Acqua bene comune ma scarso in Africa



ACQUA BENE COMUNE MA SCARSO IN AFRICA
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Nel suo 13° congresso ad Algeri, l'Associazione Africana dell'Acqua, nata
nel 1980 per migliorare gli scambi d'esperienze e di tecniche, ha
evidenziato delle previsioni pessimiste sul prossimo futuro del continente.
Nel 2015, ci si attende che almeno 17 Paesi saranno in una situazione di
mancanza d'acqua, e circa 300 milioni d'africani, cioè il terzo della
popolazione del continente, non avrà acceso all'acqua potabile. Fra tutte le
zone dell'Africa, i Paesi del Sahel dovrebbero essere quelli più colpiti.
Il ministro delle risorse in acqua Algerino, Abdelmalek Sellal, stima che ci
vorrebbero circa 12 miliardi di dollari per poter fornire acqua potabile a
tutto il continente, una cifra impossibile da raggiungere senza aiuti
esterni o l'appoggio delle istituzioni internazionali. La Banca Africana
dello Sviluppo si è impegnata ad investire 500 milioni di dollari dal 2007,
e avvierà un programma sociale nel 2006. Questo programma, chiamato
"Iniziative sull'acqua nelle zone rurali in Africa" proverà a creare punti
d'accesso all'acqua potabile, coinvolgendo le donne e le loro abilità
educative. L'Unione Europea si è anche impegnata ad investire 500 milioni di
dollari, di cui 230 sono già utilizzati in 97 progetti.
Queste somme non saranno abbastanza, e sembra che l'Africa si stia dirigendo
verso altre crisi nel prossimo futuro. Questa situazione sarebbe potuta
essere impedita, ma come dice Sylvain Usher, segretario generale
dell'associazione, la coscienza globale di questo problema è recente, e
apparsa con le crescente inquietudini sull'ambiente.