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Newsletter anno 2, n.12, 1 giugno 2004
- Subject: Newsletter anno 2, n.12, 1 giugno 2004
- From: <segreteria at circoloafrica.org>
- Date: Wed, 2 Jun 2004 00:08:09 +0200
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NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA Anno 2, n. 12 - 1 giugno 2004 ---------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------- INDICE 1. IMMIGRATI NELLE MARCHE: INTEGRATI O ESCLUSI? 2. ATTIVITÀ DEL CENTRO 3. DIRITTO DI VOTO IMMIGRATI 1: LANCIO CARTA DI INTENTI 4. DIRITTO VOTO IMMIGRATI 2: PRESENTAZIONE MOZIONE CONSIGLIO COMUNALE ANCONA 5. RAPPORTO AMNESTY ERITREA: GOVERNO RESPINGE CONTROLLI SUL RISPETTO DIRITTI UMANI 6. IL MONDO VISTO DA BAMAKO CON GLI OCCHI DI AMINATA TRAORE 7. NELSON MANDELA SI RITIRA DALLA VITA PUBBLICA 8. RECENSIONE VOLUME 1: SVILUPPO SOSTENIBILE E RIDUZIONE DELLA POVERTÀ 9. RECENSIONE VOLUME 2: GENEALOGIA DELLA RIVOLTA. ARGENTINA. LA SOCIETÀ IN MOVIMENTO 10. NESTLÈ LANCIA IL CAFFÈ ETICO ................................................ 1. IMMIGRATI NELLE MARCHE: INTEGRATI O ESCLUSI? Anche nella Regione Marche il processo di radicamento degli immigrati stranieri comincia ad avere caratteristiche strutturali come ci indicano il graduale e incessante ricongiungimento dei familiari dai Paesi di origine e la presenza sempre più numerosa di alunni stranieri nelle scuole. Sono trascorsi circa venti anni da quando i primi immigrati arrivarono nella Regione che, a differenza di altre, all'inizio li attirò principalmente per ragioni di studio. Mano a mano alcuni diventarono ingegneri o medici mentre molti altri andarono a svolgere alcune mansioni che i marchigiani non intendevano più fare o semplicemente erano troppo pochi rispetto alla dinamica economica espressa da alcuni segmenti particolarmente vivaci come ad esempio i distretti del calzaturiero o quello del mobile. C'è anche un altro fattore che indica la progressiva integrazione degli immigrati nella struttura sociale ed economica regionale: il loro crescente coinvolgimento all'interno del sindacato e in particolare della CGIL Marche. Alla fine del 2002 dei circa 178.000 iscritti 4.000 erano stranieri. Ciò che colpisce di questi dati non è tanto la numerosità della componente immigrata a dire il vero ancora piuttosto modesta, quanto due altri aspetti: a) che dei circa 175.000 italiani iscritti oltre 110.000 appartiene alla categoria dei pensionati; b) il fatto che l'iscrizione al sindacato degli stranieri è cresciuta di circa il 300% in sei anni. Dunque anche la partecipazione dei lavoratori stranieri al sindacato lascerebbe prefigurare complessivamente un percorso di integrazione costituito da più luci che ombre. Tuttavia è innegabile vi siano alcune ombre. Accenniamo rapidamente a tre esempi senza alcuna pretesa di completezza. Il primo problema attiene ai percorsi di mobilità ascendente on the job. Il ricco tessuto produttivo regionale consente sì agli immigrati un facile accesso al mercato del lavoro, ma gli stranieri sono spesso penalizzati quando arriva il momento di scegliere le figure cui assegnare mansioni di responsabilità come il capo-fabbrica o il capo-turno dal momento che a loro vengono generalmente preferiti lavoratori italiani. A sfavore degli immigrati gioca senz'altro il fatto che talvolta padroneggiano poco la lingua italiana ma anche che frequentemente essi sono oggetto di discriminazione più o meno palese. La seconda questione riguarda il mercato degli alloggi. In questo caso gli stranieri oltre a scontare come il resto della popolazione il problema del costo degli affitti sono di fronte ad un ulteriore ostacolo. Non è raro infatti vedere anche nelle nostre città il cartello "Affittasi. No a stranieri". Si potrà obiettare: nulla di nuovo. In fondo, come ha ben documentato Goffredo Fofi, anche gli immigrati meridionali si imbatterono dinnanzi allo stesso cartello a Torino negli anni Cinquanta del secolo scorso. Occorre tuttavia intervenire adeguatamente prima che il problema assuma dimensioni preoccupanti producendo fenomeni di marginalità e di esclusione abitativa. Infine, occorre sapere che alla fine del 2003 i detenuti di origine straniera rinchiusi negli istituti penitenziari della Regione erano 343 su 883 rappresentando quasi il 40% del totale. Troppi, se consideriamo che complessivamente gli immigrati stranieri sono solo il 4% della popolazione marchigiana. ................................................ 