Newsletter Anno 5, n. 1 - 19 dicembre 2006



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA

Anno 5, n. 1 -  19 dicembre 2006 

A cura di Gabriele Sospiro 
Con la collaborazione di: 
Olivier Gbezera (OG)
Paolo Sospiro (PS)

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INDICE 
1.   CAPODANNO MULTIETNICO AL CIRCOLO AFRICA
2.   ATTIVITÀ DEL CENTRO
3.   GIORNATA INTERNAZIONALE DEGLI IMMIGRATI A BRUXELLES
4.   FORUM SOCIALE MONDIALE A NAIROBI (KENYA)
5.   DUBBI SULL’ADESIONE IN ROMANIA, MA ANCHE IN TURCHIA
6.   ISRAELE E PROGETTO DI LABORATORIO INFORMATICO
7.   SPETTACOLO TEATRALE "DEDICATO"



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1. CAPODANNO MULTIETNICO AL CIRCOLO AFRICA
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Definiti ormai i preparativi per il capodanno multietnico qui al Circolo
Africa.
Il prezzo del cenone è di 40 euro (più eventuali 10 per l'adesione all'ARCI
perché non l'avesse). Ovviamente visto che ci era stata chiesta l'eventuale
possibilità di pernottare qui ad Ancona abbiamo provveduto a fare una
convenzione con una struttura alberghiera in pieno centro. 
Telefonateci allo 071-2072585 oppure inviateci una mail a
segreteria at circoloafrica.org per avere maggiori informazioni. Vi
aspettiamo e vi auguriamo di trascorrere delle serene festività!!

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2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
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Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il
Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Se avete
libri da proporre così che noi possiamo acquistarli fatecelo sapere! Se
state facendo una tesi di laurea o ricerche sull'immigrazione, sull'economia
politica, o su temi riguardanti il terzo settore, etc. presso il nostro
Centro potete ottenere informazioni ad hoc previa prenotazione telefonica.
Per contatti ed eventuali prenotazioni 071/2072585
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The Center of Documentation and Research for Active Citizenship is opened
Tuesday and Thursday from 10 to 13 and from 15 to 18.00. If you have any
books to propose so that we can buy them please let us know. If you are
working on your bachelor thesis or you are carrying out a research on
migration, political economy, or issues inherent not profit, etc. in our
Center you will able to get some information ad hoc. Telephone reservation
is needed.
For contacts: +39/071/2072585

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3. GIORNATA INTERNAZIONALE DEGLI IMMIGRATI A BRUXELLES 
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Non ci sono state molto iniziative per la Giornata Internazionale del
Migrante a Bruxelles, anche  se una del Centro per le pari opportunità e la
lotta contro il razzismo (Centre pour l’égalité des chances et la lutte
contre le racisme, www.diversiteit.be) si è fatta notare: il “Migrante del
giorno”. 

Il Centro ha distribuito, nelle principali stazioni ferroviarie della città,
delle cartoline con Reggina Paola, nata Paola Ruffo di Calabria, a Lucca,
cartolina che è anche stata pubblicata nel “Metro”, il quotidiano gratuito.
Lo scopo dell’iniziativa, che ha segnato la fine di una ricerca di un anno,
era di contrastare gli stereotipi sui migranti e fare notare al pubblico che
sono parte integrante della vita in Belgio. In modo più serio, il Centro ha
anche pubblicato una ricerca sui migranti nel Paese, che rivela punti
interessanti. 

Al contrario di ciò che pensa la gente (e di certi programmi politici), la
maggior parte dei migranti, il 66 per cento, viene da altri Paesi europei, e
sopratutto dei Paesi dell’Unione dei 15. Gli Italiani sono i più numerosi
(179.015), poi vengono i Francesi e gli Olandesi. I migranti non-EU sono
solo un terzo del totale, con al primo posto i Marocchini, seguiti dai
Turchi e dai Congolesi. I migranti del Marocco sono 44 % meno che 15 anni
fa, sopratutto per via di delle naturalizzazioni. La sovra-rappresentazione
dei migranti europei non è comune, e si incontra solo nel Lussemburgo e in
Francia. Tuttavia, questo non impedisce a certi giornalisti e politici di
enfatizzare l’immigrazione non-UE, per ragioni diverse.  

OG
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The International Migrant Day went largely unnoticed in Brussels, excepted
the « Migrant of the day » initiative by the Center for Equal opportunies
and Fight against Racism (Centre pour l’égalité des chances et la lutte
contre le racisme, www.diversiteit.be). 

