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articolo Ronchey - terza parte
- Subject: articolo Ronchey - terza parte
- From: <info at chiamafrica.it>
- Date: Sat, 13 Dec 2003 07:31:21 +0100
<http://www.chiamafrica.it> Chiama l'Africa News 12 dicembre 2003 Grazie a coloro che sono intervenuti e che hanno condiviso il loro pensiero con gli iscritti alla lista (circa 1.400 tra singoli e associazioni). Credo che sarebbe molto importante per il lavoro di sensibilizzazione e di corretta informazione che - tra l'altro - ci proponiamo di fare, se dai lettori delle nostre news nascessero altri spunti per dibattiti di questo tipo. In coda ai commenti segnaliamo un interessante convegno che si svolgerà a Bologna domani, 13 dicembre, occasione di confronto tra studiosi, missionari, forze politiche, mondo sindacale, e rappresentanti di campagne e associazioni. ------------------------------------------------------------------------ - Molto semplicemente dobbiamo finirla, come è stato già detto, di considerare il problema solo in fatto di numeri e non di vite umane...i numeri servono solo alla nostra logica occidentale per inquadrare il problema, in un modo esclusivamente occidentale... Dario Tomasino ------------------------------------------------------------------------ - Io non so: i giornalisti del calibro di Ronchey, sono proprio così disinformati o scrivono sottto dettatura? Padre Francesco Zampese ha partecipato, lo scorso anno, ad una marcia della pace qui da noi, a Castelnovo ne' Monti. Conservo il CD col suo drammatico e accorato discorso. Devo sperdirlo al signor Ronchey? Saluti carissimi, Normanna Albertini- gruppo della Rete Radiè Resch di Felina- RE Normanna consiglia inoltre la lettura di due articoli: "Il telefonino ha un chip insanguinato",di Benedetta Verrini (b.verrini at vita.it) - "A tre anni dal martirio di Mons. Munzihirwa, il Romero dell'Africa", di Meo Elia. Chi è interessato può richiederli a info at chiamafrica.it ------------------------------------------------------------------------ -- Cari amici di Chiama l'Africa, so di intervenire con ritardo sull'articolo di Ronchey, ma mi premeva aggiungere una considerazione, restando del tutto condivisibile la risposta di Paola. Dico anche che la vera emergenza informativa oggi è che moltissimi giornalisti sono dei discreti scribacchini ma dei pessimi ricercatori. Punto. Torno alla considerazione. Ogni tanto riemerge da più parti (intendo dire da culture di vario posizionamento politico) quella che io chiamo l'ipocrisia dell'"angoscia demografica". Per quel poco che ho visto e so di Africa, io andrei oltre la già sensata risposta di Paola. Quella vita che lì straborda è una vera pugnalata alla "stitichezza" umana e esistenziale dell'evoluto Occidente, un mondo che invecchia sempre più, direi, in tanti sensi. E che si prepara al buco nero della biogenetica. In Africa, terra spesso conosciuta per la sofferenza e la morte, la vita è un valore che straripa! E' un'incongruenza per la razionalità e per la smania dell'uomo di controllare tutto ciò che non sappiamo gestire, morte in primis. Senza cadere nell'ingenuità (dare al mondo un figlio è per me un dono che ci viene fatto ma che presuppone la consapevolezza dei genitori), credo che l'Africa abbia ben altri problemi che non quello demografico. E, direi, una volta urlate all'Occidente le sue gravi responsabilità, faremmo bene a volte a ricordare anche le responsabilità degli africani, per non cadere a nostra volta in un pericoloso e schiavizzante paternalismo della solidarietà. Chiudo dicendo che se dovessi scegliere qualcuno che mi parla del valore della vita, sceglierei volentieri una mamma o un papà del Mozambico, piuttosto che un paludato professore delle nostre università. Credo che ci