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burundi: uccisione nunzio apostolico
- Subject: burundi: uccisione nunzio apostolico
- From: "PIER LUIGI GIACOMONI" <pierluigi.giacomoni at fastwebnet.it>
- Date: Tue, 30 Dec 2003 19:49:33 +0100
UCCISIONE NUNZIO APOSTOLICO: ACCUSE, CONTROACCUSE E SOSPETTI MA ANCORA NESSUNA CERTEZZA La capitale burundese Bujumbura ha vissuto oggi "una giornata molto dura, piena di polemiche e di dubbi su chi sia stato davvero, ieri, a uccidere il Nunzio apostolico" racconta un'autorevole fonte umanitaria locale che chiede di mantenere l'anonimato per ragioni di sicurezza personale. "Lo stesso presidente della Repubblica, Domitien Ndayzeye, che ieri ha riconosciuto l'esistenza di scontri a fuoco nella zone tra l'esercito burundese e i ribelli delle Forze di liberazione nazionali (Fnl), non se l'è sentita ufficialmente di far cadere la responsabilità dell'omicidio su queste ultime, limitandosi a promettere l'apertura di un'inchiesta per assicurare i colpevoli alla giustizia" aggiunge l'operatore umanitario contattato dalla MISNA. L'assassinio del legato vaticano, monsignor Michael Courtney, ha spalancato il baratro dell'incredulità sotto molti piedi. Neppure la dichiarazione rilasciata, nel tardo pomeriggio, da monsignor Simon Ntamwana, arcivescovo di Gitega e presidente della Conferenza episcopale del Burundi, ha dissipato i dubbi sulla paternità dell 'efferato omicidio. Ntamwana, rivolgendosi alla stampa al termine di una riunione con il Nunzio apostolico in Uganda, monsignor Pierre Christophe, arrivato in mattinata da Kampala per fare momentaneamente le veci di Courtney, ha detto all' agenzia di stampa francese 'Afp' che "dal modo in cui è stato messo a morte, e parlo proprio di una vera esecuzione, si vede che monsignor Courtney era ricercato". Il presidente della Conferenza episcopale burundese ha poi aggiunto che "i vari appelli del Nunzio all'Fnl (Forze nazionali di liberazione) affinché lasciasse la via della guerra, e le reazioni da parte dei ribelli, mostrano a mio parere che non bisogna cercare colpevoli se non nell'Fnl". "In pochi credono che sia andata veramente così" riferisce la fonte umanitaria contattata in Burundi dalla MISNA. "Non si è mai sentito in nessuna parte del mondo che il semplice invito di sedersi al tavolo delle trattative per la pace, come quello che monsignor Courtney aveva rivolto ai leader dell'Fnl, possa essere considerata un'offesa tale da meritare la morte" commenta l'interlocutore. "La verità è che qui in Burundi tutti sappiamo chi è stato a uccidere monsignor Courtney, anche perché a quell'assassinio hanno assistito dei testimoni; ma nessuno può fare quel nome, poiché sarebbe in breve destinato alla stessa fine toccata al Nunzio. L'unica speranza che il Paese ha, per fare giustizia, è che il numero delle bocche disposte a dire chi sono stati i veri assassini aumenti così tanto da sommergerli, e rendere impossibile qualsiasi loro brutale reazione. Chi ha ucciso il Nunzio non esiterebbe, potete starne sicuri, a ripetersi con la stessa brutalità" riferisce alla MISNA la fonte riservata. Ci sono elementi che, se studiati adeguatamente, possono del resto far pensare che l'omicidio non sia attribuibile con certezza all'Fnl, che attraverso il portavoce Pasteur Habimana hanno dichiarato di essere "innocenti" e hanno chiesto l'apertura di "un'inchiesta imparziale". "Pare che l'automobile sulla quale viaggiava in Nunzio non abbia incontrato per molti chilometri nessuno sulla strada che stava percorrendo, in nessuna direzione. Una cosa molto strana. In pochi, qui in Burundi, credono che l'Fnl da solo sarebbe stato in grado di chiudere per così tanto tempo e con una simile efficacia, oltre che senza eventuali scontri a fuoco con i militari, una strada civile di solito molto transitata. Ci sono molte cose che non vanno, in questa storia. Speriamo che, con il tempo, possa essere fatta giustizia" aggiunge l'interlocutore, secondo cui non si hanno attualmente più notizie dell'autista di monsignor Courtney che, rimasto illeso, era riuscito a portare il religioso in fin di vita fino al più vicino ospedale. "Se gli assassini avessero saputo che il Nunzio stava per lasciare il Burundi, con destinazione Cuba, oggi egli sarebbe ancora vivo" conclude la sua testimonianza alla MISNA la fonte umanitaria. Le esequie del legato pontificio si svolgeranno domani mattina alle 11:00, a Bujumbura. Venerdì il feretro con la salma partirà per la nativa Irlanda, dove il Nunzio, il cui corpo dissanguato a causa della gravità delle ferite subite attualmente riposa nell'obitorio pubblico della capitale, sarà tumulato nella cappella di famiglia. Da questo pomeriggio, presso la nunziatura, è stato aperto il registro per le condoglianze. In molti, politici e comuni cittadini, si stanno recando a dare l'ultimo saluto a monsignor Courtney. (a cura di Luca Leone)[LL] fonte: www.misna.org 30/12/03 19:29 PIER LUIGI GIACOMONI
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