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Newsletter anno 2, n.22, 19 ottobre 2004
- Subject: Newsletter anno 2, n.22, 19 ottobre 2004
- From: <segreteria at circoloafrica.org>
- Date: Tue, 19 Oct 2004 17:01:19 +0200
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NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA Anno 2, n. 22 - 19 ottobre 2004 A cura di Gabriele SOSPIRO Con la collaborazione di: Simona CHIARALUCE Salvatore MUGNO *************************************************************************** INDICE 1. PRESENTAZIONE DOSSIER CARITAS MARCHE 2. ATTIVITÀ DEL CENTRO 3. ITALIANI DI TUNISI: MARIO SCALESI 4. FOTOREPORTERS DALLE FAVELAS BRASILIANE 5. UN ALTRO FORUM SOCIALE È POSSIBILE? 6. RECENSIONE ATTI CONVEGNO MEZZOGIORNO E IDENTITÀ MEDITERRANEA 7. MANIFESTAZIONE 30 OTTOBRE A ROMA 8. PRESENTAZIONE VOLUME SU IMMIGRAZIONE A PORTO SAN GIORGIO (AP) 9. MARCIA SARDA PER LA PACE 10. ISRAELE-PALESTINA: TERRA (CON)DIVISA *************************************************************************** 1. PRESENTAZIONE DOSSIER CARITAS MARCHE Sabato 30 ottobre a partire dalle 9.30 presso la Mole Vanvitelliana ad Ancona verrà presentato all'interno della mostra sull'Africa "il continente sensibile" il Dossier della Caritas sull'immigrazione nella Regione Marche. Alla presentazione del Dossier - strumento ormai indispensabile per comprendere oltre che la dimensione dei flussi immigratori anche la loro composizione, distribuzione territoriale e lavorativa - parteciperanno Oliviero Forti della redazione centrale, P. Bruno Mioli Presidente Fondazione Migrantes, Gabriele Sospiro e Luciano Schiaroli redattori locali e Kristo Linda della pastorale degli immigrati. Info: 071-7505070 *************************************************************************** 2. ATTIVITÀ DEL CENTRO Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; e giovedì dalle 15.00 alle 18.00. È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri. Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire! Presso il Centro potrete inoltre avvalervi (su prenotazione telefonica) di consulenza su tesi di laurea e ricerche riguardanti immigrazione ed economia politica, su tematiche inerenti il terzo settore e il volontariato, assistenza per specifiche ricerche internet, anche di natura bibliografica, consulenza sulla letteratura post-coloniale di lingua inglese e letteratura migrante. Per contatti ed eventuali prenotazioni 071/2072585 *************************************************************************** 3. ITALIANI DI TUNISI: MARIO SCALESI Tra gli italiani vissuti in Tunisia, a cavallo tra Ottocento e Novecento, quando i flussi migratori andavano dall’Italia, soprattutto dalla Sicilia, verso il Nord Africa, una figura di spicco è quella del poeta Mario Scalesi (Tunisi 1892 – Palermo 1922). Il padre era emigrato da Trapani. A Tunisi svolse il mestiere di scambista ferroviario. La madre dello scrittore, di origini genovesi e maltesi, era donna di pulizie presso le classi agiate della capitale tunisina. Mario Scalesi aveva cinque fratelli e la condizione economica non florida della sua famiglia fu aggravata dal grave incidente occorso al futuro poeta quando aveva l’età di cinque anni: la caduta dalle scale di casa gli aveva provocato la rottura della colonna vertebrale, storpiandolo irrimediabilmente. Dopo aver frequentato la Scuola Primaria francese, Mario non potrà proseguire gli studi per la necessita di guadagnarsi da vivere. Farà il contabile, prima in un carrozziere poi in una tipografia. Deriso dai coetanei, umiliato dalle donne, forse incompreso dai famigliari, subì anche l’oltraggio della tubercolosi e della meningite. Avendo conservato la nazionalità italiana, dal 30 settembre 1921 viene ricoverato al Manicomio di Palermo, proveniente dall’Ospedale Coloniale Italiano “Giuseppe Garibaldi” di Tunisi. Vi morirà, per “marasmo”, il 13 marzo dell’anno successivo e il suo corpo sarebbe stato buttato in una fossa comune del cimitero. L’opera letteraria di Mario Scalesi è alle origini della poesia nordafricana di espressione francese e si concretizza di una sola silloge Les Poèmes d’un Maudit (pubblicata postuma, ha finora avuto sei edizioni: Parigi, 1923 e 2002; Tunisi 1930, 1935, 1996; Palermo, 1997). Quest’ultima edizione, in versione bilingue, è stata pubblicata dall’Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici di Palermo; e curata e introdotta da un ampio saggio del sottoscritto. Sulla figura di Scalesi sono stati organizzati (e pubblicati i relativi Atti) tre convegni internazionali (Tunisi 1937 e 1997; Palermo 1998). L’opera precorritrice di Scalesi è ravvisabile anche nella sua attività di critico letterario: collaborò, infatti, alle riviste tunisine «Soleil» e «La Tunisie Illustrée» dove apparvero le sue innovative teorizzazioni su una “letteratura nordafricana” di lingua francese. Il suo nome figura nella Histoire de la littérature tunisienne di Jean Fontaine (Tunisi, Cérès, 1999) e in numerose antologie dedicate agli scrittori del Mediterraneo di espressione francese. Nel 2002, per la cura di Abderrazak Bannour e Yvonne Fracassetti Brondino, l ’editore parigino Publisud ha stampato l’opera completa (poesie e articoli) del nostro autore, sotto il titolo: Mario Scalesi, précurseur de la littérature multiculturelle au Maghreb. *************************************************************************** 4. FOTOREPORTERS DALLE FAVELAS BRASILIANE Inevitabilmente la memoria corre al film Ciudad de Dios di Fernando Meirelles in cui protagonista è proprio un giovane fotografo proveniente dall'omonima favela. Nel caso di cui stiamo dicendo ora invece si tratta di un lavoro più approfondito e diremmo oggi "partecipato " che ha coinvolto moltissimi giovani. Ne parla Leonardo Marinelli sull'inserto culturale di domenica scorsa del Sole 24 ore. Insomma che succede? Accade che Vincent Rosenblatt fotografo francese poco più che trentenne innamorato del Brasile arriva alla conclusione che per evitare forme di voyeurismo - rischio molto costante quando si intrecciano immagine e violenza - e per far recuperare identità sotto il profilo dell'immagine alle favelas sarebbe stato necessario ritrarne la vita direttamente dagli abitanti. È così che nasce il progetto "Olhares do morro" che sta per sguardi della favela e che ha proposto un nuovo modo di vedere queste aree degradate in cui vivono migliaia di persone. Marinelli ci racconta anche che Rosenblatt iniziò a dare apparecchi usa e getta ai giovani interessati a fotografare. Ovviamente essi erano liberi di ritrarre ciò che volevano. Oggi Olhares do morro è diventata una ong ma soprattutto una agenzia fotografica specializzata sulle favelas ed espone fotografie in giro per il mondo tra cui l'ultima alla sede dell'UNESCO a Parigi che inaugura proprio oggi e durerà fino al 29 (orario 10-18, entrata libera). Va inoltre sottolineato il fatto che Olhares do morro paga il 60% del prezzo incassato per la vendita di ogni foto al suo autore trattenendosi il resto per il funzionamento del progetto. Se volete vedere alcune immagini: www.olharesdomorro.org *************************************************************************** 5. UN ALTRO FORUM SOCIALE È POSSIBILE? Sì, questa è una domanda che è circolata molto spesso durante i due giorni di Forum all'Alexander Palace, a Wood Green periferia nord di Londra. Difficile e presuntuoso provare a sintetizzare i numerosissimi eventi che hanno animato questa terza edizione del Forum Sociale Europeo. Ci sembra invece interessante riprendere alcuni spunti offerti da Susan George e pubblicati sul Guardian di venerdì scorso. Susan George, il cui volume più recente è Another world is possible if..., dalle colonne del quotidiano inglese indica possibili vie da praticare al fine di vincere alcune delle tante battaglie altermondialiste. L'articolo significativamente intitolato "This is the way to win" cerca anche di spiegare come. Anzitutto occorre sbarazzarsi delle denunce rituali e della ridondanza di alcune piattaforme nelle quali si continua a sostenere che il movimento è a favore di alcune cose (giustizia sociale, diritti umani, democrazia, responsabilità ecologica, etc.) e contrario a delle altre (guerre, povertà, razzismo e effetto serra, etc.). La reiterazione di questi temi - afferma Susan George - è diventata la funzione primaria di troppe sezioni plenarie del Forum. Che serva andare in questa direzione è emerso anche dal fatto che - prosegue - la prossima edizione del Forum di Porto Alegre in Brasile nel 2005 ha eliminato le plenarie per concentrarsi esclusivamente su seminari e workshops. Insomma, per la direttrice del Transnational Institute, il ruolo del Forum sociale dovrebbe essere quello di identificare gruppi a livello globale che lavorano sulle stesse issues e metterli in contatto ben prima del Forum così che possano organizzare una loro agenda e, quando arrivano, lavorare efficacemente e in tempi rapidissimi. Insomma, è questa è la via per vincere per Susan George. *************************************************************************** 6. RECENSIONE ATTI CONVEGNO MEZZOGIORNO E IDENTITÀ MEDITERRANEA “Conflitti, migrazioni e diritti dell’uomo” Il mezzogiorno laboratorio di un’identità mediterranea. Rubbettino ed.Bari,2001 A dare origine a questo volume è il convegno internazionale svoltosi a Bari nell’ottobre 2001, a poco meno di un mese di distanza da quell’ 11 settembre che inevitabilmente incide e condiziona categorie interpretative, riflessioni e dibattiti. Con la consapevolezza di una difficoltà generale nel “capire il presente e nel pensare al futuro” la premessa al presente