stiamo specializzando più sulla morte, purtroppo. Simone Sereni - QuiAfrica - quiafrica at virgilio.it ------------------------------------------------------------------------ Credo che la Nessi abbia ragione. bisogna diffondere la cultura del diverso per attenuare la loro paura. Un modo per farla semplice. Uscendo dai luoghi comuni, credo che questi tipi di interventi, Ronchey, Bossi e qualche altro diavolo, sono i sintomi di una Europa egoista che stenta di riconoscere le proprie colpe. Non voglio entrare nel merito del dibattito, tanto non basterebbe per fare capire a quella gente i grandi cambiamenti e le trasformazioni che si stanno adoperando nel mondo.Questi cambiamenti non riguardano soltanto il campo tecnologico, ma concernano le mutamenti delle mentalità, quindi le persone. Tutto ciò è difficile a capire per chi non consce la propria storia e di conseguenza la storia dei popoli. Peraltro, direi che vada la pena iniziare un lavoro paziente ma utile di rieducazione culturale insegnando i valori umani ormai scomparsi da questa parte. Si potrebbe partire dalla tolleranza degli africani che hanno perdonato l' Europa per quanto ha fatto (schiavitù, colonizzazione), e continua tuttora a fare in questo continente. Emmanuel Fahé Oula (Associazione Culturale "Negroide"- Milano) APPUNTAMENTI BOLOGNA - 13 dicembre '03 Africa futuro d'Europa. Analisi, Riflessioni e Proposte Partito dei Comunisti Italiani, Associazione Puntocritico, Gruppo Regionale PdCI Emilia-Romagna Sala Polivalente Consiglio Regionale - viale Aldo Moro 50 Apertura Lavori: Rocco Giacomino, Capogruppo PdCI Consiglio Regionale Emilia-Romagna Ore 9,30 "Ascoltare l'Africa" Introduzione: Gino Barsella, Coordinatore campagna "Sdebitarsi", ex Direttore di Nigrizia Intervento: Andrea Genovali, Associazione Puntocritico Leonard Touadì, Giornalista e scrittore Kossi Komla-Ebrì, Scrittore, Togo Lenin Shope, Ambasciatore Sudafrica in Italia Omar Mih, Rappr. In Italia del Fronte Polisario Gianluca Borghi, Assessore regionale alle Politiche Sociali e Cooperazione Internazionale E.-R. Coordina i lavori: Maurizio Musolino, Resp. Politiche Mediterraneo e Medio Oriente PdCI Sono state invitate le Ambasciate di Libia, Senegal e Capo Verde Ore 13,00 Coffee-Break Ore 14,00 "Dialogando con l'Africa" Terrorismo, Angelo Turco, Africanista, docente universitario di geopolitica Economia, Marco Aime, Docente Immigrazioner, suor Elisa Kidanè, Missionaria Eritrea Corno d'Africa, Rino Serri, ex Sottosegretario Ministero Affari Esteri La presenza somala in Italia, Ahmed Faghi, Rappr. Comunità somala di Trieste Le guerre dimenticate, Carmine Curci, Direttore di Nigrizia Cooperazione Internazionale, Franco Digiangirolamo, Pres. Associazione Nexus, CGIL Tavola Rotonda: "Italia-Africa: un incontro tra movimento e politica" Jacopo Venier, Resp. naz. dip. Politiche Internazionali PdCI Nicola Manca, Direzione nazionale DS Yunus Carrim, Africa National Congress, SACP, Comitato centrale, membro del parlamento e Presidente del Comitato Parlamentare Coordina, Nicola Fangareggi, Direttore di Emilianet CONCLUSIONI, OLIVIERO DILIBERTO, SEGRETARIO NAZ. PDCI ------------------------------------------------------------------------ ------- Ti è arrivata questa mail perchè risulti iscritto alla newsletter di Chiama l'Africa <http://www.chiamafrica.it> Via Francesco del Furia 18 - 00135 Roma - tel 329/5713452 - fax: 06/30995252 Per non ricevere più questa mail scrivi a info at chiamafrica.it <mailto:info at chiamafrica.it> oppure vai direttamente al sito <http://www.cipsi.it/africa/mailing.asp> Allo stesso recapito Email <mailto:info at chiamafrica.it> puoi segnalare notizie, iniziative o appuntamenti redazione a cura di Paola Luzzi
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