Ancora nessuna risposta dal Sindaco Veltroni



<http://www.chiamafrica.it>

6 giugno 2003

Rendiamo nota la lettera che Eugenio Melandri ha inviato ai partecipanti al
Tavolo di lavoro sulla cooperazione decentrata del Comune di Roma. Si
tratta di un'ulteriore denuncia circa il grave coinvolgimento del Ruanda
nella destabilizzazione dell'area dei Grandi Laghi, e delle gravi e
ripetute repressioni che vengono operate all'interno del paese. Tutto
questo era stato già espresso nella lettera inviata nei giorni scorsi al
sindaco Veltroni .

Sono particolarmente sorpreso del fatto che nessuno o pochi abbiano chiesto
spiegazioni sull'iniziativa del comune di Roma di avviare un rapporto di
cooperazione con Kigali e sull'invito al sindaco di Kigali a partecipare al
Glocal forum. Chi - come chiama l'Africa e tante associazioni che lavorano
nel continente africano - ha seguito gli avvenimenti che si sono succeduti
nella zona dei Grandi Laghi, dove si combatte una guerra che ha fatto dal
1998 ad oggi dai tre milioni e mezzo ai quattro milioni di morti, secondo
cifre ufficiali delle Nazioni UNite, non può non essere attentissimo a
tutto ciò che avviene nell'area per cercare soluzioni ad un conflitto che
in nome dell'accaparramento selvaggio delle risorse, sta mietendo tante
vittime. Ci sono state alcune prese di posizione ufficiali delle Nazioni
unite e alcuni documenti preparati da commissioni ad hoc dell'Onu che hanno
messo in evidenza le gravi responsabilità che in questo conflitto ha
soprattutto il regime instauratosi in Ruanda, all'indomani della guerra
civile che ha portato al genocidio dove sono stati massacrati circa un
milione di tutsi e di hutu moderati. Il regime dell'attuale presidente
Kagame, oltre che aver invaso buona parte del territorio congolese, dove le
milizie ruandesi hanno compiuto stragi e massacri, ha anche creato una
situazione di terrore all'interno del paese, dove tutti i possibili
oppositori al regime vengono fattti letteralmente sparire, anche per creare
terra bruciata in vista delle prossime elezioni.
Nonostante tutto il Ruanda, sfruttando una sorta di rendita di posizione
derivata dal genocidio, ha attirato gran parte della cooperazione
internazionale in progetti che, pur avendo uno scopo umanitario, di fatto
stanno rafforzando e dando credibilità al regime. Chiama l'Africa alla
vigilia della riunione del Glogal Forum, ha inviato al Sindaco Veltroni una
lettera aperta, alla quale sono giunte, fra le altre, le adesioni delle
riviste Nigrizia, Missione Oggi e Africa che fanno riferimento ai
Missionari Comboniani, Saveriani e ai Padri Bianchi e che - essendo
presenti da sempre nell'area - conoscono bene la situazione, meglio di
tanti strateghi politici di casa nostra. proprio perchè per la loro
missione vivono in mezzo alla gente. Dal Sindaco non abbiamo avuto nessuna
risposta, ma al più presto ci rifaremo vivi per chiedere ulteriori
spiegazioni.
Intanto mi piacerebbe che il comitato mettesse all'ordine del giorno nelle
sue prossime riunioni questo tema e più in generale il tema di come
relazionarsi con realtà di paesi in cui i diritti civili non sono
rispettati. Ci tengo a precisare che sarebbe non certo accettabile una
risposta che giustificasse questa scelta dicendo che "la collaborazione è
con la città e non con il regime". Il sindaco della Capitale del Ruanda è
un frutto maturo del regime stesso.
Mi scuso se sono un rompiscatole, ma anni di lavoro e di impegno con
l'Africa, un continente che per anni è stato messo completamente tra
parentesi, nascondendo e dimenticando guerre e tragedie, mi hanno reso
ipersensibile. Quattro milioni di vittime nella guerra dei Grandi Laghi
sono un peso anche sulla nostra coscienza.

Eugenio Melandri


La Lettera al sindaco di Roma Walter Veltroni è sul sito alla pagina
http://www.cipsi.it/africa/dettagli.asp?ID=487&tipo=1

Per dare la propria adesione come singoli, gruppi o associazioni, inviare
una mail a info at chiamafrica.it