2. ATTIVITÀ DEL CENTRO Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri. Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire! Presso il Centro potrete inoltre avvalervi (su prenotazione telefonica) di consulenza su tesi di laurea e ricerche riguardanti immigrazione ed economia politica, su tematiche inerenti il terzo settore e il volontariato, assistenza per specifiche ricerche internet, anche di natura bibliografica, consulenza sulla letteratura post-coloniale di lingua inglese e letteratura migrante. Per contatti ed eventuali prenotazioni 071/2072585 ................................................ 3. DIRITTO DI VOTO IMMIGRATI 1: LANCIO CARTA DI INTENTI A breve invieremo a tutti quelli che ce lo hanno già richiesto la Carta di intenti con l'obiettivo di farlo sottoscrivere agli Enti Locali in giro per l'Italia. Ovviamente, maggiore è il numero dei soggetti che la richiederanno più forza politica avrà questo documento. Perciò continuate ad inviarci le vostre numerose email al seguente indirizzo: segreteria at circoloafrica.org indicando nell'oggetto RICHIESTA CARTA INTENTI IMMIGRATI. ................................................ 4. DIRITTO VOTO IMMIGRATI 2: PRESENTAZIONE MOZIONE CONSIGLIO COMUNALE ANCONA Insomma, sembra che qualche cosa si stia muovendo dopo il clamoroso annuncio di concedere il diritto di voto agli immigrati stranieri fatto qualche settimana fa dal Sindaco di Ancona e responsabile dell'ANCI per l' immigrazione Fabio Sturani. Si diceva che qualche cosa si sta muovendo dal momento che sta per arrivare in Consiglio comunale una mozione che "richiede al Parlamento della Repubblica la presentazione e l'approvazione di una nuova legge elettorale per garantire il diritto di voto agli immigrati per le elezioni amministrative" Inoltre, la mozione dovrebbe anche dare mandato "al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale di proporre una modifica dello Statuto per garantire il diritto attivo e passivo agli immigrati ed apolidi residente nel Comune di Ancona per le prossime elezioni amministrative vista anche la positiva esperienza dei Consiglieri aggiunti". Seguiremo con attenzione gli sviluppi di questa vicenda! ................................................ 5. RAPPORTO AMNESTY ERITREA: GOVERNO RESPINGE CONTROLLI SUL RISPETTO DIRITTI UMANI In occasione dell'undicesimo anniversario dell'indipendenza dell'Eritrea, Amnesty International ha lanciato un rapporto sulla situazione dei diritti umani nel paese africano, dal quale emerge un quadro di torture, detenzioni arbitrarie e sparizioni di presunti oppositori politici sempre più diffuse. Nel 2003, inoltre, vi è stato un sensibile aumento della persecuzione per motivi religiosi e di torture o maltrattamenti a ragazzi che hanno cercato di evitare o eludere il servizio nazionale di leva obbligatoria. Chi critica il governo e il suo atteggiamento in materia di diritti umani viene messo a tacere. Le autorità respingono qualunque tentativo di monitoraggio e confronto internazionale in tema di diritti umani e non tengono conto dei principi di uno stato di diritto, degli strumenti di tutela dei diritti umani contenuti nella Costituzione e dei trattati internazionali ratificati dall'Eritrea. Agli organismi non governativi locali per i diritti umani non è consentito di operare, a quelli stranieri compresa Amnesty è vietato l'accesso. La tortura e' sistematicamente applicata negli interrogatori e a scopi disciplinari, specialmente per punire chi ha eluso la leva, i