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Il Pane di grano, il pane dei diritti
- Subject: Il Pane di grano, il pane dei diritti
- From: "luisa rizzo" <lu-sa at mail.clio.it>
- Date: Wed, 11 Sep 2002 20:20:46 +0200
''Il Pane di grano, il pane dei diritti'', si apre domani il meeting internazionale sull'integrazione Da giovedì 12 a domenica 15 settembre l'Associazione "Nessun luogo è lontano" in collaborazione con i Missionari Scalabriniani, la Caritas diocesana di Roma e il Comune di Frascati, organizza a Frascati il V Meeting Internazionale sull'Integrazione "Il pane di grano, il pane dei diritti". Oggi la conferenza stampa per presentare l'iniziativa, alla presenza del Ministro per i Rapporti con il Parlamento On. Carlo Giovanardi, dal Presidente dell'Associazione Nessun luogo è lontano Fabrizio Molina, dal Direttore della Caritas di Roma Mons. Guerino Di Tora, dal Superiore per l'Europa degli Scalabriniani Padre Beniamino Rossi e dal Sindaco di Frascati Francesco Paolo Posa. Ci sarà anche storico africano ed accademico di Francia Joseph Ki-Zerbo, che sarà uno dei relatori del meeting nei prossimi giorni. Il Meeting è quest'anno ai problemi dell'Africa e vede riuniti in questi quattro giorni di riflessioni e confronto esperti della società civile, del mondo del volontariato, dell'università e della politica per una riflessione qualificata su tutti gli aspetti dei fenomeni migratori. Tra i partecipanti Joseph Ki-Zerbo, Rita Borsellino, Olga D'Antona e il giornalista Jean Leonard Touadi. "Quest'anno abbiamo scelto di affrontare il tema dei diritti non producendo una lunga carta dei diritti sottratti, negati, affievoliti - ha sottolineato Fabrizio Molina, Presidente dell'Associazione Nessun luogo è lontano - ma scegliendo di far parlare l'Africa come simbolo di tutti gli appuntamenti mancati con il diritto e i diritti. L'Africa incombe su di noi come la cattiva coscienza pesa per chi ha sbagliato con colpa e perseverato nell'errore". Conferenze e tavole rotonde sui diritti umani si susseguiranno a Villa Campitelli nei prossimi giorni, mentre il Parco di Villa Torlonia ospiterà un nutrito calendario di mostre, spettacoli e concerti, aperto dal recital "Giurodidirelavarietà" di Sabina Guzzanti. Nel corso del Meeting, oltre alla ricerca sull'immigrazione e lo sviluppo socio-economico ("Immigrazione e sviluppo socio-economico. Relazione tra produzione Pil e diritti sociali: storia di una crescita ineguale"), gli autori Monia Brufola ed Ezio Civitareale presenteranno anche due studi sulla legislazione in materia di immigrazione in Europa e negli Stati Uniti e sulla normativa italiana riguardante le organizzazioni del Terzo Settore. Triplicato il contributo degli immigrati al Pil dal '95, ma non cresce di pari passo l'integrazione. "Gli immigrati producono ricchezza ma ottengono in cambio briciole". E' questa la considerazione di fondo della ricerca - curata da Monia Brufola ed Ezio Civitareale per l'Associazione "Nessun luogo è lontano" - dedicata alla relazione tra produzione Pil e diritti sociale da cui emerge che dal 1995 è triplicato il contributo degli immigrati al Pil. Ma lo studio, dal titolo "Immigrazione e sviluppo socio-economico. Relazione tra produzione Pil e diritti sociali: storia di una crescita ineguale", dimostra anche che, di contro, l'integrazione nella società italiana, misurata attraverso l' acquisizione di alcuni diritti fondamentali (alla famiglia, alla sanità e all'istruzione, il ruolo della donna ecc.) non è andato di pari passo, anzi risulta fortemente ineguale. Mentre infatti in questi ultimi anni il contributo alla produzione di ricchezza nazionale da parte dei lavoratori extracomunitari in Italia è passato dal valore di 25mila miliardi di vecchie lire stimato nel 1995 a quello di 73mila miliardi nel 2000, non altrettanto è avvenuto per le altre variabili, la cui crescita appare sensibilmente più lenta. La crescita del contributo al Pil, spiega lo studio, non dipende solo dall'aumento del numero degli stranieri che vivono in Italia, ma anche e soprattutto dalla loro produttività come dimostra il fatto che mentre l' incremento alla ricchezza nazionale è triplicato, nello stesso periodo il numero degli immigrati è quasi raddoppiato. L'elenco dei diritti negati o solo parzialmente acquisiti comprende sanità (dove secondo lo studio permangono gravi situazioni