HANNO GIA' ADERITO
Nigrizia, Ucsei, Missione Oggi, P. Savio Corinaldesi (Brasilia), P. Gianni
Magnaguagno (missionario in Congo), Marcello Zurlo (Centro di Animazione
Missionaria Saveriana dell'Amazzonia) Onnivora (PA); Alì 2000 onlus; Elena
Loi (San Paolo del Brasile); Eleonora Bonalumi; Centro Missionario/Osimo
AN; Antenna Italiana AEFJN (Rete Africa-Europa Fede e Giustizia);
Sr.Patrizia Pasini (Commissione giustizia e pace Missionarie della
Consolata); Luisa Casati; Marisa Beccari (Torino); Angelo Sica
(giornalista); Irene Peddes; Alberto Di Martino; Cristina Buschi (Roma);
Rete Pace per il Congo; Alberto Di Martino; Silvia Prati (Parma); Laura
Novelli; Antonio Caponegro (Missione Cattolica Italiana Gross-Gerau,
Germania); Mercedes Alvarez (Missione ad gentes; Figlie Maria
Ausiliatrice); ISCOS-CISL; Felicite Mbezele (attrice congolese); Luca Salvi
(Verona); Susan Phelps (Aprilia, Roma); Padre Claudio Zuccala (direttore di
"Africa" rivista dei Padri Bianchi, Missionari d'Africa); Maria Teresa
Devoto (coordinatrice Giustizia e Pace per le RSCJ); Religiose del Sacro
Cuore (Provincia Italiana); Scuola di Pace onlus; Lia Quartapelle; Roberto
Ausilio (Roma); Rosario Gigliotti (Potenza); VIS-Volontariato
Internazionale per lo Sviluppo; Fabiana Massaro (studentessa, Roma);
Stefano Severi (Università di Bologna); Marcellino Zansavio (educatore
C.F.P San Bonifacio-Verona); Anna Governo (infermiera professionale, San
Bonifacio-Verona) Palma Fattori (pensionata, San Bonifacio-Verona); Paolo
Feliziola; Sabina Marchetti (Ferrara); Laura Bernardi (Studentessa,Roma);
Vittorio Bellavite ("Noi Siamo Chiesa"); Amedeo Tosi (Direttore
Responsabile della newsletter GRILLO news); Associazione Botteghe del Mondo
Italia; Associazione per la Pace e la Riconciliazione in Rwanda (APARIRWA);
Andrea Biglietti (referente dell'AGESCI per i progetti in Africa); Antonio
Santoro e Piergiorgio Manco; Barbara Manzi.

INOLTRE RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO LA POSIZIONE ESPRESSA
DALL'ASSOCIAZIONE PER LA PACE E LA RICONCILIAZIONE IN RUANDA

L' Associazione per la Pace e la Riconciliazione in Rwanda (APARIRWA)
associazione di lavoratori, studenti e rifugiati ruandesi in Italia,
aderisce alla lettera aperta di Eugenio Melandri, Coordinatore di Chiama
l'Africa, al Sindaco di Roma, Walter Veltroni.
Siamo rimasti stupiti nell'apprendere come il Comune di Roma sia
intenzionato a stabilire rapporti di cooperazione privilegiati con Kigali -
Città, capitale del Rwanda, il cui governatore appartiene al Fronte
patriottico ruandese (Fpr), il partito al potere del presidente Paul Kagame
che ha istallato in Rwanda un regime di terrore e di marginalizzazione
della stragrande maggioranza dei ruandesi, sia hutu che tutsi che non
appartengono alla stretta cerchia dei sostenitori del regime. Questo
terrore si traduce in carcerazioni arbitrarie, prelevamenti e sparizioni,
assassini e l'esilio per coloro che se lo possono permettere.
Di fronte a queste violazioni gravissime dei diritti dell'uomo, la Comunità
internazionale non deve più continuare a chiudere gli occhi sullo
sfruttamento del termine " genocidio " che costituisce oggi per il regime
di Kagame un'azienda commerciale, un fondo di commercio, un suo proprio
progetto di società.
Chiediamo pertanto al Comune di Roma che vuole perseguire un modello di
cooperazione basato sull'affermazione e la promozione dei diritti umani per
ogni persona che abita questa terra, di condizionare la sua cooperazione
con Kigali, capitale del Rwanda, al rispetto dei diritti e delle libertà
fondamentali dell'uomo da parte del regime di Kagame, in particolare:
- il diritto alla vita delle popolazioni ruandesi e congolesi;
- la libertà di espressione e di associazione di tutti i ruandesi senza
distinzione;
- il multipartitismo e la democrazia rinunciando al suo progetto di
dissoluzione del principale partito di opposizione, il Movimento
Democratico Repubblicano ( MDR ) alla vigilia delle elezioni legislative e
presidenziali e ponendo fine al suo continuo terrorismo psicologico nei
confronti degli altri partiti politici e della società civile.
L'Associazione per la Pace e la Riconciliazione in Rwanda ringrazia Chiama
l'Africa per il suo forte e continuo impegno perché in Africa tornino a
fiorire pace e giustizia.

Per l'Associazione per la Pace e la Riconciliazione in Rwanda

Il presidente
Kalisa Jean-Bosco