disertori, i soldati accusati di reati militari o gli appartenenti a minoranze religiose. Si ricorre a forme di tortura anche ai danni di alcuni prigionieri politici. Le pessime condizioni in cui molti di essi sono trattenuti - celle buie e sporche, stive di navi calde e sovraffollate - sono da considerare trattamenti crudeli, inumani e degradanti. In conclusione al suo rapporto, Amnesty International rivolge una serie di richieste al governo eritreo e alla comunità internazionale, sulla necessità di promuovere e tutelare i diritti umani, tra cui quelli alla libertà d'espressione, d'associazione e d'informazione. Amnesty chiede inoltre la liberazione di tutti i prigionieri di coscienza e lo svolgimento di processi equi conformi agli standard internazionali per tutti gli altri prigionieri politici invitando il governo a impegnarsi per adottare un sistema indipendente ed equo di amministrazione della giustizia, anche tra i ranghi delle forze armate, al fine di garantire il trattamento umano dei prigionieri, la chiusura di tutte le prigioni segrete e la cessazione dell'uso delle navi come prigioni. Il rapporto di Amnesty International, infine, invita la comunità internazionale a esercitare controllo e a sostenere il rispetto dei diritti umani in Eritrea e a fornire le adeguate tutele ai rifugiati e richiedenti asilo eritrei. ................................................ 6. IL MONDO VISTO DA BAMAKO CON GLI OCCHI DI AMINATA TRAORE È un punto di vista interessante quello offertoci dall'ex ministra della cultura del Mali, punto di vista di una donna nera e africana che da tempo difende l'Africa dall'aggressione delle grandi istituzioni finanziarie che stanno ormai producendo delle nuove forme di neocolonialismo. Che succede allora a Missira? Aminata Traore sintetizza la sua attività a partire dall' espressione "io, i vicini, il quartiere". È proprio da Missira, il suo quartiere, Traore lancia il suo grido di mobilitazione contro l'apertura del suo Paese all'economia mondiale quando essa diventa camicia di forza e di imbroglio. Se volete saperne di più c'è un lungo articolo pubblicato su Le Monde Diplomatique di maggio. Mentre invece se desiderate approfondire il pensiero di Amanita Traore l'anno scorso l'editore Ponte delle Grazie ha pubblicato un suo saggio intitolato L'immaginario violato. ................................................... 7. NELSON MANDELA SI RITIRA DALLA VITA PUBBLICA Sembra che Nelson Mandela abbia deciso di ritirarsi dalla vita pubblica, stando almeno all'annuncio fatto da Aljazzera nel primo pomeriggio di oggi. Il primo Presidente nero del Sud-Africa che compirà 86 anni il mese prossimo lamenta alcuni problemi di salute come fra l'altro è stato notato anche quando si è recato a Zurigo. In quell'occasione, infatti, è stato visto camminare sorretto da un bastone. A quanti preoccupati di perdere il suo sostegno derivante dall'enorme carisma che lo accompagna, egli ha risposto che sarà senz'altro presente perché non ha intenzione di scomparire dalla scena totalmente. Per quanto Madiba - nome affettuoso con cui viene chiamato Mandela - desideri ritirarsi dalla vita pubblica, non sarà comunque ozioso visto il suo impegno nelle tre fondazioni (una per i diritti dei bambini, un 'altra sull'AIDS e poi sulla promozione della democrazia e della riconciliazione) e nella redazione del doppio volume sulle sue memorie. Lunga vita Presidente Madiba! ................................................ 