lavoro è quella di una necessità a ricorrere ad argomentazioni approfondite e serene, tralasciando facili stereotipi come la lotta del bene contro il male o la contrapposizione assoluto di civiltà chiuse ed estranee a possibili dialoghi. E’ il Mediterraneo che in questo luogo viene preso come possibile chiave interpretativa del mondo in cui viviamo: Mediterraneo che, nella sua dimensione storica si è sempre rivelato sì scontro, ma anche incontro e mediazione tra identità e differenze culturali, religiose, politiche, etniche e linguistiche. Si disegna, attraverso diversi approcci, un quadro d’insieme utile per capire le radici e le prospettive della convivenza e della cooperazione nel contesto euro-mediterraneo : è il discorso sulle migrazioni , nel quale il Sud Italia ( e soprattutto la Regione Puglia con la città di Bari) diventa paradigmatica terra di frontiera, che fa da specchio alla dimensione “mondiale” propria di questo contesto e fa luce sul ruolo passato e presente dell’Europa in un riconoscimento delle proprie responsabilità e in una progettazione politica fondata sui diritti dell’uomo, sull’accettazione e riconoscimento delle differenze , sulla valorizzazione dell’interscambio tra le diverse sponde del Mediterraneo. *************************************************************************** 7. MANIFESTAZIONE 30 OTTOBRE A ROMA Il Comitato Fermiamo la guerra ha convocato per il 30 ottobre una manifestazione nazionale a Roma per ribadire il NO alla guerra e per un'altra Europa possibile e necessaria. Il giorno 15 ottobre ad Ancona si sono riunite varie associazioni e forze politiche con l'intenzione di organizzare la partecipazione alla manifestazione, aderendo e sottocrivendo il testo diramato dal comitato nazionale Fermiamo la guerra. Il tavolo della pace chiede a tutte le organizzazioni e gruppi che non erano presenti alla riunione, che condividono il documento e vogliono collaborare alla riuscita dell'evento di far pervenire la loro adesione entro brevissimo tempo visto che probabilmente si organizzerà anche un treno speciale da Ancona che fermerà anche nelle varie stazioni della tratta Ancona-Fabriano. Info: ancona at arci.it *************************************************************************** 8. PRESENTAZIONE VOLUME SU IMMIGRAZIONE A PORTO SAN GIORGIO (AP) L'associazione Punto Rosso di Porto San Giorgio organizza per venerdì 22 ottobre alle 21.15 alla sala E. Imperatori in via Oberdan un incontro sull'immigrazione straniera nella Regione Marche presentando il volume Prossima fermata: Monte Conero di Gabriele Sospiro. All'incontro oltre all'autore del volume è prevista la partecipazione di Karem Agrebi della Rete "Diritti Ora!" *************************************************************************** 9. MARCIA SARDA PER LA PACE La Tavola sarda per la pace ha promosso un dibattito per oggi pomeriggio alle 17.30 alla sala "Angioy" presso il Palazzo della Provincia di Sassari in vista della marcia della pace Gesturi-Laconi del 31 ottobre. Le parole d'ordine sono: per una Sardegna di pace, per i diritti dei popoli e contro tutte le guerre. All'incontro oltre al Sindaco di Laconi Paolo Pisu partecipano anche Franco Uda dell'ARCI Sardegna e Taqi Al Mussawi, Rettore dell’Università “Al Mustensseria” di Baghdad. *************************************************************************** 10. ISRAELE-PALESTINA: TERRA (CON)DIVISA La sezione locale di Ancona del Servizio Civile Internazionale (SCI) ha organizzato per domenica 24 ottobre un incontro per fare un po' di luce sulla drammatica situazione attuale del conflitto isrealo-palestinese. All'iniziativa, che avverrà alle ore 17-30 presso Palazzo Camerata in via Fanti 5 ad Ancona, parteciperà Yossi Bartal refusenik israeliano che racconterà la sua esperienza di obiettore di coscienza. A conclusione dell'incontro è prevista presso il Circolo Africa una cena di autofinanziamento (con replica anche lunedì 25) dal costo di 16 €. Per informazioni: Cecilia Cell. 347.5432345 Email: ceciliam at tin.it *************************************************************************** Il numero 22 di questa newsletter è stato spedito a 8.257 indirizzi, per segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.orgI prossimi numeri usciranno nelle seguenti date: 2 novembre 2004; 16 e 30 novembre 2004. Circolo Culturale Africa via San Spiridione, 5/a 60100 Ancona Tel. 071-2072585 sito web: www.circoloafrica.org Nel rispetto della Legge 675/96 sulla privacy, a tutela di persone e altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali, questo indirizzo e-mail proviene da richieste di informazioni o da elenchi (newsgroup). Per cancellarsi è sufficiente inviare un'e-mail a: segreteria at circoloafrica.org con la richiesta CANCELLAMI.
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