole contro la violenza'. Amnesty International ha sollecitato l'Unione africana e la Comunita' per lo sviluppo dell'Africa meridionale (Sadc) ad applicare tutta la pressione necessaria sul presidente Mugabe e sul suo governo perche' pongano fine alla violenza. L'organizzazione per i diritti umani ha anche chiesto la convocazione di una sessione speciale del Consiglio per la pace e la sicurezza dell'Unione africana per esaminare la situazione nello Zimbabwe. 'Il silenzio del presidente dell'Assemblea dell'Unione africana, il leader tanzaniano Jakaya Kikwete, e' assordante e contrario ai principi del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto che sono propri dell'organizzazione panafricana. Pretendiamo che, nella sessione dell'Assemblea che si apre lunedi' 30 a Sharm El-Sheikh, in Egitto, il presidente Kikwete condanni le violazioni dei diritti umani nello Zimbabwe. Qualsiasi parola meno forte e netta costituira' un'abdicazione alle proprie responsabilita'' - ha proseguito Amnesty International. 'L'Unione africana, insieme all'Sadc, dovrebbe inviare osservatori sui diritti umani nello Zimbabwe e istituire una commissione internazionale d'inchiesta per indagare sulle violenze e sottoporre alla giustizia i responsabili'. Mentre le elezioni stanno avendo luogo, centinaia di attivisti politici e per i diritti umani rimangono in carcere solo per aver esercitato i propri diritti politici, tra cui quello alla liberta' di associazione. La loro richiesta di liberta' condizionata e' stata respinta in modo arbitrario. Per Amnesty International si tratta di prigionieri di coscienza, che devono essere rilasciati immediatamente e senza condizioni. Tra i prigionieri di coscienza figurano Jenny Williams e Magodonda Mahlangu, leader e attiviste per i diritti umani delle donne, arrestate il 28 maggio per aver preso parte a una manifestazione pacifica. Si trovano nella prigione Chikurubi di Harare, in attesa di comparire davanti al giudice, il 3 luglio. 'Nel frattempo assassini, torturatori e aggressori sono lasciati liberi di commettere ulteriori violazioni dei diritti umani nella totale impunita'' - ha denunciato Amnesty International. FINE DEL COMUNICATO Roma, 27 giugno 2008 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa e-mail: press at amnesty.it
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