8. RECENSIONE VOLUME 1: SVILUPPO SOSTENIBILE E RIDUZIONE DELLA POVERTÀ Il volume contiene gli interventi al Convegno Internazionale "Sviluppo Sostenibile e Riduzione della Povertà", tenutosi a Roma nel 1994. Sono molti gli spunti su cui soffermarsi ed è inoltre interessante osservare l' intreccio dei vari contributi degli esponenti della Banca Mondiale, organizzatrice del convegno, e dei membri delle Ong. Il testo si sviluppa sotto forma di dialogo tra le parti e se ne ricava una certa faziosità e, a volte, sfiducia nei confronti delle opere messe in atto dalla Banca Mondiale. Le divergenze espositive riflettono la sostanziale inutilità delle strategie adoperate dalla Banca Mondiale nella riduzione della Povertà. Lungo lo svolgersi del convegno, vengono illustrate e dibattute, sia le strategie della Banca Mondiale, sia gli errori che hanno reso queste strategie inapplicabili o inefficaci, in base al contesto nel quale sono state adottate. Il quadro offerto sulla situazione mondiale di povertà è analogo, quello che sostanzialmente divide le due parti sono le strategie di intervento e gli approcci risolutivi proposti che sono tuttavia ampiamente e criticamente discussi. Ciò che emerge dal confronto quindi è il contrasto fra l'approccio allo sviluppo delle ONG generalmente dal basso, partecipativo e democratico e quello della Banca Mondiale più concentrata su quello di tipo macro-economico e, purtroppo, con un forte deficit di democrazia. Per saperne di più sui danni del pensiero unico ma anche su come funzionano Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale: Joseph E. Stiglitz, La globalizzazione e i suoi oppositori, Einaudi. ............................................................................ ............................................................................ ..................................... 9. RECENSIONE VOLUME 2: GENEALOGIA DELLA RIVOLTA. ARGENTINA. LA SOCIETÀ IN MOVIMENTO 19 e 20 dicembre 2001 Buenos Aires momento di instabilItà, asse delle riflessioni di Raùl Zibechi. Cosa successe di diverso quella notte in cui "non c'erano classi"? quale il terreno su cui è potuta nascere una vera insurrezione di un movimento sociale eterogeneo? Conoscere le strade di un'Argentina viva è qualcosa di emozionante, perché emozionanti le parole, perché emozionanti le esperienze che queste descrivono: MADRES, HIJOS, PIQUETEROS, MTD, LA TRIBU, RED ACCION. Percorsi diversi, movimenti sociali forti, peculiari,originali. Espressioni di un'evoluzione umana, della possibilità reale, testimoniata da nomi e date, di cambiare le categorie, le azioni, le visioni ,i soggetti che fino ad oggi hanno dimostrato solo la loro insufficienza. Protagonisti nuovi sono le donne, le madri, i disoccupati, gli indigeni, i giovani; forme di lotta nuove entrate in scena accanto alla sensibilità: riscoprendo la basilarità del territorio, del corpo, della fraternità, dell'orizzontalità, della partecipazione realmente sperimentati. Queste le nuove rivoluzioni, facendo saltare la vecchia logica del potere-forza, del patriarcato, della rappresentanza, dei sindacati e dei partiti per un sentire più vero, che diventi potere-capacità di ognuno di autoregolarsi. Ripercorrere la nascita e la crescita di questa moltitudine in movimento fino a quella notte straordinaria provando che qualcosa di migliore in questo mondo è possibile, è il regalo di zibechi e delle esperienze di cui è narratore in queste pagine argentine pulsanti come la terra e il cuore. ................................................ 10. NESTLÈ LANCIA IL CAFFÈ ETICO Nestlé lancerà un caffè ''etico'' nel Regno Unito ma la notizia colpisce il popolo dei consumatori critici. Poco si sa del nuovo marchio della multinazionale più boicottata. E in molti si chiedono: ''Tentativo sincero? E se la Nestlé vuole aggirare processi di certificazione, quali garanzie di eticità potrà avere il nuovo marchio?'' Fonte: www.redattoresociale.it ................................................ Il numero 12 di questa newsletter è stato spedito a 8.020 indirizzi, per segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org . I prossimi numeri usciranno nelle seguenti date: 15 e 29 giugno 2004, 13 e 27 luglio 2004. Circolo Culturale Africa via San Spiridione, 5/a 60100 Ancona Tel. 0712072698 sito web: www.circoloafrica.org Se non vuoi più ricevere e-mail dal Circolo Culturale Africa invia un messaggio con scritto CANCELLAMI a: segreteria at circoloafrica.org
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