The Center handed out, in the main train stations, postal cards representing
Queen Paola, born Paola Ruffo di Calabria in Lucca, Italy, whose picture was
also published in “Metro”, the local free newspaper. The aim of the
campaign, which ended a year-long investigation work, was to break
stereotypes about migrants and make people aware that migrants are an
integral part of Belgian life. More seriously, the Center also published its
study on migrants and foreigners in Belgium, which reveal some interesting
aspects. 

As opposed to popular belief (and political agendas), most migrants in
Belgium, 66 % to be exact, come from other European countries, and more
specifically from countries from the former EU 15. Italians (179.015) are
the most numerous foreign community, followed by French and Dutch migrants.
Non-EU migrants represent only a third of all migrants, led by Moroccans
(81.287), Turks and Congolese. Migrants from Morocco are 44 % less than 15
years ago, mostly because most have since been naturalized. Such an
over-representation of European migrants is quite uncommon, as only
Luxembourg and France have similar patterns. However, it does not stop some
politicians and journalists from over-emphasizing non-EU migration, for
various reasons.

OG

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4. FORUM SOCIALE MONDIALE A NAIROBI (KENYA)
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Sono già abbondantemente cominciati i primi passi verso l'organizzazione del
Forum Sociale mondiale che questa volta avrà luogo nella città di Nairobi in
Kenya. Di nuovo in Africa come già ci era successo questo gennaio quando una
piccola delegazione del nostro circolo si era recata a Bamako in Mali. Le
date per il prossimo WSF sono dal 20 al 25 gennaio 2007. Anche questa volta
proveremo a far parte degli altermondialisti presenti a Nairobi. Se siete
interessati ad unirvi a noi vi chiediamo di scriverci una email il più
rapidamente possibile con intestazione FORUM DI NAIROBI al seguente
indirizzo:
segreteria at circoloafrica.org

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5. DUBBI SULL’ADESIONE IN ROMANIA, MA ANCHE IN TURCHIA
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Giovedì scorso ha avuto luogo una cerimonia per celebrare l’ingresso della
Romania e della Bulgaria nell’Unione Europea, mentre si sta svolgendo un
vivace dibattito sulle eventuali adesioni future. 

Poche attività hanno segnato queste adesioni nella capitale europea, al
contrario delle numerose festività per il più grande allargamento finora,
nel 2004. L’UE ha forse ha preso in conto l’opinione pubblica, con diversi
sondaggi indicando che molti Europei pensano che l’allargamento è stato
troppo veloce in questi ultimi anni, mentre l’Unione ha gia delle difficoltà
a prendere decisioni. Molti pensano oggi che l’Unione dovrebbe prima
consolidare le sue istituzioni prima di accogliere nuovi Paesi. Stranamente,
anche certi Rumeni sono meno entusiasti all'idea dell’adesione rispetto al
passato. 

Anche avendo una lunga e speciale relazione con l’Europa occidentale,
soprattutto grazie ai retaggi latini, l’idea di raggiungere i cugini lontani
è stata in qualche modo sopravvalutata se confrontata alle riforme che
devono essere fatte. L’impegno è immenso, ed il fatto che Bucarest sia stata
accettata prima di averle fatte tutte non è proprio un favore: sono riforme
che andranno fatte molto più velocemente ora. Molti cittadini sembrano non
essere coscienti delle conseguenze socio-economiche nel breve termine, e ci
sono dubbi sulla capacità delle istituzioni nazionali a gestirle. Certo,
l’aiuto finanziario crescerà, ma questo potrebbe portare a maggiori
irregolarità. L’anno scorso, l’Agenzia Nazionale della Gioventù fu sospesa
per ragioni simili. 

Certi pensano che la Romania avrebbe dovuto fare le riforme necessarie da
sola prima di “supplicare” (come mi ha detto un amico rumeno) per entrare
nell’UE, come mostra la paura elevata di essere considerati come cittadini
di secondo livello. 

L’UE dovrebbe tenere in conto questi fatti per gli allargamenti futuri,
sopratutto nel caso della Turchia. Se l’adesione di Ankara è un oggetto di
disputa nell’Unione, lo è ancora più in Turchia, dove l’approvazione è
caduta dall’80 % al 50 % in due anni, sopratutto a causa delle esitazioni
europee. Un altro approccio all’allargamento, ad esempio cercare una
maggiore integrazione dei Paesi membri, potrebbe essere di prima necessità
per l’UE, anche per evitare che nuovi membri entrino in una famiglia che non
funziona. L’esempio della Turchia, che sta sviluppando legami con gli altri
Paesi della regione e dice di avere un “piano B”, è anche un segno che,
giustamente, i Paesi non entreranno nell’UE a qualsiasi costo.

OG

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Last Thursday, a ceremony took place in central Brussels to celebrate the
arrivals of Romania and Bulgaria into the European Union, amidst vivid
debates over future adhesions. 

