ELEZIONI CONGO: RIENTRANO STASERA I VOLONTARI ITALIANI.



 
 
Beati i costruttori di pace”

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GLI OSSERVATORI DELLA SOCIETA' CIVILE ITALIANA RIENTRANO STASERA A ROMA.

SODDISFAZIONE DEL GOVERNATORE DI BUKAVU E DEI RESPONSABILI DELLA MISSIONE ONU

PER IL LAVORO SVOLTO DAI VOLONTARI ITALIANI.

 

 

Comunicato stampa, n. 10

 

Bukavu, 4 agosto 2006

 

Giornata conclusiva ieri, per la missione di osservazione elettorale della società civile italiana in Congo, organizzata da Beati i costruttori di pace e Chiama l’Africa.  Erano giunti ieri a Bukavu anche i 21 volontari che erano dislocati nel Nord Kivu e che nei giorni scorsi erano confluiti a Goma. Le ultime due persone, l’équipe che si trova a Minembwe (zona impervia raggiungibile solo per via aerea) e che era bloccata in attesa di un elicottero della Monuc, che ieri non ha potuto decollare a causa del maltempo, dovrà rientrare in Italia in modo indipendente, con un volo di linea da Bujumbura.

Tutto il gruppo è partito infatti stamattina, chi alla volta di Entebbe (Uganda) per rientrare con un volo di linea e chi alla volta di Kigali (Rwanda) dove ad attenderli ci sarà l’aereo messo a disposizione dal Ministero degli Esteri, come all’andata. Arriveranno a Ciampino stasera verso le 23. 

 

Ieri pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa finale, alla presenza delle autorità e della stampa locale.

L’abbé Justin Nkunzi, responsabile degli osservatori elettorali nazionali del Sud Kivu, che in queste settimane ha fattivamente collaborato con il coordinamento della missione, ha ringraziato gli osservatori della società civile italiana per il lavoro svolto: «È la prima volta che si organizza un viaggio in Africa con questo scopo. Sappiamo che siete venuti come volontari, pagandovi le spese, perché credete nel valore della pace e della democrazia. E domenica il popolo sofferente si è espresso: sappiamo che il voto non è la soluzione a tutti i problemi, ma dà legittimità e speranza. Diciamo grazie al vostro Governo, alle vostre famiglie e a tutti coloro che si battono perché pace e democrazia regnino nel mondo intero».

Lisa Clark, coordinatrice della missione italiana, a sua volta ha ringraziato il popolo congolese dell’accoglienza ricevuta e ha donato a tutte le autorità presenti una copia del rapporto preliminare della missione di osservazione elettorale, insieme a una bandiera della pace.

Don Albino Bizzotto, presidente di Beati i costruttori di pace, ha poi tenuto una relazione conclusiva sulla missione: «Esprimiamo la nostra gioia per aver partecipato a questo momento storico per il Congo e per l’Africa. Siamo rimasti impressionati dalla quantità e dalla qualità della partecipazione del popolo congolese al voto, con dignità e pazienza. Si è trattato della celebrazione di una festa, con la solennità quasi di un rito e la maturità politica dimostrata dal popolo. Sarà difficile per noi – ha aggiunto – convincere l’opinione pubblica in Europa che davvero si è trattato di un voto libero, espressione della volontà popolare: sarà nostro compito promuovere un’informazione più rispettosa, così come fare lobbing presso le autorità europee affinché non si tratti di Africa solo per l’aiuto allo sviluppo, ma acquisti dignità politica a tutti gli effetti». Don Bizzotto ha proseguito riconoscendo l’opera indefessa delle migliaia di congolesi che nei mesi scorsi hanno lavorato per rendere possibile il voto e per informare la popolazione su come votare.

«Sappiamo che il Congo è un Paese estremamente ricco, per i minerali e le risorse naturali – ha affermato con forza Eugenio Melandri, coordinatore nazionale di Chiama l’Africa - ma dopo il voto, sappiamo che la vera ricchezza del Congo è il suo popolo. Siete un popolo fiero, che crede nella pace ed è pronto a guadagnarla. Domani partiamo con una convinzione: il popolo congolese è pronto per diventare il centro di un grande movimento di pace per tutta l’Africa».

Anche il capo della divisione Monuc di Bukavu, Alpha Sow, ha porto agli italiani il “ringraziamento caloroso” di Swing per il lavoro svolto e ha aggiunto: «La MONUC è fiera di aver accompagnato il popolo congolese in questo passaggio storico. Oggi tutti gli osservatori nazionali e internazionali hanno testimoniato, con rara unanimità, la correttezza generale del voto. Il processo è appena iniziato ed è fragile – ha aggiunto, rivolto agli italiani –, per questo vi chiedo di continuare il lavoro che avete iniziato. La Comunità Internazionale sappia, anche attraverso di voi, che questo voto è legittimo».

Il governatore del Sud Kivu, Déogratias Buhamba-Hamba, si è scusato per il ritardo, dovuto all’incidente aereo verificatosi ieri a 35 km da Bukavu: un antonov carico di minerali ma con anche alcuni passeggeri è caduto alle 14 e non ci sono sopravvissuti.

Dopo un attimo di silenzio, ha proseguito: «Siete venuti e avete visto. Avete visto quanto il popolo domanda di essere liberato dai politici che comandano senza mandato, che vogliono essere serviti anziché servire. Vi chiediamo di farvi ambasciatori del popolo congolese presso la Comunità Internazionale, innanzitutto per ringraziarla, perché senza il loro supporto le elezioni non sarebbero state possibili; in secondo luogo, perché tutti sappiano che la nostra scelta è stata libera. Il popolo chiede che la sua scelta sia rispettata».

 

Giusy Baioni

(Ufficio stampa - Mariagrazia Bonollo - 348 2202662)