di rischio e di disuguaglianza per la salute degli immigrati in alcuni ambiti specifici quali l'infortunistica sul lavoro, la maternità e l'infanzia, le situazioni sociali di degrado ed il numero di aborti è molto più elevato della media nazionale), istruzione (se infatti è vero che il diritto all'istruzione coinvolge sempre più i figli ed i minori immigrati, è sempre in misura meno che proporzionale alla ricchezza che gli stessi immigrati mettono a disposizione e lavoro femminile (il 46% dei lavoratori immigrati sono donne, spesso con elevata istruzione, che trovano impiego come collaboratrici domestiche o "badanti" ma in questo settore una persona su due è stimata in irregolare posizione contributiva). Squilibrio anche nel rapporto con le rimesse: in dieci anni, la quota di risparmio che gli immigrati inviano ai loro parenti o congiunti all'estero è cresciuta del 1735%. Si tratta di un chiaro indice di integrazione non ancora definitiva (nonostante un lieve decremento avvenuto nel 2000), perché più la persona immigrata diventa stabile sul nostro territorio (in pratica, formando una famiglia), più il risparmio viene mantenuto in Italia per le necessità del nucleo familiare, mentre diminuisce quello spedito nel paese di origine. Ma, spiegano gli esperti, per fare in modo che sempre più famiglie straniere si formino nel nostro paese, e che il loro risparmio accresca ancor di più il contributo degli immigrati alla creazione di ricchezza nazionale, è fondamentale conferire anche a loro quell'insieme di diritti civili e sociali che consentano di stabilirsi in modo degno in Italia Nel corso del V Meeting Internazionale sull'Integrazione, oltre alla ricerca sull'immigrazione e lo sviluppo socio-economico ("Immigrazione e sviluppo socio-economico. Relazione tra produzione Pil e diritti sociali: storia di una crescita ineguale"), gli autori Monia Brufola ed Ezio Civitareale presenteranno anche due studi sulla legislazione in materia di immigrazione in Europa e negli Stati Uniti e sulla normativa italiana riguardante le organizzazioni del Terzo Settore. Una sistematica raccolta di fonti normative comparate in materia che gli autori hanno realizzato per l' associazione "Nessun luogo è lontano" L'opera di analisi e raffronto, spiega nella prefazione Fabrizio Ventura, "colma una lacuna soltanto in parte spiegabile con l'estrema fluidità della disciplina che, a livello comunitario e di singoli stati nazionali, tenta di regolare un fenomeno le cui dimensioni e la cui esatta fisionomia si sono andate progressivamente delineando nell'ultimo decennio del secolo scorso". "La materia - spiega Ventura - è ancora largamente in via di definizione e le soluzioni adottate, non soltanto in Italia, devono ritenersi in larga misura provvisorie, vuoi perché ancora condizionate da una visione prevalentemente emergenziale del problema (ed il largo spazio ovunque riservato alle misure di mera repressione ci sembra lo dimostri eloquentemente), vuoi soprattutto perché quasi per nulla coordinate con la più generale normazione di tutti i settori sui quali vengono ad incidere (mercato del lavoro e sviluppo, sanità ed istruzione, tutela della famiglia, scelte urbanistiche, politiche sociali, diritti di libertà e garanzie giurisdizionali ecc.)". Secondo i ricercatori dunque la mancata o insufficiente integrazione dei migranti nei paesi che li ospitano è una diretta conseguenza della mancata o insufficiente integrazione delle disposizioni che li riguardano nell' ordinamento complessivo di questi paesi. Da qui la scelta di offrire un quadro di riferimento dei provvedimenti adottati in taluni dei principali paesi occidentali che già da un'analisi più generale mostra una filosofia di fondo: più attenzione "ad arginare l'impatto del fenomeno, a limitarne le ricadute criminali ed a garantire una collocazione degli immigrati sul mercato del lavoro, che ad adottare le misure strutturali necessarie ad attrezzare i paesi di accoglienza alla costruzione di una società multietnica". La raccolta di fonti normative è accompagnata da una analisi delle politiche comunitarie in materia di immigrazione ed asilo, dove secondo gli studiosi "è ancora più evidente la rapida obsolescenza delle disposizioni e delle direttive, alcune pure molto recenti, adottate in via negoziale". Lo testimoniano le numerose comunicazioni ancora in corso d'esame