Few celebrations have actually taken place in the European capital, as
opposed to the grand festivities that marked the biggest enlargement yet, in
2004. The EU might have taken in account its public opinion, with polls
suggesting that many Europeans think that enlargement has been rushed in the
past years, whereas the Union already struggles to take key decisions. Even
though this did not translate in the much-feared closure towards
East-Europeans that made their entry in the EU, many now feel that the Union
should first consolidate what it has before opening up to other countries.
Oddly enough, some Romanians now feel less enthusiastic about the adhesion
than before. 

Romania may have a long-standing and special relationship with Western
Europe, due mainly to its Latin heritage, the perspective of rejoining its
long-lost cousins has been somewhat damped by the reforms it will now have
to undertake. The task is immense, and the fact that Bucharest was granted
membership before having fulfilled all its obligations is not really a
favour: indeed, it is work that must now be done even more quickly. Many
citizens seemed to not be fully aware of the economical and social
consequences in the short-term, and questions have arisen concerning the
country’s institution’s ability to handle them. Financial aid should come
soon enough, granted, but they could only lead to more mismanagement. Last
year, the country’s National Youth Agency was suspended for similar reasons.


Therefore, some now consider that Romania should have first restructured
itself from the inside before “begging” (as a Romanian friend of mine
stated) to enter the EU, as the fear of being considered as second-rate
citizens is high now. 

The EU should take in major account these facts, regarding future
enlargements, most notably concerning Turkey. Approval for its membership
may be a subject of dispute in the Union nowadays, but even more so in
Turkey, where approval has dropped from 80 % to 50 % these past years,
mostly due to EU hesitancies. Considering another approach to enlargement,
such as pushing for deeper integration among members, might be what the EU
needs most, as new members should not have to step in a dysfunctional
family. Turkey’s example, who is developing its ties to the country’s
region, is also an indication that countries will not enter the EU at any
costs, and rightly so.

OG


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6. ISRAELE E PROGETTO DI LABORATORIO INFORMATICO
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La scorsa settimana ho fatto ritorno da una visita in Israele e in Palestina
dove abbiamo una serie di progetti giovanili con due organizzazioni
israeliana (Ashdod) e palestinese (Betlemme). E’ stata un’esperienza molto
importante sia dal punto di vista personale sia da quello del Circolo Africa
che è “sbarcato” in terra santa. Nelle prossime settimane organizzeremo un
incontro pubblico presso il Circolo circa la situazione israelo-palestinese
nel quale parteciperanno in videoconferenza Shabi, responsabile
dell’organizzazione YOFI di Ashdod, e Imad e Lucy, responsabili
dell’organizzazione WIEM di Betlemme. Essi lavorano insieme da anni per
migliorare il rapporto tra i giovani israeliani e palestinesi. Infine
proprio durante questi giorni la provincia di Ancona ha in parte finanziato
un progetto di realizzazione di un laboratorio di informatica per i ragazzi
di Betlemme che sarà gestito dall’organizzazione WIEM. Tuttavia è necessario
un ulteriore contributo per realizzare l’intero laboratorio quindi il
Circolo contribuirà con le proprie entrate attraverso una cena di
sottoscrizione e chiediamo a voi che ci seguite per mezzo della newsletter
di partecipare a tale realizzazione. Per un contributo vi preghiamo di fare
un versamento di qualsiasi importo presso la Banca Popolare dell’Adriatico
di Ancona con le seguenti indicazioni:
Abi: 05748
Cab: 02601
Cc: 100000001099
con causale LABORATORIO INFORMATICA. 
Crediamo che questo sia il modo migliore di festeggiare il natale con un
atto di generosità. Vi faremo sapere i risultati!!

PS

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7. SPETTACOLO TEATRALE "DEDICATO"
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Giovedì 21 dicembre ad Ancona presso il teatro Hangar verrà messa in scena
la rappresentazione teatrale dello spettacolo “Dedicato... a tutte le
donne”, tappa finale dell’anno 2006 del percorso di ricerca sulla tematica
della violenza contro le donne e della distinzione di genere. Il progetto,
giunto al terzo anno ed aperto a giovani ed adolescenti della città di
Ancona e dintorni, proseguirà anche nel 2007. 
Info:
tel: 071 33268 – 346 5006102 
Email:  infoitalia at unpontetraculture.com 



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Il numero 1 di questa newsletter è stato spedito a 10.945 indirizzi, per 
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org. 

Il prossimo numero uscirà : 
il 9 gennaio 2007. 

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The number 1 of this newsletter has been sent to 10.945 addresses. 

For suggestions please contact: 

Circolo Culturale Africa 
via San Spiridione, 5/a 
60100 Ancona 
Italia 
Tel. +39/071/2072585 
Web site: www.circoloafrica.org 


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