presso il Consiglio ed il Parlamento Europeo. Secondo ventura il lavoro che sarà presentato durante le giornate del meeting "è un utile punto di partenza per un confronto critico non già tra sistemi normativi definiti, ma tra esperienze in fieri, che non devono necessariamente giungere ad una assoluta omologazione, poiché i fenomeni migratori non hanno tratti identici in tutti i paesi interessati, ma che comunque richiedono, come è ormai universalmente riconosciuto, un più incisivo coordinamento almeno in aree politicamente omogenee, come sempre più tende a diventare l'Unione europea". ORGANIZZAZIONI Caritas di Roma Indirizzo:Piazza S. Giovanni in Laterano, 6/A - 00184 - Roma (RM) Tel: 06/69886417 - 0348/7218754 , Fax: 06/69886381 E-mail:feedback at caritasroma.it responsabile:mons. Guerino Di Tora addetto alla comunicazione:Alberto Colaiacomo (a.colaiacomo at caritas.it) sito/i internet: http://www.caritasroma.it http://www.caritasroma.it/immigrazione Attorno alla Caritas di Roma ruotano decine e decine di servizi (accoglienza, mense, consulenza, ostelli...) rivolti a persone in difficoltà, con particolare attenzione ai senza dimora e agli immigrati. Grazie all'opera e al carisma di don Luigi Di Liegro, che ne fu direttore fino alla sua scomparsa (1997), la Caritas romana ha anche sviluppato un'intensa attività culturale e di ricerca. In particolare il centro studi e documentazione realizza ogni anno il Dossier statistico sull'immigrazione italiana, considerato ormai il vero rapporto ufficiale in materia. Sempre sull'immigrazione, la Caritas ha favorito la nascita del Forum per l'Intercultura, un gruppo di una ventina di organizzazioni che organizza num erosi momenti di confronto; ha inoltre realizzato un sito internet interamente dedicato all'argomento: http://www.caritasroma.it/immigrazione. Nessun luogo è lontano Indirizzo:Via Tasso, 40 - 00185 - Roma (RM) Tel: 06/77250496, Fax: 06/70476986 E-mail:associazione at nessunluogoelontano.it responsabile:Fabrizio Molina addetto alla comunicazione:Antonio Soviero sito/i internet: http://www.nessunluogoelontano.it E' un'associazione apolitica, apartitica e senza fini di lucro. E' tra i promotori della Federmigranti (struttura di coordinamento e rappresentanza degli organismi che operano a vario titolo nel campo delle migrazioni e dell'integrazione). L'Associazione nasce dall'esperienza del 1° meeting internazionale sull'integrazione, tenutosi a Loreto dal 27 luglio al 1 agosto 1998. A sua volta il meeting è nato sulla scia degli eventi che hanno accompagnato, sin dagli inizi del '97 la Beatificazione di Mons. Giovanni Battista Scalabrini, fondatore dei Missionari Scalabriniani. Tra gli obiettivi dell'Associazione: la promozione della ricerca di strumenti cognitivi, legislativi ed economici; la collaborazione con le organizzazioni che operano a vario titolo nel campo delle migrazioni; la formulazione di progetti di studio. Missionari Scalabriniani - Provincia Italiana dei Missionari di San Carlo Indirizzo:Via Calandrelli, 42 - 00153 - Roma (RM) Tel: 06/58331135-58331232, Fax: 06/5803808 E-mail:segreteria at scalabrini.org responsabile:Padre Luigi Favero addetto alla comunicazione: sito/i internet: http://www.scalabrini.org/~csercdr http://www.scalabrini.org La Congregazione dei Missionari di San Carlo (detti anche Scalabriniani) è una comunità internazionale di religiosi, fondata a Piacenza nel 1887 dal beato Giovanni Battista Scalabrini. La loro missione è rivolta principalmente a risanare i mali delle migrazioni. Gli Scalabriniani infatti, servono i migranti in ambito spirituale e sociale in 24 nazioni dell'Asia, Oceania, Europa, Africa e le Americhe con centri di prima accoglienza, case per marinai, villaggi per migranti anziani, centri di studio e di ricerca, diffusione di giornali e programmi radiotelevisivi, conduzione di case di formazione per religiosi e laici. Tra le aatività, l CSER, istituzione con finalità culturali promossa nel 1963, che possiede una biblioteca specializzata e pubblica ed una rivista scientifica internazionale Studi Emigrazione. Il Cser collabora e lavora in rete con organismi ed istituzioni in Italia e all'estero. In convenzione con il Comune di Roma, svolge un servizio specifico come Centro di Informazione e Documentazione su Immigrazione e Intercultura - CIDII.
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